giovedì 31 dicembre 2015

LA FELICITÀ DI FRANCESCO

Saluto il 2015 con queste parole pronunciate da Papa Francesco , non serve aggiungere altro perché trattasi di qualcosa di commovente . "Puoi aver difetti, essere ansioso e vivere qualche volta irritato, ma non dimenticate che la tua vita è la più grande azienda al mondo. Solo tu puoi impedirle che vada in declino.In molti ti apprezzano, ti ammirano e ti amano.Mi piacerebbe che ricordassi che essere felice, non è avere un cielo senza tempeste, una strada senza incidenti stradali, lavoro senza fatica, relazioni senza delusioni.
Essere felici è trovare forza nel perdono, speranza nelle battaglie, sicurezza sul palcoscenico della paura, amore nei disaccordi.
Essere felici non è solo apprezzare il sorriso, ma anche riflettere sulla tristezza. Non è solo celebrare i successi, ma apprendere lezioni dai fallimenti. Non è solo sentirsi allegri con gli applausi, ma essere allegri nell'anonimato.Essere felici è riconoscere che vale la pena vivere la vita, nonostante tutte le sfide,  incomprensioni e periodi di crisi.Essere felici non è una fatalità del destino, ma una conquista
per coloro che sono in grado viaggiare dentro il proprio essere.
Essere felici è smettere di sentirsi vittima dei problemi e diventare attore della propria storia.È attraversare deserti  fuori di sé, ma essere in grado di trovare un'oasi nei recessi della nostra anima.
È ringraziare Dio ogni mattina per il miracolo della vita. Essere felici non è avere paura dei propri sentimenti.
È saper parlare di sé.
È aver coraggio per ascoltare un "No".
È sentirsi sicuri nel ricevere una critica, anche se ingiusta.
È baciare i figli, coccolare i genitori, vivere momenti poetici con gli amici, anche se ci feriscono.
Essere felici è lasciar vivere la creatura che vive in ognuno di noi, libera, gioiosa e semplice.
È aver la maturità per poter dire: “Mi sono sbagliato”.
È avere il coraggio di dire: “Perdonami”.
È  avere la sensibilità per esprimere: “Ho bisogno di te”.
È avere la capacità di dire: “Ti amo”.
Che la tua vita diventi un giardino di opportunità per essere felice ...
Che nelle tue primavere sii amante della gioia.
Che nei tuoi inverni sii amico della saggezza.
E che quando sbagli strada, inizi tutto daccapo.
Poiché così  sarai più appassionato per la vita.
E scoprirai che essere felice non è avere una vita perfetta.Ma usare le lacrime per irrigare la tolleranza.
Utilizzare le perdite per affinare la pazienza.
Utilizzare gli errori per scolpire la serenità.
Utilizzare il dolore per lapidare il piacere.
Utilizzare gli ostacoli per aprire le finestre dell'intelligenza.
Non mollare mai ....
Non rinunciare mai alle persone che ami.
Non rinunciare mai alla felicità, poiché la vita è uno spettacolo incredibile!"

Buon 2016 con tanta speranza .

mercoledì 30 dicembre 2015

L'ULTIMA DELL'ANNO COL SORRISO

"Ormai manca poco più di 1 chilometro alla fine , vado in doccia e poi mi cucino qualcosa perché stamane ho fatto una colazione leggera " .
Stavo pensando a un bel piatto di pasta fumante mentre mi aggiungevo a chiudere l'ultimo allenamento del 2015.
All'improvviso si materializza davanti a me un amico che è da poco partito per la sua seduta quotidiana , mi saluta cordialmente e mi invita a seguirlo , in un primo momento rifiuto ma lui insiste così lo accompagno per un tratto .
Mi porto sempre qualcosa da mangiare in caso di necessità , è un gel di marmellata , decido di ingurgitarlo per stare tranquillo proseguendo così la corsa con quel ragazzo.
In quella mezz'ora parliamo di quando ci allenammo insieme qualche mese fa al mare , oggi c'è un vento leggero e la temperatura è ideale , quel giorno quando uscimmo per 21 chilometri invece venimmo sorpresi dal caldo .
Percorriamo un bel tratto poi è il momento che devo staccarmi da lui per rientrare .
" Sentiamoci per telefono così facciamo qualche allenamento insieme " mi sussurra quel ragazzo mentre mi saluta .
Io annuisco e gli porgo i miei auguri per un felice 2016 .
A quel punto guardo il gps e per poco non mi viene un colpo , ho ancora un bel tratto di strada da percorrere .
Mi consola una piacevole giornata di sole dicembrino e la campagna circostante , così come domenica è stato provvidenziale un piccolo rifornimento .
Non capisco il motivo ma tutte le volte che temo un calo mi torna in mente quando percorsi per la prima volta 10 chilometri .
Ebbene in quella occasione rimasi sconvolto dalla fatica , mi girava la testa terribilmente a causa di assenza di glucosio,  fu provvidenziale la sosta presso un bar per farmi elargire una bustina di zucchero .
Ho chiuso questo 2015 con un allenamento a sorpresa , mi metto a sorridere quando indosso qualcosa
di asciutto prima di coprirmi con la tuta .
Il divertimento è alla base di ogni sport , lo ha dimostrato Roberta Vinci nella semifinale dello Us Open di Tennis quando ha spezzato i sogni di Grande Slam di Serena Williams .
"Enjoy" è la parolina giusta per le occasioni importanti , oggi sarebbe stato un giorno come un altro , invece sulla strada ho incrociato un amico che ho accompagnato per alcuni chilometri .
È ufficiale : il 2015 mi ha insegnato di nuovo come si sorride .

martedì 29 dicembre 2015

ABBRACCI INTERMINABILI


28/12/2015
Ottantadue giorni di ferie per poter assistere i suoi due piccoli figli, entrambi disabili. E' il regalo di Natale che 41 vigili del corpo di polizia municipale di San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli , hanno fatto a un loro collega cedendo, come previsto dal recente Jobs Act , due giorni di congedo ciascuno. "Il gesto di solidarietà dei miei colleghi è il più bel dono che abbia ricevuto", commenta l'uomo.
La richiesta degli agenti è stata accettata di buon grado dal sindaco della cittadina, Giorgio Zinno: "Ho accolto con favore la richiesta di cessione delle ferie a favore del collega che conosco come gran lavoratore, poliziotto attento e persona sempre disponibile".

"Gli agenti del comando di polizia di San Giorgio sono per me una vera comunità, quasi una famiglia, con la quale condivido le soddisfazioni lavorative ma anche i momenti complessi che vivo al di fuori del lavoro - racconta commosso il destinatario del regalo -. Ringrazio anche il sindaco, sempre sensibile a tematiche come queste e pronto a porgere una mano per alleviare situazioni di difficoltà".

(Fonte : tgcom24.it) 
Esistono persone sensibili e questa storia ne è la riprova . Il buon senso è ancora insito nel cuore della gente , seppur ci rendiamo conto spesso di avere fretta .
Anche questo è vivere , ossia donare  .
Sono lezioni da ricordare , da raccontare , su cui riflettere , sono storie di un paese con tanti problemi ma che talvolta vuole regalare un sorriso a chi ne ha realmente bisogno .
Quei bimbi saranno felici di  passare del tempo con il padre , che li accarezzerà .
Saranno giorni indimenticabili colmi d'amore e non saranno sufficienti 24 ore di tenerezza, i meriti vanno ascritti a persone eccezionali desiderosi di regalare a un collega la gioia di caldi abbracci interminabili .

lunedì 28 dicembre 2015

DAI DRIBBLING ALLE TPO

Rileggendo un articolo apparso sul Corriere Fiorentino ,mi è tornata alla mente la lungimiranza di Baretti che nel 1987 decise di consegnare nelle mani del professor Vittori uno dei talenti più cristallini che abbiano mai calcato i prati verdi , ossia Roberto Baggio .
Quando venni a conoscenza  all'epoca della decisione di Baretti rimasi un po' stranito , non sapendo chi fosse colui che doveva rimettere in piedi quel ragazzo dalle ginocchia di seta chiesi lumi a mio padre .
La risposta fu eloquente e perentoria:  " Se Baggio va a Formia da Vittori tornerà più forte di prima , devi sapere che quell'uomo ha allenato Pietro Mennea , detentore del record sui 200 metri piani" .
Mio padre era convinto di quanto stesse dicendo , infatti dopo pochi mesi la nostra "Stella" tornò a splendere più lucente di prima .
Il pallone di metà anni 80 regalava queste storie , oggi invece si pensa solo ai fondi di investimento , alle plusvalenze e ai compensi percepiti dai procuratori .
È recente la notizia per cui il blog Football Leaks stia scoperchiando le malefatte del calcio europeo , si parla frequentemente di TPO e del fondo Doyen .
Qualcosa è già stato scritto in merito al calciatore Neymar , alle dimissioni del presidente del Twente, sui casi Diawara  e su una partecipazione di 3,9 milioni di euro di prestito all'Atletico Madrid.
Ma non si può tornare indietro , il sistema troverà altre forme affinché si possano concludere affari rilevanti nel caso in cui venga posto rimedio alle TPO .
Il lato romantico del calcio è sempre più latente , non siamo più spettatori ma clienti ,  se vedo dei bambini che si intrattengono ai giardini vicino a casa  con la palla  capisco che quello è il vero gioco , mi rivedo dodicenne in attesa degli amici per inziare interminabili partite e poi a discorrere dei dribbling ubriacanti di un certo Roberto Baggio che conobbi in una calda estate a Casteldelpiano  assieme al suo gemello Borgonovo , il quale da lì a pochi mesi avrebbe inflitto una sonora sconfitta all'Inter dei record nel giorno in cui Berti fu sostituito perché il Comunale di Firenze lo fischiò sonoramente a lungo nel primo tempo .

domenica 27 dicembre 2015

PRENDE FORMA

Un anno fa viaggiavo sui 5'50" , ero convinto che non avrei più corso una maratona , non mi sarei cimentato in gare , mi ero improvvisamente seduto dopo la medaglia di Firenze .
Sono stato un ipocrita perché gareggiando ho trovato la dimensione che cercavo da anni, stamani era in programma una non competitiva a Firenze ma ho rinunciato perché avevo altri impegni .
In compenso la borsa l'avevo già preparata con tutto l'occorrente inclusi i liquidi e i solidi per il riscaldamento .
Ho deciso di virare su un allenamento percorrendo 15 Km anche se la tentazione di salire un po' più in quota fosse fortissima .
Una delle regole che ho imparato riguarda il controllo , è un periodo dell'anno dove si può scaricare e sperimentare perciò il programma è già scritto .
C'è un particolare da non sottovalutare , ossia una ulteriore perdita di peso mi ha fatto guadagnare qualche secondo in velocità .
Dopo il  riscaldamento percepisco che le gambe scalpitano , metto da parte ogni indugio e alzo il ritmo .
Dopo 8 km bevo una sorsata di sali e mangio un pezzo di barretta , è il segnale che stavolta il cronometro segnerà un tempo diverso .
Dopo 2 salite si scende leggermente e gli ultimi 1800 mi lascio andare , arrivano i 15 km e blocco il tempo , guardo l'orologio , sono ampiamente sotto gli 80 minuti per la prima volta .
Guardo il sole , mi tolgo gli occhiali e abbasso le palpebre .
Un altro piccolo obiettivo l'ho raggiunto, mi ronza per la testa un pezzo che in una strofa recita :"Sotto questa pressione , sotto questo peso , siamo diamanti che prendono forma ".
È un estratto da un brano dei Coldplay , non ho molta simpatia nei loro confronti ma oggi in questa frase mi riconosco seppur al posto di diamante sostituisco la parola "uomo" perché sto cercando risposte e le sto trovando .
Le ripetute erano il mio punto debole , lentamente ho imparato a svolgerle e sono divenute il mio scudo .

sabato 26 dicembre 2015

VIVRÀ



Un gesto di estrema generosità a Natale che probabilmente salverà la vita ad altre dieci persone. Alessandro Giani, 18 anni, è morto dopo essere stato ricoverato per tre giorni all'ospedale di Varese. Il giovane era caduto da tetto di una vecchia fabbrica abbandonata. La famiglia, dopo che i medici hanno dichiarato la morte cerebrale, ha autorizzato l'espianto degli organi.
Alessandro Giani è deceduto dopo tre giorni di agonia. La caduta gli è stata, infatti, fatale: il giovane stava esplorando con due suoi compagni l'ex cartiera Mayer di Cairate. Non ha visto un buco sul pavimento che serviva, quando la fabbrica era attiva, per smistare la cellulosa tra i diversi piani. E' caduto così per quasi sei metri. 

( fonte tgcom24.it)

Il ragazzo vivrà per sempre non solo nei ricordi della famiglia ma anche in altre 10 persone .
Mi piacerebbe che queste storie non venissero mai dimenticate .

venerdì 25 dicembre 2015

CI SCAMBIAMO EMOZIONI

Mi alzo presto corro , mi lavo e poi vado diritto al pranzo di Natale, l'aria non è un granché piacevole come sempre , ci sono poche note positive guardo scartare i regali quasi con indifferenza , vorrei alzarmi dalla sedia ma onde evitare problemi mi astengo .
È quasi giunta l'ora di rientrare quando uno dei commensali mi si avvicina dicendo : " Andiamo a correre ?"
" Ma scherzi ? Abbiamo terminato da mezz'ora e tra poco sarà buio , dove si va ? " rispondo con ironia .
" Seguimi e salta in auto , ti porto in luogo " mi dice quell'uomo con perentorietà , sono incuriosito , mollo tutti e mi aggrego a lui .
Il viaggio dura pochi minuti , arriviamo in un posto che mi è familiare , ho quasi un groppo in gola , siamo davanti a un cancello , l'uomo scende dall'auto lo apre togliendo il lucchetto , si spalanca di fronte ai miei occhi un mondo speciale .
Anche io scendo dalla sua auto, l'amico inizia a spiegarmi cosa ha fatto di recente , ha acquistato un piccolo terreno , ha iniziato a coltivare ortaggi e ha pure un piccolo pollaio .
Mi torna in mente quando abitavo in campagna , sono passati tantissimi anni , l'aria era stupenda soprattutto all'ora del tramonto .
Mentre l'amico sta procedendo nel preparare il cibo per le galline alzò lo sguardo e scorgo un paesaggio mozzafiato .
Sta arrivando la notte ,si scorgono in lontananza un campanile , degli alberi e la luce è micidiale .
Decido di scattare una foto e viene fuori una istantanea da cartolina .
È il regalo più bello che potevo ricevere in questa giornata , l'amico capisce che ho un momento di commozione poiché mi passano per la mente tanti ricordi di tempi felici , di Natali passati a ridere in famiglia con i miei cugini , i miei zii e tutti i nonni .
A quel punto ho un sbalzo di orgoglio , so bene che anche lui vorrebbe correre una maratona , ci tiene molto però di recente un infortunio lo ha bloccato .
Ebbene lo invito a visitare dove mi alleno perciò ci dirigiamo sulla riva del ruscello , " Facciamo Imagery "gli dico con tono sereno mentre percorriamo quel chilometro che ripeto tante volte durante gli allenamenti .
Ora è lui che si sta emozionando , decido di portarlo altrove , ci dirigiamo dove sono nato , lo faccio scendere e gli mostro quel luogo .
Mi scendono le lacrime e l'amico mi dice :" Ora ho capito per quale motivo ti alleni lungo quel fiumiciattolo , ti senti protetto " .
Io mi asciugo le lacrime e annuisco , non servono altre parole .
Le emozioni sono i regali più piacevoli , valgono più delle cose materiali , vivendo nei luoghi che più amo ho ritrovato la giusta strada , ho ancora tante tappe da percorrere , ma ora ho le giuste motivazioni per scalare e non mi lascerò sfuggire questa nuova opportunità .

giovedì 24 dicembre 2015

TOGLIAMOCELO

Sta arrivando il Natale e posso tranquillamente affermare che non mi interessa .
I motivi sono molteplici , a partire dal fatto che il significato intrinseco di questa festa ormai è andato perduto , seppur in tempi di crisi qualcosa di buono si sta muovendo sotto quello strato di polvere ottenebrante molte coscienze .
Il mio pensiero personale va chi trascorrerà questa giornata in solitudine , lontano dagli affetti , a chi non sta attraversando un bel periodo per la salute carente , a chi si trova in difficoltà economica .
C'è una frase celeberrima contenuta nel primo Cinepanettone datato 1983 che calza a pennello proprio su questo giorno e sentendola pronunciare dall'ottimo  Riccardo Garrone provo sensazioni contrastanti .
Da un lato c'è il lato comico , romanesco delle parole , dall'altro invece c'è una amarezza che rispecchia fedelmente anche i tempi di oggi .
Gli anni 80 erano al  loro apice quando uscì "Vacanze di Natale" , la colonna sonora era consona a quell'edonismo sfrenato ma c'era un accenno ben marcato su come si stesse evolvendo la società .
Non è piacevole ascoltare in TV notizie su cosa cucinare per il pranzo più succulento dell'anno , eppure il canovaccio si ripete così come poi si parlerà a breve di recarsi a fare del sano movimento per tentare lo smaltimento del peso accumulato .
Tutte ovvietà che servono solo per allungare il "brodo" e distolgono la mente .
Ho una idea ben precisa su come trascorrere il Natale e non so se mi riuscirà a metterla in pratica : vorrei trascorrerlo in un centro della Caritas a servire coloro che non hanno da mangiare , vorrei ascoltare le loro storie , vorrei abbracciarli  affinché abbiano un po' di conforto , oppure visitare i malati in ospedale affinché quel giorno abbia un senso , mi piacerebbe coinvolgere un gruppo di persone ( in primis la mia famiglia) e  sono convinto che sarebbero in molti a pensarla come me .
Prima o poi lo farò , troverò la voglia di mettere in atto questo piano , mi sento il dovere di donare qualcosa a chi veramente ne necessita.
In questo modo sono convinto che riscoprirei il vero senso di questa giornata sentendomi più sereno e sollevato .
Nel frattempo me ne vado a correre , quando mi troverò a tavola con degli sconosciuti e li ascolterò vedrò veramente la luce .


martedì 22 dicembre 2015

MENTRE SI FESTEGGIA CON IPOCRISIA

Oltre un milione di bambini sono stati costretti a lasciare la scuola a causa della violenza e degli attacchi ai civili perpetrati nel nord-est della Nigeria e nei paesi limitrofi da  Boko Haram .
Lo riferisce l'Unicef In tutta la Nigeria, il Camerun, il Ciad e il Niger, sono oltre 2mila le scuole che attualmente restano chiuse a causa del conflitto.
Il milione di bambini costretti a lasciare la scuola a causa dei fondamentalisti islamici si aggiunge ai circa 11 milioni di minori già considerati tagliati fuori da qualsiasi forma di istruzione nella regione.

"E' un numero impressionante, il conflitto ha dato un duro colpo all'istruzione e la violenza ha lasciato molti bambini fuori dalle aule scolastiche per più di un anno, facendo notevolmente aumentare il rischio di un totale abbandono scolastico", denuncia Manuel Fontaine, direttore dell'Unicef dell'Africa Centrale e Occidentale.

Fonte : tgcom24.it

Ovviamente questa notizia ha poca valenza poiché sono tutti impegnati a recarsi al supermercato per la festa più ipocrita mai esistita.
Abbiamo perso e non riconosciamo più quale sia il vero significato del Natale , il giardinetto va curato altrimenti rischia di non essere piacevole per la stagione primaverile.


lunedì 21 dicembre 2015

FINALMENTE SQUALIFICATI



Il comitato etico della Fifa ha squalificato per 8 anni Sepp Blatter e Michel Platini, che vengono così estromessi da qualsiasi attività legata al calcio. I due sono colpevoli di aver infranto il codice etico: sul piatto il pagamento di 1,94 milioni di dollari effettuato dal Blatter nel 2011 nei confronti di Platini per lavori come adviser presidenziale dal 1999 al 2002. Salta dunque la possibilità per Platini di candidarsi come presidente Fifa.
Non c'era nessuna base legale che giustificasse il pagamento dei quasi 2 milioni di euro versati nel 2011 dal Blatter Platini per "consulenze" svolte dal francese tra il 1999 e il 2002. Questo il motivo della squalifica. "Né nella sua dichiarazione scritta, né durante la sua audizione, Blatter è stato in grado di giustificare e dimostrare la presenza di basi legali per questo pagamento". La sentenza del comitato etico, che ha comminato anche multe economiche (50mila franchi svizzeri a Blatter, 80mila a Platini), pone di fatto fine alla carriera sportiva di Blatter (17 anni da presidente, 40 anni nel calcio) e chiude le porte a Platini rispetto ad una possibile candidatura alle prossime elezioni Fifa. Entrambi, però, faranno quasi certamente ricorso al Tas.

"Blatter ha violato i doveri che aveva nei confronti della Fifa, non mettendola al primo posto nei propri interessi. Ha evitato di astenersi da tutto ciò che potesse andare contro gli interessi della federazione. Le dichiarazioni di Blatter riguardo ad un accordo verbale con Platini riguardo all'incarico e al successivo pagamento non sono state ritenute credibili e sono state rigettate dalla camera di consigli", si legge nel comunicato del comitato etico. "Platini ha dimostrato di aver mancato in credibilità e integrità, dimostrando inconsapevolezza nell'importanza dei suoi doveri, obblighi e responsabilità".

( fonte : tgcom24.it) 

Finalmente i nodi sono giunti al pettine , la pacchia è terminata e adesso servirà cambiare pagina da parte del massimo organismo mondiale del pallone .
È risaputo che la situazione è fuori controllo da tempo , le prime avvisaglie si erano manifestate riguardo alla inchiesta sui mondiali 2022 assegnati al Qatar .
Il calcio non può continuare a vivacchiare in una situazione del genere dove ormai i fondi di investimento hanno sostituito i giocatori .
Ci accorgiamo frequentemente di come vincono sempre le solite squadre dove i procuratori contano più della tattica . 
La squalifica di Platini e Blatter è uno schiaffo sonoro al dorato mondo dove si vive troppo su una nuvoletta .
Sono curioso di vedere cosa accadrà in futuro , nel frattempo segno suo mio taccuino la data odierna che ha una valenza speciale .
Nel caso in cui  i due "soci" vincessero il loro ricorso al Tas me ne farò una ragione ma provo un immenso piacere nell'annotare questa squalifica che non è tanto presunta . 



domenica 20 dicembre 2015

ACCECATO DAL SOLE

L'anno sportivo è chiuso e il bilancio che chiudo è sicuramente positivo .
In pochi mesi ho realizzato vari miglioramenti sulla mezza maratona , la gara di Pisa mi ha dato la possibilità di dimostrare di nuovo come il lavoro paghi , il tempo segnato sul cronometro è sorprendente se mi vado a riguardare l'inizio del 2015 .
Le prime avvisaglie di questo cambiamento le avevo ricevute alla fine dell'estate quando in una gara collinare ero sceso per la prima volta sotto le due ore , credevo che solo sotto la pioggia riuscissi a dare il massimo ma avevo sottovalutato un aspetto : il cambio di passo .
Negli ultimi chilometri della mezza di Pisa ho alzato terribilmente il ritmo nonostante un bicipite femorale lanciasse segnali di resa con strane scosse , ho cambiato assetto e lato di corsa più volte per ovviare al problema , il dolore si è sbriciolato e quando ho udito gli applausi della gente ho realizzato quanto mi ero prefissato .
Sono giunto al traguardo felice , consapevole , visibilmente commosso e desideroso di festeggiare ma su quest'ultimo aspetto meglio stendere un velo pietoso .
Mentre mi dirigevo al ritiro borse ho incrociato varie persone esordienti sulla mezza , li ho visti raggianti , qualcuno aveva pianto da poco e portava segni inequivocabili sotto gli occhi , ma la medaglia conquistata era in bella vista .
Ho donato a tutti loro una carezza ,li ho abbracciati come figli  , anch'essi sono entrati a far parte del "club " , la loro vita è cambiata da oggi  .
Qualcuno mi scritto un messaggio dicendo :" È stato sconvolgente " , la frase si commenta da sola .
Al rientro mi sono  goduto il tramonto andando nel solito luogo dove mi alleno , li trovo sempre serenità , quel ruscello ha un significato speciale , il resto lo lascio alla immaginazione di chi mi conosce a fondo .
I turbamenti ci saranno sempre ma sono felice .
Per un po' di tempo niente tenebre , voglio essere accecato dal sole . 

sabato 19 dicembre 2015

IN ATTESA DEGLI ESORDIENTI

" Mi hai fatto emozionare , quando ho visto la foto con il tag mi ha fatto piacere , tifo per te , ci metti impegno e passione , vieni qua che ti voglio abbracciare maratoneta ". 
Queste sono le parole pronunciate da una ex professoressa delle superiori che ho incontrato all'uscita dal luogo dove si era svolta la recita di Natale della mia figlia più grande .
Negli occhi di quella donna ho letto una certa commozione e anche io avevo un groppo in gola , ho scoperto di avere tifosi insospettabili .
Sinceramente non mi sono fatto grandi aspettative per la Mezza di Pisa , ho studiato un piano ma non so se avrò occasione di metterlo in pratica , le variabili sono molteplici , le temperature sono un po' al di sopra della media quindi niente pioggia .
Ho preparato la borsa con 2 cambi, all'ultimo minuto deciderò cosa indossare , le calze a compressione sembrerebbero l'unica certezza ma per tranquillità ho deciso di portare dietro anche i boosters .
È innegabile che ci sia la voglia di chiudere in bellezza l'anno divertendosi , saranno presenti alcuni amici conosciuti in pista e sarà un modo molto originale per scambiarci gli auguri .
In fondo sono sempre tanti 21097 metri , inoltre per i primi 12000 saremo in compagnia di coloro che correranno la maratona poi ci divideremo .
Sono convinto che mi balenerà in testa l'idea di non tornare verso Pisa e di proseguire verso Tirrenia , ma durerà pochi secondi .
La "Regina " delle distanze merita rispetto e gli debbo molto , mi immagino l'arrivo sotto la Torre Pendente e poi l'attesa al traguardo  di altri amici che esordiranno provando il brivido della "Mezza " .
Li voglio vedere con la medaglia al collo , desidero vederli sorridere efesteggiare con le loro fidanzate , moglie e figli .
Io me ne starò in disparte , ma prima guarderò il cielo , i motivi sono noti e so bene che anche domani da lassù mi prenderà in giro .
Quella cosa non materializzerà , ormai ho perso le speranze , mi consolano gli sguardi di intesa con coloro i quali percorro tanti chilometri .
In pista almeno non mi sento solo , ho ben chiari vari concetti e pagherei affinché si realizzassero anche quando non calzo le Mizuno .


venerdì 18 dicembre 2015

CON LA VOLONTÀ

È un venerdì senza sussulti , lavorerò solo il mattino la prossima settimana poi staccherò fino al 4 gennaio .
Da alcuni giorni non mi rado , attendo il sabato al fine di percepire l'odore della schiuma da barba , c'è una scelta legata a domenica e che ho adottato prima di ogni gara importante .
Sono scarico e non posso negarlo , ho svolto la rifinitura di giovedì a 6' al km o quasi , non ho forzato la mano , ho la coscia destra un po' indolenzita perciò l'ho massaggiata con cura .
È normale che sia arrivato così al termine dell'anno , gli ultimi 2 mesi sono stati stressanti seppure ricchi di soddisfazioni , cerco di restare in controllo poiché escluso il periodo natalizio poi inizierà la preparazione verso una stagione già programmata .
Sicuramente mi cimenterò in qualche gara in più sulla breve distanza , incontrerò la "regina" solo in un paio di occasioni e non in maniera ravvicinata .
Vorrei curare altri particolari sulla alimentazione poiché mi rendo conto che qualcosa sbaglio ancora.
Non ho fretta perché l'organismo si deve abituare ai nuovi standard dopo l'ultimo calo , mi sono messo inoltre a ripensare alle ultime due maratone e sugli allenamenti svolti nella preparazione .
Ho sicuramente acquisito un po' di velocità e questo mi incoraggia a tentare nuove scalate , resto dell'idea che la scelta di allenarsi su vari percorsi sia stata decisiva , ma le garette intermedie sono un banco di prova soprattuto a livello mentale .
Ho scoperto vari punti di riferimento nei partecipanti e questo è utilissimo quando arriverà la crisi .
Non è semplicissimo il pensiero positivo ma lo sforzo ne vale la pena , così come serve nella vita quotidiana , dove guardarsi intorno a volte non è sufficiente .
La mente va allenata , curata , con piccoli giochi si possono fare passi da gigante , è sufficiente la volontà .

giovedì 17 dicembre 2015

DUE ORE DA SOLI

Stasera si può andare al ristorante, oppure a vedere un film. Tanto ai bambini ci pensa il Comune. L'amministrazione comunale di Dicomano, in provincia di Firenze, ha deciso di aprire l'asilo nido dalle 20.30 alle 22.30 una volta al mese per dare un po' respiro a mamme e papà: "Due ore di libertà serali per i genitori, per riacquistare un po' di tempo per una cena, o magari per un film al cinema", si legge sul sito ufficiale del municipio".
L'iniziativa, ben accolta dalle mamme e dai papà, è aperta a tutti i bambini iscritti alla scuola dell'infanzia e ha un costo piuttosto accessibile: dieci euro comprensivi di cena: "Educatrici qualificate intratterranno i bambini con giochi e laboratori mentre i genitori potranno godere di due ore libere", scrive ancora il Comune.

Si tratta di una sperimentazione, come ha spiegato il vicesindaco Giulia Fossi a La Nazione. Venerdì il primo appuntamento, il 22 gennaio il secondo: "Proviamo a offrire un nuovo servizio. Poi effettueremo una verifica sul campo e decideremo come muoverci".

( fonte : tgcom24.it) 

Anche io accoglierei ben volentieri una iniziativa del genere , l'ho sempre pensato che nel Mugello sono nel futuro da anni e come ho già scritto più volte ci vivrei piacevolmente . 

mercoledì 16 dicembre 2015

RILEGGEREMO VICO

In sostanza, l'Italia è uscita dalla recessione, il Pil è "in recupero", con un incremento nel 2015 che è il primo dopo tre arretramenti annuali consecutivi, "ma meno velocemente di quanto atteso".

Squinzi: "Crescita stentata, serve uno scatto" - Il Paese, commenta il presidente Giorgio Suinzi, "continua in una fase di crescita stentata. Migliorano la percezione e l'ottimismo di consumatori e imprese, ma lo scatto netto, bruciante, quello che lascia sul posto il passato e la crisi per agganciare una crescita stabile e robusta, non c'è ancora". 

Meno disoccupati, 650mila nuovi posti - Le previsioni dicono inoltre che la disoccupazione dovrebbe scendere al 12% nel 2015 (in miglioramento rispetto al 12,2% stimato a settembre), all'11,6% nel 2016 (dall'11,8%) e all'11,1% nel 2017. Nel triennio, secondo Confindustria, "saranno creati 650mila posti di lavoro, che portano a 815mila il totale da quando sono ricominciati ad aumentare", dal 2014. 

Reddito famiglie, oltre la metà va al fisco - La ricerca di Confindustria dice poi che al fisco finisce più della metà del reddito familiare: nel 2015 una famiglia, con casa di proprietà, composta da una coppia di lavoratori dipendenti con un figlio in età scolare destina il 54,9% del reddito al pagamento dei contributi sociali e delle imposte, dirette e indirette.
(Fonte:  tgcom24.it)

In teoria lo scatto si potrebbe anche fare ma l'assenza di mentalità come al solito frena il nostro paese .
Per allontanare il passato servirebbe una classe politica  un po' più ricca di contenuti, meno attaccata agli interessi strettamente personali e con una idea diversa della burocrazia .
Siamo un paese purtroppo dove creiamo problemi invece di risolverli e la nostra economia stagna da tempo . Ne siamo consapevoli e ci va bene così , siamo abitudinari e poco inclini al cambiamento .
Non sappiamo valorizzare un patrimonio di cui siamo in possesso da tempo immemore perché prima di tutto vige l'egoismo .
Questo cliché prima o poi verrà sbriciolato da un qualcosa che neppure ci attendiamo , allora i giardinetti diventeranno un peso insopportabile da sostenere , impareremo a nostre spese che Vico non parlava a vanvera come tanti politici .
Quando lo specchio si romperà ci rimboccheremo le maniche seriamente per costruirne uno migliore con la speranza di insegnare qualcosa a chi verrà dopo di noi . 

martedì 15 dicembre 2015

PROTAGONISMO SMODATO

Può correre come e quanto vuole , seppur l'Usada sia stata molto chiara nei suoi confronti , ma resta un dato oggettivo , incontrovertibile ossia che Lance Armstrong ha architettato una grande truffa durante gli anni dei successi al Tour de France .
Il Texano ha partecipato e vinto un trail negli USA domenica scorsa ,poi ha scritto su Twitter di essersi divertito per 3 ore e ovviamente si è fatto pubblicità .
La sua storia poteva essere un esempio di grande coraggio , ma non ha avuto un lieto fine , sono in possesso del suo celebre libro in cui parla della malattia che lo colpì anni fa costringendolo a varie operazioni inclusi vari cicli di chemioterapia .
Sono indignato rileggendo quelle parole perché nonostante avesse ricominciato una vita normale aveva deciso di compiere il passo più lungo della gamba .
Sicuramente dietro a tutto ci sono stati interessi molto alti visti i contratti pubblicitari in essere in quel periodo .
L'indagine che lo ho visto coinvolto ci ha dato la dimensione di questo individuo , i suoi "successi" erano tutti di cartone , trasudavano ipocrisia e la giustizia poi li ha giustamente cancellati .
Poteva scegliere un altro modo per rendersi di nuovo visibile ma il suo desiderio di protagonismo non conosce limiti 
.





lunedì 14 dicembre 2015

UN ARDUO COMPITO

Avevo messo in preventivo che presto o tardi saremmo calati di intensità , infatti la partita contro LEI ne è stata la riprova , i Viola non hanno più lo smalto di qualche mese fa e i motivi sono sotto gli occhi di tutti .
È il segreto di Pulcinella che la rosa sia corta , alcuni giocatori nel momento in cui sono stati chiamati in causa hanno dimostrato carenze , altri pagano assenze dai campi di gioco per infortuni seri , altri invece non riescono ad integrarsi nel modulo di gioco previsto da Sousa .
Ormai giocano sempre gli stessi e servirebbero forze fresche .
Il rigore che Bernardeschi si è procurato e poi realizzato da Ilicic ci ha illuso , un errore poi di Tatarusanu sul gol del momentaneo 1-1ci ha riportato nei ranghi , praticamente non abbiamo mai calciato in porta , LEI ci pressava terribilmente e negli ultimi 10 minuti è arrivata la disfatta.
Il 3-1 che abbiamo subito ci induce a una riflessione circa la nostra capacità di attaccare , Kalincic giocava spesso sull'esterno e non riusciva a farsi largo tra quei tre nella difesa bianconera , Borja Valero non ha brillato così come Alonso che come il suo connazionale ha rischiato l'espulsione per un giallo di troppo poi non arrivato .
In questa gara si salvano in pochi tra cui Bernardeschi , Vecino , Tomovic e Badelj , Ilicic eccetto il rigore calciato si è mosso a intermittenza .
Serve adesso mettere in disparte la sconfitta e dobbiamo guardare alle prossime gare , abbiamo la coppa Italia mercoledì e il Chievo domenica per l'ultima partita del 2015.
Nel frattempo abbiamo conosciuto l'avversario di Europa League , ci recheremo di nuovo a Londra per confrontarci contro il Tottenaham ma di questo parleremo a febbraio prossimo .
Ora serve ricaricare le batterie e sperare che il mercato invernale ci regali qualche tassello in più da inserire nello scacchiere .
Se vogliamo fare un salto di qualità serve una mentalità diversa così ci ha dimostrato ieri la squadra di Allegri , ma c'è un piccolo problema : si nasce affamati e determinati , per diventarlo è un compito assai arduo .

domenica 13 dicembre 2015

PENULTIMA IN ATTESA

È andata in archivio la penultima gara dell'anno , forse è durata anche troppo poco ( 9 km) , ma si possono trarre delle conclusioni interessanti alla vigilia della mezza Maratona di Pisa .
Se guardassi il cronometro potrei parlare di altri miglioramenti vista la velocità media registrata , ma rappresenta solo il 10% di questa analisi .
Infatti il restante 90% riguarda la ricerca di un punto di riferimento nel gruppo dei partecipanti , ossia un pacer .
L'ho individuato dopo la prima salita ,l'ho controllato da lontano , a tratti mi sono molto avvicinato seppur non mi sia riuscito ad affiancarlo , andava troppo veloce , ma è stato un momento importante per allenarsi .
Con un po' di esperienza ho apportato alcuni cambiamenti nella gestione delle risorse e le garette antecedenti alle lunghe distanze sono test di prova rilevanti .
Se ieri avvertivo degli strani dolori alla coscia destra , oggi ho trovato le cause di essi , cambiando infatti spesso il lato di corsa e variando l'assetto non ho avvertito alcunché .
Con qualche chilogrammo in meno ho acquisito un po' più di velocità , questo conferisce un dinamismo diverso e può inficiare positivamente .
Il dato fondamentale resta sempre lo stesso ossia il mantenimento del controllo quando si percepisce la minima difficoltà .
A circa due chilometri dalla fine della gara nonostante le gambe girassero a meraviglia ho leggermente rallentato l'azione onde evitare spiacevoli conseguenze .
Una volta terminato il percorso i soliti allunghi sugli 80 metri e lo stretching hanno completato il quadro .
Ma mentre ritiravo la bottiglia di vino spettante ai partecipanti della gara il mio pensiero è volato a una persona che non sta attraversando un bel periodo di salute . Spero che si rimetta presto , quando ci vedremo gli farò dono di quella bordolese affinché possa scolarsela con la sua famiglia e questo significherebbe essere di nuovo in piedi .
La medaglia di Pisa sarà dedicata a questa persona , non ho alcun dubbio .

sabato 12 dicembre 2015

A TUTELA DEI DEBOLI

Nel giorno in cui viene posta la parola fine sul processo relativo all'omicidio di Chiara Poggi e viene condannato in maniera definitiva Alberto Stasi a 16 anni di carcere , appare su"La Stampa" una interessante intervista rilasciata dal giudice Raffaele Guariniello il quale analizza in maniera perfetta il nostro appartato giudiziario .
Ho sempre apprezzato il lavoro svolto da quest'uomo , né sentii parlare per la prima volta 18 anni fa quando Zeman rilasciò quella famosa intervista dove parlava di farmacie e uffici finanziari nel calcio.
Da allora Guariniello è divenuto un punto di riferimento anche nelle indagini sulle malattie contratte in ambito sportivo .
Il nome del giudice torinese resta legato ai processi importanti  sui casi Stamina, Eternit e ThyssenKrupp , la sua storia parla anche di indagini sulle "morti bianche"e di tutela delle fasce deboli proprio sul posto di lavoro.
Nell'intervista che trovate qui sotto Guariniello parla della sua pensione anticipata  seppur di pochi giorni , della perdita della sua "squadra" e di entusiasmo .
Il giudice parla con una certa amarezza dell'apparato burocratico italiano che ormai vive più sull'apparire che sull'essere . 

Perché lasciare pochi giorni prima del previsto? Un gesto polemico?  
«Non intendo fruire di proroghe. È una cosa che non condivido. Il governo ha già tante difficoltà, perché creargliene altre? E avrei anticipato molto di più, se non dovessi concludere alcune indagini delicate - amianto, colpe professionali, malattie sul luogo di lavoro - perché sento un bisogno di futuro».  

E cosa c’è nel suo futuro?  
«Per carattere, ho bisogno di operare in un mondo in cui ci sia entusiasmo. Spero di trovarlo in altri contesti».  

Quali? Se lo chiedono tutti: cosa farà Guariniello dopo la pensione?  
«Mi sono state proposte alcune cose: ci devo pensare, devo ancora decidere. Ma ho bisogno per il futuro di stimoli che siano pari a quelli che ho avuto in passato in magistratura».  

Li ha persi?  
«Sto notando una giustizia in crisi, con difficoltà che portano a sfiducia e disaffezione, tra carenze di personale e di risorse».  

Sono problemi denunciati da molti anni: che cosa è cambiato adesso?  
«Le faccio un esempio. Ieri ho fatto un rinvio a giudizio per una malattia professionale: il processo è stato fissato al 2017. Non è colpa del tribunale, è che proprio non ci sono date disponibili prima. Abbiamo lavorato tanto per fare le indagini, gli interrogatori, le consulenze. Che fine farà ora questo processo? Ed è solo il primo grado. La prescrizione galoppa. E se un processo come quello sulla Thyssen, con indagini chiuse in pochissimi mesi, non è ancora arrivato a una sentenza definitiva, figuriamoci quelli che non hanno lo stesso rilievo mediatico. In Cassazione trovo continuamente sentenze che dicono che il reato c’è, ma è prescritto, anche nei settori delicati di cui mi occupo, la tutela della salute e la sicurezza sul lavoro. Con dati impressionanti».  

Si riferisce ai numeri sugli infortuni sul lavoro?  
«Sì. Quest’anno, a fine ottobre, abbiamo avuto cento infortuni mortali in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un aumento del 14%. Eppure è un settore in cui abbiamo fatto tanto, siamo stati all’avanguardia, la procura di Torino è riconosciuta come una punta di diamante in quest’ambito».  

Allora che cos’è che non funziona?  
«Non è pensabile che un Paese in cui si fanno tutte queste leggi sulla sicurezza ci ritroviamo con questi numeri. Non funziona la pubblica amministrazione, che dovrebbe fare i controlli, e non funzionano nemmeno i processi penali. In questo modo si sviluppa l’idea che le regole ci sono, ma che si possono violare impunemente. In che modo aiutiamo i più deboli?». 

Sembrano parole di un uomo rassegnato, eppure lei parla di futuro: come si cambia la situazione?  
«É sulla prevenzione che bisogna lavorare, sulla vigilanza. Dobbiamo trovare questi strumenti ed estendere quelli che ci sono, come l’Osservatorio sui tumori professionali. E’ in questa direzione che bisogna andare. Serve più ordine e vitalità nei controlli. Servirebbe un’istituzione che operi su tutto il territorio nazionale. Guardi che non sto dicendo che sia questo il mio futuro…». 

(Fonte : lastampa.it). 

Per dovere di cronaca ricordo che Guariniello si definisce ironicamente "campione nazionale di mancata carriera dal 1969" , poiché si è occupato a lungo di argomenti ritenuti minori  dai suoi colleghi . 
Nessuno però prima di lui aveva indagato sulle morti bianche . 

venerdì 11 dicembre 2015

MI PIACE ROBIN HOOD

Il suicidio del signor D'Angelo è la pagina più nera di questi giorni .
È già pronto un fascicolo aperto dalla procura di Civitavecchia in cui si ipotizza istigazione al suicidio .
La vicenda legata a Banca Etruria è avvilente così come il decreto salvabanche .
Si è voluto preservare i "venditori di fumo" ponendo sulla graticola i risparmiatori i quali sono stati raggirati con parole senza un costrutto .
Provo disprezzo , non lo nego e ci vado giù duro nei confronti di quella "categoria " , sono personaggi egocentrici pieni di se stessi , hanno sembianze di agnelli ma poi si dimostrano dei lupi .
Costoro non si fanno scrupoli , sono malati di protagonismo , di immagine , la loro sete di denaro è spropositata , meriterebbero solo di essere rinchiusi in una stanza buia e la chiave andrebbe gettata in un fiume .
Lo stato non darà sicuramente risposte positive ai risparmiatori gabbati da strani documenti per capire i quali servirebbe un legale .
Adesso i nostri politici strumentalizzeranno questa vicenda , faranno finta di indignarsi e poi finirà nel dimenticatoio .
Ovviamente non perderanno i loro posto di lavoro i " venditori di fumo" , i quali si godranno dei risultati ottenuti alle spalle di chi è stato raggirato .
Non mi sorprendono le parole della dott.ssa Boschi sul caso di Banca Etruria , costei protegge l'operato del governo affermando che non vengono poste in essere leggi personali e il riferimento non è casuale .
Ma non importa suvvia , su 31 giorni il parlamento ne lavorerà solo 12 , servono le vacanze natalizie lunghe  , il giardinetto va curato anche d'inverno .
Da bambino amavo la figura di Robin Hood , i motivi ve li lascio immaginare .


giovedì 10 dicembre 2015

IL RUGGITO DELLA LEONESSA

Non corro da martedì , mi allenerò sabato con una seduta sulla breve distanza , è alquanto normale che dopo tante levatacce ci sia la voglia di qualcosa di diverso.
Ma le priorità sono altre attualmente , c'è da chiudere l'anno lavorativo e ho delle scadenze da rispettare .
Ovviamente dormo sempre poco , non ci faccio più caso e non mi pesa assolutamente .
Poi arrivano delle notizie da parte di una amica che mi riempono di felicità .
Ci conosciamo da pochi mesi ma abbiamo in comune la passione per la corsa , quando ci incontrammo per la prima volta in pista lei indossava una strana maglietta con scritto qualcosa sulle lunghe distanze , parlandoci ho scoperto che corre le ultramaratone .
Sorridendo si definisce una "lumaca" ma io l'ho ribattezzata la "Leonessa" , ogni volta che la apostrofo con quel termine me la immagino in gara piena trance agonistica .
È la prima donna ultramaratoneta sopra i cinquant'anni d'Italia come da classifica IUTA .
Le sue imprese sulla lunghissima distanza trasudano di fatica e di sacrifici , non puoi che rimanere in silenzio di fronte a cotanta dedizione .
Ero alle terme in un grigio pomeriggio estivo quando mi giunse la notizia che aveva corso 10 maratone in 10 giorni , le telefonai per congratularmi e percepii da parte sua tanta gioia poiché portare al collo 10 medaglie da finisher è da brividi .
Amo queste storie , sono la dimostrazione di come l'allenamento mentale sia basilare quando si approcciano quelle "vette" apparentemente irraggiungibili.
Cara Laura , non trovo altre parole per descriverti , quando ci telefoniamo il venerdì prima di una gara so bene che riuscirai nel tuo intento seppur tu sia perplessa , quando scendi in pista ti si accende quella luce e i dubbi scompaiono ,sei un esempio di tenacia ,di sagacia tattica , tu ti definisci lenta ma la tua mente "ruggisce " .
Hai avuto fiducia in me e questo non potrò mai dimenticarlo soprattuto per le parole che mi dicesti a Castellina quando gareggiammo insieme su un brevissima distanza , mentre svolgevamo gli allunghi mi incitasti a provare i progressivi , ebbene li ho svolti e i risultati sono arrivati .

mercoledì 9 dicembre 2015

LO AFFIANCHERÒ

" Vorrei vederti con una medaglia al collo tutta tua , conquistata con tanta fatica e sarebbe veramente meritata " queste sono le parole che pronunciai al termine della prima maratona , erano rivolte a una persona che mi attendeva al traguardo.
La stessa persona era presente a Lucca e non appena varcai la finish line mi chiamò per nome , mi voltai e vidi l'amico emozionato , mi diressi verso di lui abbracciandolo , lui mi fece i complimenti e poi mi incoraggiò ad andare a ritirare la medaglia .
Poi lo persi di vista nella confusione , ma dopo Firenze ci siamo sentiti di nuovo telefonicamente , l'amico mi spiega che parteciperà alla mezza di Pisa e per lui sarà l'esordio assoluto nelle gare .
L'occasione è ghiotta , così decidiamo di allenarci un paio di volte insieme e alla fine di quelle sedute prendo una decisione : correrò a fianco a lui quei 21 km e spiccioli , lo voglio vedere arrivare in piazza dei Miracoli al traguardo .
Non mi interessa stavolta il tempo che impiegherò , potrei tentare un miglioramento del mio personale sulla mezza , ma ho altre priorità , sono molto stanco , provato , sarà dura alzarsi il 20 dicembre alle 5 del mattino ,guidare fino a Pisa poi gareggiare e infine rientrare, poi penso ai sacrifici posti in atto da quell'uomo per questa gara , annullo ogni pensiero negativo e mi concentro sulla scena a cui voglio assistere nel finale .
Domenica 13 mi attenderà una giornata intensa , al mattino ci sarà  garetta di 9 km in cui testerò le energie residue , il caso vuole che sarò a 15 minuti da casa , mi sveglierò alle 7:30 e non vedrò albe .
Dopodiché avrò una settimana per trovare le giuste motivazioni per andare a Pisa , in verità già le posseggo , le tengo strette nel mio animo e,quando arriverò sotto la Torre alzerò lo sguardo per chiudere questo straordinario 2015 che da un punto di vista sportivo è stato intenso . 


martedì 8 dicembre 2015

LA MOLLA DI MATI

È tempo di esperimenti in queste sedute di scarico , si cambia spesso assetto , respiro e si sta spesso in controllo senza forzare la mano .
Poi arriva la fase di ricarica e un amico stamani lo ha notato mentre eseguivo questo strano movimento .
Stavolta i meriti li devo ascrivere ad una persona della radio che ascolto abitualmente .
Infatti costui quando cita Mati Fernandez della Fiorentina lo paragona a un fantino quando corre , ma quando sta per scoccare un tiro da fermo è solito affiancarlo all'orsetto della pubblicità di una nota pila .
Il cileno infatti esegue una strana rincorsa battendo i piedi velocemente prima di partire , questo atteggiamento mi è sobbalzato in testa e già lo avevo provato in Maratona .
Era un semplice modo per cambiare un po' l'assetto e il passo , nello scarico di stamani invece mi sono giocato questa carta verso la fine .
I benefici sono arrivati all'istante , battendo velocemente i piedi con 4 o 5 passi quasi sul posto ho percepito ottime sensazioni .
Mi è sembrato di caricare una fionda , così facendo le gambe hanno ricevuto un po' di sollievo e con gli allunghi si è completata l'opera .
L'amico che mi accompagnava sul momento si è messo a ridere vedendo quello strano "pesticcio" sul posto , ma poi lo ha eseguito pure lui , si è divertito e mi ha dato ragione .
Questo strano movimento può essere un modo per allentare la noia poiché ti fa concentrare sulla velocità di esecuzione.
Non si smette mai di imparare , lo spirito di osservazione è importante poiché permette poi di adattare quello che fanno gli altri alle nostre esigenze .
Ogni volta che vedrò eseguire la "molla " da Mati della Fiorentina mi verrà da sorridere perché la utilizzerò pure io .
È un bel metodo antistress per allentare le tensioni e usato col giusto criterio può rivelarsi un ottimo diversivo .
Se poi lo notano anche gli amici e decidono di "pesticciare " velocemente allora saranno sulla buona strada per tentare qualche scalata importante .


lunedì 7 dicembre 2015

UN CARNEADE IN CATTEDRA

Il gol è stato assegnato a Badelj e non ha Kalinic poiché non è stata ritenuta decisiva la sua deviazione , ma non importa poiché la Fiorentina ha portato a casa i 3 punti dopo una gara tignosa contro l'Udinese .
I friulani si sono dimostrati in ottima forma , a tratti ci hanno surclassato a centrocampo rendendosi pericolosi in attacco con un palo colpito nel primo tempo più altre iniziative legate agli esterni , ma la squadra di Sousa grazie ai soliti noti ha tenuto botta , poi al primo errore si è portata in avanti grazie al suo regista .
Nella ripresa in un paio di occasioni la squadra di Colantuono ha rischiato di pareggiare , un nostro errore difensivo ci poteva costare carissimo ma Di Natale ha fallito clamorosamente trovandosi a tu per tu con Tatarusanu .
A quel punto è salito di nuovo in cattedra Kalinic con un rigore conquistato e poi trasformato da Ilicic.
Il croato è ormai una pedina imprescindibile nello scacchiere di Sousa , gioca sempre per la squadra , apre gli spazi sa trovarsi nella posizione più corretta per segnare e si trova alla perfezione proprio con Ilicic, la loro intesa è una delle note più belle della giornata .
Ma c'è da scrivere una pagina ulteriore prima di chiudere la gara con i friulani , Pasqual batte un angolo , Gonzalo colpisce di testa quel pallone proveniente dalla destra e insacca , poi si dirige ad abbracciare Manuel .
Abbiamo 2 capitani in squadra , è la dimostrazione di come lo spogliatoio sia saldo seppur qualche mugugno non manchi .
Mi riferisco a Rossi che tarda ancora ad entrare in forma , è capibile viste le sue potenzialità , purtroppo quel brutto infortunio che lo ha tenuto fuori per un lunghissimo periodo ha lasciato degli strascichi .
Sousa sa bene che Pepito è un patrimonio importante e a mio modo di vedere lo sta gestendo perfettamente seppur le risposte ricevute non siano molto incoraggianti .
Sono certo che arriverà anche l'ora di Rossi , è sufficiente pazientare , nel frattempo ci godiamo il secondo posto in campionato , guardiamo come si muove Bernardeschi , applaudiamo i nostri mediani Badelj e Vecino, in ultima analisi apprezziamo la grande professionalità di Tomovic che ieri ha salvato con una perfetta scivolata un errore di un compagno .
Ci attende il Belenenses e poi domenica sera saremo allo Stadium per giocarcela contro LEI , serviranno due prove di maturità , se poi grazie a una azione personale riuscissimo a risolvere entrambe le gare significherebbe molto nella economia del gioco . Se poi venissero fuori da un insospettabile sarebbe ancora più piacevole , 15 minuti di gloria si possono concedere a un Carneade .



sabato 5 dicembre 2015

VERDE SPERANZA

Niente panini con il prosciutto crudo , ne ho abbastanza dopo la scorsa settimana , ma c'è un piccolo problema : sono le 12 , prima di un'ora non sarò a casa e verso le 15 mi allenerò .
Mi trovo a Siena per visitare il mercato in Piazza  del Campo , l'atmosfera è veramente piacevole , ci sono banchi di prodotti tipici locali e altri che espongono oggetti per un'idea regalo natalizia .
C'è una bella affluenza , mi piace quanto sta accadendo perciò decido di fermarmi li per pranzare , preso una bancarella mi faccio preparare un bel panino farcito con il prosciutto e poi chiedo una bottiglietta d'acqua .
Ultimamente ho iniziato a riscoprire la bellezza di Siena , mi sono reso conto di quanto fossi stato lontano da questo luogo che mi ha regalato tante soddisfazioni seppur ci sia voluto del tempo per entrarci in sintonia .
Per una serie di motivi tra cui il lavoro comincio a sentirmi a mio agio nella città del Palio che vedo sotto una luce diversa rispetto a quando la frequentavo per motivi di studio .
Mentre volgo lo sguardo verso la Torre del Mangia ho terminato il pasto perciò mi dirigo in uno dei vicoli adiacenti alla piazza per bere del caffè , mi godo ogni singolo passo di questi momenti ricordando con piacere l'ora di pranzo da studente universitario .
Vicino al bar dove sto sorseggiando da una tazzina scorgo l'entrata della mensa dove ho pranzato per 7 anni , nulla è cambiato , noto che lì fuori ci sono studenti che attendono l'apertura delle 12:30 .
Ormai è giunto il momento di rientare verso casa ma prima mi godo il panorama lungo il camminamento dietro le mura attigue a via Mattioli , in lontananza noto la chiesa di Santo Spirito , scatto una foto perché la luce è veramente accattivante .
A questo punto sento che mi manca qualcosa , ma non voglio pensarci frequentemente , affretto il passo e mi dirigo al parcheggio .
La luce mi ha riconsegnato le chiavi della vita di cui sono di nuovo proprietario .
Sto capendo i motivi per cui ho così tante energie per correre : ho quadrato il cerchio traendo spunto da varie esperienze .
Ma quel pensiero ha delle sembianze ben definite e mi aiuta quando l'adrenalina si abbassa , ne ho la riprova nel l'allenamento pomeridiano quando le luci si affievoliscono , ho l'impressione di calare , ma in realtà sono lucido , concentrato , determinato .
Talvolta si materializza in musica , ha la forma di un pezzo dei Police e in una delle strofe recita "Set them free...".
La frase " correre in controllo " oggi ha un significato ben preciso , ha delle sfumature verdastre simbolo di speranza . 



venerdì 4 dicembre 2015

LA QUINTA MEZZA

Credevo o meglio speravo che il 20 dicembre avrei concluso la stagione giocando in casa , ossia avrei partecipato alla mezza maratona Telethon a Siena , ma i programmi sono fatti per essere cambiati .
Giovedì ho partecipato a una iniziativa di gruppo svoltasi proprio a Siena , abbiamo percorso 6 km immergendonci nelle belle artistiche di questa città che sto lentamente riscoprendo .
Una volta terminata la corsa capto un dialogo tra due persone che stanno parlando della maratona di Pisa che si svolgerà tra 2 settimane .
Iniziò a fantasticare un po' ma non troppo poiché so che non ho addosso tante energie dopo Firenze , venti giorni di recupero sono pochi , inoltre la ripetizione del movimento a livello meccanico sarebbe pericolosa in futuro .
Se la manifestazione si fosse svolta a distanza di un altro mese allora non avrei avuto alcun dubbio presentandomi sulla start line per scalare di nuovo .
La curiosità resta , perciò nel dopocena guardo sul sito apposito il percorso che scopro sia tutto in piano come a Lucca , mentre sto scorrendo le informazioni mi imbatto in un qualcosa di insospettato , ossia in concomitanza con la lunga distanza la gara prevede anche la mezza maratona , inoltre per i finishers di entrambe le competizioni è prevista la medaglia .
Non ci penso due volte e provvedo immediatamente a iscrivermi alla 21 chilometri .
Sarà la ventiduesima gara del 2015, la quinta sulla mezza distanza .
Là ventunesima me la correrò domenica 13 dicembre a Siena  poiché non voglio avere cali di tensione .
A questo punto serve solo la gestione delle energie residue ,stranamente a distanza di una settimana dall'ultima scalata mi sento sciolto , rilassato e non percepisco più quella pesantezza mentale che mi attanagliava ultimamente .
Aveva ragione quel professore delle medie che mi indirizzò alla pratica di questo sport poichè durante l'ora di ginnastica facevo confusione con i miei amici .
Quei giri di pista che mi impose furono l'inizio , poi arrivò una frase stampata ancora nel mio cervello  in un caldo giugno del 1989 : " Se vorrai un giorno correrai una distanza molto lunga ,ma impara prima a gestirti " .
Ho digerito quella lezione.

giovedì 3 dicembre 2015

SGUARDI DI INTESA

Sono le 14 quando faccio la prima sosta in un infernale giovedì lavorativo , finalmente il telefono ha terminato di suonare e per qualche ora posso godermi in pace il pranzo seppur abbia degli appuntamenti a breve .
Visto che ho consumato la colazione alle 7 , c'è bisogno di nutrimento , opto per della pasta al pomodoro in un locale , mentre attendo di essere servito nel tavolo vicino si appropinquano a sedersi delle persone di una certa età , sono in 4 e uno di essi ha una scatoletta in mano .
Non credo siano nel l'ovale per mangiare , infatti estraggono 2 mazzi di carte da quel recipiente e iniziano a giocare a Ramino .
La scena è veramente suggestiva : era un bel pezzo che non assistevo a qualcosa del genere , si è formato intorno a loro un capannello di altre persone che con curiosità osserva la partita .
Le risate tra i partecipanti si sprecano , essi non smettono di guardarsi negli occhi , inoltre si sono fatti servire del vino e ogni tanto sorseggiano dai bicchieri .
Nel frattempo è arrivata la pasta fumante e inizio a mangiare , ma non distolgo lo sguardo da quel tavolo.
Provo un immenso piacere poiché sono scene legate alla vita di paese , dove il tempo si è fermato e dove la tecnologia non riesce ad attecchire sino in fondo .
Noto che in un altro tavolo ci sono dei ragazzi poco più che ventenni intenti a messaggiare con i loro telefoni , non alzano mai lo sguardo dallo schermo , ma l'aspetto più negativo è legato al non guardarsi mai in viso .
Per qualche secondo mi intristisco poiché nell'era definita di "comunicazione globale" manca il motore ossia la parola .
Sarebbe più opportuno ragionare in altri termini : la parola viene scritta e non pronunciata .
Perciò ci troviamo di fronte a silenzi spiacevoli e senza un costrutto .
Non so bene come facciano ad intendersi le nuove generazioni , ma personalmente preferisco sempre lo sguardo e non mi piace distoglierlo dagli occhi del mio interlocutore .
Gli occhi parlano sempre e raccontano storie , sono la vita di ciascuno di noi , mai potranno essere sostituiti da un macchingegno altamente tecnologico .
Mentre sto sorseggiando il caffè i giocatori di carte continuano a sorridere e a prendersi in giro con battute esilaranti , i ragazzi del tavolo dei cellulari invece hanno lo sguardo triste , assente , non capiscono probabilmente cosa significhi una occhiata di intesa , essi vivono di un loro codice e talvolta mancano un po' di fantasia .
Presto o tardi dovranno staccarsi da quel cliché , se capiranno l'importanza di sondare il terreno con gli occhi faranno un enorme passo in avanti .
I loro silenzi si trasformeranno allora in parole di gioia che usciranno dalle loro bocche e saranno meno prigionieri degli smartphone .

martedì 1 dicembre 2015

NON HO RESISTITO

Se dopo il 32 km a settembre decisi di correrne 10 il giorno successivo in una gara non competitiva , stavolta sapevo che prima di 72 ore non avrei dovuto scendere in pista .
Non ho resistito alla tentazione così a distanza di 48 ore ho di nuovo indossato la tuta e le gambe hanno fatto il resto .
La sensazione di libertà percepita è stata micidiale , ho tenuto un passo costante cercando di simulare gli ultimi chilometri della maratona , con la testa completamente sgombra da qualsiasi obiettivo mi sono goduto 45 minuti di adrenalina .
A un certo punto mi è sobbalzato in mente una riflessione su come mi sono ben allenato in questo periodo , su come abbia raggiunto un peso ideale grazie ad una alimentazione corretta .
Ho imparato a gestire i momenti di difficoltà e ne ha giovato la preparazione anche mentale , ma quello più sorprendente è l'approccio al sacrificio .
In alcuni momenti mi sentivo veramente a terra soprattuto quando mi sottoponevo alle ripetute , poi mi sono abituato , i risultati lentamente sono giunti grazie alle garette a cui partecipavo .
Nel giro di qualche mese sono sceso per la prima volta sotto le due ore nella mezza e a distanza di poche settimane l'ho migliorato , poi è arrivato il momento della verità e a Lucca ho scalato come mi ero prefissato .
A Firenze c'era solo da rimanere con i nervi ben saldi , ma c'era da gestire la stanchezza e al chilometro 40 ho avuto un BlackOut totale .
Mi sono venute in soccorso una bottiglia d'acqua e le lacrime che ancora non avevo speso , dopo qualche minuto ero nuovamente lucido .
In questi 7 chilometri di "scarico" serale non ho smesso di sorridere , mi è sembrato di aver tolto un peso enorme dalle spalle , restano alcuni problemi non semplici da risolvere sul piano personale , ma adesso ho visto la luce .
Il ritorno nel mio habitat naturale mi ha incentivato , mi sento meno crepuscolare .

domenica 29 novembre 2015

SIGILLO D'AMORE

Le storie si raccontano dall'inizio ma faccio una eccezione , mancano pochissime centinaia di metri al termine della maratona di Firenze , ormai la medaglia sarà mia , arriva un imprevisto : sbaglio un appoggio sulla gamba sinistra , un muscolo si irrigidisce sembra un crampo ma in realtà si è accavallato un nervo , vengo in mio soccorso due amici e uno mi sussurra : " Manca poco se vuoi ti portiamo in braccio " , io scuoto la testa e rispondo:" in fondo ci voglio giungere con le mie gambe ".
A quel punto scrollo la testa , riparto ignorando il dolore , varchiamo la linea del traguardo tutti e tre contemporaneamente mano nella mano .
In mezzo a tutto questo c'è la bellezza di una città come Firenze , il pubblico presente ci ha aiutato in una giornata di sole ma con temperatura ideale con incoraggiamenti di ogni genere , ci siamo sentiti tutti a casa , abbiamo partecipato a una festa piacevole che difficilmente dimenticheremo .
Sapevo benissimo che guardare i monumenti sarebbe stato utile insieme a un altro pensiero che non posso svelare .
La positività aiuta sempre nei momenti difficili e oggi ha di nuovo funzionato seppur a un certo punto mi è iniziata a girare  la testa non solo a causa della fatica , vedevo il traguardo nonché la quarta medaglia da indossare al collo in un anno .
Mi sono venuti in mente i sacrifici estivi con quel caldo torrido , ma non mai tirato indietro la gamba, ho fatto leva sull'unica arma che possiedo , ci ho lavorato per affinarla e i risultati sono arrivati .
Amo ripetere una frase molto suggestiva ossia che " dal niente non nasce niente " ma usando i giusti mezzi ci possiamo togliere tante soddisfazioni .
Tornando all'arrivo c'è un ultimo particolare da raccontare , arriva il momento di ritirare la medaglia , mi accorgo che sulla mia sinistra c'è una giovane ragazza molto carina che sta consegnando l'ambito premio per i Finishers,  non ci penso due volte , mi avvicino a lei dicendo : " una di quelle medaglie è mia me la merito , me la metti al collo ? " " Certo avvicinati " mi risponde , abbasso la testa perché venga premiato , quando è in mio possesso le sussurro : " posso dare un bacio ? " lei : " certo " provvedo all'istante baciandola sulle guance e la abbraccio , lei sento che mi dice " complimenti sei stato bravissimo " poi mi saluta , faccio rotta verso i miei amici che mi stanno attendendo e se la ridono .
Ho fatto di nuovo un piccolo siparietto , in ultima analisi prego ringraziando Gesù per la gioia di questi momenti .
Mi sono sentito fortunato per vari motivi tra cui la presenza di persone speciali .
Adesso per un po' staccherò la spina poiché fino a primavera non tornerò sulla lunghissima distanza , mi diletterò in brevi gare , mi allenerò lungo il mio fiume e tra i boschi sopra di esso .
Sono uscito alla luce del sole grazie alla mia città , Firenze alle 3 del pomeriggio di oggi era veramente incantevole , un luogo ideale per suggellare un amore .

sabato 28 novembre 2015

GUARDERÒ IL DUOMO

É inutile girarci intorno : dopo 35 giorni tornerò di nuovo a scalare e voglio arrivare in vetta , voglio prendermi la quarta medaglia di finisher e poi staccare la spina per un po' .
È passato un anno da quando in una domenica di novembre sono diventato un maratoneta , ho fatto passi avanti veramente enormi a partire da come ci si veste , ancora ho nella mente che non riuscivo a  pinzare il pettorale , un'ora prima della partenza ancora non avevo indossato alcunché , sotto la tuta avevo solo una maglietta di cotone , non mi ero ancora dato la vaselina nell'interno coscia , sui capezzoli , tra i piedi e sotto le ascelle .
Ero nel pallone più totale quella mattina , mi muovevo goffamente e tremavo come una foglia seppur fossi determinato a compiere quanto mi ero prefissato .
Oggi invece ho la situazione sotto controllo , ogni tassello del mosaico è al proprio posto , la borsa è pronta e manca solo di arrivare a domani mattina alle 9 quando inizierà la gara .
Mi frullano tanti pensieri per la testa , ma la determinazione è sempre la stessa di quando sono andato a Lucca , stavolta sarò veramente in compagnia di alcune persone e questo sarà un bell'incentivo per arrivare in fondo .
Nell'ultima settimana ho corso solo un giorno per il resto mi sono "allenato " riposandomi così come mi ero prefissato .
Nel pomeriggio sono andato a camminare per qualche chilometro lungo il mio ruscello . Poi mi sono rilassato completamente , ho guardato il tramonto e ho avuto tanti dolci pensieri .
Ormai credo di essere completamente uscito dalle "tenebre" , ho ripreso ad amare certi piccoli momenti della vita quotidiana , mi sono di nuovo riscoperto un po' più romantico e meno crepuscolare .
Mi aiutano i pensieri positivi inclusa qualche ora di sonno in più , ma quando si tratta di correre la mente viaggia su un altro binario , la stanchezza diventa superflua e inizia così un'altra fase della giornata .
Ho imparato di nuovo come si sorride e non vorrei più smettere .
I meriti vanno ascritti non solo alle maratone ma altro di cui non posso parlare , però ogni volta che punto l'orizzonte focalizzo qualcosa di migliore .
Ho voglia di vivere , di emozionarmi e di godermi Firenze domani perché lo scorso anno non ne ebbi occasione , stavolta alzerò lo sguardo verso il Duomo con una piacevole sorpresa da lì a pochi minuti.

venerdì 27 novembre 2015

PANE REGALATO

 
"Pane gratis": inizia così l'annuncio postato sulla bacheca di Facebook di un panificio veronese, e sono bastate 72 ore per renderlo virale. Forse perché ci siamo disabituati alla generosità "fine a se stessa", forse perché il concetto del dono rievoca sentimenti che a volte sembrano dimenticati. Ma il gesto di Luca Moscon, titolare de La Spighetta, non ha lasciato indifferenti il mondo del web (oltre 200mila condivisioni in tre giorni) e nemmeno noi di Tgcom24 che lo abbiamo raggiunto al telefono. "Purtroppo qui da me vedo situazioni di estrema miseria che mi colpiscono ogni giorno", ci dice un po' sorpreso per il nostro interesse. Lui è un 50enne, dopo aver perso il lavoro ha rilevato questa nuova attività da cinque anni, e ci parla di tante persone anziane che non arrivano a fine mese "con quel poco di pensione che prendono". "Mi chiedono di fargli credito, eppure io non sono un gioielliere, vendo il pane. E' una realtà troppo triste". Così ha deciso di aiutare come può, nel suo piccolo. "Ho provato da qualche giorno a lasciare fuori un cesto con il pane invenduto della giornata e ho visto che puntualmente, al mattino seguente, era vuoto". E così ha deciso di farlo abitualmente: "Volevo comunicare a tutti i miei clienti e non - si legge nell'annuncio che ha postato sulla sua bacheca - che dal primo dicembre dopo la chiusura serale metterò fuori dal negozio un cesto con il pane, focacce e pizza avanzati durante la giornata, in modo che se qualcuno ne avesse bisogno lo potrà prendere. Sperando di essere d'aiuto a qualcuno che per vari motivi non se la passa bene". 
( fonte tgcom24.it) .

Queste sono le storie che amo di più , seppur mi tocchi ascoltare le dichiarazioni rilasciate dal ministro Poletti a Verona in merito ai tempi di laurea .
I gesti valgono molto più di tante parole pronunciate senza un costrutto e senza cognizione di causa .
Mi viene in mente quando da ragazzino leggevo De Amicis , lo consiglierei al signor ministro.
La lettura crea dipendenza e ti apre a nuovi orizzonti . 

giovedì 26 novembre 2015

GIOIA PER LE MIE ORECCHIE

" Visto che parli sempre di musica perché la settimana di Natale non ti presenti qui  da me con una consolle fuori negozio e inviti le persone ad entrare per fare acquisti ? Ovviamente avrai carta bianca per la playlist ." Così mi ha apostrofato un cliente stasera mentre stavo per uscire ad un orario a dir poco indecente dal suo punto vendita .
Mi è venuto da ridere in maniera fragorosa , ci siamo salutati e mi sono diretto verso l'auto , ho acceso il motore , la radio e poi mi sono diretto verso casa .
Mentre sto imboccando la superstrada squilla il cellulare , è di nuovo il cliente , deve fare una aggiunta  all'ordine che abbiamo steso , mi fermo alla prima piazzola e scrivo su un blocchetto quanto richiesto .
Mentre mi sta dettando gli articoli percepisco che sta ridendo , glielo faccio notare e di rimando mi giunge all'orecchio una queste parole : " Quando parli di musica sei diverso , ho visionato su YouTube le tue playlist ,le ho ascoltate e ammetto che mi sono piaciute , fammi un paio di cd per Natale così li passo in negozio , ci sentiamo in settimana nuova , in bocca al lupo per Domenica ".
Ho provato un enorme piacere , è stato un attestato di stima, credo che metterò mano al masterizzatore e farò un dono al cliente .
Ripenso a quante volte mi sono rifugiato nella musica per trovare le risposte che puntualmente sono giunte sulle note di un pezzo di cui mi sfuggiva il senso .
Serve un po' di pazienza perché non è detto che al primo ascolto si possano aver le idee chiare , arriva prima o poi il momento in cui capisci cosa ti stiano trasmettendo quelle note , quando scatta l'empatia sai bene di avere quadrato il cerchio , a quel punto puoi iniziare a giocare con i corollari , gli specchi iniziano a riflettere la luce amata e ti rendi conto di quanto divertimento riceverai .
Il Soul non era un genere che mi ronzava bene in testa , ma lentamente ha preso campo e mi ha deliziato , talvolta mi capita di addormentarmi canticchiando qualcosa di simile , mi verrebbe pure voglia di ballare ma mi trattengo .
La musica da sempre una svolta alla giornata , non riesco a farne a meno e ne parlerei a lungo , è un vero peccato che quando rientro nella quotidianità familiare non riesca a trovare terreno fertile , di sicuro ho le mie colpe : non so adeguarmi alle consuetudini e mi piacciono da impazzire le novità .
È vero : quando accendo lo stereo sto troppo bene, sprizzo felicità .



mercoledì 25 novembre 2015

FUORI DALLA BRACCIA DI ALBA

8 km a 5'50" senza sgarrare , nessuno scatto improvviso e nessuna forzatura sul passo , così ho affrontato l'ultimo allenamento all'alba prima della maratona di Firenze .
Non ho pensato a niente , ho preferito tenere un certo distacco dalle emozioni , mi sono scaldato a dovere , poi al termine ho eseguito lo stretching e gli allunghi sugli 80 metri .
Mi sono ben nascosto sotto il berretto onde evitare il freddo del mattino dato che le temperature alle 6:30 non sono tropicali .
Un leggero fastidio all'esterno coscia ieri sembrava che si trasformasse in una contrattura ma oggi non ho avvertito alcunché ma so il motivo .
Sono piccoli dolori di assestamento che possono essere facilmente superati grazie al riposo e a qualche massaggio .
Generalmente leggo tutto questo come una normale reazione del fisico , lo posso anche capire poiché oggi ci troviamo a solo un mese di distanza dall'ultima maratona corsa .
Quello che mi permette però di non avere sbalzi è legato all'aspetto mentale , sono spiritualmente pronto alla crisi che puntualmente arriverà durante quei 42195 metri seppur sia consolato dal fatto non ci saranno picchi di calore come a Lucca , sono certo che la maglia a compressione e i boosters saranno di grande aiuto .
Nel frattempo gioco d'anticipo nel caso in cui ai ristori non ci sia quello che amo di più , infatti in una delle tasche del mio marsupio nasconderò dell'uvetta , ormai è il mio carburante e non riesco a farne a meno insieme al thè caldo .
Infine mi sovviene che dal chilometro 17,5 inizieranno gli spugnaggi e sarà un ulteriore incentivo quando inizierà la vera scalata per muoversi a piccoli obiettivi .
Sabato mi dirigerò in un luogo per passeggiare circa 15 minuti per sciogliermi , so che li trovo sempre pace e allo stesso tempo è molto romanico poiché al tramonto si intravedono dei colori irripetibili .
 Purtroppo ci andrò da solo ma non importa , penserò alla mia Firenze così immaginerò di corteggiare una donna bellissima .
Le albe sono terminate , non riesco a crederci , dopo la maratona quando riprenderò ad allenarmi vedrò la luce del sole , ho imparato molto da giugno ad oggi e sarà sicuramente utile .


lunedì 23 novembre 2015

PANINO E BANANA

Si entra in silenzio stampa , per 6 giorni pasti  dovranno essere leggeri e frequenti , qualsiasi vizio dovrà essere messo da parte , ma per quanto mi riguarda non ci sono problemi seppur avrei una voglia matta di masticare qualche patatina fritta .
È il momento più delicato per l'alimentazione poiché l'organismo necessita di cibo sano , serve equilibrio nel miscelare carboidrati e proteine, mi muovo secondo un canovaccio ormai consolidato .
Ammetto che non è affatto semplice districarsi tra panini col prosciutto , acqua e banane i quali vengono consumati come spuntini giornalieri .
È qualcosa di veramente buffo quando mi reco al solito negozio per comprare i "viveri giornalieri " nella settimana della maratona , la persona che generalmente mi serve dopo avermi salutato se la ride bonariamente , mi conosce da tempo e sa molto bene cosa sto cercando .
C'è un ulteriore problema a cui vorrei sopperire ma a cui rinuncio volentieri : l'odore di una bella pizza appena uscita dal forno è qualcosa di micidiale e su questo farò leva sicuramente il 29 .
Grazie alle maratone ho scoperto un modo tutto diverso di alimentarmi ,se all'inizio mi pesava ora mi sembra la normalità ,poiché una volta terminata la fatica è piacevole sedersi in compagnia godendoci ciò che per qualche tempo è stato proibito.
Al rientro da Lucca mi cucinai della pasta , poi mi gettai su una torta fatta in casa in completa solitudine alle 4 del pomeriggio , ero affamato e stanco poiché alle 3 del mattino avevo perso il sonno , mi addormentai felice pochi minuti dopo la fine del telegiornale della sera .
Ero già con la mente a Firenze , non volevo perdermi un minuto poiché sapevo che nel giro di poco tempo avrei di nuovo percorso 42195 metri.
Proprio perché porto grande rispetto alla "mamma " di tutte le distanze , voglio essere ben preparato , non lascio al caso nessun dettaglio .
Non mi interessa quanto impiegherò a percorrere il tragitto  , voglio solo essere in pace con me stesso , ho sviluppato un po' più di senso del dovere che non guasta mai .
Non lo nego : avrei voluto iniziare un po' prima ma si vede che non avevo ben capito cosa significasse mangiare per la seconda colazione con un panino al prosciutto e a metà pomeriggio una banana per 6 giorni , se non tocco merendine in cellophane da qualche anno un motivo deve sussistere .





domenica 22 novembre 2015

PASTICCINI LENITIVI

Alla fine ho optato per 2 allenamenti  ,dopo tanti mesi non ho raggiunto i 30 chilometri settimanali , non me ne faccio una colpa poiché la spina va staccata ogni tanto .
Il riposo era necessario viste le ultime vicissitudini legate al post maratona di Lucca e alla dissenteria.
Le temperature si sono abbassate , perciò l'allenamento della domenica si svolge in un orario un po' insolito per me , ossia non all'alba .
Mi sono preparato una colazione leggera , il solito thè caldo , evito però la marmellata e le fette biscottate per ovvi motivi , viro su qualche biscotto , indosso qualcosa di più pesante , poi scendo in strada , inizio a scaldarmi onde evitare qualche fastidio muscolare infine parto .
La giornata è splendida , decido di effettuare lo stesso percorso che di solito ho utilizzato per gli scarichi , seppur non nego mi piacerebbe la Francigena , ma ci sono troppi sassi .
Mi metto in testa una andatura precisa e la mantengo per tutto l'allenamento , è una piccola simulazione per domenica soprattutto per l'assetto , le gambe girano a modo , mi sento sciolto più del solito , so bene di essere calato ulteriormente di peso e questo mi aiuta nell'azione .
Passa poco più di un'ora e termino , faccio stretching poi qualche allungo .
Mentre sto per andare a lavarmi mi viene in mente che ho bisogno di un po' di dolce , non potendo assaggiare le solite pastarelle opto per dei pasticcini che lo scorso anno ,prima di Firenze ,  acquistai in un posto vicino , siccome amo le scaramanzie dopo la doccia ripeto il "rito " .
Immancabilmente il pensiero va a domenica 29, in 12 mesi sono cambiate tante cose e talvolta non mi sembra vero .
Anche quel pensiero che per un bel pezzo mi ha eroso si sta allontanando , il sapore di quei pasticcini sembra che lenisca ogni ferita , ci vorrebbe il caffè al termine del pranzo ma ancora non è il momento giusto per berlo .
Sto lavando i panni che ho indossato stamane , la maglia è quella dello scorso anno della Firenze Marathon , è di colore viola e l'ho indossata quando ho migliorato il personale sulla mezza in una gara svoltasi sotto il diluvio .
È un altro segnale del destino : col dark ho una certa confidenza seppur di recente sia iniziata una nuova fase un po' più solare e la presa della consapevolezza dei mezzi mi ha aiutato in maniera preponderante .
Ora sono più sereno .

sabato 21 novembre 2015

VOCI DI CORRIDOIO

È un venerdì sera senza sussulti , mentre attendo che sia pronta la cena leggo un po' svogliatamente il solito quotidiano .
Le notizie di attualità lasciano poco spazio ad altri argomenti ,  è passata una settimana dagli episodi di Parigi , c'è molta tensione nell'aria , le partite di calcio della domenica e del sabato saranno blindate .
Già il pallone , il campionato di Serie A dopo la sosta dovuta alle amichevoli della nazionale riaprirà i battenti , i Viola saranno impegnati in casa contro l'Empoli .
In un articolo apparso sul quotidiano che sto leggendo si parla della probabile formazione che schiererà Paulo Sousa , il giornalista "azzarda"la coppia Babacar- Rossi poiché giovedì i gigliati saranno impegnati contro il Basilea in una gara chiave del girone di Europa League quindi si presume che Kalinic non avrà una maglia da titolare .
Mi si accende una lampadina : c'è un grandissimo pezzo soul che è stato oggetto di numerose cover , è stato utilizzato negli anni 80 per pubblicizzare una nota marca di jeans che ha lanciato  nell'immaginario femminile dell'epoca un cantautore meteora protagonista proprio in quello spot .
Il brano in oggetto parla di " voci di corridoio" secondo le quali un uomo ha capito che verrà lasciato dalla ragazza amata .
Mi voglio divertire : decido perciò di chiamare in radio per intervenire in una trasmissione del venerdì che va in onda dalle 20.
Il conduttore mi riconosce , siamo amici da diversi anni ogni volta che chiamo ride perchè sa benissimo che mi inventerò un siparietto musicale , gli illustro la mia idea legata alle "voci di corridoio" sulla coppia Rossi - Babacar per domenica citando il pezzo di Marvin Gaye , scattano in diretta le risate , anche gli ospiti in studio hanno capito l'assonanza e li sento ridere in sottofondo .
La telefonata sta volgendo a termine quando il conduttore mi ricorda della marcia della pace che si è svolta a Colle martedì , loda questa iniziativa poiché si è voluto sottolineare l'importanza del momento storico che stiamo vivendo .
Ho un attimo di commozione che cerco di stemperare con una battuta , lo sport è un ottimo lenitivo a questi momenti , se poi ci aggiungi altre componenti come l'ironia e la musica forse riusciremo a far divenire quelle "voci di corridoio " una pace duratura .