giovedì 30 luglio 2015

LARGO AI GIOVANI

Ho sempre sperato in cuor mio che Mario Gomez mi sorprendesse e ricominciasse a fare gol , ma dopo la partita di andata della semifinale di Europa League a Siviglia ho mollato ogni indugio , non è più difendibile e a Firenze non ci può più restare .
A sua parziale discolpa ci potrebbero essere varie attenuanti ( l'assenza di Rossi , gli infortuni frequenti , il gioco di Montella non adatto alle sue caratteristiche ) ma a quei livelli le motivazioni per ripartire vanno cercate nel profondo dell'anima .
In alcune gare il tedesco ha dimostrato il suo valore ma si sono spesso rivelate un fuoco di paglia , la continuità non c'è stata e Montella ha capito che era arrivato il momento di emarginarlo dopo avergli offerto varie prove d'appello .
Il trasferimento in Turchia del tedesco è sicuramente conveniente per la società che risparmierà un lauto ingaggio , sul piano fiscale può eseeee la giusta destinazione , ma per quanto riguarda il resto è noto come il Bosforo sia l'ultima frontiera per campioni ormai al capolinea così come la MLS americana .
Sarei felice se Gomez sorprendesse tutti con una stagione scoppiettante e ricca di gol , ma ne dubito perché le variabili sono tante e i fatti accaduti durante l'amichevole Galatasary - Udinese interrotta per intemperanze dei tifosi turchi sono un segnale di quale ambiente attende il tedesco . 
Anche Prandelli si era trasferito a est con altre prospettive ma ha dovuto mollare dopo poche partite non solo per la pochezza dei risultati , gli altri motivi ve li lascio immaginare .
Non era destino che Rossi - Gomez facessero spellare le mani ai tifosi viola , spero che abbiano miglior fortuna Babacar e Bernardeschi , ossia due ragazzi del settore giovanili viola che si conoscono da tanti anni , fossi in Paulo Sousa darei loro fiducia e gli chiederei di fare quello che vogliono purché la palla si infili in fondo alla rete .
Il tempo gioca a favore dei giovani se poi ci aggiungi un po' di sfrontatezza si possono creare i presupposti per una stagione sorprendente. 

martedì 28 luglio 2015

PLANA SULL'ACQUA

Le lacrime della Cagnotto sul gradino più alto del podio ai mondiali a Kazan hanno un valore inestimabile per il nostro sport , è la più naturale reazione dopo mesi di sacrifici premiati dal successo.
Per Tania è anche un momento di rivincita dopo la sconfitta maturata per pochi centesimi in una nota gara , se poi ci aggiungi l'abbraccio del padre Giorgio e di tutto il suo entourage ti accorgi di come la conquista dell'oro sia il successo anche di chi la allena ogni giorno e cura quei movimenti sul trampolino .
È retorico parlare di cura dei particolari ma sono quelli che nei secondi in cui stacchi fanno la differenza , diventata un esercizio noioso ma obbligatorio .
Di fronte poi alla leggiadria di Tania rimani senza parole perché non sai spiegarti i motivi per cui non possa vincere , i suoi tuffi sono perfetti in ogni movimento e l'acqua la riceve come una madre che abbraccia la figlia .
Tania adora immergersi per pochi secondi e poi ricomparire come per magia , ma il programma olimpico non prevede i tuffi dal trampolino di un metro .
È uno scempio che il CIO non abbia ovviato a questo problema , non si capaciteranno mai di quale spettacolo si stanno privando .
Vorrà dire che Tania vincerà la medaglia d'oro alle olimpiadi di Rio da una altra piattaforma e ci emozionerà volando come una farfalla che plana sull'acqua.

UN PO' DI NORMALITÀ

La notizia potrebbe sembrare non importante, ma la sentenza del tribunale di Bruxelles potrebbe rivoluzionare il calcio mercato.
Viene infattti confermato, almeno in Europa, il divieto per gli investitori privati, di detenere diritti di proprietà sui cartellini dei giocatori.
Il ricorso era stato presentato dal fondo di investimento Doyen-
In pratica, i fondi di investimento acquistavano una percentuale del cartellino del giocatore con l'obiettivo di guadagnare sulla successiva vendita.
Le società di calcio acquirenti, si trovavano così a dover trattare con la società proprietaria, ma anche con altri soggetti privati.
Negli ultimi anni, i fondi di investimento hanno inciso pesantemente sulla "geografia" e "geopolitica" calcistica.
Prendiamo ad esempio il caso dell'Atletico Madrid. La squadra madrilena acquista dal Porto Radamel Falcao, per 40 milioni ma il 55% dell'operazione è finanziato da fondo Doyen.

In teoria il calciatore è di proprietà dell'Atletico Madrid ma in pratica le decisioni sul futuro di Falcao le prende il fondo Doyen.
E infatti nel 2013 Falcao passa al Monaco per 60 milioni di euro, di cui solo 15 vanno nelle casse dei Colchoneros e 45 nel fondo Doyen.
Altro caso europeo è il Porto. Negli ultimi 5 anni il Porto ha inserito in bilancio circa 200 milioni di euro di plusvalenze derivanti da TPO (Third party ownership).
E adesso che succede? Intanto attenzione anche all'Italia e al mercato di alcune società, in particolare Milan ed Inter, che sembrano avere legami stretti con alcuni di questi fondi.
Considerando come sono cambiate le regole del fair play finanziario, modificato in corsa per favorire la "risalita" di alcune nobili decadute, segnaliamo quanto accaduto in attesa di vedere se e come le norme verranno fatte rispettare. 
Fonte: tutto-viola.it

domenica 26 luglio 2015

COMPARTIMENTI STAGNI

" Una parte del suo cartellino è proprietà di un privato ..." , ecco come si spiega uno dei motivi per cui Milinkovic/ Savic è ripartito da Firenze senza firmare e dirigendosi altrove .
Una vicenda dai contorni oscuri e che mostra ancora una volta come nel mondo del pallone ormai le dinamiche siano totalmente cambiate .
I procuratori muovono i giocatori come pedine e non solo seguendo il proprio interesse , i fondi di investimento ora hanno una valenza forse ancora più alta dello sponsor e purtroppo siamo a un punto di non ritorno .
Ovviamente non sono mancati i depistaggi sulla notizia  poiché si è parlato addirittura di Firenze come destinazione non gradita alla fidanzata del giocatore .
Nei miei ricordi ho pescato le parole che vennero pronunciate dalla moglie di Zidane quando il marito era in procinto di lasciare Torino per accasarsi al Real Madrid , la signora infatti gradiva molto il trasferimento in terra spagnola per abbandonare il freddo inverno piemontese .
Nel caso del francese però si può parlare di un giocatore affermato e noto al pubblico , Milinkovic è invece un ragazzo di 20 anni che deve ancora dimostrare il suo valore sul prato seppur se ne parli bene nell'ambiente così come ha relazionato Antognoni durante un talk show a Marina di Castagneto ospite di Mario Tenerani.
Ma quello che mi sorprende è la dinamica dei movimenti dei dirigenti viola i quali continuano a collezionare figurette nella gestione degli affari ( vedi Neto e Salah per citare gli ultimi due ma la lista sarebbe assai più lunga ...) , per non parlare di come viene gestita la comunicazione , non c'è una linea di condotta comune e l'impressione resta quella di una società strutturata per compartimenti stagni .
Gli interpreti del fantomatico progetto dei Della Valle dimostrano improvvisazione e questo non giova a nessuno .
Non si può vendere al pubblico solo illusioni , serve concretezza e tutto questo è assente nelle stanze di viale Fanti .
Firenze non merita di assistere ad una farsa del genere , la credibilità della proprietà sta raggiungendo il minimo storico e la gente si allontana dal "prodotto" che vorrebbero vendere , in fondo con gente del genere bisogna parlare solo di affari , i sentimenti non esistono e appartengono solo ai romantici del vero gioco del pallone .
Io mi consolo con una foto scattata insieme a Giancarlo Antognoni perché quella era la mia Fiorentina .


sabato 25 luglio 2015

L'AMATO FIUME

L'ultimo chilometro di ogni allenamento sulla media / lunga distanza mi fa sempre una certa impressione , alzo improvvisamente lo sguardo al cielo e faccio un lungo respiro per scaricare tutta la tensione accumulata .
La scorsa settimana il caldo torrido mi aveva giocato un brutto scherzo al petto , il sudore unito all'attrito della maglietta era stato in grado di ferirmi nonostante la ingente quantità di vaselina con cui mi ero unto .
Per un attimo avevo pensato di mollare la presa ma ero riuscito lo stesso ad arrivare a 21 chilometri anche grazie a un cerotto che sempre porto dietro in caso di necessità .
Stavolta ho cambiato ogni particolare , vale a dire il luogo , il ristoro , l'alimentazione , l'assetto e l'abbigliamento .
Il tempo più clemente e meno torrido mi ha aiutato , però il ruolo più rilevante lo ha giocato il circuito che ho scelto
Conosco quel posto metro per metro , ha la giusta pendenza , non ci transitano auto ,  si articola lungo un  fiumiciattolo e ci sono molti tratti ombreggiati , insomma è perfetto per correrci .
Il risultato è immaginabile  , ho avuto ottime sensazioni , l'idratazione ha funzionato e l'uso degli amati Booster mi ha messo le ali .
Sono i piccoli particolari che hanno un ruolo fondamentale , ma adesso che sono finalmente rientrato nei miei cenci non nego che ho ritrovato quella marcia perduta .
Il fiume , il rumore del vento che passa tra gli alberi , il laghetto dei cigni e infine quel ponte così amato poiché rappresenta il punto di arrivo dopo più di due ore di circuito .
Sono a casa , so come muovermi ,ho la consapevolezza di quello che voglio raggiungere , respiro ascoltando la musica degli Oasis .

giovedì 23 luglio 2015

LA VEGLIA

Una gara in notturna ha un certo fascino se poi ci aggiungi la presenza di amici da poco conosciuti che hanno la tua stessa passione allora si può tranquillamente parlare di una serata andata a buon fine.
Ma non è tutto perché la corsa fa parte di una festa che si ripete da 16 anni , è stato allestito un palco dove si esibiscono gruppi musicali , ci sono il bar la pizzeria e i giochi per i bambini .
Un spaccato della estate di paese dove la gente si ritrova per parlare e godersi il fresco viste le temperature di questi giorni .
Non avrei mai pensato di poter riapprezzare tutti questi momenti perché spostandomi spesso per lavoro mi ero impigrito fisicamente e mentalmente tanto da restare seduto sul divano per ore prima di coricarmi .
Mi ero completamente annullato disprezzando certi avvenimenti e li trovavo inutili .
Avevo compiuto un grosso errore di valutazione : amo stare con la gente e correndo ho riscoperto come sia piacevole vegliare .
La corsa è la mia dimensione ideale , è il grimaldello per mettere in disparte i momenti bui e assaporare la gioia di poter costruire qualcosa di migliore rispetto a quello che già possiedi .
È un modo sano per stare in compagnia seppur condividendo la fatica , ma non importa perché ti confronti e capisci che non sei solo .
Partecipando alle gare capisci di aver fatto la giusta scelta e ti godi ogni attimo .
È un mondo migliore .

mercoledì 22 luglio 2015

SCIVOLA VIA

Ormai mi lasciò scivolare sulla pelle così tante vicende che credo di possedere una pellicola impermeabile sopratutto se si parla di lavoro . Infatti non è sempre stato come negli ultimi tempi e provo veramente piacere nell'avere dato una svolta . Mi innervosivo con facilità e mancavo di quel senso di equilibrio tipico di chi ha poca esperienza , in alcune occasioni neppure riuscivo a prendere sonno e mi svegliavo al mattino successivo in preda a emicranie allucinanti , tutto questo mi rendeva poco lucido per qualche ora . 
Di fronte a quanto mi sono sempre immaginato in merito a una certa situazione sono rimasto impassibile e ho preferito non commentare affinché non rovinassi una piacevole serata in compagnia . 
Quel poco che ho costruito lo devo a chi mi ha dato fiducia e a chi ha creduto nelle mie capacità . 
Il resto ormai l'ho archiviato imparando dai miei errori e da lì sono ripartito per scoprire altre realtà del mondo del lavoro intrapreso . 
Non ho certezze però sto sul pezzo , a chi mi ha negato qualcosa non ci penso , a lungo ho rimuginato su certe frasi ma non più tempo per dargli importanza . 

lunedì 20 luglio 2015

SI SBALLANO

Lamberto è l'ennesima vittima dello sballo giovanile , era in vacanza a Riccione con gli amici , era andato a ballare al Cocoricò , luogo di culto nella dance degli anni 90 , una pastiglia di ecstasy gli è stata fatale , i suoi genitori non lo hanno neppure potuto vedere nonostante fossero stati scortati per 150 km da Città di Castello dove il giovane frequentava il liceo classico con ottimi voti e dove giocava nella squadra locale di calcio .
Dietro a quella maledetta pastiglia si cela un mondo nascosto in cui conta solo il business e il sedicenne umbro è servito come cavia per il letale mix .
La situazione è ormai fuori controllo da tempo è solo quando ci scappa il morto viene di nuovo a galla il problema dello sballo .
Mi è capitato di recente di vedere dei giovani giocare a carte e guardarsi negli occhi invece di tenerli sui cellulari .
Erano sobri e sorridevano , avevano addosso magliette sgargianti e cappellini da baseball con la visiera girata però si stavano divertendo e si prendevano in giro vantandosi delle carte che possedevano tra le loro mani . Per una volta mi sono accorto di come il futuro possa essere veramente loro a patto che non assumano anfetamine  e decidano di non abusare di alcool .
Trovo riluttante e di cattivo gusto vedere un ragazzo o una ragazza che si accompagnano con una bottiglia di birra oppure sorseggiano superalcolici , non riesco a farmene una ragione perché ho sempre preferito il dialogo alla solitudine di una serata passata a ubriacarsi .
Invece di sballarsi sarebbe opportuno affrontare il dialogo , guardarsi negli occhi per capirsi , ma il vero business delle anfetamine cova nell'ombra , quello invece del bere si manifesta in maniera più palese nei bicchieri e sui mass media nonostante venga chiesto di farlo responsabilmente .
Se fossi cinico vorrei avere in mano un farmaco contro la cirrosi epatica e  sono convinto che tra qualche anno farà un boom pazzesco , a quel punto brinderei io ai miei successi e alla mia lungimiranza .
Ma sono troppo triste di fronte a tutto questo degrado , vorrei fare qualcosa ma non ho mezzi , uso solo questo blog per dichiarare il mio stato d'animo perché sono un padre sensibile .


sabato 18 luglio 2015

RIMANE

L'abbraccio tra Manfredi Borsellino e il presidente della Repubblica Mattarella è carico di significati che riguardano sia il passato che il presente .
In esso c'è la solidarietà che accomuna queste due persone le quali si sono viste togliere dalla malavita organizzata i loro cari solo perché la combattevano senza mai fermarsi .
Chi ha assistito a questo gesto durante la commemorazione per il 23 anniversario della strage di Via d'Amelio ha in testa un concetto ben preciso che Giovanni Falcone spiegò a suo tempo ossia che la Mafia avrà prima o poi una fine .
Manfredi Borsellino ha dichiarato che non chiederà alcun trasferimento dalla Sicilia dove svolge il suo ruolo di commissario , deve rimanere e lo fa sia per la sorella Lucia sia per il presidente Mattarella .
È un segnale forte netto , è una spallata al caso intercettazioni che ha visto coinvolto Crocetta e Tutino , mai come oggi servirebbe un minimo di chiarezza su quella telefonata .
Il senso delle istituzioni e dello stato che possedeva Paolo Borselino vive nei cuori dei figli , lo spirito di sacrificio è una dote posseduta da pochissimi , quando è trasmessa in maniera così decisa può diventare un terremoto per il malaffare che si annida dietro gli interessi personali .
Tra chi ha sofferto inoltre esiste una solidarietà che va al di là della semplice facciata , è un qualcosa di ben radicato e che mai verrà estirpato , il lutto unisce più di tante parole perché quando cala il silenzio si viene a formare una corazza indistruttibile .
Lo stato deve dare segnali alla gente e non deve trincerarsi nelle proprie stanze , una impronta di questo l'ha concessa Manfredi Borsellino il quale resta in prima linea non allontanandosi dal proprio posto così come faceva suo padre , il quale era un esempio e non va mai dimenticato .

venerdì 17 luglio 2015

CONTINUANO A INFANGARLO

Il talento di Paolo Borsellino dovrebbe essere preso come un esempio , invece viene infangato dalle parole di un personaggio che ovviamente è desideroso di far carriera ma viene arrestato per truffa , falso e peculato .
La procura di Palermo smentisce l'esistenza della della conversazione tra Tutino ( il medico ) e Crocetta il quale ieri dopo le 14 si è autospeso da presidente della Regione Sicilia , ma resta l'offensività di quella frase relativamente a Lucia Borsellino , la quale si era dimessa dalla sua carica di assessore regionale alla Sanità dopo l'arresto di Tutino , inoltre le parole che ha pronunciato dopo essere venuta a conoscenza di quella intercettazione hanno il sapore amaro di chi viene colpito nel proprio intimo.
È l'ennesima sconfitta per una terra bellissima e all stesso tempo maledetta , l'attentato di via d'Amelio sarà sempre una ferita aperta e se verrà confermata la frase pronunciata da Tutino vorrà dire che la lezione del magistrato antimafia mai troverà applicazione.
Lucia sa bene cosa significhi essere la figlia di un uomo dello spessore del padre , ha vissuto con lui ogni singolo istante di quei giorni terribili .
Anche il solo gesto di avere pubblicato quelle intercettazioni è irresponsabile perché Paolo Borsellino era un uomo coraggioso e che mai si tirava indietro di fronte alle difficoltà .
Tutti sappiamo bene come lo stato lo abbia abbandonato nonostante il suo forte senso per le istituzioni in cui lui credeva fermamente .
Il messaggio contenuto in quella presunta intercettazione è di una chiarezza allarmante e non si può minimizzare , purtroppo in 23 anni nonostante le tante vittorie della giustizia c'è ancora qualcuno che vuole gettare ombre su coloro che amavano la legalità e volevano regalare alla loro terra quella libertà tanto sperata .


mercoledì 15 luglio 2015

MATTONELLE MAGICHE

Ogni volta che passavo davanti a quel cartello avevo un tuffo al cuore, mi giravo dall'altra parte e ingoiavo fiele . Ero convinto di non poterci più mettere piede in quelle strade come se mi fosse stato proibito .Perchè ? Cosa avevo compiuto di così terribile ?
Vivevo nella ristrettezza di una casa buia dove sbattevo in ogni angolo , mi consolavano la musica , la lettura , le corse e il calcio .
Ma la testa era sempre li , avevo un obiettivo preciso e volevo raggiungerlo , poi in un freddo pomeriggio di Gennaio in quel muro di gomma si aprì uno squarcio , quelle mattonelle si erano rivelate vincenti , erano il grimaldello per aprire di nuovo quella porta che aveva il sapore dolce della libertà .
Da quel momento ogni giorno si è trasformato in un tassello per completare il mosaico , poi è giunto il 15 luglio , come se fosse stato scritto da qualche parte . Addirittura sarebbe stato il compleanno di Ian Curtis , mi sono ricordato di tutto ciò mentre addentavo il pranzo mentre in testa mi ronzava ISOLATION . Ormai il segno era stato superato , al bivio avrei girato a sinistra imbocando poi la prima strada sulla destra , ho di nuovo visto il mio numero e ho realizzato il mio sogno .
Non me ne andrò mai più , la mia attesa è stata premiata , ho avuto ragione definitivamente ,  contro ogni pronostico mi sono ripreso la mia vita , d'ora in poi potrò ascoltare la mia musica in pace , mi eserciterò nella scrittura e finalmente potrò invitare gli amici a cena .
Sono tornato e mai come oggi è veramente bellissimo commuoversi ringraziando Dio per questo meraviglioso dono .

lunedì 13 luglio 2015

LA LEZIONE DI MAURO

Notte brava nel ritiro brasiliano per Zaytsev, Sabbi, Randazzo e il capitano Travica: i quattro pallavolisti della Nazionale sono stati immediatamente rispediti a casa per motivi disciplinari, sono stati trovati fuori dall'hotel alle 2 di notte. Il ct Berruto ha commentato: "Ci sono valori che devono essere a fondamento di ogni azione quando si veste la maglia azzurra". Convocati per le finali di World League Saitta, Botto e Nelli. 
Su segnalazione del tecnico federale Mauro Berruto sono stati convocati tre atleti per prendere parte alle Finali della 26esima edizione di World League. Davide Saitta, Iacopo Botto e Gabriele Nelli sostituiranno Dragan Travica, Ivan Zaytsev, Giulio Sabbi e Luigi Randazzo che lasceranno il Sudamerica per motivi disciplinari su decisione dello staff tecnico e della dirigenza, avendo disatteso delle indicazioni acquisite da tutto il resto della squadra. I quattro giocatori partiranno oggi stesso con un volo che li porterà in Italia, mentre l’arrivo di Saitta, Botto e Nelli è previsto martedì. Il presidente federale Carlo Magri, confermando la propria fiducia nel tecnico e nello staff, ha espresso il proprio disappunto e la propria amarezza per quanto accaduto alla vigilia di una manifestazione così importante; episodio che tra l’altro verrà attentamente esaminato in ambito federale. Contestualmente il presidente auspica una positiva e pronta risposta da parte di tutta la squadra.
Berruto: "Ci sono valori che devono essere a fondamento di ogni azione quando si veste la maglia azzurra. Se questo non era chiaro da oggi sono certo che lo sarà. Questa decisione, presa in accordo con la Federazione, ha il significato di rimettere al centro di ogni progetto tecnico il valore del rispetto dei ruoli e delle regole".

Fonte :tgcom24.it

Al di là di come finirà la WL il selezionatore azzurro ha dimostrato di possedere i titoli necessari per dare un esempio a chi non accetta le regole della nazionale di volley .
Berruto ha già vinto la sua sfida sottorete spiazzando tutti con una decisione controcorrente . 
Lo sport ha bisogno di persone del genere , talvolta contano più certi gesti fuori dal campo , infatti sono le lezioni di vita che riconducono alla vera essenza del gioco .
Chi ha sgarrato dovrà confrontarsi con se stesso e fare un enorme passo indietro per il futuro , magari proprio le vacanze estive potranno essere il giusto momento per riflettere e magari dare una prova di maturità . 

sabato 11 luglio 2015

INTERNATI E SUPERFLUI

Vent'anni fa a Srebrenica, zona ai tempi sotto tutela Onu, si consumò il più feroce massacro in Europa dai tempi del nazismo. Dall'11 luglio 1995, in pochi giorni, i serbo bosniaci di Ratko Mladic e le "Tigri di Arkan" di Zeljko Raznatovic massacrarono 8mila bosniaci musulmani, molti dei quali ancora oggi seppelliti in fosse comuni. Non tutti i responsabili sono stati rintracciati.
I fatti - La zona di Srebrenica, conosciuta per le sue fonti termali, divenne tristemente famosa per essere stata teatro del primo genocidio dalla Seconda guerra mondiale. Durante la guerra in Bosnia, tra il 1992 e il 1995, la città era un'enclave bosniaca all'interno di una zona abitata da serbo bosniaci; per questo motivo la Forza di protezione delle Nazioni Unite controllava l'area. I militari di Mladic e Raznatovic ebbero però vita facile nell'entrare in città e a deportare gli abitanti, per poi compiere la strage. I caschi blu olandesi, cui era stato affidato il compito di sorvegliare la zona, non si opposero all'azione armata. Un fatto, questo, che ha scaturito polemiche nel corso degli anni. Una corte olandese ha così deciso un risarcimento economico ai familiari delle vittime, ritenendo le truppe del proprio Paese corresponsabili della tragedia.

Il numero delle vittime non è definitivo - Le cifre ufficiali del genocidio avvenuto nell'ex Jugoslavia parlano di 8372 morti, ma il numero non è definitivo. Non tutti corpi sono stati ritrovati, il programma della cerimonia comprende comunque la tumulazione delle spoglie di 136 vittime identificate tramite test del Dna nel corso dell'ultimo anno. In passato nel cimitero di Potocari sono state già state sepolte 6241 persone.

Il ricordo di Renzi - Il premier Matteo Renzi ha pubblicato su Facebook un pensiero sui fatti del 1995. "Proprio in questi giorni la commemorazione del massacro di Srebrenica ha un peso maggiore: ci obbliga a ricordare i valori fondanti dell'Europa e a rinnovare l'impegno a costruire un luogo di pace per i nostri figli. Ci sono molte responsabilità, innanzitutto politiche, per quel che è successo nei Balcani 20 anni fa. La mia generazione è cresciuta avendo negli occhi quella strage", si legge nel messaggio del presidente del Consiglio.

Autorità da tutto il mondo - Circa 50mila persone hanno preso parte alle commemorazioni in ricordo delle vittime, al memoriale e cimitero di Potocari, in Bosnia orientale. Nei giorni scorsi si è svolta una marcia della pace, attraverso i boschi in cui la gente di Srebrenica tentò la fuga dalla "pulizia etnica" dei militari. Alla spianata del pianto anche diverse autorità internazionali; tra questi anche Bill Clinton e Madeleine Albright, presidente e segretario di Stato americani dell'epoca. Per rappresentare l’Italia la presidente della Camera, Laura Boldrini.
Fonte tgcom24.it 

Il tribunale dell'Aja riconobbe a suo tempo il massacro di Srebrenica come GENOCIDIO e in appello si parlò di PULIZIA ETNICA, proprio in relazione al fatto che c'era l'intenzione di di distruggere almeno una parte di un gruppo protetto .
In pratica a Srebrenica furono sono stati internati uomini e privati dei loro diritti , infine essendo stati considerati superflui sono stati eliminati .Alla luce dei fatti era divenuto un campo di concentramento e la lezione di Auschwitz non era stata messa da parte .

venerdì 10 luglio 2015

JAMES LI VOLEVA AMICI

Non sventola più la bandiera sudista, dopo 54 anni di esposizione ai venti, davanti al Parlamento della Carolina del Sud. E' stato ammainato lo stendardo confederato dal palazzo più importante di Columbia, la decisione è arrivata a seguito della strage razzista di Charleston.
In risposta alla violenza si erano levate, infatti, alte le voci della comunità di colore, che chiedeva la messa al bando dagli edifici pubblici della bandiera vista come simbolo di segregazione. Plausi anche dal presidente Obama.

E' la fine di un'era: la bandiera dei 13 Stati sudisti che combattevano contro quelli del Nord per mantenere la schiavitù è stata riposta per sempre, nel corso di un'affollata cerimonia. Per il presidente americano Barack Obama si è trattato di "un segnale di buona volontà e di riconciliazione, un passo significativo verso un futuro migliore".

Una squadra di sette guardie d'onore della Highway Patrol, due delle quali di colore, ha rimosso il vessillo di battaglia dei sudisti, simbolo della segregazione razziale, e lo hanno accuratamente ripiegato. La folla, intanto, gridava "Usa, Usa" e ora quel simbolo del vecchio Sud ribelle e razzista è destinato a un museo militare.

Il vessillo era stato issato 54 anni fa, come simbolo delle resistenze del  sud alla integrazione razziale, sulla cupola del Capitol dove sarebbe dovuto restare un soltanto anno. Nel 2000, tra polemiche e resistenze, era stato spostato sul prato antistante. Il massacro del 17 giugno in una chiesa nera di Charleston a opera di un bianco che si era fatto fotografare con quella bandiera ha riportato in auge il fronte del no alla bandiera.

L'ex cestista Michael Jordan raccontò di essere stato oggetto di discriminazione razziale quando era un ragazzino e saliva sul l'autobus per recarsi a scuola e doveva lasciare il suo posto a sedere ad una persona bianca .
Una volta il piccolo Mike si rifiutò di alzarsi dove si era seduto , la persona che gli intimò l'ordine gli sputò in viso mancandolo , mentre il futuro campione riuscì a colpire quel tizio con un lecca lecca .
Fu il padre di Jordan , James , a riportare un po' di serenità raccontando a Michael che si può convivere con i bianchi e poi si mise a sorridere come era sempre solito fare .




mercoledì 8 luglio 2015

DILUVIAVA

Le canzoni non vivono di solo amore, ma anche di nuvole e acquazzoni. Il più ispirato dal meteo è Bob Dylan, seguito dai due ex BeatlesJohn Lennon e Paul McCartney: sole, pioggia e tempeste sono infatti molto frequenti nei loro brani. Uno studio inglese coordinato da Sally Brown, dell'Università di Southamptonm, ha scoperto infatti che oltre 750 canzoni della pop music fanno riferimento al tempo e alla meteorologia.
Nella ricerca, pubblicata sulla rivista Weather sono stati analizzati i testi delle canzoni, i generi musicali, le chiavi e i collegamenti a specifici eventi metereologici. I più citati sono sole e pioggia, ma spesso le canzoni menzionano più di un evento meteo.

Oltre 900 cantautori o cantanti hanno scritto o cantato il tempo. Basti pensare che compare nel 7% delle 500 migliori canzoni di tutti i tempi, secondo la classifica stilata nel 2011 dalla rivista Rolling Stone. "Siamo rimasti sorpresi di quanto spesso il tempo sia 'raccontato' nella musica pop - commenta Brown - dalle semplici analogie fino ad essere l'argomento della canzone, come 'Blowin' in the wind' di Bob Dylan, o 'Bus Stop' degli Hollies".

Non mancano poi canzoni ispirate da eventi specifici, come la celebre 'Here comes the Sun' del 1969 di George Harrison, che trae spunto da uno dei primi giorni di primavera dopo un lungo, freddo e solitario inverno. I riferimenti al cattivo tempo sono più significativi negli Stati Uniti durante gli Anni '50 e '60, rispetto ai sereni Anni '70 e '80. Sono invece una trentina gli artisti, i gruppi e compositori il cui nome e' legato al tempo, tra cui i Wet Wet Wet, The Weather Girls e KC and the Sunshine Band.

Fonte : tgcom24.it 

Come spesso accade in certe giornate il nostro umore è in linea con il tempo atmosferico e riguardo al caldo che sta investendo la nostra penisola non è semplice restare concentrati , tutti vorremo refrigerio, ma sembra che nelle prossime ore le temperature si abbasseranno. 
Allora potremo suonare un'altra musica magari gustando uno splendido paesaggio insieme alla persona che amiamo , il mio primo bacio lo detti ad una ragazza in una serata piovosa , era aprile di 21 anni fa ed è proprio destino che il dark faccia parte di me . Infatti dai gusti musicali si vedono tanti tratti della personalità . 
Chissà perché quella sera mentre mi addormentavo canticchiavo qualcosa dei Doors , eppure era stato un giorno bellissimo , Jim faceva da colonna sonora mentre la fuori imperversava il diluvio universale . 

martedì 7 luglio 2015

NON VOGLIONO LE FEMMINE

La polizia ha chiuso in India una clinica in cui si determinava, violando la legge indiana, il sesso di nascituri e si praticavano aborti quando si trattava di bambine. Sono stati arrestati il proprietario dell'istituto e altre due persone. L'operazione è scattata dopo la denuncia di una donna che contro la sua volontà è stata portata nella clinica dai parenti del marito e costretta ad abortire perché incinta di una femmina.
Il commissario ASP Shankalp Sharma ha indicato che la clinica si trova a Meerut, nello Stato di Uttar Pradesh, e confermato che in essa si recavano donne incinte anche dal vicino Stato di Haryana per determinare il sesso del feto che portavano in grembo ed eventualmente abortire se si trattava di una femmina.
Fonte: tgcom24.it

Ho spesso parlato della situazione indiana in particolare della non tutela dei diritti umani, non sono affatto sorpreso da quanto ho appreso però la loro situazione va monitorata assai più frequentemente poiché si tratta di un subcontinente ricco di contraddizioni così come lo è la Cina dove vige ancora la legge del figlio unico e dove sono state provocati aborti forzati in un numero impressionante .
Secondo una stima dell'ONU ben 200 milioni di bambine nel mondo non sono nate per aborti selettivi basati sul genere sessuale . 
Sono dati che fanno riflettere .

lunedì 6 luglio 2015

DA NOI NON ATTECCHISCE

Non è semplice da spiegare ma ormai il calcio attuale si muove tramite vari fondi di investimento e talvolta mi fa un certo effetto abbinare il pallone con la finanza non spicciola.
Lentamente emergono particolari interessanti su come viene mosso il denaro per giungere all'acquisto di quel calciatore oppure per gestirne i diritti di immagine oppure perché secondo una recente circolare FIFA alcuni tipi di fondi di investimento sarebbero stati messi al bando ,ma come è ovvio la legge è stata aggirata soprattutto in Spagna e in Portogallo .
È di oggi la notizia dell'acquisto da parte del Barcellona di Arda Turan che ha versato all'Atletico Madrid la cifra di 34 milioni di euro più 7 di bonus e vestirà la maglia blaugrana fino al 2020. 
È interessante notare come un un ventottenne sia stato valutato una cifra così alta seppur sia capitano della nazionale turca ma poi vado a vedere chi ha la procura del calciatore e  mi tolgo ogni dubbio .
Se il nome Doyen fino a poco fa era solo un qualcosa di sconosciuto a breve ne conosceremo altri e lentamente ci dimenticheremo la forma sferica .
Ovviamente in Italia restiamo assai indietro per questi tipi di acquisto nonostante le presenza di Thoir e Bee in 2 delle maggiori nostre società .
Anche l'attenzione dei tifosi si è spostata all'estero poiché l'appeal del nostro campionato si sta rarefacendo , eccetto la finale di questa ultima stagione in coppa Campioni sarà complesso arrivare ad un successo continentale .
Gli investitori nel nostro paese latitano per vari motivi e li capisco benissimo , però questo conferìrbbe molta più credibilità alla nostra realtà .
Mi auguro vivamente che l'asse Mendes- Firenze sortisca buoni risultati , ma i dubbi restano .

sabato 4 luglio 2015

LAURA HA SMESSO DI AMARSI

Ha 24 anni Laura, è fiamminga e non ha una malattia fisica incurabile, ma ha chiesto e ottenuto di morire. "La vita non fa per me", ha spiegato ai medici che le hanno dato l'ok per l'eutanasia questa estate, in una data ancora da stabilire. Il caso sta scuotendo l'opinione pubblica in Belgio. La legge nazionale sul fine vita prevede che un paziente possa chiedere l'eutanasia anche in caso di "sofferenze psichiche insopportabili".
Depressa fin dalla scuola materna - Laura, sin dalla scuola materna, nel mezzo di un'infanzia difficile, ha sempre pensato al suicidio: "Vedevo gli altri bambini giocare, e mi chiedevo cosa ci facessi là, non avevo alcuna voglia di vivere". La ragazza si e' raccontata al quotidiano "De Morgen", lasciando testimonianza di un malessere subdolo e onnipresente. "Ho l'aria molto calma ora, ma probabilmente tra poco mi rotolerò per terra dal dolore che m'infliggo, la mia lotta interiore non ha mai fine".

All'età di 21 anni ha deciso di farsi internare - La giovane donna vive ora alcuni giorni a settimana in un piccolo appartamento, ma dai 21 anni ha chiesto volontariamente di essere internata, un tentativo di guarire da una sofferenza interiore che le ha già fatto infliggersi automutilazioni e tentativi di suicidio. "La mia vita è una lotta quotidiana sin dalla nascita, certi giorni mi trascino letteralmente di secondo in secondo, i miei 24 anni sono stati un'eternità".

Laura: "La mia famiglia e i miei amici hanno capito" - Il punto di svolta arriva in clinica, dove conosce un'altra ragazza, Sarah, con cui riesce finalmente a parlare liberamente della sua vita ma soprattutto della morte. Ed è Sarah a darle l'idea dell'eutanasia, che ha chiesto anche per se stessa. Da allora la prospettiva di una morte certa ha come placato Laura, che dopo il via libera dei tre medici richiesto dalla legge belga, sta organizzando i suoi funerali: "I miei amici e la mia famiglia hanno capito, conoscono la mia storia e sanno che è la soluzione migliore per me".

Laura: "Tutti i giorni mi chiedo se voglio morire, la risposta è sempre sì" - Come il caso di Laura, ce ne sono in Belgio circa 50 l'anno, pari al 3% di tutte le eutanasie effettuate nel Paese, che lo scorso anno ha legalizzato anche le procedure di fine vita per i bambini. "L'eutanasia resta una decisione violenta, e ogni giorno - ammette la ragazza - mi chiedo: lo voglio veramente?". Ma, aggiunge subito, "ogni giorno, la risposta è sempre sì". Perché "l'eutanasia rende la mia morte inevitabile, ma almeno dignitosa".

Fonte : tgcom24.it

venerdì 3 luglio 2015

EMOZIONI GIAMAICANE

La sconfitta di Rafa Nadal contro Dustin Brown è sintomo di una usura che ha colpito il tennista maiorchino dopo anni di successi .
Non sono molto stupito da tutto ciò perché anni fa a Wimbledon assistetti ad una delle sconfitte più impreviste , era il 1987 quando il campione uscente Boris Becker , astro nascente del tennis , venne eliminato dal torneo dallo sconosciuto Doohan .
Fu un episodio isolato poiché nel 1989 Becker vinse il suo terzo Slam sull'erba e mise alle spalle quella sconfitta .
Chi invece accusò pesantemente una sconfitta per mano di Brad Gilbert fu McEnroe il quale si prese un periodo sabbatico senza poi più tornare ai livelli di prima .
Niente però in confronto a quanto accadde nel 1989 quando Ivan Lendl subì una sconfitta rocambolesca contro lo sconosciuto americano Chang in un pomeriggio parigino senza precedenti .
Il ragazzo di Hoboken con una tattica perfetta spedì fuori giri il n.1 al mondo giungendo poi in finale e vinse il torneo sullo svedese Edberg .
La crisi di Nadal è invece fisica , l'infortunio patito alla schiena lo ha debilitato e a 29 anni è ormai logoro .
Brown è il n.102 al mondo e ha vinto alcuni futures, non so cosa accadrà nei prossimi turni ma di sicuro serve un tennis champagne come il suo .
Sul campo il tedesco emoziona , ma nel suo sangue scorre sangue giamaicano , perciò il suo tennis lo possiamo avvicinare al reggae di Bob Marley.
Godiamoci queste piccole perle perché il gioco di volo è ormai scomparso , i tennisti sono molto muscolari e usano le loro racchette non certo per ricamare .
Prima o poi finirà l'epoca dei colpi potenti e assisteremo di nuovo alla verticalizzazione , perché il rovescio in back ha un fascino senza tempo , se poi concludi il punto con una stop volley allora si raggiunge l'estasi, Brown ne sa qualcosa e con i suoi saltelli fa gioire le folle .

giovedì 2 luglio 2015

VA MALE

" Reggiti forte stanotte , l'egziiano se ne va " con questo semplice messaggio che ho letto nel tardo pomeriggio mi sono reso conto che la vicenda Salah è giunta al capolinea e questo dimostra ancora una volta di come in Fiorentina ci siano dei gravi problemi a livello operativo .
Di recente ne avevo avuto la dimostrazione durante la presentazione del nuovo allenatore Sousa quando Daniele Pradè interrogato sul mercato girò la domanda a Roegg in maniera netta e senza lasciare alcun dubbio .
Il contratto di Salah invece fa parte di una gestione che definirei fallimentare , il giocatore si era tutelato facendo inserire nel contatto una clausola che gli permetteva già a Giugno di svincolarsi dalla società di Viale Fanti .
La presa di posizione del giocatore l'avevamo capita già dallo scambio di tweet tra un lui e una testata giornalistica in cui rispondeva in maniera beffarda a un cronista .
Poi è arrivata la comunicazione del deposito del contratto con conseguente ordine da parte della società al giocatore di presentarsi al ritiro di Moena .
Passano poche ore e infine arriva una dichiarazione di un legale di Salah direttamente da Dubai dove si legge che il giocatore è intenzionato a trasferirsi in un altro club italiano .
A questo punto si capisce che lo strappo si è veramente consumato e margini per ricucire non ci sono, attendo qualche segnale dai Della Valle ma dubito che arriverà , verranno percorse le vie legali per districare questa matassa .
Non sono convinto sull'operato di questa società e mi auguro vivamente che Jorge Mendes prenda in mano la situazione facendo sbarcare in riva all'Arno qualche giocatore valido , sinceramente sono stanco in merito a certi atteggiamenti di facciata da parte dei dirigenti che operano per conto della famiglia Della Valle .
È palese che Salah giocherà in una squadra dove percepirà uno stipendio più alto , chiunque agirebbe in questo modo ma resta il ruolo molto discutibile di muoversi in ogni campo da parte della società viola .
Non esiste un progetto e neppure una programmazione , si va avanti solo per inutili frasi di facciata per proteggere il proprio operato , a breve in Santo Spirito ci sarà la presentazione delle nuove maglie e ovviamente verranno date in pasto ai tifosi le solite fandonie .
Questo atteggiamento mi ricorda qualcuno che sa solo dire : " va tutto bene" però evita di guardarti negli occhi per paura di essere incenerito perché sta dicendo falsità .

mercoledì 1 luglio 2015

UN SELFIE CON LE FIGLIE

Selfie With Daughter , come l’hashtag lanciato su Twitter. Si legge «Fatti un selfie con tua figlia per dimostrare quanto è bello e importante avere una figlia e istruirla». E’ all’insegna della lotta all’infanticidio selettivo la campagna del primo ministro indiano 64enne Narendra Modi, che domenica, in una trasmissione radiofonica, ha invitato i suoi connazionali a inviare dei selfie che ritraevano insieme padre e figlia con l’hashtag per lanciare una campagna contro l’assurda discriminazione che penalizza le bambine spesso considerate un «peso per le famiglie» e che è nota come «Beti Bachao, Beti Padhao» (Salva tua figlia, istruisci tua figlia). In realtà, l’idea appartiene a un sindaco di un villaggio dell’Haryana, dove il divario demografico tra i sessi è molto alto, e che aveva organizzato un concorso fotografico su Whatsapp. La trovata di Modi è stata però criticata sui social. Un’attivista comunista Kavita Krishnan, che fa parte di un’associazione contro gli stupri, ha accusato il premier di «avere un passato di molestatore di ragazze» e ha invitato a non condividere con lui le foto delle proprie figlie. Un’attrice televisiva, Shruti Seth, ha invece bollato l’iniziativa come parte dell«ossessione di Modi per i selfie (ne aveva fatto uno con il premier cinese Li Keqiang) e ha sollecitato invece delle riforme a favore dell’emancipazione femminile. Nonostante queste voci discordanti, la campagna ha ricevuto una marea di adesioni, sia in India che in altri Paesi, e stanno twittando foto sia personaggi dello spettacolo e dello sport, che gente comune che hanno inondato i social di selfie con le proprie figlie .
Fonte : corriere.it