mercoledì 31 dicembre 2014

LIMITI E PAURE SONO SOLO ILLUSIONI .


Egoisticamente l'ultimo San Silvestro che ricordo con piacere è assai lontano ma non voglio scrivere oltre perché è qualcosa di molto personale , quella serata la ricordo momento per momento , fa parte di un breve elenco di momenti felici .
Poi la luce si è spenta e si è accesa di nuovo il 30 novembre 2014 quando nel primissimo pomeriggio di una domenica davanti a una chiesa ho ripreso a volare , alzando lo sguardo al cielo ho ringraziato Gesù perché non mi ha mai abbandonato , mi ha accarezzato come una madre che ama suo figlio e mi ha indicato la giusta strada .
Non amo augurare un buon anno , però mi impegnerò , non mollerò di un centimetro , si guarda al futuro per costruirlo nel migliore dei modi .
Se l'autostima cresce i limiti e le paure sono solo illusioni .

lunedì 29 dicembre 2014

TIFO NEUER MA PERDERÀ.

Se per il secondo anno consecutivo Cristiano Ronaldo ricevesse il pallone d'oro non mi sorprenderei , eccetto il fallimento al Mondiale del Portogallo è stato decisivo nel Real Madrid per la conquista della Champions League . La stagione del ragazzo di Madeira é stata perfetta poiché con i suoi gol ha dimostrato che attualmente non esiste un giocatore decisivo come lui , segna da ogni posizione e in qualsiasi maniera , ha una tale facilità nel calciare che gli avversari sanno benissimo come andrà a finire nel caso in cui entrasse in possesso palla .
Dal 2009 il massimo riconoscimento per un giocatore finisce nella teca di un calciatore della Liga Spagnola , i criteri per l'assegnazione del trofeo sono stati cambiati dal 2010 , anno in cui si inziò a parlare di Pallone d'oro FIFA , Messi e Ronaldo negli ultimi 6 anni hanno dominato il lungo e il largo nelle votazioni , dal 2007 un giocatore del campionato italiano non sale sul gradino più alto del podio di questa competizione .
Come è cambiata velocemente la geografia del calcio , se ripensiamo agli anni 80 e 90 eravamo noi a fare incetta di titoli .
Dal 2006 nessun italiano come Fabio Cannavaro ha più conquistato questo titolo , ci dobbiamo abituare a un ruolo di secondo piano poiché i nostri campi non sono più calcati da giocatori di alto livello .
Siamo dei comprimari e neppure di lusso , la nostra nazionale è lo specchio fedele di un campionato a dir poco modesto .
Le cause di questo disfacimento sono sotto gli occhi di tutti , gli spettarori anche televisivi guardano altrove , preferiscono la Premier League o la Bundesliga , lì si che si vede un bel calcio .
Siamo lenti nel comprendere le nuove esigenze di questo sport poiché abbiamo la cultura di non rinnovarci .
Basterebbe mettere da parte gli interessi personali , ma non sarà mai possibile , mancano dirigenti capaci , manca la cultura di affidarci di nuovo ai settori giovanili , mancano le strutture , in compenso abbiamo un presidente della FIGC che appena eletto è stato sospeso dalla UEFA e dalla FIFA per un periodo di tempo a causa di frasi razziste .
Come vorrei vedere un italiano vincere il pallone d'oro come fece Baggio 21 anni fa , ma la mia è utopia , passeranno molti anni prima che accada qualcosa del genere ,  vincerà Cristiano Ronaldo , io tifo per Neuer ma è una battaglia persa .

domenica 28 dicembre 2014

LE AQUILE MI GUARDANO.

" Per chi volesse sabato io vado a correre un 15 , fatemi sapere " più o meno è stato questo il senso di un post che una amico ha scritto su facebook qualche giorno fa , ma il desiderio di passare una mattinata in compagnia era forte, così ci siamo telefonati fissando l'ora e il luogo .
Nel frattempo , come mi attendevo , le temperature erano scese , la mattina prima di raggiungere l'amico ho visto l'auto ricoperta da uno strato di ghiaccio sottile .
L'appuntamento era fissato per le 10:30 nel luogo dove abbiamo corso il 35 km per preparare la maratona.
Ci troviamo e si parte ma l'amico mi dice :" oggi saliamo in quota , si va per le colline del Chianti ".
Durante il rientro da Firenze con le medaglie al collo ne parlavamo di questo posto , un saliscendi impegantivo ma che aiuta a forgiarti.
I primi chilometri sono di salita , stiamo molto cauti e come al solito cala il silenzio ben previsto dalla fatica .
Il panorama è micidiale, di una bellezza che ti toglie il fiato , un perfetto mix tra sterrato e asfalto , ovviamente più saliamo più il vento soffia ma siamo ben preparati .
Arrivati a poco più di metà percorso la strada inizia a scendere e si vede in lontananza il Monte Amiata , c'è una leggera foschia che lo avvolge ma non puoi fare altro che apprezzare ,
Inizio a provare un senso di pace e di libertà che non percepivo da tempo, su quelle colline sembra tutto immobile da anni . " Quassù vengono ad allenarsi molti maratoneti " mi spiega l'amico mentre stiamo scendendo verso l'ultimo tratto del circuito . Incrociamo due auto in quella ora e mezzo di allenamento , per il resto vediamo ci godiamo solo il verde dello sfondo .
Con la corsa ho conosciuto la serenità d'animo e ho di nuovo imparato ad apprezzare quello che mi circonda .
Ho dormito per troppo tempo , mi sono nascosto per stupidi e futili inconcepibili motivi , ora voglio vivere , amo stare con la gente , chiamerò gli amici e andremo a correre insieme .
Ho visto la luce e ora so di chi posso fidarmi . Sono vivo , sono parte di qualcosa e vado a correre dove osano le aquile .

venerdì 26 dicembre 2014

BASTA UN MAGLIONE.

Non è un Natale come capita da anni molto felice . La scomparsa del mio amico mi ha ferito , sconvolto , mi pare di essere ripiombato di nuovo in quella stanza buia , cerco in ogni modo di stare lontano dal dolore , ma spesso quel senso di vuoto appare inesorabile .
Mi sveglio la mattina del 25 dicembre , faccio colazione , mi vesto , faccio esercizi e vado a correre .
18 km in meno di 100 minuti li compio come se bevessi un bicchiere d'acqua .
Ma non sono soddisfatto , il dopo corsa è da malati : faccio ogni esercizio per evitare crampi e vari acciacchi , eseguo i soliti allunghi a ritmo maratona , mi bevo la busta di R2 per reintegrare i liquidi perduti.
Vado in doccia mi lavo e sono pronto per il pranzo . Solite chiacchere di circostanza con i parenti , solite portate che non assaggio per evitare di mettere su chili di troppo , solito rituale senza sussulti .
Arriva il momento del dolce , mia mamma ha preparato il suo cavallo di battaglia in cucina , impossibile resistere , lo assaggio e mi capacito di avere un attimo di serenità .
Il ripieno di quel dolce lo ha ereditato da mia nonna , che lo preparava insieme a sua cognata , è una miscela di burro e caffè bollente , l'impasto viene poi spalmato sul pan di Spagna che poi verrà arrotolato su se stesso , il tutto irrorato da zucchero a velo .
Mi commuovo , perché anche questo Natale mia nonna è con me , in quella fetta di tronchetto c'è un suo tocco , mia mamma me lo dice sottovoce quasi come se fosse un segreto ma anche lei è emozionata , lo percepisco guardandola negli occhi , voleva bene a sua suocera e non perde occasione di ricordarlo .
Arrivano i regali da scartare , quasi non mi interessa , riaffiora un po' di dolore , poi la nonna di mia moglie mi porge un pacchetto . " è tuo " mi dice con voce ferma , lo apro e ci trovo un maglione , ringrazio quasi svogliatamente , sono distratto .
Ormai si è fatto tardi , stiamo per salutarci tutti , la nonna di mia moglie si avvicina a me dicendo " ti è piaciuto il mio regalo ?"
Mi è venuto spontaneo rispondere : "Me lo hai fatto te ?"
"si " è stata la risposta .
Mi sono sentito considerato , capito , amato . Ho dato un bacio alla nonna di mia moglie e lei ha sorriso .
È Natale anche per me.


martedì 23 dicembre 2014

BILANCI MENTALI .

Ho sempre amato fare bilanci perché nel caso in cui gli accadimenti fossero stati a favore penso ai miglioramenti da affettuare .
Non lo nego : ci sono anche i casi in cui gli avvenimenti sono stati negativi e in quel caso cerco di analizzare per trovare qualche lato positivo e fare in modo che quel fallimento si tramuti in un successo .
Lo applico nel lavoro e adesso anche nella corsa .
È un percorso pieno di curve , di salite , è un gioco mentale dove ti devi calare alla perfezione nella parte , devi stare concentrato e analizzare ogni particolare anche quello più insignificante .
Si chiama prevenzione e in quelle 2 settimane antecedenti al 30 novembre , mi sono reso consapevole che se volevo ottenere qualcosa di appagante dovevo avere in testa ben chiaro l'obiettivo .
Nessuna bugia , un runner deve essere onesto con se stesso , soprattutto da un punto di vista fisico .
Quando ho conosciuto Massini ,che mi ha insegnato ad apportare delle variazioni nel mio modo di correre , mi ha confessato che in un runner conta l'allenamento ma a un certo punto quando il fisico non può più aiutarti scatta un meccanismo che se allenato ti aiuterà ancora di più nella vita : la mente.
Guardando nei giorni scorsi un reportage su Michael Jordan mi sono ancora più fatto una idea precisa.
Il più grande giocatore di basket aveva il pieno controllo del suo corpo e della sua mente in partita , lo stesso faceva anche Ayrton Senna quando correva in Formula 1.
Mi sono provato a immaginare cosa significhi tutto ciò provandolo sia sul lavoro sia sulla corsa , l'effetto è devastante perché è come una canzone bellissima che mai smetteresti di ascoltare , mi viene in mente The Great Gig in THE Sky dei Pink Floyd che nella parte centrale calza a pennello con quello che sto scrivendo .
Non importa se il bilancio sia positivo o negativo , quello che conta è la volontà di porsi obiettivi e usare ogni risorsa per perseguirlo , ma prima devi aver chiaro ogni passaggio , allora partirai e quando colpirai quel bersaglio le protettive saranno diverse .


domenica 21 dicembre 2014

CYBERBULLI .

Diciotto ragazzi a Torino sono stati denunciati per furto e aggressione. Avevano organizzato dei raid punitivi attraverso Whatsapp. I social network alimentano le dinamiche di branco, e facilitano l'esercizio della violenza grazie alla sensazione di protezione che danno a chi attacca, quando non si tratta di vero e proprio anonimato. Abbiamo chiesto alla dottoressa Barbara Forresi, responsabile del centro studi di Telefono Azzurro, cos'è, dati alla mano, il bullismo. Ne è emerso un quadro molto diverso dai luoghi comuni.
"Il bullismo presenta delle caratteristiche precise: intenzionalità di colpire la vittima, cioè di arrecare un danno psicologico, di umiliare e sottomettere per ribadire la differenza di potere fra vittima e persecutore; l'asimmetria infatti è la seconda caratteristica. Terza, la ripetitività: la vittima è vessata di continuo con ogni mezzo. Nel caso del bullismo online, l'esclusione dal gruppo su facebook, la diffusione di video diffamanti o di informazioni non vere attraverso la creazione di falsi profili. Il caso di Torino, per ora, sembrerebbe diverso: si tratta piuttosto di una vendetta, mentre altra caratteristica del bullismo è la sua gratuità: la maggioranza delle vittime, quando si chiede perché viene presa di mira, risponde di non averne idea. Di solito sono elementi fragili, più isolati, che il gruppo - il bullo ha sempre bisogno di un pubblico, non opera da solo - si diverte a prendere di mira arrivando ai reati: dal furto della merenda, ai libri, agli oggetti più costosi".
Le vittime sono riconoscibili da dei sintomi?
I sintomi sono aspecifici e denotano disagio: mal di pancia, mal di testa, difficoltà ad andare a scuola. Sta al genitore mettere insieme i pezzi ed indagare. Un altro segnale può essere se il ragazzino dice di perdere spesso il telefono e altri oggetti, nascondendo in realtà dei furti.
Come si può intervenire nel caso di una violenza "invisibile" come quella del cyber bullismo?
Anche nel caso delle violenze via internet, l'importante è avere un dialogo tale da far riconoscere il genitore come un interlocutore nelle situazioni di difficoltà. In questo modo se c'è una problematica virtuale o "fisica", il ragazzino ne parlerà. Ma bisogna ricordare che c'è sempre un pubblico che è a conoscenza degli atti di bullismo: i coetanei. Per questo ci rivolgiamo a loro nelle nostre campagne: rimanere in silenzio equivale ad appoggiare il bullo. Chiamando il 1.96.96, Telefono azzurro può far intervenire la polizia postale, ad esempio quando vengono diffusi in rete video girati negli spogliatoi. Spesso i bulli considerano le proprie angherie degli scherzi: bisogna che i coetanei siano consci che scherzi non sono, e che provocano nella vittima un profondo disagio.
E' possibile che il bullismo abbia delle conseguenze a lungo termine sulle vittime?
Il bullismo provoca un'autosvalutazione di sé e l'autoisolamento. Se questi processi non vengono interrotti, possono dare luogo a disturbi ansiosi e depressivi in età adulta. Bisogna sfatare il luogo comune che il bullismo aiuta a farsi le ossa: i ragazzi di oggi sono più sensibili e la loro reputazione, concetto base nell'adolescenza, molto più facilmente bersagliabile che in passato.
Come abbiamo detto si ha una percezione sbagliata del fenomeno. Quali sono i dati che inquadrano il bullismo?
E' difficile fare delle stime sul bullismo non denunciato. Per quanto riguarda le nostre consulenze, negli ultimi 4 anni sono raddoppiate, dall'8 al 16%, trainate dal cyberbullismo. Inoltre bisogna tenere presente della sua diversificazione: nonostante nei paesi del sud Europa ne esistano meno forme - forse a causa di un contesto sociale più "caldo" e di famiglie più accudenti rispetto ai Paesi nordici - anche da noi esistono diverse casistiche: bullismo contro stranieri, o che colpisce l'identità sessuale, bullismo femminile, bullismo online...
Pensando al bullismo vengono in mente ragazzotti maschi del liceo, invece il quadro non è proprio questo
Il bullismo inizia in età sempre più precoce: non adolescenti, ma ragazzini degli ultimi anni delle elementari, che poi proseguono nelle loro angherie (subito o inflitte) nel corso degli anni scolastici. In questa età bisogna far capire al bambino prepotente il peso delle sue azioni sugli altri. Il caso del bullismo femminile va particolarmente contro il luogo comune: rappresenta la maggioranza delle nostre consulenze e si tratta di ragazzine tra gli 11 e i 14 anni.
Per far fronte al fenomeno del bullismo, Telefono Azzurro, attraverso il numero gratuito 1.96.96, i social e la chat sul sito www.azzurro.it, ascolta ogni giorno, 24 ore su 24, il dramma non solo di bambini e adolescenti vittime di bullismo, ma anche degli adulti che gli sono accanto e non sanno come intervenire, offrendo loro un supporto e un intervento immediato. Canali di aiuto molto preziosi, che ora è possibile sostenere grazie alla campagna di raccolta fondi con SMS solidale al 45596 intitolata“Fermiamo il bullismo, adesso", promossa da Telefono Azzurro Onlus dall'1 al 21 dicembre 2014.

Fonte : tgcom24.it

sabato 20 dicembre 2014

FRANCESCO SCRIVE .

Che sia un uomo di pace ormai ne abbiamo le prove , che sia un uomo che ama dialogare è palese , adesso ha un ruolo storico grazie alla conoscenza dei problemi esistenti in quei luoghi .
Ovviamente sto parlando ancora una volta di Papa Francesco al quale vanno stavolta riconosciuti i meriti per l'avvicinamento tra il governo degli Stati Uniti e la Repubblica scocialista cubana guidata dai Castro .
Siamo veramente piccoli di fronte alla statura morale del Santo Padre venuto " dalla fine del mondo ",  dove altri avevano solo contributo con piccoli gesti , quest'uomo va oltre , è moderno , non tralascia nessun particolare , è disponibile sia con i deboli sia con le persone che contano .
Quando Papa Francesco ha festeggiato il suo compleanno in piazza San Pietro di fronte ad una torta e bevendo mate, ha dimostrato nuovamente come ami stare con la gente comune , ma in Santa Marta si adopera per tessere importanti relazioni .
Infatti il Santo Padre conosce molto bene la situazione caraibica , vuole portare avanti i progressi fatti grazie al lavoro svolto da Giovanni Paolo II che nel 1998 visitò L'Avana .
Cuba è la nuova frontiera , con Raul Castro è iniziata una nuova epoca seppur molto lentamente , ma serve qualcosa di più consistente , l'embargo statunitense dura ormai da troppo tempo , non siamo più nel periodo della Guerra Fredda , la Russia sta attraversando un periodo complicato a causa della moneta sempre più debole ,  sono necessarie nuove relazioni internazionali poiché l'amministrazione Obama è in caduta libera .
Ecco quindi una mossa inaspettata ben orchestrata anche dalla Santa Sede , un colpo di teatro tra palmeti e rhum .
Il paradiso dei Caraibi ha bisogno di far parte del mondo , non può piu vivere restando fermo agli anni 60 , Cuba ha molte risorse dal punto di vista economico e storico , possiede un patrimonio culturale rilevante che merita di non essere trascurato .
Inoltre il sistema sanitario cubano è all'avanguardia , fornisce infatti aiuto medico a molti paesi dell'America Latina con una aspettativa di vita di 78 anni e un tasso bassissimo di mortalità infantile .
Un libro scritto alcuni anni fa si intitolava "PRIMA CHE SIA NOTTE " e parlava del desiderio di libertá di un cittadino cubano emigrante a causa del regime castrista .
Quel periodo sta scomparendo lentamente ma ha lasciato ferite che non sappiamo se verrano rimarginate , sarebbe opportuno non dimenticare chi ha voluto far conoscere come sia stato complesso vivere a L'Avana negli ultimi 54 anni .

venerdì 19 dicembre 2014

DAL BLOG DI YOANI .

14ymedio, Yoani Sanchez, L'Avana, 17 dic 2014 - Oggi è stata una di quelle giornate che immaginiamo mille modi, ma mai come è finalmente avvenuto. Si prepara per una data in cui è possibile celebrare la fine, abbracciare i tuoi amici che tornano a casa, sventolare una bandiera in mezzo alla strada, ma D-Day è in ritardo. Invece, eventi arrivano in frammenti, un anticipo qui, una perdita lì. Senza grida di "Viva Cuba libera", né bottiglie stappate. La vita oscura da noi questo punto di svolta che ci sarebbe segnare per sempre nei nostri calendari.
L'annuncio da parte dei governi di Cuba e degli Stati Uniti dei reestablishments di relazioni diplomatiche ci sorprende in mezzo a segni che puntava in direzione opposta, e anche di speranze esauste. Raúl Castro solo rinviato il terzo round di colloqui con l'Unione europea, in programma per il mese prossimo, e questo 10 dicembre repressione cadde pesantemente su attivisti, come ogni internazionale dei diritti umani.
La prima sorpresa è stata che, in mezzo alla furia ufficiale, di un certo giro di vite ideologico espresso in chiamate a raddoppiare la guardia contro il nemico, la Piazza della Rivoluzione e la Casa Bianca era stato in trattative per 18 mesi. Prova evidente che tutto questo discorso di intransigenza era solo per spettacolo. Mentre hanno fatto i cittadini dell'isola ritengono che anche a varcare la soglia della Sezione Interessi degli Stati Uniti all'Avana li ha trasformati in traditori della patria, i leader nel loro verde oliva erano lavorando accordi con lo zio Sam. Gli inganni della politica!
D'altra parte, le dichiarazioni sia di Obama, nonché di Castro, aveva un suggerimento di resa. Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato una lunga lista di moderare misure per portare le due nazioni più vicino, prima di passi di democratizzazione e di apertura politica nel nostro paese potrebbe essere raggiunto l'ambita e notevolmente chiesero. Il dilemma di ciò che avrebbe dovuto venire prima, un gesto da L'Avana o la flessibilità da Washington, è appena stato risposto. Tuttavia, la foglia di fico dell'embargo americano resta, in modo che nessuno possa dire le dimissioni come stato completo.
Raul Castro, da parte sua, si è limitata ad annunciare i nuovi gesti di Obama e con riferimento allo scambio di Alan Gross e altri prigionieri di interesse del governo americano. Tuttavia, nel suo discorso davanti alle telecamere della televisione nazionale, ha dato alcuna prova di un accordo o di compromesso della parte cubana, a parte il ristabilimento delle relazioni diplomatiche. L'ordine del giorno sul lato opposto dello Stretto della Florida che conosciamo in dettaglio, ma quella interna resta, come fa spesso, nascosto e segreto.
Eppure, nonostante l'assenza di impegni pubblici da parte di Cuba, oggi è stata una sconfitta politica. Sotto la guida di Fidel Castro avremmo mai raggiunto un contorno di un accordo di questo tipo. Poiché il sistema cubano è supportato da - come uno dei suoi principali pilastri - l'esistenza di un rivale permanente. David non può vivere senza di Golia e l'apparato ideologico è dipesa troppo a lungo su questa disputa.
Devo ascoltare discorsi o comprare il pesce?
Nel mercato centrale di Carlo III, i clienti erano mezzogiorno sorpreso che i grandi televisori non trasmetteva il calcio o videoclip, ma un discorso di Raúl Castro e poi uno per Obama attraverso la rete Telesur. La prima allocuzione ha provocato un certo stupore, ma il secondo è stato accompagnato da baci lanciati verso il volto del presidente degli Stati Uniti, in particolare quando ha citato attenuazioni l'invio di rimesse a Cuba e il delicato tema delle telecomunicazioni. Ora e di nuovo il grido di "I love ..." (in inglese!) Potrebbe essere sentito da dietro l'angolo.
E 'importante dire anche che la notizia ha avuto una forte concorrenza, come l'arrivo di pesce al mercato razionato, dopo anni di scomparsa. Tuttavia, a metà pomeriggio quasi tutti erano a conoscenza e sentimenti condivisi erano di gioia, sollievo, speranza.
Questo, tuttavia, è solo l'inizio. Manca una timeline pubblica che impegna il governo cubano a una serie di gesti a sostegno della democratizzazione e il rispetto delle differenze. Dobbiamo approfittare della sinergia di due annunci per estrarre una promessa pubblica, che deve includere, come minimo, quattro consenso sottolinea che la società civile si è sviluppato negli ultimi mesi.
Il rilascio di tutti i prigionieri politici e di coscienza; la fine della repressione politica;la ratifica delle convenzioni delle Nazioni Unite sui diritti civili, politici, economici, sociali e culturali, e il conseguente adeguamento delle leggi nazionali; e il riconoscimento della società civile cubana all'interno e all'esterno dell'isola.L'estrazione di questi impegni inizierà lo smantellamento del totalitarismo.
Finché non siano adottate misure di questa portata, molti di noi continueranno a pensare che il giorno che abbiamo desiderato non è vicino. Così, manterremo le bandiere nascosto, mantenere i tappi nelle bottiglie, e continuare a premere per venire la finale del D-Day.
Fonte : generacionyen.wordpress.com

mercoledì 17 dicembre 2014

CORRERÒ ANCHE PER TE .

Quanto mi hai fatto ridere quella sera parlando della passione che avevi per il ballo e poi ci siamo messi a parlare di rock , di heavy metal .L'ultima volta che ci siamo parlati per telefono mi hai apostrofato ironicamente e mi hai fatto capire che eravamo diventati amici .
Eravamo diventati amici  all'istante quando ci siamo rivisti da adulti e avevamo iniziato a frequentarci , ogni volta che ci vedevamo scattava il desiderio di prenderci in giro parlando della musica che amavamo .
E i vinili che mi hai mostrato con fierezza quando abbiamo passato un intero pomeriggio insieme discorrendo di vari generi musicali ?
Cosa farò adesso ? Con chi mi confronterò sulla musica dimenticando il tempo che scorre ?
Per parlare di musica con te avevo ascoltato Cagliari-Fiorentina per radio come si faceva una volta , pensa te dove può arrivare l'amicizia .
Mi parlavi del tuo lavoro e io del mio , tu mi ascoltavi e io ascoltavo te , quando abbiamo mangiato la pizza insieme abbiamo acceso la tv su un canale musicale e tu ti sei messo a spiegarmi quale fosse il tuo genere preferito sorprendendomi piacevolmente .
Eravamo fatti l'uno per l'altro ma una maledetta telefonata mi ha fatto cadere il mondo addosso di nuovo .
Caro amico mio quando correrò ti penserò ma tu fammi un favore : ogni volta che taglierò il traguardo indicando il cielo ironizza sulla mia figura di maratoneta scalcinato . Io ti ho voluto bene .

martedì 16 dicembre 2014

IL VERO GIUDIZIO .

Condannato per abusi nei confronti di una bimba di sette anni, insegna oggi matematica in una scuola media statale di Torino. Con un contratto che molti sognano: docente di ruolo, dieci anni dopo la condanna in primo grado a 3 anni e 6 mesi di carcere, ridotta a un anno e 8 mesi in Appello, dove ha patteggiato. La famiglia della vittima, attraverso il legale, non ci sta e denuncia la drammatica storia: "E' una vergogna".
Come racconta Il Giornale, gli abusi si registrarono nell'estate del 1998 in un kinderheim di Lignano Sabbiadoro, in provincia di Udine. La piccola, oggi 22enne, trovò subito il coraggio di raccontare tutto ai genitori, e scattò la denuncia.

Ci vollero però anni per arrivare a una sentenza. E anche dopo il pronunciamento dei giudici e il mancato pagamento della provvisionale da 27mila euro, la carriera del prof non si fermò. Fino alla firma in calce al contratto a tempo indeterminato.

"E' una vergogna durata troppo a lungo - tuona il difensore Roberto Ponzio al quotidiano di via Negri - E' scandaloso che questo signore abbia trovato un posto di lavoro a carico del contribuente, per di più nel delicatissimo mondo dell'educazione. La mamma della vittima è venuta molte volte nel mio studio per chiedermi conto dei troppi perché senza risposta che l'hanno mortificata: perché questo signore non abbia fatto un giorno di galera, perché la sentenza sia arrivata così tardi, perché lui non si sia mai occupato del processo e delle nostre richieste".

Solo qualche settimana fa, a 16 anni dagli abusi e a sette dal patteggiamento, il prof di matematica ha saldato il suo debito con la vittima.

Fonte : tgcom24.it

Ovviamente al peggio non c'è mai fine vista la strage che ha colpito una scuola militare in Pakistan dove sono morti almeno 80 bambini e non è mancata la rivendicazione da parte dei talebani con un comunicato sconcertante dove si parla di odio profondo .
La domanda che mi pongo è sempre la stessa : PERCHÉ ? 
Armi e abusi nei confronti di innocenti , spero vivamente che costoro non abbiano mai sentito parlare di Fra' Cristoforo che in un celebre passo de I PROMESSI SPOSI parlò esplicitamente del vero giudizio . 

lunedì 15 dicembre 2014

300 VOLI .

Il primo ricordo che ho di Luca Toni si colloca nel 2002 quando in un Brescia - Fiorentina 3-0 segnò la rete del vantaggio delle rondinelle , quel giorno però il protagonista fu Roberto Baggio che rientrava in campo dopo 70 giorni dal l'ennesimo infortunio .
In realtà già avevo presente chi fosse quel ragazzo di 25 anni , alto più di 190 centimetri, la sua tecnica era molto limitata a causa delle lunghe leve , ma in area di testa le colpiva tutte , un vero centravanti boa .
Quando arrivò a Firenze nell'estate del 2005 apprezzai quanto fosse cresciuto dopo 3 anni , nella prima stagione si presentò con 31 reti di cui alcune di pregevole fattura , immediato il feeling con la Curva Fiesole che in suo onore mise in commercio una maglietta con su scritto Toni e Furmini.
Al Mondiale del 2006 segnò 2 reti e se ne vide annullato 1 in finale con la Francia per fuorigioco millimetrico , ma divenne ugualmente campione del mondo .
Poi è inziata la sua parabola discendente anche a causa di vari infortuni nella seconda stagione al Bayern Monaco, si trasferisce addirittura in Arabia , sembra ormai giunto al capolinea quando Andrea Della Valle lo richiama a Firenze nell'estate del 2012 e inizia una nuova vita sia calcistica sia personale , diventa padre della piccola Bianca dopo varie vicissitudini di cui una veramente drammatica , ritrova il feeling con il gol e nel 2013 scommette ancora su se stesso trasferendosi nel Verona .
Diventa uomo squadra e con un gol meraviglioso segnato contro l'Udinese ieri taglia il traguardo delle 300 reti tra i professionisti .
Non lo nego : avevo sottovalutato la forza di volontà di Luca nel 2002 , con il tempo mi ha sorpreso , si è migliorato tecnicamente segnando gol non solo di testa .
Di una cosa però ho la certezza : Toni è nato negli anni 70 , un periodo che ha sfornato tanti ottimi calciatori italiani , così come Di Natale che nonostante l'età ha timbrato più di 200 reti in Serie A .
Senza nulla togliere agli altri ma i giocatori degli anni 70 possiedono una marcia diversa , hanno sempre voluto migliorarsi e non hanno mai curato le loro creste .
Caro Luca sono felice per te , come quel giorno che ti conobbi a Firenze al Nencini Sport e ti augurai di diventare padre, tu sorrideresti a 32 denti guardandomi in volto .
Altro che centravanti sgraziato , hai dimostrato di essere in grado di volare solo dove osano le aquile .

domenica 14 dicembre 2014

NON TACCIONO.

La polizia turca ha arrestato il direttore di uno dei più importanti quotidiani turchi, Zaman, nel quadro dell'operazione contro i sostenitori del predicatore islamico Fethullah Gulen in esilio negli Usa, rivale del presidente Erdogan. In carcere è finito Ekrem Dumanli dopo che gli agenti, all'arrivo nella sede dl giornale, l'avevano trovata presidiata da un folto raduno di manifestanti. Finora gli arresti sono 24.
La retata è scattata in 13 città turche, fra le quali Istanbul. Sono stati perquisiti anche i locali del giornale Zaman, legato a Gulen ed è stato arrestato il responsabile di una tv vicina a Zaman.

Mogherini: "Arresti contrari ai valori Ue" - I raid della polizia turca e gli arresti dei giornalisti e dei rappresentanti dei media "vanno contro i valori europei e gli standard a cui la Turchia aspira di fare parte", hanno scritto l'Alto Rappresentante per la politica estera Ue Federica Mogherini e il commissario alla politica di vicinato Johannes Hahn in una nota.

"Libertà di stampa chiave, non va violata" - "La libertà di stampa, processi giusti e un sistema giudiziario indipendente sono elementi chiave in ogni democrazia. Come alleati e amici della Turchia, chiediamo alle autorità turche di assicurare che le loro azioni non violino questi valori chiave e le fondamenta democratiche del Paese", è la dichiarazione del Dipartimento di Stato Usa.

FONTE: tgcom24.it

venerdì 12 dicembre 2014

IL FANGO VICINO AL SA CORA .

Se il calcio italiano non gode di ottima salute da ormai molti anni , le colpe vanno ascritte non solo ai vari personaggi che vi ruotano intorno ma anche a uno stato assente che si avvita su se stesso e dimostra una arretratezza medievale .
Leggendo i vari post che appaiono sui social network mi sono imbattuto in una vicenda che fa tremare i polsi . 
Ciascun sportivo si ricorda bene come è andata a finire la storia legata a Is Arenas , quando il Cagliari tentò di costruire un nuovo stadio a Quartu Sant'Elena , ebbene è accaduto qualcosa di veramente indecente . 
Remo Baldelli, responsabile del settore giovanile del Quartu 2000, da anni lotta per rendere percorribile la strada che porta al campo tra Is Arenas e Molentargius. Tutto è cominciato con la fuga del Cagliari dal Sant'Elia e la decisione di portare la serie A nell'impianto quartese di via Beethoven. «Fino ad allora per raggiungere il campo di Sa Cora si poteva percorrere via Olimpia che, per quanto sterrata, era praticabile», racconta Baldelli. «Quando sono cominciati i lavori l'unica via d'accesso rimasta è la stradina che costeggia il campo di Roccotelli. Già allora era in pessime condizioni, adesso è diventata impraticabile». Nel pacchetto del Cagliari a Is Arenas era previsto che la società di viale La Playa trasformasse in un moderno sintetico il campo da calcio del Quartu 2000,ma la strada nuova è sbarrata e quella devastata resta l'unica via d'accesso per i genitori che devono portare i bambini a giocare a pallone. «Stanno scappando tutti ed è comprensibile. Percorriamo quella strada due o tre volte a settimana, ma è sempre un incubo e decine di famiglie hanno deciso di cambiare scuola calcio e cercarne una facilmente raggiungibile» racconta un genitore che accompagna il figlio al Sa Cora .«Quando sono cominciati i lavori per lo stadio di Is Arenas da noi venivano quasi trecento ragazzi, ora invece sono meno della metà: una fuga continua», chiosa il signor Baldelli .
Qualche giorno fa su Radio Blu , storica emittente di Prato il giornalista Federico Lo Giudice ha spiegato con dovizia di particolari come si sta evolvendo il movimento calcistico in Germania , (dove ben presto si arriverà ad adottare la celebre Gol Technology ) infatti i clubs della Bundesliga si adoperano in maniera imprenditoriale affinché gli sportivi che frequentano gli stadi siano al centro dell'attenzione nel momento in cui varcano i cancelli  per assistere alla partita .
Imprenditoria calcistica è una definizione ben conosciuta nel paese dei campioni del mondo in carica , da noi è utopia e tale resterà . 

giovedì 11 dicembre 2014

PRIMA SI USAVA UN AGO.

I 361 microaghi in un cerotto grande come una moneta da cinque centesimi possono sostituire l'ago. Una tecnica indolore e che va incontro alle persone che hanno paura della puntura. L'innovativo cerotto è stato messo a punto presso la Queen's University di Belfast.
Il problema - L'ago è efficiente nel somministrare farmaci e per prelevare campioni di sangue da analizzare ma bisogna inserire un pezzo di metallo nel corpo. Questo è problematico per molti bambini, in particolare per i bebè nati prematuri che hanno bisogno di medicine. Inoltre, a causa della loro vulnerabilità, i dottori prelevano loro frequentemente campioni di sangue.

Per prelievi e vaccini - Ryan Donnelly con la sua squadra di ricerca ha risolto il problema con il cerottino con centinaia di microaghi. E' piccolo e di plastica e i suoi microaghi penetrano soltanto nello strato più esterno della pelle. Non entrando a contatto coi nervi, non causano dolore né entrano a contatto con i vasi sanguigni. Al contrario, raccolgono il cosiddetto fluido interstiziale che circonda le cellule nello strato più esterno della pelle. Questo fluido contiene tutte le informazioni che servono al medico. Una volta tolto, il cerotto lascia la pelle intatta. Inoltre, il cerotto può essere usato per somministrare farmaci, ideale per i vaccini.

Fonte : tgcom24.it

mercoledì 10 dicembre 2014

SE NE VANNO .

10/12/2014
Sempre più giovani italiani partono per l’estero, non è una novità. Ma lo è il dato secondo cui nel 2013 la loro quota ha raggiunto un record mai toccato in dieci anni. Lo confermano i dati Istat sulle migrazioni della popolazione residente. Il numero ha raggiunto le 82mila unità ed è cresciuto del 20,7% rispetto al 2012. L’età di chi parte è per lo più tra i 20 e i 45 anni, "tra il ciclo conclusivo della formazione scolastica e le età lavorative adulte", recita il rapporto Istat.
Non è difficile da immaginare: 1 su 3 è un laureato in cerca di nuove opportunità in un paese straniero. Ma dove si dirigono questi “cervelli in fuga”? Le principali mete di destinazione dei laureati sono il Regno Unito, la Svizzera e la Germania. Ma se i paesi dell’Europa del nord sono i preferiti dai nostri giovani, non mancano sorprese nella top 10 stilata da Skuola.net sui dati Istat. Oltre ai paesi freddi, ecco apparire anche Brasile e Argentina.

#1: REGNO UNITO –Il Regno Unito è la destinazione per eccellenza dei nostri cervelli in fuga. Nel 2013, quasi 10mila giovani si sono recati nelle città inglesi. Tra questi uno su tre è laureato, ben 3.300 unità. Il 36% ha invece il diploma, mentre il 30% ha un titolo inferiore.
#2: SVIZZERA –Prima delle altre nazioni, a sorpresa in seconda posizione troviamo la Svizzera. Ben 7.700 persone si sono trasferite tra i cantoni lo scorso anno, di cui 2.370, circa il 30%, hanno una laurea. I restanti si dividono sostanzialmente tra diplomati e persone con la terza media.
#3: GERMANIA – La Germania ha avuto un vero e proprio boom di preferenze da parte degli italiani. Il numero totale degli emigranti supera infatti quello della Svizzera. Ma la Germania è preferita soprattutto da persone con un livello di istruzione inferiore. Su 8mila italiani trasferiti, ben il 42% (1.960 persone) ha come titolo di studio la terza media, il 33% ha il diploma. Uno su 4 invece, il 24% circa, è laureato. 
#4: FRANCIA – Le città francesi sono state la meta di 5.500 persone, di cui circa il 30% laureato: 1.630 persone circa. Di poco differiscono le percentuali di diplomati e di persone con la terza media: entrambe intorno al 35%. 
#5: STATI UNITI D’AMERICA –Viaggio intercontinentale per circa 1.350 laureati lo scorso anno: ben il 35% della quota complessiva di coloro che si sono trasferiti negli Stati Uniti d’America (circa 3.900), la percentuale più alta tra tutti i paesi. Tuttavia anche coloro che viaggiano con il solo diploma non disdegnano la nazione americana: sono il 34%, probabilmente diretti verso un percorso di formazione. La quota di persone con un titolo fino alla terza media o inferiore cala invece al 31%. 
#6: SPAGNA –Il sole della Spagna ha conquistato circa 3.350 persone nel 2013, di cui il 30% laureato: si tratta di poco più di mille emigranti. Tuttavia sono i diplomati ad essere rappresentati in misura maggiore tra chi è emigrato in Spagna. Sono il 36% circa.
#7: BRASILE –Settimo tra le destinazioni preferite dai laureati, il Brasile è il primo dei paesi emergenti BRICS che incontriamo. Lo stato dell’America Latina ha accolto circa 2.600 italiani nel 2013: uno su tre di loro è laureato, circa 850 persone. La maggioranza di chi si trasferisce in Brasile, il 36%, è invece diplomato. 
#8: BELGIO – Il Belgio è stata la meta di circa 1.680 persone nel 2013, di cui il 28% laureato. Si tratta quindi di circa 480 persone. Il resto di loro si divide equamente tra diplomati e persone con un titolo di studio inferiore. 
#9: AUSTRALIA – Il paradiso del surf è stato il sogno di 1.250 italiani lo scorso anno, che hanno deciso di lasciare l’Italia per trasferirsi nel continente dei Koala. Il 29% circa è laureato, 360 persone. Di più i diplomati, il 38%. Il 32% ha una istruzione inferiore. 
#10: ARGENTINA – Ultima tra le 10 top destination è l’Argentina. Il paese Sud Americano è stato il preferito da più di 1.400 italiani nel 2013. Uno su 5 di loro è laureato, circa 300 persone. Sono soprattutto però le persone con un livello di istruzione inferiore al diploma a scegliere l’Argentina, sono ben il 49% di chi si è trasferito. Il 30% è invece diplomato.

Fonte : tgcom24.it. 

martedì 9 dicembre 2014

VERSO ALTRI LIDI .

Inutile girarci intorno : ho bisogno di staccare la spina , sono stanco e accuso talvolta dolori ai polpacci che rasentano le ferite sulle quali viene sparso sale .
Ormai manca poco e finalmente potrò godere di qualche ora di sonno supplementare , mi godrò i miei dischi e andrò a correre per quanti chilometri le gambe mi sorreggeranno .
Prima però di chiudere questo anno devo assolvere un ultimo compito che un amico carissimo mi ha chiesto , si tratta di qualcosa di veramente speciale e non ho potuto tirarmi indietro .
Ne parlerò a cose avvenute ma garantisco che non sto nella pelle perché voglio vedere solo sorrisi per un bel pezzo della giornata .
Il 2014 mi ha regalato tante soddisfazioni e con sabato 13 dicembre chiuderò il cerchio .
Dopo tanto tempo sto scoprendo quanto sia importante avere dei punti fermi nella propria vita e non intendo rinunciarci , in 12 anni di viaggi sento il bisogno di un po' di serenità che ho conquistato con le unghie e con i denti .
Mai un regalo , mi sono preso tutto sul campo con fatica , sudore e pazienza , naturalmente mi sto prefiggendo altri obiettivi , ho fame di riuscire e lo voglio insegnare a chi mi è vicino .
La maratona ha cambiato la mia vita , ho scoperto altri lati che mai avevo considerato .
Una cosa è certa per il 2015 : avrò 40 anni e correrò altre volte quella magica distanza , non penserò al tempo che impiegherò ma mi preparerò meticolosamente , ripeterò quei gesti che in 2 mesi mi hanno fatto volare dove osano le aquile .
Per il Natale c'è tempo , non voglio minimamente farmi sfiorare dall'idea del consumismo come feci 20 anni fa , però ho voglia di tenerezza , di coccole , di famiglia e di calore umano .
Credo di meritarmelo dopo tanto oblio .

lunedì 8 dicembre 2014

GOL TECNHONLOGY IN SALSA ITALIANA .

Forse ci siamo: la Serie A potrebbe adottare la "Goal line tecnhnology" già a partire dalla stagione 2015/16. Ad affermarlo è stato Carlo Tavecchio, il presidente della Figc: "Nel prossimo Consiglio federale - ha dichiarato a GR Parlamento - proporrò l'introduzione della tecnologia del gol non-gol. Ritengo che sia un sistema sicuro e di cui non si possa più fare a meno, ma per questioni di costi al momento è proposta solo per la Serie A".
"E' una decisione che non deve passare per l'Ifab o per la Fifa - ha continuato Tavecchio -, dipenderà solo dalla volontà del Consiglio federale. Nel caso riguarderà il prossimo campionato e solo la massima serie visto che al momento non sarebbe semplice adottarla anche in Serie B". Il presidente della Figc però vorrebbe andare oltre: "Abbiamo fatto delle richieste per quanto riguarda l'area grande, ovvero stabilire se un fallo è dentro o fuori dall'area. Ma ribadisco che non abbiamo mai chiesto la moviola in campo, l'attribuzione o meno di un fallo resta a discrezione dell'arbitro. Non ci sarebbe, poi, nessun limite di episodi a partita per l'utilizzo della tecnologia. Ci si impiega 23 secondi per capire se lo svolgimento dell'azione è dentro o fuori l'area, poi c'è il collegamento tramite braccialetto per l'arbitro che ha così un responso immediato".

(Fonte : tgcom24.it) .
Domanda : come la prenderà Blatter una simile notizia ? Forse non ne sentirà il bisogno di considerarla dato che sulla sua testa pendono 2 inchieste sulla assegnazione di 2 mondiali , o forse è sempre fermo al 1966 quando Hurst scatenò una tale confusione in una finale molto contestata . 
Intanto un raggio di sole appare dopo le ultime due gare di campionato : su 6 gol segnati 4 sono opera di giocatori italiani .

sabato 6 dicembre 2014

ALLATTAMENTO E POLITICA .

L'allattamento al seno, un gesto tra i più naturali al mondo, sta diventando terreno di scontro politico in Gran Bretagna. Dove ha sollevato non poche polemiche l'invito di Nigel Farage a "non allattare in pubblico, le donne si coprano e stiano in un angolo". E intanto a Londra va in scena una protesta con tanto di allattamento al seno di massa in strada.
L'elemento scatenante è stato un episodio avvenuto nella sala da tè di un hotel a cinque stelle del centro di Londra, il Claridge's: una mamma di 35 anni si è messa ad allattare la sua bambina di 12 settimane alzando il maglione naturalmente . Un cameriere è accorso e, citando un regolamento interno che poi la direzione ha negato di avere, le ha imposto di coprire la piccola con un grande tovagliolo. Due immagini rilanciate dai media ritraggono la donna, Louise Burns, mentre allatta, e poi con spalla e poppante coperte dal tovagliolone.

Per protestare contro l'episodio si è formato un gruppo su Facebook che ha organizzato un allattamento al seno "di massa" (con circa 25 aderenti) davanti all'hotel, additato come moralista e bacchettone anche perché viola una legge britannica che proibisce alle imprese di discriminare le donne che allattano.

La vicenda è stata quindi cavalcata dall'euroscettico Farage, secondo il quale i locali pubblici dovrebbero poter chiedere alle mamme di allattare "in maniera discreta. Sedendo in un angolo o in qualsiasi altro modo", ma in ogni caso spetta al Claridge's decidere.

Il premier David Cameron, pur essendo leader del partito conservatore, ha invece preso le distanze e si è allineato al rispetto della legge: una portavoce di Downing Street ha riferito che il premier "condivide la posizione del Ssn", il sistema sanitario nazionale, "secondo la quale l'allattamento al seno è completamente naturale ed è del tutto inaccettabile che una donna venga fatta sentire a disagio quando allatta in pubblico".

Ovviamente si parla di discrezione , ma sarebbe opportuno ricordare di parlare di certi argomenti usando buon senso e non appigliandosi al linguaggio politichese .
L'allattamento non è politica ma un gesto d'amore tra i più belli che una madre dona al proprio figlio ancora in fasce .
Se un neonato inzia a strillare perché ha fame è naturale che venga soddisfatto , inoltre è piacevole vedere una scena del genere perché c'è in quel momento una completa simbiosi tra le due parti .
Altro che discrezione , forse il signor Farage farebbe più notizia se tacesse in merito poiché per ottenere una buona pubblicità e avere più consensi servono altre strade . 


SONO STORIE VICINE .

Trema tutto l'apparato politico romano , con l'arresto di Massimo Carminati si scoperchia un vaso di Pandora che aveva visto qualche crepa circa due anni fa durante una operazione portata a buon fine da parte della guardia di finanza .
Stavolta però si parla di metodi legati alla malavita organizzata che si è ramificata in ogni direzione partendo ovviamente dall'edilizia , la ricostruzione degli inquirenti parte dalla posizione dell'imprenditore Massimo Guarnera , divenuto un colluso dell'organizzazione .
Il modo di agire assomiglia ,secondo gli inquirenti , a quello usato da Provenzano , cioè avere contatti con persone importanti per poi gestire il potere .
Questo vuol dire raggiungere obiettivi molto lontani , inimmaginabili .
Anni fa ne parlava frequentemente lo scrittore Roberto Saviano ma ci sembravano storie lontane legate eminentemente al Sud , stavolta non è proprio così .
C'è una lunga confessione di Nadia Cerrito , accusata di essere la cassiera della banda guidata da Carminati , dove si parla esplicitamente di tangenti per i politici del Campidoglio .
Nell'inchiesta ci è finito l'ex sindaco Alemanno , il capogruppo del pdl della regione Lazio e alcuni esponenti del PD , tra cui il capo della segreteria di Ignazio Marino il quale si dichiara estraneo a incontri con il socio di Carminati , Salvatore Buzzi.
Marino in realtà ha incontrato Buzzi come risulta da alcune foto dell'archivio della cooperativa "29 giugno " .
Ma non è tutto visto che vari vip avrebbero avuto contatti con De Carlo , uno dei collaboratori di Carminati .
Si parla di calciatori e delle loro compagne , si parla di presentatori televisivi e di cantanti .
Non sono storie lontane , sono vicine Roberto Saviano è finito sotto scorta dopo averle raccontate , così come ha fatto Rosaria Capacchione .

giovedì 4 dicembre 2014

LA VITA CHE RINASCE .

Mina ha 17 anni, è alla sua prima gravidanza e si trova in travaglio già da qualche ora. La ragazza è stesa su un lettino del reparto di maternità aperto da Medici Senza Frontiere a Kabul col volto contratto per il dolore. Il suo bambino è troppo grande perché possa venire alla luce con un parto naturale e sarà necessario un taglio cesareo d'emergenza. Complicazioni come queste sono comuni ma la maggior parte delle strutture ospedaliere in Afghanistan non sono attrezzate per gestirle.
L'equipe del nuovo reparto di maternità di MSF si occuperà proprio di queste complicazioni, per fornire a donne e bambini le cure specialistiche di cui hanno bisogno.

L'ospedale si trova nel distretto di Dasht-e-Barchi, nella parte ovest di Kabul, una zona della città in cui il numero degli abitanti è cresciuto di dieci volte negli ultimi dieci anni, fino a superare il milione di persone.

La struttura e i tre piccoli centri sanitari non riescono a rispondere ai bisogni di una popolazione tanto numerosa. Le donne del distretto sono costrette a rivolgersi agli ospedali del centro della capitale, dove sono costrette pagare, o, in alternativa, a cliniche private dotate di scarsi mezzi.

Il reparto, inaugurato all'inizio dell'anno, ha avuto una gestazione molto simile a un parto complicato. Oggi ospita 42 posti letto e si prepara ad accogliere circa 130 casi complicati ogni anno e ad accogliere altrettante nuove vite.

Alle cinque del mattino è arrivato il primo bimbo, un bel neonato di 3,3 kg. La madre e il bambino stanno bene. Mina non ha ancora pensato a un nome per il suo bimbo, ma adesso ha tutto il tempo per farlo.

(Fonte : tgcom24.it)

mercoledì 3 dicembre 2014

BINOMI ATARASSICI .

Non sapevo cosa significasse correre a distanza di 72 ore dopo una maratona , ebbene ora lo so .
Ho puntato la sveglia , mi sono alzato alle prime luci dell'alba , ho indossato la tuta , le scarpe , mi son spalmato un po' di vasellina , ho fatto gli esercizi di vascolarizzazione e di stretching , infine sono sceso in strada impostando il mio satellitare per percorrere 6 km .
Dopo un primo chilometro a 6'21" , ho percepito una splendida sensazione di leggerezza , di pace .
Ho imboccato la strada che avevo percorso il mio primo lunghissimo quando il crampo mi colpì inesorabile , attanagliando il polpaccio destro .
Ero a 3 km e ho deciso di rientrare , dopo pochi metri mi è passato per la testa un brano malinconico ,ma dolce come il miele , cosa rara per me visti i gusti musicali .
Inspiegabilmente mi sono commosso , ho ripensato a domenica , ho realizzato di essere un maratoneta e ne ho preso consapevolezza .
Vi riporto i versi di quel brano senza traduzione , indovinate di quale brano sto parlando perché come spesso mi accade relaziono istanti di vita alla musica così come ho fatto domenica quando sono rientrato a casa , infatti dopo la doccia ho indossato le cuffie . 
Corsa e musica, binomio perfetto per cercare risposte .
Ecco un estratto del pezzo, buon ascolto : 

In my life there's been heartache and pain
I don't know if I can face it again
I can't stop now, I've traveled so far
To change this lonely life...

lunedì 1 dicembre 2014

SCOMMESSA VIAGGIANTE.

 - "Il mercato italiano è in difficoltà. Ma il mondo offre straordinarie occasioni: bisogna viaggiare e andare incontro a chi ha esigenze diverse, a chi non parla la nostra lingua". Entrato nell'azienda di famiglia nel 1992, Massimo Candela ha puntato tutto sull'internazionalizzazione di Fila. E ha garantito alla società fondata a Firenze nel 1920 e rilevata da suo nonno nel secondo Dopoguerra, di ritagliarsi un posto in prima fila nel futuro.

I numeri parlano chiaro: "Il 2014 è un anno ottimo per noi - spiega Candela -. Cresceremo sia di risultato, sia di fatturato. Se includiamo nel nostro bilancio la nostra partecipata indiana, l'azienda quest'anno toccherà i 260-270 milioni di euro di ricavi, con un Ebitda che supererà i 40 milioni di euro".
L'India è solo l'ultimo dei mercati su cui Fila ha scommesso. "Oggi il 75% dei nostri guadagni arriva dall'estero. Tra Italia e resto del mondo abbiamo nove stabilimenti e 26 filiali. Il nostro primo mercato è quello statunitense, il terzo è quello messicano, il secondo è quello italiano".

Fila ha dunque conquistato l'America. Ma non è stato facile: "Il Nord America rappresenta la classica scommessa con cui le aziende europee tendono a farsi male. Nel 2005 ci abbiamo provato acquisendo un'azienda. Per due-tre anni abbiamo faticato, abbiamo cercato di capire come funzionava il mercato, ben diverso dal nostro. Oggi siamo leader".

A garantire un successo che pare intramontabile alla Fabbrica italiana lapis e affini (questo il significato del marchio noto in tutto il mondo) non sono state solo le lungimiranti scelte manageriali della famiglia Candela, ma anche la qualità dei prodotti. "Un centinaio di persone lavorano quotidianamente sul controllo della qualità e sullo sviluppo dei nostri prodotti. Si occupano tutto il giorno di testare, sperimentare e proporre nuove idee. Il nostro consumatore è attentissimo, sia esso la mamma, la maestra o lo stesso bambino a cui noi di fatto ci rivolgiamo. Ed è un cliente fedele, che tende a riacquistare il prodotto se si è trovato bene. I pennarelli non devono seccarsi, le matite non devono spezzarsi... Solo così il consumatore riesce a percepire un reale vantaggio nell'acquistare un prodotto anziché un altro".

Massimo Candela rappresenta quella terza generazione che spesso viene additata come causa del fallimento delle aziende familiari. "E'il mio incubo fin dal giorno che ho iniziato a lavorare. Ogni volta che prendevo qualche rischio mi dicevo 'ecco, ora darai ragione alle voci'. Ma fortunatamente ogni stereotipo ha le sue eccezioni. E poi ho un buon esempio in casa: mio papà ha sempre lavorato a tempo pieno, io non ho fatto altro che seguire il suo esempio", conclude Candela.
(Fonte : tgcom24.it).