martedì 13 agosto 2013

CORRO PER DIMENTICARE

La lista dei metodi per riempire il tempo libero è infinita , io ho 2 passioni che mi porto dietro da anni e non riesco a farne a meno. Anzi prima ne avevo tre ma una forzatamente mi è toccata sopirla poiché rischierei di avere contrasti dove volerebbero parole grosse .
Mi rimane perciò la lettura , in cui mi esercito giornalmente a causa di un reflusso universitario che non se ne va , a dire il vero di soldi ne ho spesi molti nelle librerie e nelle edicole poiché quando trovo qualcosa che mi aggrada mi fiondo subito a interessarmi su internet per leggere qualche recensione .
I miei generi di lettura sono vari , non ne ho uno preciso , ho degli scrittori per i quali nutro grande interesse poiché hanno una fluidità di linguaggio strepitosa.
La seconda passione è correre e di questa ne parlerei per giorni interi senza mai fermarmi.
Inutile negarlo , la corsa è la mia coperta di Linus , la panacea di ogni mio male , la lampadina che sta sempre accesa e non si fulmina mai .
Appena percepisco che sono in difficoltà attendo di trovare quei minuti per calzare le scarpe indossare la tuta e immergermi in quella bolla d'aria fresca .
Non conto più le volte che ho corso per attenuare tanti problemi . Soprattuto nel periodo delle vacanze ogni occasione è buona per 2 scatti sulla pista .
La corsa ha però un difetto : con essa non ci guadagno niente , non capitalizzo a livello monetario. Però per il mio lavoro itinerante è un buon salvacondotto , so bene che la sera quando rientro nella mia casetta le scarpe sono li pronte per allenarsi insieme a me .
Non amo l'ozio e se ora la mia salute è migliorata lo devo esclusivamente a un paio di gambette che una sera di giugno decisero di rinascere per donarmi l'idea di libertà sopita per troppo tempo.

domenica 11 agosto 2013

LO SPECCHIO DEGLI OCCHI

Ci sono dei giorni in cui sogno di fare una cena tra amici , con tanto buon cibo ma senza eccedere nell'alcool. Sono astemio , in 38 anni non mai preso una sbronza , mai no ho fatto colazione con l'aspirina per tamponare la nevralgia della sera precedente , quando ero ragazzo mi era capitato di bere della birra o del vino ma con il passare del tempo ho abbandonato tutto ciò poichè mi provocava bruciori e acccusavo dei tremendi sintomi di cattiva digestione .
Confesso inoltre di non aver mai partecipato ad un aperitivo, non ho mai cenato con patatine e tartine e sopratutto non mai pasteggiato con quei bibitoni che vedo servire la sera verso le 19 quasi in ogni bar .
Mi sento un po' fuori dal tempo ma non mi interessa , sono molto demodè ma preferisco essere in salute che chiaccherare con un cocktail in mano.
La mia idea per la cena resta sempre una tavolata di persone che amano ritrovarsi ogni tanto per scambiarsi idee , ridere , scherzare .
Negli anni 90 il sabato sera lo passavo con gli amici in pizzeria poi andavamo in vari luoghi soprattutto per fare conoscenze di ragazze , il tema era sempre lo stesso , se uno di noi si metteva con qualcuna allora era lecito che gli altri conoscessero le amiche , era una catena classica affinchè si potesse stare tutti insieme .
Le migliori amicizie me le sono fatte fuori da dove abito , poichè ho rispettato il concetto per cui nessuno è profeta in patria .
Con il tempo ci sono stati dei cambiamenti in quello che mi circonda , talune volte in meglio talune volte in peggio, le persone si guardano meno negli occhi e parlano in maniera diversa , anzi comunicano diversamente.
E' molto complesso adattarsi a quanto accade oggi , non è facile rapportarsi , ma personalmente incontrarsi con gli sguardi da sempre una idea di come siamo .
Anche solo i silenzi servono , altro che le tastiere e i social network , le orbite sanno parlare come le gambe di un runner ben allenato che sa dosare le sue energie in una gara massacrante .

mercoledì 7 agosto 2013

Afa e Gelo

Non sono mai stato un egoista o uno che pensa al proprio sporco interesse , non amo particolarmente le sorprese o regali, ma purchè di trovare il tempo di correre non so cosa darei .
Il senso di libertà che mi dona il percorrere 3 ore a settimana non ha paragoni.
Generalmente sono circa 30 i kilometri ogni 7 giorni , vario spesso il percorso a seconda dell'umore e dell'orario in cui calzo le scarpe .
Durante il periodo invernale mi muovo con il freddo serale e nel fine settimana la mattina presto , in estate invece accendo i miei motori in orari un po' strani , talvolta la mattina presto oppure la sera verso le 18:30 .
C'è una strana costante nel mio modo di correre , vale a dire quando è troppo freddo oppure quando è troppo caldo . Nella seconda ipotesi mi sembra quasi di stare meglio , se la temperatura supera i 30 gradi e l'afa si fa sentire allora i miei polmoni appaiono come un mantice ben espanso.
Le poche volte che ho indossato il cardiofrequenzimetro ho notato il superamento dei 140 battiti , con le ripetute anche 170 , sono valori nella norma per i runners ma che per me hanno una valenza poichè mi viene in mente il periodo dell'obesità quando non riuscivo ad allacciarmi le scarpe per andare a lavoro.
Correre mi ha cambiato la vita , freddo e caldo non mi danneggiano , mi è sufficiente falcare l'aria per sentirmi vivo , possono essere 30 minuti o più di 1 ora  a uscita , l'emozione non manca . Mai .

domenica 4 agosto 2013

Chiedi chi era Gabriel

Una domenica d'Agosto che volge al termine tra una corsa e un po' di refrigerio visto il caldo torrido inclusa  l'afa che ti fa sudare anche mentre stai comodamente seduto , insomma niente di eccezionale fino alle 19 quando esco  per comprare una vaschetta di gelato ( ogni tanto anche io mi concedo qualche sfizio) e incontro un ex compagno di scuola insieme a suo figlio .
Ci salutiamo cordialmente e ci mettiamo a scambiare 2 parole sul calcio visto che entrambi tifiamo viola da più di 30 anni .
A un certo punto del discorso l'amico mi dice che ha fatto vedere a suo figlio una maglia di Batistuta e il piccolo era  rimasto molto curioso in merito seppur del calcio gli importasse ben poco .
L'amico poi dice al figlio : " fatti raccontare a questo qualcosa di Batistuta poichè lui ne sa un bel po' " e il ragazzino mi porge la domanda fatidica: " Come era questo giocatore ?".
Per ben 10 minuti ho illustrato al bimbo una serie di notizie su Gabriel raccontando di gol e giocate del più forte centravanti che abbia mai visto vestire la casacca viola .
Gli ho raccontato della tripletta di Udine nella stagione di Malesani , mi sono venuti i brividi mentre snocciolavo la cronaca del Gol all'Arsenal a Wembley , gli ho raccontato di quando Gabriel da 30 metri impallinava i portieri sui calci di punizione , infine gli ho detto della celebre Coppa Italia del 96 conquistata a Bergamo e infine ho citato la stagione 94/95 quando Bati battè il record di gol di Pascutti andando a segno per 11 giornate consecutive .
Infine mi sono permesso di dirgli che di gol in maglia viola El Camion ne ha segnati ben 152dal 1991 al 2000.
Al mio amico mentre parlavo gli luccicavano gli occhi , il bimbo invece ascoltava in silenzio e sembrava incuriosito dal mio racconto . Si era fatto tardi e volevo andare a cena con il gelato , così mi sono congedato salutandoli cordialmente . Mentre stavo per dirigermi verso la gelateria il bambino mi dice : " Quanti anni ha Batistuta ?" , io rispondo : " 44 , è nato il 1 Febbraio 1969 e non so se ci sarà qualcuno come lui per i prossimi anni , magari Mario Gomez ci farà divertire " e il ragazzino di rimando : " Chi è Gomez ? è più forte di Bati ?" a quel punto gli ho risposto :" Su Gomez ci sono tante pagine da scrivere , fatti portare da babbo allo stadio a vederlo e ti emozionerai ".
Onestamente non so come andrà la nuova stagione dei viola , ma quando ho citato la figura di Gabriel Batistuta mi è venuto in mente mio babbo che nel lontano 1981 mi parlò di Antognoni e dello scudetto del 1969 con la formazione snocciolata come una filastrocca .
Chissà se quel bimbo assisterà alla gesta di Gomez al Franchi insieme al babbo ? Entrambi abitano vicino a casa mia e presto avrò una risposta .
Il gelato sono poi riuscito a comprarlo seppur con notevole ritardo, poichè la storia viene prima di mangiare .

sabato 3 agosto 2013

L'ARCIMATTO

La nostalgia talvolta mi attanaglia , soprattutto nei modi di agire e nei modi di parlare .
Come quasi ogni sera ieri stavo ascoltando il Pentasport su Radio Blu , quando Saverio Pestuggia ha citato un neologismo coniato tanti anni fa da Gianni Brera .
Ero appena rientrato dalla corsa serale e mi stavo rifocillando , la stanchezza mi é passata istantaneamente . Quella parolina pronunciata da Saverio ha messo in moto nella mia mente tante di quelle cose che non è facile descriverle.
Ho ripensato a quanto leggo e quanto mi informo , talune volte non smetterei mai di aprire libri giornali oppure navigare in internet purché di conoscere .
La lettura è un esercizio straordinario che ti permette di entrare in un mondo a parte .
Quando ero uno studente universitario in legge davo molta importanza alla ricerca delle fonti , passavo ore in biblioteca da mattina a sera purché di documentarmi .
Oggi con il mio lavoro raccolgo i frutti seppur non possa cimentarmi in ambito giornalistico poiché non ho la tessera .
Nella mia recita a soggetto giornaliera ripasso mentalmente varie cose che devo dire e come esprimerle.
Il linguaggio che aveva creato Brera in ambito calcistico era qualcosa di straordinario, un perfetto connubio con la letteratura .
Nella mia libreria ho alcuni scritti del Giuan , credo che mi metterò alla ricerca di altri suoi testi , non si smette mai di imparare e comprare un libro o un quotidiano sono soldi sempre ben spesi .