domenica 30 novembre 2014

MARATONETA A PIENO TITOLO .

Oggi è una di quelle giornate che vanno ricordate per sempre , ho terminato la mia prima maratona . Sono state quasi 5 ore di grandi emozioni con un finale thrilling perché sono entrato in crisi ipoglicemia , avevo nausea e un tale fastidio allo stomaco che mi sembrava di aver ingurgitato il piombo fuso .
Relativamente alla gara ho provato emozioni fantastiche , ricordi di 5 anni fa quando sono di nuovo tornato in pista . Devo essere onesto però : mi è statti d'aiuto l'amico Paolo che ha condiviso con me ogni metro di questa giornata . Ci conosciamo da poco grazie anche ad altre amicizie comuni di persone meravigliose appartenenti al gruppo sportivo asd LE ANCELLE .
Io e Paolo ci siamo dati il pugno ogni chilometro ci siamo incitati spesso e questo ha contribuito al raggiungimento del risultato .
Per quanto mi riguarda ero così concentrato che in molte occasioni mi son perso il paesaggio di Firenze , avevo in mente la medaglia e non volevo mancare l'obiettivo per vari motivi . Mi sono come immerso nel mare più profondo per esplorare luoghi dove non arriva un raggio di luce per poi emergere dimostrando di poter essere degni del titolo di finisher .
Ho ripensato a quanta ginnastica ho compiuto nelle ultime 2 settimane , a quanto magnesio ho ingurgitato per evitare i crampi , addirittura avevo fatto yoga purché di non perdere il controllo delle mie azioni .
Avevo studiato perfettamente ogni mossa da compiere ma l'imprevisto era incalcolabile e puntualmente si è presentato a 3 chilometri dal traguardo , una crisi bestiale che mi ha fatto girare la testa e mi ha innervosito . Ho fatto leva su ogni cosa positiva , ho stretto i denti ho guardato al cielo pregando che lassù qualcuno mi proteggesse . Quando ho visto l'ultima curva ho perso ogni inibizione : ho cacciato fuori vari urli liberatori , poi ho intravisto la finish line , mi sono fatto il segno della croce ringraziando Gesù , ho sbattuto le braccia come un falco che punta la sua preda e la artiglia e ho varcato il traguardo cacciando un urlo da paura mimando il gesto del violino perché la musica è parte di me .
Poi la gloria , l'abbraccio con Paolo che aveva un sorriso a 32 denti e sono andato a ritirare la medaglia . Una ragazza mi ha gentilmente dato l'oggetto che agognavo da mesi e ho detto a Paolo di farmela indossare , lui mi ha chiesto la stessa cosa e ci siamo premiati a vicenda .
Quante storie mi ha raccontato questa giornata , ho visto ogni genere di persona correre per conquistare la medaglia di finisher . Storie di persone più o meno giovani , storie di persone che hanno un handicap ma non vogliono arrendersi , persone che lottano per dare una gioia a chi non se lo può permettere . Ho visto sorrisi ,lacrime , sofferenza , dolore e soddisfazione . Ora sono un maratoneta a tutti gli effetti , ho realizzato un sogno.
Ma i meriti li condivido con un grande amico che mi ha sopportato per quasi 5 ore . Grazie Paolo , un onore aver corso con te una maratona .

sabato 29 novembre 2014

COMPLICE .

"Carolina Kostner ritiene che la situazione sia assurda. In questa storia non c'entra niente. E' una persona colpita da questo fatto e vuole andare in fondo". Così Giovanni Fontana,  il legale della pattinatrice ,commenta all'Ansa i 4 anni e 3 mesi di squalifica chiesti dalla Procura Antidoping del Coni per la sua assistita, Carolina Kostner. "Non ho ancora finito di leggere il deferimento, ma stiamo vedendo che la richiesta è abnorme - aggiunge l'avvocato Fontana -. Arriviamo all'assurdo: per chi non ha mai fatto uso di doping è stata richiesta una sanzione maggiore anche di chi ha ammesso di averne fatto uso". Il legale ha avuto modo di parlare con la pattinatrice azzurra, attualmente negli Stati Uniti, e la definisce "colpita" da questo rinvio a giudizio al Tribunale Nazionale Antidoping da parte della Procura di Tammaro Maiello. "La nostra idea sulla ricostruzione del fatto è completamente diversa - spiega -. Non ha commesso niente e non aveva nulla da denunciare". Sulle presunta versione contrastante, rispetto a quella del marciatore azzurro, offerta agli inquirenti sportivi per ricostruire quanto successo il 30 luglio 2012, giorno in cui Schwazer fu trovato positivo all'Epo, invece: "Non ho ancora finito di leggere il deferimento, ma non le vedo queste versioni contrastanti".

Da qualunque prospettiva si legga la richiesta della procura del CONI , possiamo notare come il castello di carte costruito nella vicenda Schwazer sia ormai caduto . 
Ci sono precise responsabilità che emergono dalle indagini svolte e a 2 anni di distanza da quel luglio del 2012 , responsabilità legate al ruolo avuto dalla pattinatrice ex fidanzata del marciatore reo confesso .
La Kostner ha improvvisamente ritrovato la memoria ,se tre indizi fanno una prova allora possiamo parlare con sicurezza di omessa denuncia e complicità poiché la seconda versione dei verbali contiene parti che collimano con le dichiarazioni ribadite dalla Kostner stessa . 
La pattinatrice non vedrà revocati i suoi titoli ma la sua credibilità è ai minimi termini .
Lo sport italiano conosce una nuova pagina nera ma quando mai potremo finalmente risalire la china e non vedere atleti frequentare aule di tribunale più di campi di gara ? 
Invece di riempirsi la bocca di etica servono fatti , ma non siamo all'altezza e chi sta in plancia di comando ama navigare a vista . 

giovedì 27 novembre 2014

RIBELLARSI AGLI ALCOLICI.

Almeno cento donne di un villaggio del nord dell'India hanno marciato contro delle distillerie illegali di alcolici, dove i mariti erano soliti ubriacarsi ogni sera. Le donne, stanche di avere i loro uomini continuamente alticci e guidate dalla "sarpanch" (una sorta di sindaco) Dinuben M. Thakor, hanno deciso di radunarsi assaltare con bastoni e ramazze i negozi abusivi approfittando dell'assenza dei proprietari.
A riferirlo è l'agenzia di stampa Pti. La "condottiera" dell'iniziativa, Thakor, ha dichiarato ai giornalisti: "Siamo andate in corteo nelle distillerie abusive e abbiamo sequestrato un enorme stock di bottiglie di alcolici, che poi abbiamo svuotato in uno scarico". Successivamente è stata avvertita la polizia, che dopo aver preso atto delle attività illegali, ha promesso di rafforzare i controlli e di "multare" con una super ammenda di 20 mila rupie (oltre 250 euro) gli uomini sorpresi in stato di ebbrezza.

Fonte : tgcom24.it.

mercoledì 26 novembre 2014

MEN 1309.

Nuovo passo in avanti nella lotta al cancro. I ricercatori della casa farmaceutica Menarini, in collaborazione con quelli di Oxford BioTherapeutics, hanno sperimentato un "anticorpo armato" in grado di farsi agganciare e inglobare dall'antigene della cellula colpita da tumore, poi una volta all'interno rilascia la tossina letale che ha "in dotazione" e uccide il tessuto malato. I test sui pazienti saranno inaugurati nel 2016.
La nuova molecola, denominata Men1309, è stata definita una "bomba intelligente" alla presentazione a Firenze del 25 novembre. Questo perché in laboratorio ha mostrato di poter aggredire con successo sia linfomi Non Hodgkin, sia tumori solidi (in particolare per un sottotipo specifico di tumore della mammella) riducendo il più possibile gli effetti nocivi nei tessuti con cellule sane. I ricercatori della Menarini hanno già messo a punto il processo biotecnologico di produzione dell'anticorpo e si apprestano ad iniziare nuovi studi che consentiranno di cominciare la sperimentazione clinica sull'uomo, prevista per la seconda metà del 2016.

Il presidente della multinazionale Lucia Aleotti commenta: "è una molecola dalla grande potenzialità, un anticorpo in grado di agire su più fronti tumorali e svilupparlo sarà come sviluppare più farmaci". Il Men1309 è il secondo "anticorpo armato" dei cinque previsti dall'accordo con Oxford Biotherapeutics (Obt) del 2012 che impegnerà nella ricerca il gruppo Menarini per oltre 800 milioni di euro complessivi.

Fonte :tgcom24.it

martedì 25 novembre 2014

7 PER SEMPRE .

George Best era  chiamato “il quinto Beatles”, è stato il primo calciatore a vestire i panni della pop star, a diventare un icona di riferimento per la sua generazione. Vincitore del Pallone d’oro nel 1968, occupa l’8ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer.
Molto dotato tecnicamente, fu scoperto dagli osservatori del Manchester United all’età di 15 anni e fu tesserato per volere dell’allenatore Matt Busby. Rimase legato allo United, fino al 1974. La vita di George Best fu costellata da gravi problemi di salute, causati soprattutto dalla dipendenza da alcol. Morì il 25 novembre 2005, al Cromwell Hospital di Londra. A comunicare la notizia ai giornalisti, assiepati all’uscita della clinica, fu il figlio Calum che gli stette vicino negli ultimi giorni di vita. I funerali si svolsero il 2 dicembre 2005 a Belfast, città natale di Best. Riposa nella tomba accanto alla madre. 
Il suo n.7 è idolatrato ovunque , io lo omaggio con un portachiavi . 

domenica 23 novembre 2014

NASCONDERSI DIETRO UN DITO .


Citazioni alte e bassissime figuracce. Ce l’ha messa tutta il presidente Claudio Lotito per difendere il suo eletto Carlo Tavecchio dall’accusa di razzismo per l’ormai celebre uscita su banane e Optì Pobà, però alla fine scivola lui, irrimediabilmente, sulla buccia: «Tavecchio è uno che ha costruito due ospedali nel Togo, uno che ha adottato dei... cosi».

 
“Cosi”, proprio così. Per intendere, si suppone, dei bambini stranieri. Tanto che Giulia Innocenzi, che lo interrogava durante Announo su La7, l’altra sera in una puntata tutta dedicata agli incidenti a Tor Sapienza a Roma tra abitanti del quartiere e immigrati, sul momento lascia correre ma un istante dopo, forse avvertita da qualcuno, lo interrompe e chiede spiegazioni facendo anche il segno con la mano sull’orecchio come per acuire l’udito («Cosa? Ha adottato...”?»).

Lotito quasi sorpreso che la conduttrice abbia dei dubbi su ciò che veramente ha detto, corregge: «Tre bambini ho detto, tre bambini ». La Innocenzi ridendo fa finta di credergli. «Ah, avevo capito dei “cosi”» e ridendo ancora di più, per scoperchiare per sempre quello che tutti nello studio e davanti alla tv hanno sentito, interviene anche Vauro: «Avevo capito che aveva adottato dei “cosi”, chissà che sono? Ah tre bambini? Quindi cosini... ».

Applausi, sorrisetti, attimi di gelo. Il momento giusto perché il presidente laziale provi a uscirne (malissimo) così: «C’è pure un problema di udito, ecco qual è il problema, ogni tanto tocca rivolgersi a Maico».
 
 Ascoltare e riavvolgere, lo stanno facendo tutti sul web. La verità delle parole non cambia. Non basta al patron biancoceleste, nonché consigliere federale con delega alle riforme, fare il filosofo: cita Socrate in greco (“conosci te stesso”), poi per descrivere un Paese depresso si richiama alla dicotomia tra fenomeno e “noumeno”.
 
Lo studio rumoreggia, Lotito non si demoralizza: «Del resto ormai si va a scuola solo per prendere il titolo di studio ». Un ragazzo in studio dice che in genere chi si siede dove siede Lotito in trasmissione è uno “stronzo”, quello coglie la palla al balzo: «Guarda che parli con uno di quegli stronzi che dà lavoro a ottomila persone, e che viene dall’università della strada». Dove, evidentemente, i bambini sono cosi. 

( Fonte : Repubblica.it). 

venerdì 21 novembre 2014

2 GIORNI AL LUNA PARK DEL GAUCHO .

"Quante volte vediamo che entrando in una chiesa, ancora oggi, c'è la lista dei prezzi, per il battesimo, la benedizione, le intenzioni per la Messa. E il popolo si scandalizza". Il Papa durante l'omelia a Santa Marta denuncia "gli scandali" che ancora avvengono e lo fa raccontando un episodio a cui ha assistito da giovane sacerdote: "Ero con un gruppo di universitari e voleva sposarsi una coppia di fidanzati: erano andati in una parrocchia ma volevano farlo con la messa. E lì, il segretario parrocchiale ha detto: No, no: non si può. Ma perché non si può con la messa? Se il Concilio raccomanda di farlo sempre con la messa'. 'No, non si può, perché più di 20 minuti non si può. Ma perché? Perché ci sono altri turni. Ma, noi vogliamo la messa! Ma pagate due turni!. E per sposarsi con la Messa hanno dovuto pagare due turni. Questo è peccato di scandalo". Dopo l'aneddoto il monito del Pontefice: "Dio non ha niente a che vedere con i soldi, e la Chiesa non può essere affarista. Ci sono due cose che il popolo di Dio non può perdonare: un prete attaccato ai soldi e un prete che maltratta la gente". E il Papa chiede anche ai "laici" il coraggio di denunciare "in faccia al parroco" il traffico di soldi in parrocchia.  Il Santo Padre ha poi ricordato l'episodio evangelico di Cristo che scaccia i mercati dal Tempio. "Gesù - ha spiegato - non è arrabbiato, è l'ira di Dio, è lo zelo per la Casa di Dio perchè non si possono servire due padroni: o rendi il culto a Dio vivente, o rendi il culto ai soldi, al denaro". I soldi sono uno scandalo perchè "la redenzione è gratuita; la gratuità di Dio che viene a portarci la salvezza, la gratuità totale dell'amore di Dio. E quando la Chiesa o le chiese diventano affariste, si dice che non è tanto gratuita, la salvezza!". È per questo, conclude il Papa, "che Gesù prende la frusta in mano per fare questo rito di purificazione nel Tempio". 

Il Cardinale Bagnasco , presidente della CEI , un po' indignato ha spiegato che " I sacramenti non sono pagati in nessun modo. Le offerte che i fedeli intendono dare in forma libera sono un modo per contribuire alla necessità materiali della Chiesa'' . "I nostri parroci, di fronte a situazioni di impossibilità di avere un'offerta, sicuramente non rifiutano di dare nessun sacramento''. ''Si può camminare sempre meglio - ha proseguito il cardinale - per fare capire a tutti quanti che non c'è un commercio e non ci può essere un commercio tra le cose sacre, nessun tipo di compenso materiale''. 


L'Arcivesco di Genova come al solito cerca di minimizzare ma non ha i numeri che invece possiede Papa Francesco il quale in 2 giorni ha dato sterzate pazzesche . 

Ascoltarlo ti apre il cuore , ascoltarlo ti fa vivere il futuro e ti mette di buon umore .
Caro Santo Padre ,meriti il Nobel e lo scrivo da un bel po' .



giovedì 20 novembre 2014

CARATURA SUPERIORE.

Vi riporto fedelmente le parole pronunciate dal Santo Padre durante la conferenza odierna alla Fao.
Quest'uomo è senza confini , ha una caratura superiore alla media .
L’affamato “ci chiede dignità, non elemosina”. Lo ha ricordato Papa Francesco ai partecipanti alla seconda Conferenza internazionale sulla nutrizione, in corso a Roma alla sede della Fao e voluta dalla stessa Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura e dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità. Accolto dal direttore generale della Fao, José Graziano da Silva, dal vice direttore l’Oms, Oleg Chestnov, e dall’arcivescovo Luigi Travaglino, osservatore permanente della Santa Sede presso le Organizzazioni e gli Organismi delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura, il Santo Padre ha incontrato brevemente la Regina Letizia di Spagna, prima di accedere alla sala plenaria. Il servizio di Giada Aquilino di Radio Vaticana.
Il diritto all’alimentazione sarà garantito solo se “ci preoccupiamo” della “persona che patisce gli effetti della fame e della denutrizione”, cioè il “soggetto reale” di tale diritto. Lo ha ricordato Papa Francesco ai partecipanti alla seconda Conferenza internazionale sulla nutrizione:
“La lucha contra el hambre y la desnutrición...
La lotta contro la fame e la denutrizione viene ostacolata dalla ‘priorità del mercato’, e dalla ‘preminenza del guadagno’, che hanno ridotto il cibo a una merce qualsiasi, soggetta a speculazione, anche finanziaria. E mentre si parla di nuovi diritti, l’affamato è lì, all’angolo della strada, e chiede diritto di cittadinanza, di essere considerato nella sua condizione, di ricevere una sana alimentazione di base. Ci chiede dignità, non elemosina”.

Oggi, ha notato il Pontefice, “si parla molto di diritti, dimenticando spesso i doveri”: forse - ha riflettuto - ci siamo preoccupati “troppo poco di quanti soffrono la fame”. D’altra parte “i destini di ogni nazione sono più che mai collegati tra loro, come i membri di una stessa famiglia, che dipendono gli uni dagli altri”:
“Pero vivimos en una época en la que las relaciones entre las naciones...
Ma viviamo in un’epoca in cui i rapporti tra le nazioni sono troppo spesso rovinati dal sospetto reciproco, che a volte si tramuta in forme di aggressione bellica ed economica, mina l’amicizia tra fratelli e rifiuta o scarta chi già è escluso. Lo sa bene chi manca del pane quotidiano e di un lavoro dignitoso. Questo è il quadro del mondo, in cui si devono riconoscere i limiti di impostazioni basate sulla sovranità di ognuno degli Stati, intesa come assoluta, e sugli interessi nazionali, condizionati spesso da ridotti gruppi di potere”.

Eppure le persone e i popoli sono lì ed “esigono che si metta in pratica” la giustizia legale, quella contributiva e quella distributiva. Per questo, ha sottolineato il Santo Padre, i piani di sviluppo e il lavoro delle organizzazioni internazionali dovrebbero tener conto del desiderio, “tanto frequente tra la gente comune”, di vedere in ogni circostanza rispettati i diritti fondamentali della persona umana e, soprattutto, della persona che ha fame. “Quando questo accadrà – ha proseguito il Papa - anche gli interventi umanitari, le operazioni urgenti di aiuto e di sviluppo – quello vero, integrale – avranno maggiore impulso e daranno i frutti desiderati”. Certamente “l’interesse per la produzione, la disponibilità di cibo e l’accesso a esso, il cambiamento climatico, il commercio agricolo” devono ispirare le regole e le misure tecniche di tali azioni, ma non solo:
“La primera preocupación debe ser la persona misma...
La prima preoccupazione deve essere la persona stessa, quanti mancano del cibo quotidiano e hanno smesso di pensare alla vita, ai rapporti familiari e sociali, e lottano solo per la sopravvivenza”.

Quindi il ricordo delle parole di San Giovanni Paolo II alla prima Conferenza internazionale sulla nutrizione, il 5 dicembre 1992, con cui Papa Wojtyla “mise in guardia la comunità internazionale contro il rischio del ‘paradosso dell’abbondanza’:
“Hay comida para todos, pero no todos pueden comer...
C’è cibo per tutti, ma non tutti possono mangiare, mentre lo spreco, lo scarto, il consumo eccessivo e l’uso di alimenti per altri fini sono davanti ai nostri occhi. Purtroppo questo ‘paradosso’ continua a essere attuale. Ci sono pochi temi sui quali si sfoderano tanti sofismi come su quello della fame; e pochi argomenti tanto suscettibili di essere manipolati dai dati, dalle statistiche, dalle esigenze di sicurezza nazionale, dalla corruzione o da un richiamo doloroso alla crisi economica”.

Questa è un sfida da superare, ha aggiunto, assieme a quella della “mancanza di solidarietà”, dovuta al fatto che le nostre società “sono caratterizzate da un crescente individualismo e dalla divisione; ciò finisce col privare i più deboli di una vita degna e con il provocare rivolte contro le istituzioni”:
“Cuando falta la solidaridad en un país...
Quando manca la solidarietà in un paese, ne risentono tutti. Di fatto, la solidarietà è l’atteggiamento che rende le persone capaci di andare incontro all’altro e di fondare i propri rapporti reciproci su quel sentimento di fratellanza che va al di là delle differenze e dei limiti, e spinge a cercare insieme il bene comune”.

Gli esseri umani, quando prendono coscienza di “essere parte responsabile del disegno della creazione”, diventano capaci - ha affermato il Papa - di rispettarsi reciprocamente, “invece di combattere tra loro, danneggiando e impoverendo il pianeta”. Così agli Stati, “concepiti come comunità di persone e di popoli”, viene chiesto di “agire di comune accordo”, aiutandosi reciprocamente “mediante i principi e le norme che il diritto internazionale mette a loro disposizione”:
“Una fuente inagotable de inspiración es la ley natural...
Una fonte inesauribile d’ispirazione è la legge naturale, iscritta nel cuore umano, che parla un linguaggio che tutti possono capire: amore, giustizia, pace, elementi inseparabili tra loro. Come le persone, anche gli Stati e le istituzioni internazionali sono chiamati ad accogliere e a coltivare questi valori, in uno spirito di dialogo e di ascolto reciproco. In tal modo, l’obiettivo di nutrire la famiglia umana diventa realizzabile. Ogni donna, uomo, bambino, anziano deve poter contare su queste garanzie dovunque”.

Garanzie che ogni Stato, attento al benessere dei suoi cittadini, ha il “dovere” di sottoscrivere “senza riserve”, preoccupandosi della loro applicazione. Ciò, ha aggiunto, richiede perseveranza e sostegno. La Chiesa cattolica cerca di offrire anche in questo campo il proprio contributo, “mediante un’attenzione costante alla vita dei poveri in ogni parte del pianeta” e su questa stessa linea si muove il coinvolgimento attivo della Santa Sede nelle organizzazioni internazionali.
“Se pretende de este modo contribuir...
S’intende in tal modo contribuire a identificare e adottare i criteri che devono realizzare lo sviluppo di un sistema internazionale equo. Sono criteri che, sul piano etico, si basano su pilastri come la verità, la libertà, la giustizia e la solidarietà; allo stesso tempo, in campo giuridico, questi stessi criteri includono la relazione tra il diritto all’alimentazione e il diritto alla vita e a un’esistenza degna, il diritto a essere tutelati dalla legge, non sempre vicina alla realtà di chi soffre la fame, e l’obbligo morale di condividere la ricchezza economica del mondo”.

Se si crede al principio dell’unità della famiglia umana, “fondato sulla paternità di Dio Creatore”, e alla fratellanza degli esseri umani, ha sottolineato il Pontefice, “nessuna forma di pressione politica o economica che si serva della disponibilità di cibo può essere accettabile”:
“Ningún sistema de discriminación, de hecho o de derecho...
Nessun sistema di discriminazione, di fatto o di diritto, vincolato alla capacità di accesso al mercato degli alimenti, deve essere preso come modello delle azioni internazionali che si propongono di eliminare la fame”.

Quindi il Papa ha pregato “affinché la comunità internazionale sappia ascoltare l’appello di questa Conferenza”, considerandolo “un’espressione della comune coscienza dell’umanità”: dare da mangiare agli affamati, ha affermato, per salvare la vita nel pianeta. Il Papa ha infine salutato i dipendenti della Fao ricordando il drammatico problema della carenza di acqua:


L’acqua non è gratis, come tante volte pensiamo. Sarà il grave problema che può portarci ad una guerra".

mercoledì 19 novembre 2014

ANTONIO INDICA LA STRADA.

Ho sempre ammirato la grinta di Antonio Conte , perchè da giocatore non si è mai fermato sul campo , avrei voluto vedere a Firenze il suo moto perpetuo a centrocampo ma non ho avuto questa fortuna .
Da allenatore può sembrare fuori dalle righe ma è un vincente e i 3 scudetti conquistati nelle ultime stagioni lo dimostrano .
Trapattoni lo ha sempre considerato un suo "figlioccio" per una serie di motivi e questo è sufficiente per darci una idea del personaggio.
A differenza di Prandelli che in tutti i modi ha cercto di rimettere in carreggiata Balotelli , Conte entra a gamba tesa e senza peli sulla lingua .
Queste le parole da lui pronunciate dopo la partita con la Croazia : "Non sono così presuntuoso da ritenermi diverso da grandi allenatori: il passato insegna che loro non sono riusciti a cambiare Mario - ha detto -. Starà al giocatore, ma io non ho tanto tempo, e per certe cose ne serve". Poi attacca il gruppo: "I giocatori devono ritrovare la voglia di faticare o è solo l'inizio di una discesa".

Lo sfogo ai microfoni di Raisport è di quelli pesanti, senza giri di parole. "Il calcio italiano non va nel verso giusto - ha spiegato -. Dobbiamo rendercene conto, e poi passare dalle parole ai fattI. In generale mi aspettavo più partecipazione da tutti".
E su Balotelli ha aggiunto: ''Mancini, Mourinho e Allegri non sono riusciti a cambiarlo? Non sono così presuntuoso da pensare di essere diverso da grandi allenatori come loro. Il passato insegna che non ci sono riusciti -è la bocciatura del ct -. Sta a lui cambiare: purtroppo io non ho tanto tempo, su certi giocatori non bastano pochi giorni ma serve un periodo lungo. E da ct mi sono resto conto che è quello che mi manca di più".


Conte è nato per vincere e la sua fame lo porta a non guardare in faccia a nessuno , ora siede su una panchina scomoda ma non si tira indietro così come quando scendeva in campo .
Merita rispetto e non ci sono altre parole per descriverlo : a qualcuno risulterà antipatico ma a me piacciono le persone come lui , persone che mirano a centrare obiettivi , persone che programmano e si preparano , persone che non improvvisano, persone che ci mettono l'anima e non si nascondono.
Appartiene a quella schiera di calciatori tirati su a pane e grinta da un uomo che si chiama Giovanni Trapattoni , che a sua volta era figlioccio di Nereo Rocco.
Avete letto bene si , tre generazioni tre persone che hanno fame di vittoria .

martedì 18 novembre 2014

SERVONO LE TAZZE .

Accovacciati davanti al ministero degli Esteri, facendo mostra di glutei in plastica, gli attivisti spagnoli della Ong Ongawa hanno protestato così a Madrid. Il bizzarro sit-in è stato organizzato in occasione della Giornata mondiale delle toilette. Secondo i calcoli dell'Onu, sono 2,5 miliardi le persone nel mondo che non hanno accesso a un wc. In base ai dati diffusi dall'Organizzazione mondiale della sanità, ogni giorno muoiono circa duemila bambini di meno di cinque anni per diarree attribuibili all'assenza di appropriate condizioni igienico-sanitarie.
Il problema in India - L'India e l'Africa sono particolarmente colpite. A New Delhi, si svolgono tre giorni di manifestazioni per sensibilizzare all'uso dei servizi igienici. L'Unicef ha stimato che quasi 594 milioni di indiani, quasi la metà della popolazione della nazione, defeca all'aperto.

La situazione è più acuta nelle aree rurali dove, anche in presenza di servizi igienici, le persone preferiscono non usarli. Circa 300 milioni di donne e ragazze sono costrette a uscire fuori casa, di giorno come di notte, esponendosi non solo ai rischi di malattie e infezioni batteriche ma anche alle molestie e agli assalti da parte degli uomini.

L'impegno francese - Per "Coalition Eau", un collettivo francese di organizzazioni non governative, l'impossibilità di accesso alle toilette è un "tabù da spezzare". A Parigi, sulla piazza del Centre Georges Pompidou, sono stati sistemati dei wc con cabina trasparente, nel quadro dell'operazione "Parlons Toilettes".

E' stata lanciata, inoltre, una petizione online per chiedere al governo francese di aumentare di 40 milioni di euro l'aiuto pubblico allo sviluppo per l'accesso all'acqua e all'igiene, che l'Onu ha inserito nella lista dei diritti umani nel 2010.
( fonte : tgcom24.it). 

domenica 16 novembre 2014

SOL PONENTE.

IL PIL giapponese, contrariamente alle attese degli analisti, crolla a luglio-settembre cedendo lo 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti e l'1,6% su base annualizzata. Lo rende noto l'Ufficio di gabinetto. 

Con la deludente performance del Pil di luglio-settembre, il Giappone ritorna in "recessione tecnica" a seguito della contrazione di due trimestri consecutivi, ma in condizioni peggiori delle più negative stime della vigilia che davano una economia in crescia congiunturale dello 0,2-3% e annualizzata del 2,4-5%. Invece, al -0,4% su aprile-giugno si somma il ribasso dei tre mesi precedenti (da -1,8% a -1,9%), mentre il -1,6% annualizzato segue il -7,3% del secondo trimestre (rivisto da -7,1%).

Il ministro delle Politiche economiche e fiscali Akira Amari ha ammesso che l'impatto dell'Iva, portata dal 5% all'8% ad aprile, "è stato più grande delle attese". La decisione sulla conferma o sul rinvio dell'ulteriore rialzo al 10% "sarà comunicata domani o nei giorni successivi", ha aggiunto, secondo cui la caduta del Pil "è da legare alla lenta ripresa dei consumi e della rettifica delle scorte". 

La domanda privata è scesa dello 0,9% sul trimestre, malgrado un rimbalzo debole dei consumi delle famiglie (+0,3%). Gli investimenti privati sono caduti del 6,7% e quelli delle imprese dello 0,2%, non compensati dal +0,7% della componente pubblica. Il contributo dell'export al Pil è stato positivo: +0,8% le importazioni contro il +1,3% delle esportazioni.

In ogni caso, si tratta di un duro e inaspettato colpo per il premier Abe che, nei resoconti dei media nipponici, dovrebbe annunciare domani lo scioglimento della potente Camera Bassa e fissare nuove elezioni politiche generali a dicembre, già il 14. Il Giappone era uscito dalla recessione negli ultimi mesi del 2012, poco prima dell'arrivo il potere di Abe che lanciò la "sua" ricetta per rafforzare l'economia, basata sulle tre frecce (politica monetaria espansiva, stimoli fiscali e riforme strutturali) della Abenomics.

L'inizio è stato incoraggiante grazie alla crescita dell'1,5% del 2013, sostenuta dal maxi allentamento qualitativo e qualitativo (Qqe) deciso ad aprile 2013 dalla Bank of Japan che, di fronte agli affanni dell'economia, ha varato un allentamento addizionale a fine ottobre. I margini di manovra sembrano adesso essere minimi: dopo le mosse della BoJ, i pacchetti di stimoli all'economia del governo devono fare i conti con un debito pubblico oltre il 200% del Pil. Lo stesso rialzo dell'Iva al 10% era al servizio delle risorse di riordino delle spese del welfare e del social securty.
(Fonte : Repubblica.it). 


sabato 15 novembre 2014

FRANCESCO E I COMMERCIALISTI .

Era un po' che non si faceva sentire ma ieri Papa Francesco è di nuovo intervenuto nell'udienza del venerdì di fronte ai commercialisti .
Le parole che ha pronunciato sono state dense di significato :  Il Santo Padre, infatti ,  li invita a "giocare un ruolo positivo e costruttivo" con il loro lavoro sottolineando la "realtà drammatica" dei precari e di chi ha perso l'impiego.
Si è poi soffermato su un tasto importante :  "quando il denaro diventa il fine allora prevalgono l'ottica utilitaristica e le logiche selvagge del profitto che non rispetta le persone. Quanti operano a vario titolo nell'economia e nella finanza sono chiamati a fare scelte che favoriscano il benessere sociale ed economico dell'intera umanità".
Ha poi aggiunto: "Aiutare la gente nel disbrigo delle questioni economiche, come fanno i commercialisti, significa ricordare che dietro ogni carta c'è una storia, ci sono dei volti", ha ribadito nell'udienza agli operatori fiscali chiedendo loro di "andare oltre, che significa andare incontro alla persona in difficoltà, esercitare quella creatività che ti permette di trovare soluzioni in situazioni bloccate, far valere le ragioni della dignità umana di fronte alle rigidità della burocrazia".



venerdì 14 novembre 2014

DATEGLI GIOIA .

Il bambino sta morendo dopo che la sua mamma, Ashley 30 anni, ha perso la vita mentre lo dava alla luce. E il papà saluta il piccolo Lennon con l'ultima ninna nanna, cantandogli "Blackbird" dei Beatles. La scena avviene a Loma Linda, California. Il piccolo, quattro giorni di vita, è in un'incubatrice. Accanto a lui il papà, Chris Picco. Il bimbo è nato prematuro, a solo 16 settimane, e per lui è praticamente impossibile sopravvivere.
La mamma è morta durante il parto per un'improvvisa complicazione. Il papà ricorda: "Durante la gravidanza, Ashley sentiva spesso Lennon che si muoveva quando sentiva la musica. Così, ho pensato di salutarlo portando la mia chitarra e dando per lui un piccolo concerto". Per dargli anche l'ultimo addio.

Non vorrei mai ascoltare ne leggere queste storie perché mi pongo poi domande a cui non avrò mai risposta , nella tenerezza talvolta c'è una crudeltà inaspettata . 
Mi intristisco , volgo lo sguardo al cielo e spero che Lennon trovi pace tra gli angeli .

mercoledì 12 novembre 2014

STEFANO É FELICE .

Stefano Pietta, un ragazzo diversamente abile, in carrozzina dalla nascita per una tetraparesi spastica, 30enne di Manerbio (Brescia), e tanta energia da vendere. Professione telelavoratore, ma in realtà nel suo cuore pulsa una grande passione per la musica e la conduzione radiofonica.
Così, esattamente un anno fa, ha deciso di seguire il suo grande amore e creare una web radio tutta sua, Steradiodj, con tanto di regolare licenza Siae. Un modo per ammazzare il tempo, visto che non può uscire spesso, e sopratutto un tramite per comunicare con gli altri. "La mia principale motivazione - ci spiega - è quella di cercare nuove amicizie, donare compagnia e confronto attraverso musica, notizie, racconti". Ma è anche uno spazio per confrontarsi su tutte le tematiche, lasciando ovviamente ampio margine alla disabilità.
Creare una web radio è una bella scommessa, sopratutto oggi...come ti è venuta questa idea?"Il motivo principale per cui ho aperto Steradiodj è sicuramente la forte speranza di farmi nuove amicizie, aumentare i miei contatti e tenere compagnia a persone che come me, a causa di una disabilità o altro, hanno poche possibilità di uscire e quindi possono sentirsi sole. Provo a essere presente trasmettendo musica e notizie di vario genere, cercando però ovviamente di lasciare ampio spazio a informazioni riguardanti la meravigliosa parte del mondo chiamata disabilità".
Descrivimi una tua giornata da deejay... "Gestisco la radio in completa autonomia, trasmetto tutti i giorni in rigorosa diretta dalla mia abitazione in due fasce orarie: una pomeridiana dalle 17.30 alle 19.30 e una serale dalle 21.30 alle 23. Quando non riesco ad essere presente in consolle, nelle stesse fasce orarie, la radio è comunque accesa".
E' una radio "interattiva", coinvolgi spesso i tuoi ascoltatori. Tieni molto al rapporto con loro?
"Sì, cerco per quanto possibile e con le mie tempistiche, di “accontentare” le richieste musicali di amici e amiche all'ascolto. C'è sempre tempo dedicato al racconto dell'esperienza degli altri, di storie di vita anche molto simili alla mia. Se volete contattarmi cercate steriadiodj su FacebookTwitterYoutube."
Hai sempre avuto questa passione? " Sì coltivavo da molto tempo il sogno di avere e gestire una radio tutta mia, perché da sempre ho una forte passione per la conduzione radiofonica. Poi un anno fa è partita l'avvnetura: la gestione la faccio completamente da solo, ma se a qualcuno in futuro piacerebbe aiutarmi, ben venga. Ma per ora è esclusivamente un hobby e voglio rimanga tale anche in futuro. Il mio obiettivo principale è quello di essere di compagnia e magari crearmi nuovi contatti".
Come ti sei fatto conoscere?
"Un mix diingredienti: social, passaparola, qualche articolo di giornale e biglietti da visita appositamente studiati"
Progetti per il futuro?
"Nessuno in particolare se non quello di “lavorare” continuamente per migliorare sempre di più la mia radio e cercare di offrire all’ascoltatore/telespetttore un servizio sempre migliore"
Un consiglio a chi vuole/deve reinventarsi?"Il mio è anche un un consiglio di “vita”: Continuare a lottare e non mollare mai, è “la ricetta” giusta per raggiungere gli obbiettivi di vita".
 (Fonte : tgcom24.it)
I genitori di Stefano devono essere fieri del figlio per un solo motivo : sorride e ama la sua musica che è fonte di vita . 

martedì 11 novembre 2014

ANCHE GLI ANGELI .

Sicuramente la stanchezza dopo i 35 km percorsi sabato si è fatta sentire così come i crampi che puntualmente sono ricomparsi al chilometro 28, per fortuna un amico mi ha soccorso con un massaggio , lo stretching e un po' di liquidi altrimenti non sarei potuto giungere in fondo .
Nelle ultime 24 sono riuscito a riposare bene come non mi accaddeva da tempo e ho fatto un sogno a dir poco meraviglioso .
Mi trovavo a una festa chiassosa dove mi avevano condotto alcuni amici , c'era da bere e da mangiare , ma io ero stanco perché avevo corso una maratona e addosso avevo addirittura la tuta che avevo vestito nel dopo gara.
Ero seduto su una poltrona quando si avvicina una ragazza molto dolce , leggermente truccata , è molto magra  , veste una camicetta bianca e una gonna corta .
Mi si siede sulle gambe e mi chiede che cosa mi sia accaduto , mi dice che sono bianco in viso come un cencio , io le rispondo che sono molto provato perché ho terminato da poche ore di correre una maratona , avrei voluto andare a casa ma i miei amici mi hanno trascinato a questa festa .
Appena termino di parlare lei inzia ad accarezzarmi il viso dolcemente poi mi abbraccia con serenità .
A quel punto li mi sono svegliato , erano le 6 del mattino , ho visto che sul cassettone della camera avevo appoggiato i panni per uscire a correre un 10 km , li ho indossati , ho calzato le mie scarpe e sono sceso in strada .
Non so come spiegarmelo ma ho provato un tale senso di tenerezza e tanto desiderio di essere coccolato che ho ritenuto di aver visto in sogno il mio angelo custode .
Era molto tempo che non provavo un tale senso di pace , sono convinto che lassù qualcuno mi protegge ,ha  le fattezze di una donna magra , dolce , materna .
Chissà che con qualche carezza non riesca a realizzare quel progetto a cui lavoro da 2 mesi .



lunedì 10 novembre 2014

I LIBRI AIUTANO , LA MUSICA VA OLTRE .

Un esperimento scientifico pone l'accento sui benefici della letteratura rispetto al mondo che ci circonda. Il fatto di leggere molto non causa isolamento della persona, ma ha un vero e proprio effetto social. L'abitudine alla lettura non solo contribuisce alla diminuzione dei livelli di stress, ma migliora l'empatia e ciò che viene chiamata intelligenza emozionale, una risorsa importante per adulti e bambini.
Un team di psicologi appartenenti alla New School for Social Research di New York ha condotto un'indagine coinvolgendo un campione di lettori attraverso Amazon: i soggetti, di età compresa fra i diciotto e i settantacinque anni, si sono impegnati per alcuni minuti nella lettura di una serie di testi. Da romanzi a best seller o articoli di scienze e storia, i libri, pur appartenendo a generi differenti, hanno mostrato un punto sostanziale in comune: al di là dell'area di interessi, leggere mette in moto l'empatia, capacità dell'uomo fondamentale per lo star bene a livello individuale e di gruppo, nonché propensione in grado di migliorare i rapporti professionali quanto le relazioni nell'ambiente lavorativo. Un racconto, infatti, innesca il “mettersi nei panni di”, necessario per sentire e comprendere meglio gli stati d'animoe la situazione delle persone e, dunque, migliorare la percezione sociale degli altri. Un romanzo, soprattutto se ben scritto, è in grado di attivare l'immaginazione, per questo diviene la possibilità di un training a livello psicologico e di intelligenza emotiva.

Questa facoltà riguarda un aspetto individuale, ma anche il nostro inserimento sociale. Infatti l'intelligenza emotiva aiuta a riconoscere e saper gestire il potenziale delle emozioni in modo da facilitare la comunicazione con gli altri, aumentare la capacità di risoluzione dei conflitti, capire situazioni sia attraverso il nostro personale punto di vista, sia secondo un universo mentale più ampio. I romanzi costituiscono un mezzo potente attraverso cui esercitare l'empatia: una ricerca effettuata presso il VU University Medical Centre di Amsterdam ha sottolineato come il processo di trasformazione di un individuo possa continuare anche a distanza di una settimana rispetto il momento effettivo della lettura. Un buon libro possiede una forza di un sapore che dura nel tempo. Lentamente brandelli della storia emergono alla mente nei momenti più imprevedibili della giornata e continuano a trasportare il lettore in un universo in cui le azioni appartengonoe al territorio della fantasia, ma con sentimenti autentici. Studi effettuati in precedenza avevano già sottolineato come l'attività celebrale venga più o meno attivata a seconda del coinvolgimento con i personaggi: identificarsi con le figure di una storia è importante anche per i bambini perché consente loro di esprimere parti nascoste del carattere, paure, bisogni.

A ogni età leggere riesce a creare una via di fuga. Chi ama i libri sa con quanta facilità è possibile dimenticare per un attimo i guai della giornata e inabissarsi in un mondo altro attraverso le parole. Attraverso la lettura è possibile aumentare la concentrazione, creare un momentaneo distacco dalle proprie attività e, dunque, ridimensionare i problemi creando una pausa in grado di combattere angoscia e senso di ansia. Leggendo diminuisce lo stress, la serenità aumenta.
Malgrado ciò i dati statistici in Italia risultano sconfortanti. Secondo le indagini il 10% delle famiglie non avrebbe alcun libro in casa; inoltre, sempre stando ai dati, un italiano su due non arriverebbe a leggere nemmeno un libro all'anno.

In realtà non esiste chi non ama leggere. Purtroppo esistono bambini con genitori a cui non è stato insegnato l'amore per i libri. Tuttavia, cambiare atteggiamento è possibile. Non lasciarti condizionare dalle idee su ciò che si dovrebbe leggere. Scopri tu stesso quali sono i generi che riescono a accendere la tua passione e creatività; dal giardinaggio ai viaggi, i romanzi o i gialli, manualistica e poesia, sono innumerevoli gli argomenti in grado di contribuire alla tua ispirazione.

Entra nella biblioteca più vicina a casa, vagabonda fra gli scaffali, sfiora le copertine, lasciati guidare dall'istinto, sfoglia le pagine afferrando brandelli di parole e immagini: ogni libro è il trampolino di lancio per un territorio sconosciuto, un mondo altro. Un luogo dove iniziare una nuova vita.
(Fonte :tgcom24.it).

Vorrei aggiungere una postilla : entrate in un negozio di dischi , fatevi consigliare dal titolare su cosa iniziare a ascoltare , poi fatevi raccontare di come nacque "Hotel California " degli Eagles.
Ne avrete giovamento perché anche la musica contiene cultura e spiega la storia di un periodo preciso .

domenica 9 novembre 2014

VIVEVAMO LA STORIA .

Del 1989 ho salvato ben poco del secondo semestre ma il 9 novembre fu un giorno decisivo per tutti , il muro di Berlino , simbolo da 25 anni della Guerra Fredda , inziò a cadere e i berlinesi dell'est furono finalmente liberi di poter abbracciare i fratelli dell'ovest .
Fu il trionfo della democrazia e il contemporaneo inizio di una nuova non solo per la Germania . John Kenendy in un suo celebre discorso pronuciato a Berlino dichiarò negli anni 60 :
« Ci sono molte persone al mondo che non comprendono, o non sanno, quale sia il grande problema tra il mondo libero e il mondo comunista. Fateli venire a Berlino! Ci sono alcuni che dicono che il comunismo è l'onda del futuro. Fateli venire a Berlino! Ci sono alcuni che dicono che, in Europa e da altre parti, possiamo lavorare con i comunisti. Fateli venire a Berlino! E ci sono anche quei pochi che dicono che è vero che il comunismo è un sistema maligno, ma ci permette di fare progressi economici. Lasst sie nach Berlin kommen! Fateli venire a Berlino! [...] Tutti gli uomini liberi, ovunque essi vivano, sono cittadini di Berlino, e quindi, come uomo libero, sono orgoglioso di dire: Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese, NdT). »
Nel 1987 Ronald Reagan in visita a Berlino chiese espressamente a Gorbaciov :" Tear drop this Wall" è quello fu uno dei punti più alti della politica estera portata avanti dall'ex attore all'epoca presidente degli USA .
Non ho mai nutrito molta simpatia per Reagan ( presidente al teflon  secondo una nota definizione giornalistica ) , però devo ammettere che nonostante il suo primo mandato abbia espressamente parlato di nuova corsa agli armamenti , quando venne rieletto alla Casa Bianca avviò importanti negoziati con Gorbaciov contribuendo alla caduta dell'URSS che avvenne sotto l'amministrazione di Bush Sr.
Nel 1990 quando Roger Waters celebrò con un concerto questo storico avvenimento eseguendo dal vivo la celebre "The Wall" fu la giusto tributo ad un avvenimento storico .
Purtroppo qualcuno che preferisco non nominare non fece menzione durante le lezioni scolastiche di come si stava evolvendo la storia .
Quella persona l'ho incrociata di recente e mi sono voltato dall'altra parte , se fossi stato cinico gli avrei voluto ricordare il 9 novembre 1989 era avvenuto qualcosa avente una rilevanza storica e che in passato molte persone si erano sacrificate per ottenere la libertà nel tentativo di scavalcare quel muro.
Avevo 14 anni , ero un immaturo ma sapevo leggere e per documentarmi comperavo giornali , libri e ascoltavo musica .
Da lì ho imparato a non tacere e provo pena per chi rimane sempre fermo su vecchie patetiche posizioni di pensiero .


sabato 8 novembre 2014

COMPLEANNO D'AUTORE.

Ho sempre ammirato la classe di Alessandro Del Piero che domani compirà 40 anni e ancora gioca seppur in India ma con la spensieratezza di un ragazzino.
Non l'ho mai sentito alzare la voce in sala stampa , sempre pacato , sereno e disponibile a rispondere alle domande dei giornalisti .
Era il 1994 quando a noi fiorentini segnò un gol di rara bellezza in una celeberrima gara terminata a favore dei bianconeri .
Rimasi basito di fronte a quel tocco di esterno che beffò un incredulo Toldo .
Alcuni anni fa quando stava per lasciare la maglia , che aveva indossato per tutta la sua carriera , in una partita di CL contro il Real Madrid segnò 2 gol al Santiago Bernabeu che al momento in cui venne sostituito gli tributò una standing ovation  strappa lacrime .
Quello è stato il sintomo di quanto venisse apprezzato come calciatore e non solo .
Ho ancora impresso nella mente quel gol segnato da Del Piero ai mondiali del 2006 contro la Germania in semifinale .
Segui l'azione orchestrata da Gilardino facendo una rincorsa di quasi 70 metri quando si vide servito un pallone d'oro davanti al portiere che puntualmente subì gol.
L'esultanza che ne seguì fu una liberazione perché in quel pugno alzato al cielo c'era tutta la rabbia di tante occasioni perdute ,tra cui i 2 gol sbagliati nella finale a Euro 2000 contro la Francia .
Prima Pinturicchio poi Godot a causa della sua assenza nel tabellino dei marcatori a causa di un brutto infortunio , tante sono state le fasi della carriera di Del Piero , la rivalità interna con Inzaghi , l'amicizia salda con Trezeguet , la serie B nel post calciopoli invece fu una umiliazione seppur di breve durata .
Quanto servirebbero personaggi del suo carisma nei quadri federali , ma chi siede su quelle poltrone non ha la percezione minima di quanto conti l'immagine per dare credibilità al nostro calcio nelle stanze che contano .
Auguri Alessandro , in India possono ammirare la tua classe e sono veramente fortunati .A noi invece tocca sorbirci le peripezie di un presidente federale e di un presidente del CONI sotto inchiesta per noti fatti.
Chi ama il calcio ti guarderà sempre con aria felice perché trasmetti serenità quando scendi in campo .



giovedì 6 novembre 2014

TUONI ISOLANI.

Se oggi si usano sigle improponibili per indicare i giocatori di calcio ( su tutti CR7 per indicare Cristiano Ronaldo) , negli anni 60 Gianni Brera assegnava dei soprannomi mai banali che gli interpreti dell'arte pedatoria si portavano dietro anche dopo il loro ritiro dai campi verdi.
Tra questi è indimenticabile "Rombo di Tuono" , ossia Gigi Riva , che il 7 novembre compie 70 anni .
Grazie al suo potente sinistro , Riva ha dato un apporto fondamentale perché nella stagione 1969/70 lo scudetto venisse cucito sulla maglia del Cagliari .
In quella splendida realtà guidata dal sapiente Manlio Scopigno , Riva era il terminale di tutta la manovra seppur all'inizio della sua carriera avesse giocato all'ala sinistra .
La sua storia calcistica è indissolubilmente legata anche alla maglia azzurra , poiché Riva è ancora il primatista di reti segnate con l'Italia , ben 35 in 42 partite disputate . 
Italia - Germania ai mondiali del 1970 lo vide protagonista grazie a un gol di rara bellezza , ovviamente segnato di sinistro ( Manlio Scopigno diceva che Riva utilizzasse il piede destro solo per salire sul tram) .
Purtroppo la maglia azzurra fu sinonimo anche di due gravi infortuni per Riva , il quale dovette abbandonare l'attività di calciatore a soli 31 anni a causa dei postumi degli infortuni subiti ( 1967 frattura del perone in Italia - Portogallo, 1970 frattura tibia e perone in Italia - Austria) .
Nel 1990 entrò a far parte dello staff della nazionale prima come dirigente accompagnatore poi come team manager , il suo apporto fu decisivo nella gestione di vari giocatori che hanno vestito la maglia azzurra . 
Ma nella sua vita il primo posto è occupato dalla Sardegna la terra che lo adottò da giovanissimo e dalla quale non si è mai mosso per giocare in altre squadre . 
Inutile girarci intorno : Riva é la bandiera di un isola e li si è sempre sentito a casa seppur in una intervista avesse dichiarato che a Cagliari si sarebbe fermato un solo anno .
Auguri Rombo di Tuono , quando vedevi una porta sul manto verde dell'Amsicora il gol si materializzava nel giro di poco tempo , in allenamento Reginato era la cavia dei tuoi tiri mancini , Scopigno si accendeva una sigaretta e osservava in silenzio.
Altro che selfie , social network o sigle improbabili , il messaggio era chiaro : il calcio era gioia . 

mercoledì 5 novembre 2014

LIBERI A MODO LORO .

Lo chiamano il paese delle libertà , dove ognuno può realizzare i propri sogni, ma i lati oscuri nell'America del Nord sono molteplici .
Vi riporto una notizia su cui riflettere , nel frattempo assistiamo alla lenta caduta di Obama .
Un 90enne della Florida rischia di trascorrere 60 giorni dietro le sbarre e di dover pagare una multa di 500 dollari per aver aiutato gli homeless a Fort Lauderdale. L'uomo, di nome Arnold Abbott, è un attivista che da 20 anni combatte per i senza tetto, ed è accusato dalle autorità di aver violato un'ordinanza della città che vieta di condividere cibo in pubblico con le persone senza fissa dimora.
Abbott ha fondato un'organizzazione no-profit in onore di sua moglie Maureen, morta 23 anni fa in un incidente stradale. "Ho cercato di aiutare quante più persone povere ho potuto - ha detto il 90enne, gioielliere in pensione cresciuto a Filadelfia -. Quando ho perso Maureen, ho pensato che il miglior tributo era creare una organizzazione a suo nome".

"L'ordinanza consente la distribuzione di cibo in modo sicuro e pulito per i senzatetto", hanno ribattuto dal Dipartimento di polizia di Fort Lauderdale. "Se i sacerdoti, gli attivisti o altri membri del clero desiderano fornire cibo agli homeless - hanno aggiunto - possono farlo se hanno a disposizione le strutture adeguate, come indicato nel decreto".
( fonte : tgcom24.it). 

martedì 4 novembre 2014

CADE LA CATTEDRALE.

Cosa non si fa per i soldi. Ha del clamoroso lo scoop del giornalista spagnolo Eduardo Inda, ex direttore di Marca: il Real Madridavrebbe trovato l'accordo con la IPIC (International Petroleum Investment Company) per cambiare il nome dello stadio Santiago Bernabeu. Lo storico impianto, dalla prossima stagione, dovrebbe chiamarsi 'Abu Dhabi Bernabeu': un sacrificio che porterà nelle casse delle Merengues 425 milioni di euro per i prossimi vent'anni.
Una cifra enorme, di fronte alla quale anche la storia si arrende. L'accordo, secondo il giornalista spagnolo, prevede la totale ristrutturazione dell'impianto, che in tal modo diventerebbe praticamente gratuita per il Real: altre opzioni per il nuovo nome sarebbero 'Cepsa Bernabeu', dal nome della Compania Espanola de Petroleos, e appunto 'IPIC Bernabeu', in onore alla Compagnia con la quale la dirigenza dei Blancos ha definito l'operazione. Tutto ha un prezzo nel calcio, anche la tradizione.
Non é più il nostro gioco preferito da molti anni , in Italia sicuramente dalla prima metà degli anni 90 quando iniziò la trasmissione delle prime partite sulle pay tv.
Poi è stata una escalation di ricerca di nuovi partner finanziari purché di vendere il prodotto .
Infine si sono mossi gli arabi e allora possiamo dire conclusa la fase romantica di questo sport .
Laddove si sono giocate partite memorabili , ora ci sono solo cartelloni pubblicitari, per il gioco ripassate . Meglio se restate e consumate qualcosa . Vendere vendere vendere direbbero i managers . 

lunedì 3 novembre 2014

IN AVVICINAMENTO .

Prendi una domenica pomeriggio di novembre con la Fiorentina che perde a Marassi contro la Sampdoria con tante ingenuità e poca personalità , spengo la radio perché non ho voglia di ascoltare commenti post gara , ma la tv resta accesa su Raisport 1 dove trasmettono da New York la maratona .
Quello si che è spettacolo : 50000 persone che attraversano la grande Mela per togliersi soddisfazioni e per passione .
Ovviamente c'è anche la competitiva dove i keniani la fanno da padroni sia in campo maschile che in campo femminile .
Ma l'immagine che mi rimane più impressa nella mente è l'arrivo della portoghese Sara Moreira , terza classificata assoluta nella gara femminile .
Al traguardo salta di gioia , alza le braccia e sorride a 32 denti , era al suo debutto nella maratona americana e questo è stato un successo enorme per lei.
Tra meno di 27 giorni andrò a Firenze per correre la mia prima maratona , sono consapevole dei miei limiti ma sono sereno , preparo questo appuntamento da un po' è la soddisfazione di partecipare mi rende felice .
Non mi interessa se arriverò in 4 o 5 ore , conta esserci per dimostrare che tutto è possibile . Ho imparato tante cose in questo periodo di preparazione e mi serviranno in futuro anche al di là del discorso maratona .
Non mi interessa se il 30 novembre pioverà , farà freddo o soffierà vento forte .
Io con la maglia dei miei colori preferiti correrò quei 42195 metri .

LA SCELTA .

E’ morta Brittany Maynard, la 29 enne americana colpita da un cancro in fase terminale che aveva annunciato di voler mettere fine alla sua vita, riaccendendo negli Stati Uniti il dibattito sull’eutanasia. Toccanti le ultime parole della ragazza, consegnate al mondo attraverso il suo blog: «Le persone più felici sono quelle che si fermano ad apprezzare e a ringraziare la vita. Se cambiamo i nostri pensieri, cambiamo il nostro mondo! Amore e pace a tutti voi». Brittany era malata di cancro al cervello e ha scelto di togliersi la vita sabato scorso. La giovane ha voluto esprimere una nota di profondo ringraziamento a tutti i suoi «cari, intelligenti, meravigliosi amici». Persone che la ragazza ha definito necessari «come l’acqua» durante la sua vita e la sua malattia, per la comprensione, il sostegno e l’esperienza condivisa di vita. Brittany si era trasferita dalla baia di San Francisco all’Oregon appositamente per giovare delle leggi che in questo Stato consentono la “dolce morte”.
Brittany, colpita da una forma molto aggressiva di cancro al cervello, aveva annunciato il suo progetto in un video postato sul suo sito (thebrittanyfund.org) che ha fatto il giro del web: lunedì scorso era stato visto più di 9,5 milioni di volte su Youtube. «Arrivederci a tutti i miei cari amici e alla mia famiglia che amo. Oggi è il giorno che ho scelto per morire con dignità, tenuto conto della malattia in fase terminale, questo terribile cancro al cervello che mi ha imprigionato...ma mi avrebbe imprigionato tanto di più» ha scritto la ragazza in un messaggio largamente diffuso sui social network.
Fonte : corriere.it .

domenica 2 novembre 2014

SENSO DELLA MISURA PARI A ZERO .

Non ci sarà mai parità di trattamento , per questi la discriminazione è normalità . Non mi sorprendo che accada nel 2014 poiché già negli anni 70 la situazione era identica .
Se li tengono buoni ma non si vive solo di denaro , la notizia è estratta da tgcom24.it e ogni commento è superfluo .
E' stata condannata ad un anno di reclusione Ghoncheh Ghavami, la giovane britannica di origine iraniana sotto processo in Iran per aver cercato di assistere a una partita di pallavolo maschile a giugno. Lo riferisce un tweet di Al Arabiya che cita "un avvocato di Teheran". La 25enne aveva iniziato uno sciopero della fame per protestare contro le sue condizioni di detenzione.
La giovane era stata arrestata il 20 giugno e rinchiusa nella prigione di Evin a Teheran per aver chiesto, assieme ad altre attiviste, di assistere all'incontro di World League Iran-Italia malgrado il divieto imposto dalla rigida morale islamico-sciita. Ghoncheh era stata rilasciata su cauzione e poi arrestata di nuovo. In carcere aveva anche iniziato uno sciopero della fame e il Foreign office aveva espresso preoccupazione per il suo caso.

In Italia non siamo da meno visto quanto accaduto con il processo per la morte di Cucchi, noi che ci riteniamo occidentali dovremmo avere una diversa concezione del diritto e della giustizia , invece nascondiamo i nostri mancamenti dietro le dita .

Credo che il nostro stato che si processa dovrebbe capire quali sono i suoi doveri e non dimenticarli . 

sabato 1 novembre 2014

TRATTATIVA OGGETTIVA .

Il Quirinale ha pubblicato sul sito della presidenza della Repubblica la trascrizione dei verbali dell'udienza dedicata alla testimonianza resa dal Presidente Napolitano al Quirinale, il 28 ottobre scorso. Nelle 86 pagine si legge anche del rapporto tra Napolitano e il suo consigliere giuridico Loris D'Ambrosio: "Era animato da spirito di verità, formavamo una squadra di lavoro".


"D'Ambrosio non preannunciò dimissioni" - "D'Ambrosio non mi preannunciò nè la lettera, nè le dimissioni. Era preso da questa vicenda, era anche un po' assillato da queste telefonate, punto e basta". Lo ha detto il presidente della Repubblica al processo sulla trattativa Stato-mafia, rispondendo alla domanda sulla lettera ricevuta dall'ex consigliere giuridico Loris D'Ambrosio, in cui questi preannunciava le sue dimissioni. Napolitano descrive un D'Ambrosio "insofferente" dopo "la pubblicazione delle sue telefonate con Mancino".

"Via D'Amelio accelerò decreto 41 bis" - "Sono convinto che la tragedia di via D'Amelio rappresentò un colpo di acceleratore decisivo per la conversione del decreto legge 8 giugno '92 sul carcere duro". Ha detto Napolitano al pubblico ministero Nino Di Matteo che gli chiedeva se ci fosse stato un dibattito politico sulla conversione del dl che introduceva il 41bis per i mafiosi. Napolitano ha poi aggiunto: "Non credo che nessuno, allora, pensò che in una situazione così drammatica si potesse lasciare decadere il decreto alla scadenza dei 60 giorni, per poi rinnovarlo". "Ci fu la convinzione - ha aggiunto Napolitano - che si dovesse assolutamente dare questo segno all'avversario, al nemico mafioso".

"Rischio attentato a vertici dello Stato? Fui avvisato" - La comunicazione del rischio attentati a Giovanni Spadolini, allora presidente del Senato, e a lui stesso, all'epoca presidente della Camera, Giorgio Napolitano la ebbe dal capo della polizia, Parisi, "e non avevo dubbi che la facesse sì personalmente lui, ma che la facesse a nome del Ministero dell'Interno", Nicola Mancino. Così il Capo dello Stato nella sua deposizione rispondendo alle domande del legale di Mancino, Massimo Krogh. "Non ricordo che mi sia stata comunicata alcuna ulteriore precisazione da parte del Ministro dell'Interno che in quel momento era esattamente il Ministro Mancino, ma certamente sapeva benissimo che... O aveva addirittura autorizzato lui, il Prefetto Parisi, a venire da me per parlarmene", si legge nei verbali. Nel processo Stato-mafia Mancino è imputato di falsa testimonianza.

"Stragi'93 furono aut-aut boss" - Per il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano le stragi mafiose del '93 "si susseguirono secondo una logica unica e incalzante per mettere i pubblici poteri di fronte a degli aut aut, perché potessero avere per sbocco una richiesta di alleggerimento delle misure di custodia in carcere dei mafiosi".

"Nel '93 Ciampi temette un colpo di Stato" - "Quando il presidente del Consiglio Ciampi dice abbiamo rischiato un colpo di Stato, se non c'è allora fibrillazione vuol dire che il corpo non risponde a nessuno stimolo". Così Napolitano rispondendo alle domande del pm sulle fibrillazioni istituzionali seguite alle stragi del '93. Napolitano ha ricordato il blackout a Palazzo Chigi, ad agosto, definendolo "un classico ingrediente di colpo di Stato".

"Ricatto mafia per destabilizzare sistema" - Con le bombe del '93 ci fu un ricatto della mafia?, è chiesto al presidente. "Ricatto o addirittura pressione a scopo destabilizzante di tutto il sistema", è la riposta di Napolitano. L'aut-aut poteva "avere per sbocco la destabilizzazione politico-istituzionale del paese. Probabilmente presumendo che ci fossero reazioni di sbandamento delle Autorità dello Stato".