martedì 29 novembre 2016

STAGNO PER 50 CHILOMETRI

Pensavo che avrei festeggiato diversamente questa medaglia invece mi trovo ai box bloccato da una influenza con annessa tosse , inappetenza e dei brividi simili alle convulsioni .
Ormai la stagione volge al termine , non mi cimenterò in altre gare , così ho deciso e le gambe chiedono una tregua fino ad inizio 2017 .
Non mi comporterò come nel dicembre dello scorso anno quando andai a Pisa per una mezza maratona , resterò nei pressi del fiumiciattolo poi mi dirigerò verso la campagna , terminerò la mattinata con un bel pranzo in famiglia , poi andrò a far visita a qualche parente e nel dopocena ci sarà la partita .
Sembrerà una domenica abitudinaria ma almeno per me non lo è , da ragazzino facevo spesso visita agli zii con i miei genitori oppure venivano loro da noi , capitava assai frequentemente che la domenica avessimo ospiti nel tardo pomeriggio per una merenda succulenta .
D'inverno passava spesso il nipote di mio nonno e non perdeva occasione di farci trascorrere ore molto piacevoli , era divertente soprattutto se si fermava anche a cena nonostante il parere contrario della moglie e della figlia , ma lui non ammetteva repliche , voleva stare a casa nostra e quando ci invitava da lui era solito tirare tardi a chiaccherare di qualsiasi cosa .
Il desiderio di normalità e di semplicità mi attanaglia la mente , come un fraseggio stretto nel gioco del calcio , è merce rara .
Lo noto anche quando sono per strada , opto sempre per la soluzione più sconatata nel caso in cui si presenti un imprevisto .
Ho analizzato i dati dei primi 30 chilometri di due giorni fa , avrei fatto il personale e per un bel po' ho cullato il progetto , poi ho fatto di necessità virtù , l'adduttore destro era indolenzito , si mi fossi ritirato avrei gettato alle ortiche tanto lavoro , mi ha sorretto la testa e quella voglia irrefrenabile di essere di nuovo in vetta indipendentemente dal tempo segnato sul cronometro.
Ho saldato  ancora con più stagno le idee che porto dietro da quando ho deciso di correre sulle lunghe distanze , siccome sono anche lento le situazioni complesse esaltano quel poco di talento posseduto .
Non oso immaginare cosa potrebbe accadere durante una ultra , tra tre mesi lo saprò conoscendo il brivido dei 50 chilometri .


domenica 27 novembre 2016

MARATONA LUDICA

Chilometro 30 della maratona di Firenze , faccio il ristoro ma sento che la benzina è veramente poca nel serbatoio , lascio andare i miei amici e resto solo .
La ecomaratona di poco più di un mese fa è una spada di Damocle sulle mie gambe , inizio ad avere paura di ritirarmi per la prima volta , ma non voglio perché l'ho promesso a una persona , ci sono i miei amici con cui mi alleno da tempo che ormai saranno ad un buon punto del percorso e arriveranno prima ovviamente .
Non ho alternative , inserisco il pilota automatico , abbasso i battiti ma serve qualcosa per distrarsi in quei 12000 metri restanti , sul viale Fanti davanti al Bar Marisa ci sono dei bimbi, vado loro incontro e batto le loro mani .
Per un bel tratto vado a testa bassa , alterno corsa a camminata poi inizio a intravedere tante persone conosciute , mi incitano dicendo "SE PUEDE " leggendo la scritta che ho sul retro della maglietta , si entra in centro e decido di cambiare il canovaccio , vedo un gruppo di ragazze che ballano il flamenco e mi unisco per uno strano balletto tra le risate generali, vicino a Ponte Vecchio sento una voce che mi chiama , riconosco la persona , la abbraccio e saluto il bimbo che è con lei , poi al ponte alla Carraia vedo un amico di una squadra di Siena , lo affianco , camminiamo avvinghiati alcuni metri poi riparto salutandolo , poi arriva l'ultimo ristoro , va in scena il siparietto con una ragazza mora che ride vedendomi fare il verso del criceto , mancano 2195 metri al traguardo , inizio a dire ai passanti che a Firenze non fallisco mai , la gente ride poi arriva il rettilineo finale vedo il cartello del chilometro 42 ,  allora esibisco con le dita il numero 7 , è il delirio , gli applausi sono trascinanti , vado il tappeto , ringrazio Gesù per questa gioia , penso alle mia famiglia , a babbo a mamma , agli amici con cui sono venuto a qua e che sono persone stupende , penso a coloro che non attraversano momenti facili , varco la finish line senza spargere lacrime , poi arriva quel momento , vedo la REGINA , è tra le mani di una bellissima ragazza mora fasciata in uno splendido giubbino giallo , voglio che sia lei a consegnarmela , lei ride , abbasso la testa, indosso l'oggetto e abbraccio la ragazza che nel frattempo è divenuta rossa in viso, la bacio sulle guance lei ricambia poi mi allontano , dopo alcuni minuti incontro gli amici e la festa si completa , sono tutti finisher .
Questo gruppo è straordinario , una miscela ben assortita.
È stata una maratona ludica senza assilli di tempo , la mia Firenze ha contribuito a renderla eccezionale , sono riuscito ad entrare in diretta sulla radio ufficiale dell'evento poiché mi ha intervistato in gara uno dei loro inviati ma ho fatto presente che ascolto la concorrenza intervenendo con uno pseudonimo noto .
Le risate si sono sprecate e giornate del genere entrano nella classifica dei momenti indimenticabili .

Ps: al ristoro del km.25 ho pure baciato le ragazze della mia squadra che erano di servizio incluso il responsabile che aveva un sorriso a 32 denti nel momento in cui mi sono avvicinato .

sabato 26 novembre 2016

CAMMINANDO COL SORRISO

La vigilia di questa nuova maratona la vivo con un po' di distacco , ripeto i soliti gesti che ormai ho appreso e non ho intenzione di cambiarli .
A metà pomeriggio mi scrive un amico che correrà con me , dalle parole appare ansioso ,poco sereno , perciò decido di comporre il suo numero di telefono e lo contatto.
"Ogni volta che corro a Firenze sono più agitato del solito , dimmi due parole per favore " esordice così dall'altro apparecchio .
Mi viene spontaneo un sorriso , gli rispondo che sarà una festa lunghissima in mezzo a tanta gente , poi aggiungo un aspetto che ritengo molto importante ossia dimenticarsi del tempo con cui percorreremo quei chilometri .
" Non saremo schiavi del nostro orologio , sarebbe un grave errore pensare alla prestazione , se pensiamo esclusivamente a quella perdiamo l'essenza del divertimento , godiamoci una delle città più belle del mondo , il nuovo percorso ci aiuterà di sicuro ad alleviare la fatica , se a un certo punto saremo in difficoltà cammineremo , non ci sarebbe niente di male , io non mi vergogno ad ammetterlo anzi fa parte della scommessa che abbiamo intrapreso , nel regolamento non si parla di gesti atletici specifici , se arriviamo nel tempo prestabilito la medaglia l'avremo al collo "
L'amico inizia ridere e mi dice : " Ci si vede domani , magari camminando saremo un po' riposati ".
È tutto vero quello che afferma il mio amico ma sono convinto che sorrideremo con più gusto .

venerdì 25 novembre 2016

UNA LINEA DI PAROLE

Non so perché ma stavolta mentre ritiravo il pettorale all'Expo sono rimasto un po' più freddo del solito , ho avuto quasi una sensazione di distacco , come se fossi indifferente .
Non ho fatto foto ne ho comperato alcunché, mi sono fatto consegnare vari volantini pubblicitari e li posizionati nella busta .
Poi ho guardato la linea verde tracciata sull'asfalto mentre stavo tornando verso l'auto , in quella vernice si cela una risposta importante .
Sono mesi che non mi fermo , ho percorso migliaia di chilometri per presentarmi a questo appuntamento nelle condizioni migliori , ho fatto massaggiare la coscia indolenzita onde evitare ulteriori problemi e le fibre si sono riallineate .
Non sono più un ingenuo come 2 anni fa , da un lato sento addosso delle responsabilità dall'altro ho preso consapevolezza di cosa voglio .
Dietro l'ironia c'è la serietà ma anche la serenità nel fare delle scelte .
In quella sottile linea verde c'è una svolta , ci sono parole che ho tutto il diritto di sentir pronunciare, attendo quel momento con calma , so che arriverà , è fisiologico.
La pazienza passa da queste prove , come un panino addentato con fame e gustato con piacere , in ogni boccone viene soddisfatto il palato , se ci aggiungi qualcosa da bere il quadro si completa .
Ho fatto un fioretto e non mi allontanerò più di tanto da casa , la gara più importante la porterò in fondo ascoltando quelle parole , nel frattempo seguirò quella striscia verde e se sarò affaticato camminerò .
Non ci trovo niente di sbagliato ad ammettere le proprie intenzioni , si chiama onestà intellettuale e sarebbe opportuno metterla in risalto più frequentemente .

giovedì 24 novembre 2016

I MUSCOLI DEL CAPITANO

La serata della cena della Mens Sana Runners volge al termine , stanno pulendo i locali , a un certo punto vedo il responsabile del gruppo Pietro Giannitti che si avvicina al portone per dirigersi verso casa , è tardi ma voglio fargli un regalo .
Lo chiamo , gli chiedo se vuole rilasciami una intervista , nonostante l'orario si dimostra disponibile e iniziamo a parlare .

Alessandro : "Grazie Pietro per il tempo che mi concedi seppur sia un po' tardi , parliamo un po' di te , come hai iniziato a correre ? " 
Pietro : " Ho praticato pattinaggio in Mens Sana per 17 anni , poi sentii il bisogno di misurami con altri sport , mi venne in mente di correre seppur all'inizio non fossi molto convinto per quello che stavo per intraprendere .
Era il 2003 e dopo circa un mese mi venne data la responsabilità da parte di Tafani di creare un gruppo di podisti , così è nata la sezione dei Runners della Mens Sana , la prima gara a cui partecipammo fu la Campestre di Pian del Lago , eravamo circa 8 persone della neonata società .
Con il passare del tempo mi sono appassionato alle gare correndo assieme a Carlo Mattia e Marco Ulivelli .

A: " Quale è stata la prima gara fuori regione a cui hai partecipato ? "
P: " Con Carlo e Marco partecipai alla Roma - Ostia  se non erro nel 2007 " .

A : " L'esordio in maratona quando e come è avvenuto ? "
P: " Era il 2008 quando per motivi logistici assieme ad altri amici della squadra Raffaella e Fabio (che a quei tempi erano spesso presenti )ci iscrivemmo alla Maratona di Firenze , ricordo benissimo che la corremmo sotto un'acquazzone incredibile , la terminai se non erro in 3h 41' "

A: " Mi risulta che hai partecipato anche ad alcune gare particolari "
P: " Sempre nel 2006 ho scalato il 'Pirellone ' a Milano , da 4 anni mi piacciono le Mud Run come la Inferno Run di Firenze e Pisa , ma ho corso anche 3 volte le Strong Man Run " 

A: " E le Ultramaratone quando le hai iniziate a correre ? "
P : " Tre anni fa ricevetti un volantino di una gara a Foiano , una 6 ore che si svolge nel paese durante il mese di maggio organizzata dalla Avis , mi informai e venni a conoscenza che si girava attorno , così mi iscrissi e ho partecipato in seguito a tutte le edizioni , inoltre una volta sono stato anche fuori regione alla 6 ore della Birra a Castel Bolognese .
In tutto ho corso 5 maratone , 4 ultra , 27 mezze , 3 Strong , 7 Mud , 2 scalate e 2 triathlon ". 

A: " Quale è la maratona che ti è piaciuta di più e in quale hai fatto il tuo personale ? " 
P: " Senza alcun dubbio Roma , l'arrivo al Colosseo è splendido , ma è anche la più dura poiché il percorso non è semplicissimo , il miglior tempo in maratona però non l'ho ottenuto nella capitale bensì a Latina dove il cronometro segnó 3 ore e 21 minuti ". 

A:" Pochi giorni fa ti sei recato a New York e assieme ad alcuni ragazzi della Mens Sana hai partecipato alla maratona più famosa del mondo , però l'hai preparata in soli 45 giorni a causa di un infortunio che hai patito in estate , come ci sei riuscito ?"
P: "L' esperienza oltreoceano è stata esaltante , era la prima volta che volavo negli States per una gara , devo ammettere che le gambe non giravano benissimo, sapevo che dovevo rimanere sereno di testa ed ero consapevole a cosa andassi incontro .
La partenza è stata coinvolgente , quei 2 chilometri sul ponte da Verrazzano in mezzo a tanta gente mi ha galvanizzato , il panorama non aveva eguali , inoltre rispetto a tante gare che si svolgono in Italia non manca la gente ad incitarti per tutto il percorso .
È stata una gara molto bella ma dura soprattutto la seconda parte , ho chiuso la maratona in 4h e 19' circa " 

A : "Quali sono i progetti per il nuovo anno ? "
P: " Correrò di nuovo a Foiano poi mi cimenterò nelle Mud , farò un'altra maratona , c'è stata una proposta da parte dei mensanini di volare nuovamente oltreoceano e partecipare alla maratona di Honolulu ".

A: " Hai qualche sogno nel cassetto ancora da realizzare , una 100 km ? "
P: " Sarei attratto dalla partecipazione alla scalata dell'Empire State Building , una corsa verticale molto gettonata " .

A:" Puoi spendere qualche parola sui Mens Sana Runners ? " 
P: " È un gruppo molto giovane , variegato , l'età media si aggira sui 36 anni , va tenuto ben saldo sopratutto in estate quando c'è meno partecipazione alle gare di campionato , anche quest'anno siamo arrivati secondi per pochissimo " .

A: " C'è un personaggio sportivo che ti attrae per i suoi valori ? " 
P: " Ammiro Alex Zanardi , la sua storia trasmette un messaggio importante e di speranza , è un esempio di vita "
 
A: " Di tutte le gare a cui partecipi nella provincia di Siena quale è la tua preferita ? "
P: " Senza alcun dubbio il Cross dei Rioni ,è  una non competitiva esaltante che da una carica straordinaria, si attraversa tutta Siena e poi andiamo a cena " .

A: " Grazie Capitano , tanti auguri ancora di buon compleanno " 
P: " Grazie e sempre Forza Mens Sana " 

Ringrazio Pietro per la disponibilità e mi scuso per avergli tolto qualche ora di sonno , me ne assumo ogni responsabilità poiché quando c'è lo sport nel mezzo non guardo l'orologio . 

mercoledì 23 novembre 2016

I SILENZI PER CAPIRE

Il silenzio in questi giorni è la migliore medicina che possa esistere , non mi attendo niente di particolare per domenica , penso solo ad arrivare in fondo assieme ai soliti amici , non mi sono avventurato sopra i 30 da più di un mese , ho scaricato tutte le fatiche e sfrutterò nel miglior modo possibile quelle sei ore .
Incontrerò tanti altri amici con cui sono in contatto , per alcuni è la prima volta e guardandoli negli occhi proverò dei brividi .
Sono sensibile a certe situazioni , ho imparato cosa significhi soffrire , me lo ha insegnato la REGINA .
I lunghi viaggi sono ormai una costante , può cambiare il luogo dove compierli ma hanno un fascino che supera ogni aspettativa .
Forse con il passare del tempo mi annoierò tornando su distanze più brevi , solo in quel momento sarò soddisfatto , magari comprerò un pezzo di terra dove allevare polli , coltivare ortaggi vivendo a contatto con la natura totalmente .
Sono un uomo di campagna , il verde lo trovò più consono del blu , seppur ultimamente per motivi di lavoro sia costretto a dirigermi sulla costa .
Ci pensavo stamane all'ora di pranzo , il silenzio della pineta e le case dei villeggianti serrate regalano malinconia ; sono stati pochissimi i giorni di vacanza trascorsi  al mare lo scorso luglio .
Credevo di avere staccato la spina , invece il telefono continuava a squillare , talvolta mi imbattevo in alcune persone conosciute che mi chiedevano se avessi provveduto a correre al mattino .
In una giornata un po' noiosa poi ho avuto la fortuna di incrociare qualcuno che come me ama le lunghe distanze , abbiamo scambiato due parole in merito , ho saputo che avrebbe partecipato ad una gara internazionale oltreoceano .
In quegli occhi ho visto la mia stessa luce , la REGINA ci ha fatto un regalo ossia ha voluto donare delle risposte a domande sconosciute .
Se tanta nebbia si è diradata lo debbo ad una decisione presa in un caldo agosto , da lì in poi ho cambiato opinione su tanti aspetti , ho conosciuto la libertà andando controcorrente , qualcuno ha provato a farmi desistere ma ho preferito così e mi sono sentito capito .



martedì 22 novembre 2016

I RAGAZZI DI ZINGONIA

Caldara , Conti , Petagna , Gagliardini , Grassi e Kessie sono nomi noti per chi frequenta lo stadio di Bergamo , rappresentano infatti il nuovo che avanza e che si dimostra alla altezza della situazione .
Il settore giovanile dell'Atalanta è il fiore all'occhiello di società che ha sempre sfornato tantissimi giocatori finiti poi in grandi squadre e infine nella nazionale .
Rispetto all'Udinese gli orobici tendono più frequentemente a far esordire italiani nella massima serie con i risultati noti .
La presenza di un tecnico come Gasperini in panchina da quel tocco di romantico che nel calcio contemporaneo è assente , il suo 3-4-3 sviluppato ai tempi del Crotone è il sigillo ad una filosofia di gioco dove si predilige le discese sulle fasce con un pressing asfissiante in mezzo .
L'allenatore piemontese ha fatto delle scelte mirate dopo le prime gare di campionato quando i risultati erano veramente scarsi , si giocava il posto nella partita contro il Napoli ,doveva  portare a casa un risultato positivo , ha stravolto completamente la squadra , ha scelto la linea verde per ingabbiare gli azzurri e ha avuto ragione .
Adesso gli orobici sono l'unica squadra in tutta Europa ad avere una striscia di risultati favorevoli , è emozionante sapere queste notizie , sono un vero schiaffo al pallone dei procuratori , delle plusvalenze , delle TV .
Il pallone vive di queste storie , non esistono alternative , coloro che credono di poter stravolgere le regole hanno trovato pane per i loro denti .
Il futuro di questo gioco sta nei giovani , la loro freschezza è un segnale importante per tutto il movimento , le TPO sono fredde e neppure bidimensionali ,invece  i presidenti di una volta sapevano scegliere , avevano una cultura calcistica sviluppata sui campi e con un occchio al bilancio , lo scouting aveva un peso specifico .
Tutte  queste regole a Bergamo sono rimaste immutate negli anni, hanno inziato a capirlo di nuovo a Milano sulla sponda rossonera  , a Sassuolo , a Torino sia in casa bianconera sia granata , a Firenze ancora no eppure ci sarebbe un precedente importante , forse la proprietà farebbe bene a rileggersi cosa accadde nella seconda metà degli anni 60 quando Baglini costruì un piccolo capolavoro .

lunedì 21 novembre 2016

PASSATELA A FEDERICO

E se il Tata non avesse compiuto quella parata a inizio gara ?
E se Ilicic avesse sbagliato anche questo rigore ?
E se si fosse di nuovo materializzato lo spettro del dopo sosta che tante volte ci ha colpito in passato con delle conseguenze irreparabili per la stagione ?
Ero scettico , teso , di fronte a tutti quei tifosi giunti a Empoli le figuracce dovevano essere evitate , ogni dubbio si è volatilizzato nei minuti iniziali grazie al gol del vantaggio di Bernardeschi .
Il ragazzo proveniente dal settore giovanile è stato il mattatore della gara , la squadra si è stretta attorno a lui , a Borja e Ilicic , i tre con il tasso tecnico più alto della rosa .
Gli azzurri non hanno  lo smalto della passata stagione , la loro posizione in classifica parla chiaro, l'estremo difensore Skorupski ha evitato un passivo ben peggiore , ma queste sono le partite che iniettano fiducia nel gruppo .
La partita di coppa e quella di Lunedì prossimo contro l'Inter consegneranno altre risposte , si nota una condizione atletica migliore , inoltre non si riesce a capire per quale motivo questa squadra in trasferta abbia una marcia diversa rispetto alle prestazioni maturate in casa  .
È palese come il ragazzo di Carrara sia devastante quando gioca dietro le punte , sia ieri che a Cagliari si è mosso con un passo diverso , sta maturando .
Abbiamo dei limiti , ne siamo consapevoli , ma nel caso in cui si riesca a far passare il gioco dal numero 10 qualcosa può essere cambiato .
Bisogna sfruttare il calendario , serviranno punti anche contro Napoli e Lazio , senza dimenticare che a breve recupereremo la gara contro il Genoa .
Nel caso in cui evitassimo cali di tensione in difesa diremo la nostra anche nelle gare più complesse .
Contro il Crotone , li abbiamo toccato il fondo , ora la zona UEFA è più vicina , con un po' costanza si può invertire la tendenza .

sabato 19 novembre 2016

LA RIPARTENZA DI SONIA

Di recente ho avuto la possibilità di intervistare telefonicamente l'Assessore al turismo del comune di Siena Sonia Pallai la quale il 6 novembre ha partecipato e portato a termine la maratona di New York , ne è venuta fuori una chiacchierata ricca di spunti .

Alessandro :  Buongiorno Sonia , bentornata dagli States e complimenti per la medaglia di finisher di cui ti sei fregiata . Mi spieghi perchè hai deciso di correre una maratona ? 

Sonia : Buongiorno Alessandro e grazie per i complimenti , devo dire che correre  "la maratona di New York " ( non una maratona), era uno dei miei sogni, come quello di andare un giorno in Australia, fare un viaggio a cavallo. Quando "sognavo", ne' correrevo ne' andavo a cavallo. Erano sogni.

A : Quando hai iniziato l'attività podistica ? 
S : Ho iniziato il 2 gennaio 2012, le miei prime scarpette la mia 1' corsa. 
Ho deciso che era la volta del sogno della maratona di New York  in un viaggio in Myanmar. 
Un incontro, durante la scalata alla "Roccia d'Oro" è scattata la scintilla. 
Rientrata dall'Asia a Siena ho chiesto a Leonardo Nannizzi del negozio "Il Maratoneta Sport " di aiutarmi. 
Abbiamo iniziato il 2 gennaio. I miei primi passi.
Poi ho smesso attaccando le scarpette al chiodo al rientro della maratona annullata di New York del 2012. 
Non ho mai più corso fino a quando sono "approdata" in comune. 
Abbiamo messo su la "Terre di Siena Ultramarathon " , ho superato la delusione di New York , era impossibile non farlo con un sindaco e un assessore allo sport come Valentini e Tafani. 

A : Cosa si prova a percorrere 42195 metri a NYC ? 

S: Il mio obiettivo era partire. Ho impiegato 4 anni a superare la paura della partenza. La mia paura era il non partire non i 42 km.
E di nuovo ci sono andata vicino causa frattura a maggio, 4 mesi di stop. 
La mia gioia non è stata per i 42 km, ma per aver superato la paura della partenza, essere riuscita a saltare tutti gli ostacoli senza arrendermi. 
Una conferma che l'impegno e la determinazione, con un pizzico di fortuna, pagano sempre. "Ascolta il tuo passo e vai",  me lo ha insegnato Leonardo dal primo giorno.
Il 30 agosto ho chiesto i fogli per annullarla anche su vivo consiglio del medico sportivo e di chi mi seguiva nell'allenamento "è una follia, non puoi farcela".
Il 31 agosto ho cambiato idea guardando il mare e ascoltando le parole di un amico speciale. Non aver mollato un sogno è stata la gioia.
Non avevo neanche il cuore a dirlo a Massini che mi seguiva, gli ho mandato una mail "l'ho sempre saputo, va bene ti aiuto ma cambiamo strategia". 

A:  Hai qualche dedica particolare per questa Tuo esordio in una gara del genere ? 

S: Mio babbo mi ha dato il là per riprovarci lo scorso autunno al mio rientro dalla mezza di Valencia "ma non è il caso di riprovare New York ? 
Se è una medaglia a renderti felice riprenditi il tuo sogno, e se non riparti riprovaci ancora. 
Se i sogni li lasci nel cassetto di sicuro c'è che non si realizzeranno mai".
A lui, a mia mamma, alla mia più grande supporter mia sorella e ai miei più cari amici che hanno sempre fatto il tifo per me e a ny sono stati il mio vento a favore .

A: Continuerai a correre solo maratone o ti piacerebbe anche fare una 50 Km tipo la "Terre di Siena Ultramarathon "? 

S: Non mi ha neanche sfiorato il pensiero ! 
Il mio sogno l'ho realizzato, non mi stupirei se smettessi di correre per iniziare altro...è successo ogni volta, con il sub con il cavallo.. Chissà....
Per ora mezze maratone , ma solo nei posti giusti e con le persone giuste, come ho fatto fino ad ora per ognuna ho un ricordo più bello dell'altra. 
Da Genova che è stata la prima, e si sa che la prima non si scorda mai...ricordo ogni cosa, a Valencia con due "angeli" custodi a Berlino con amici del cuore ad Amsterdam.. 
Corretemi dietro e starete a vedere. 

Permettimi Ale di raccontare altri due aneddoti : ricordo come fosse ieri la gioia delle mie prime 2 ore di corsa, a due mesi dall'inizio, io e il Nannizzi  nel Chianti. Ero felicissima. Tornata a casa ricordo la gioia di un bagno bollente caffè e biscotti al cioccolato .
Ma la gioia più grande di New York  è stato vedere mia sorella praticamente stesa sulle transenne che urlava il mio nome..mancavano 500/800 mt all'arrivo. Mi sono fermata l'ho baciata in testa le ho urlato ce l'ho fatta e sono ripartita con le lacrime e la bandierina dell'Italia alzata. Ed il traguardo era lì..per me.

A : Grazie Sonia , per  che mi hai regalato .
S : Grazie a te Ale e sempre Forza Mens Sana ! 

Ps : ho dimenticato di raccontare a Sonia che a Febbraio sarò ai nastri di partenza per la mia prima 50 km ,ma questi sono piccoli particolari in raffronto alle emozioni che ha provato lei a New York , il suo racconto mi ha affascinato .

giovedì 17 novembre 2016

RIPOSANDO SI CRESCE

Talvolta sembra di vivere su un ottovolante , mi proietto da una parte all'altra della Toscana centrale , parto con il buio e rientro a tarda sera .
A una certa ora poi sono così stanco che quasi mi addormento mentre sto addentando la cena , ma amo il mio lavoro .
Il tratto di autostrada tra Siena e Firenze lo conosco quasi metro per metro , eppure non pensavo di arrivare a questi livelli dopo l'estate del 2002 quando trovai un posto  a Campi Bisenzio al centro commerciale come commesso nel negozio di bricolage .
Conservo dei ricordi bellissimi di quelle serate passate a rientrare a casa , una volta addirittura ci deviarono verso Ginestra a causa di un incidente e arrivai a nanna ad un orario indecente .
Il mattino seguente ero uno straccio , dovevo entrare alle 10 , chiamai il responsabile del reparto annunciandogli che avrei ritardato .
Lui non la prese molto bene , ma li entrò come al solito in gioco mia nonna , la quale preparò il suo thè e me lo servì con del miele, al posto della merendina mi fece assaggiare le sue fette biscottate .
Fu una piacevole scoperta , ritrovai vigore velocemente e alle 9:30 ero già in negozio .
Il capo reparto mi scorse all'entrata mentre beveva il caffè della macchinetta , rimase allibito , ci eravamo sentiti verso le 8 e non era di buon umore .
Timbrai in orario, mi diressi verso la postazione assegnata , avevo messo in ordine la sera precedente, poi giunse un cliente per acquistare una cucina visionata nel giornalino , si fece convincere nell'acquistare anche gli elettrodomestici , fu un successo
All'ora di pranzo il capo reparto si fermò al tavolo dove stavo mangiando e decise di farmi un regalo: " A Ferragosto avrai 3 giorni di ferie , invece di 2 , tieni il telefono acceso nel caso in cui ci sia bisogno di personale , venerdì entrerai di pomeriggio , ti ho cambiato il turno " , quando rientrai a casa ero raggiante , avevo venduto la mia prima cucina , il giorno successivo restai a letto fino a tardi e iniziai a pensare come sarebbe stato se invece del negozio ci avessi guadagnato io qualcosa sul venduto .
Avevo 27 anni , la voglia di imparare era tanta e sapevo che alla fine di quella estate forse non sarei stato confermato nel ruolo assegnato poiché avevo ottenuto un contratto a tempo determinato .
Improvvisamente avevo messo da parte la laurea conseguita da poco , ero succube della voglia di libertà , gli schemi erano saltati , a distanza di alcuni anni provo ancora dei brividi nel ricordare quei momenti , ero lucido , consapevole del balzo da compiere .
In quelle ore di riposo avevo inziato a porre le basi per il futuro , poi sono arrivate le maratone , ma quella è una storia a parte , in esse ho conosciuto un lato inesplorato  e il desiderio di superare i limiti è cresciuto ulteriormente .

martedì 15 novembre 2016

SEGNALI DI PIOGGIA

C'è da lavorare poiché si avvicina la fine dell'anno e bisogna portare a casa il pane .
Le maratone sono un divertimento , servono ma fino a un certo punto , sto capendo quanto amo l'attività che svolgo , più di una volta ho maledetto i trasferimenti , la neve che mi sorprese sull'Appennino non la dimenticherò facilmente così come i viali di Firenze intasati di traffico e il caldo atroce di una calda estate ormai lontana .
Avevo le idee chiarissime su quello che volessi svolgere, pur sentendomi inadeguato ero sempre sul pezzo , talvolta compivo errori marchiani , me ne rendevo conto e poi ripartivo con ancora più lena.
Il sale nel piatto era sempre lo stesso , i sogni cullati sui libri si erano realizzati con una piccola differenza , ma l'entusiasmo non lo perdevo anzi aumentava a dismisura .
Poi è arrivata LEI , sono stato fortunato poiché ho conosciuto un mondo tutto diverso rispetto a quello vissuto .
È stato amore a prima vista , sapevo benissimo che si trattasse di qualcosa di profondo , la scelta era stata fatta seppur non in maniera ponderata , ma come al solito ero felice .
Non avevo alcun interesse nel faticare , la pazienza era una componente importante assieme alla costanza e alla applicazione .
La chiusura del cerchio è avvenuta in un giorno preciso , le utopie si sono trasformate in certezze e ogni ombra si è dissolta .
Correndo nei luoghi che conosco come le mie tasche sono protetto , in quei silenzi c'è l'odore di una rivincita che si è materializzata lentamente , sono vicini anche se non lì frequento da 48 ore , sanno bene che  a breve calpesterò quei sassi immergendomi nei pensieri più piacevoli .
Sulla Francigena ho scoperto quella parte nascosta che non trovavo , me lo ha insegnato una lunghissima salita di 3000 metri durante la ecomaratona del mese scorso , se l'avessi percorsa con scarpe non da trail sarebbe stato un grosso danno , ma ancora una volta avevo seguito un segnale preciso , la pioggia è ormai nel mio destino e spesso mi fa cambiare idea .

domenica 13 novembre 2016

ATTINGENDO DALLA SCARPIERA

Mi sono allenato in maniera rabbiosa stamane , come se una grosso fardello fosse stato tolto dalle spalle .
Dopo il moribondo mi sono messo in controllo assoluto , gli 8 chilometri restanti me li sono goduti senza alcun pensiero particolare , fa freddo e ho addosso il giubbetto antivento.
Non ho portato alcunché per dissetarmi e neppure un po' di frutta in gel , non ne sento il bisogno , non c'è nessuno per strada a quell'ora , mentre sto rientrando incrocio qualche persona a camminare , sono veramente solo .
Improvvisamente ripenso ad una telefonata avvenuta nei giorni scorsi , ero in viaggio come al solito , la linea era un po' disturbata a causa anche del tempo non clemente , però verso la fine di quella conversazione ho pianto , è stata una liberazione .
L'interlocutore è rimasto in silenzio per alcuni lunghissimi secondi , singhiozzavo poi mi sono ricomposto e dall'altro capo ho ascoltato parole di conforto unite ad un "grazie " ,  quella voce aveva qualcosa di conosciuto .
Mi  sono rialzato tante volte , stavolta guardo al futuro con ottimismo , la consapevolezza di essere finalmente capito è passata attraverso  dure prove e tutte queste albe viste recentemente sono una pietra angolare .
Ho costruito una scorza indistruttibile , però reclamo il diritto di provare emozioni , di non essere di ghiaccio e di muovermi in completa libertà senza imposizioni , nelle maratone c'è la voglia di vivere , ecco perché amo le distanze lunghe .
Sono andato a messa come al solito , poi ho fatto una visita alle persone che amo e appena sono arrivato hanno notato il sorriso .
"T'ho visto stamane " è stata una frase pronunciata da mio padre che poi ha aggiunto : " Sei diverso da quando hai scelto di tornare al primo amore ".
Non era una decisione difficile da prendere , era solo opportuno aprire la scarpiera e rovistare nel cassetto delle magliette .



sabato 12 novembre 2016

CHILOMETRI PLEONASTICI

Ascoltare la testimonianza di una persona che oggi ha percorso il suo ultimo lunghissimo in preparazione alla maratona di Firenze è stato il momento più piacevole della giornata .
In quella breve telefonata mi sono riconnesso con il mondo , il racconto ha raggiunto il suo momento topico quando la persona con cui interloquivo ha descritto gli ultimi 3000 metri .
Avevo i brividi , è una sensazione che non è semplice da descrivere , ho alzato il volume del vivavoce  poi in 30 secondi sono rimasto muto , l'interlocutore credendo fosse caduta la linea ha chiesto se fossi ancora all'altro capo , ho risposto affermativamente .
È il silenzio la componente fondamentale quando si giunge a meno di 10000 metri dal traguardo , ogni volta considero quella distanza la corsetta domenicale con gli amici , sapendo di avere sui piedi quasi 4 ore di sofferenza .
La mente è la componente fondamentale di quell'ultimo step , personalmente faccio una escursione su ogni sacrificio compiuto per essere ai nastri di partenza , a un certo punto i silenzi li squarcio con qualche lacrima , è un modo per allentare la tensione .
Ricorderò la frase che urlato alla fine del chilometro 41 vicino a Castelnuovo lo scorso mese : ero sereno , in controllo , bevvi l'ultimo sorso d'acqua , alzai gli occhi al cielo togliendo le lenti e pronunciai  una parolaccia ripetendola sei volte .
Avevo voglia di varcare la linea del traguardo , volevo tornare a casa dalle mie figlie e vedere il loro sorriso , nelle narici percepivo  l'odore del bagnoschiuma e infine pregustavo l'ordinazione della pizza.
Vivendo in semplicità ho riscoperto le piccolezze , ho fatto bene a viaggiare molto , adesso mi gusto maggiormente dei momenti che per anni sono rimasti sotto alcune dita di polvere .
Domattina sul mio circuito preferito qualcuno cucinerà, non so se riuscirò ad individuare da dove provenga  ma è utile per allietare quelle ore, poi sarà il turno della mia griglia dove siederà stavolta una bistecca .
L'interlcutore di stasera mi ha emozionato , sono felice che ci troveremo a Firenze tra due domeniche e il motivo è pleonastico .


giovedì 10 novembre 2016

TRA LUCI FIOCHE

C'è da viaggiare il venerdì quindi tolgo 24 ore di riposo e mi alleno in tarda serata .
La scelta è tra il solito luogo e lo sterrato , ultimamente ho riscoperto un luogo dietro a casa , è un altro pezzo di Francigena però più aspro , sassoso , ondulato .
Indosso le scarpe da trail ,parto , il sole sta tramontando , la temperatura si è abbassata, dopo circa 20 minuti l'unica luce è la luna , ho dimenticato la lampada frontale di proposito .
Sono consapevole che potrei inciampare improvvisamente ma sono vicino al centro abitato e nel giro di poco i lampioni illuminano il cammino .
Sono lento ma non è importante , un po' di stanchezza inizia a farsi spazio , sono estremamente sereno , allento la fatica respirando a pieni polmoni , quel fango e quelle strade sono la sicurezza ritrovata .
Non sono tantissimi 12 chilometri ma ho assaggiato quello che potrebbe attendermi nel caso in cui decidessi di affrontare una gara tutta diversa .
Sto gettando le basi per qualcosa di nuovo, l'essere capaci di cambiare pelle passa anche da questi esperimenti , non ho fretta come in passato quando mi sono speso inutilmente con risultati scadenti .
Devo dire che apprezzo sempre di più muovermi sullo sterrato , nonostante le asperità lo trovò più consono alle capacità .
Non avrò mai velocità altissime, non ho il fisico adatto , qualche soddisfazione me la voglio togliere restando sempre con i piedi per terra .
Il calcetto con gli amici non ha il sapore di queste serate , l'ho capito quando nei primi timidi approcci al podismo mi allenavo in notturna venendo guardato come un alieno.
È la libertà che si percepisce muovendosi senza schemi uno degli ingredienti del divertimento , lo sport ci fa scoprire diversi , ci fortifica e ci regala speranze per ogni giorno che viviamo .
Una dimostrazione ce la regala Bebe Vio , la malattia l'ha menomata ma lei vince lo stesso , è uno dei simboli più positivi che abbia mai visto .

mercoledì 9 novembre 2016

SOLO ASCOLTANDO

Mi sono preso due giorni di relax , niente levatacce fino a venerdì poi domenica mi diletterò in qualcosa di leggero , senza pretese immerso nei boschi , il desiderio di staccare la spina è veramente forte , sto programmando il 2017 in maniera diversa , c'è da salire uno scalino e andranno abbandonate altre abitudini , dovrò cercare qualcosa di nuovo anche a livello mentale .
Ho l'impressione che per restare in strada altri  8 chilometri serva un ulteriore sforzo , bisogna spezzare ulteriormente la distanza dalla vetta ,  i traguardi intermedi saranno fondamentali  .
Talvolta mi sento fortunato perché sono circondato da amici prodighi di consigli .
Sarebbe sciocco parlare di certezze , non esistono poiché le variabili possono presentarsi in qualsiasi momento , vanno accettate e interiozzate.
Sarà fondamentale mettersi in silenzio , non proferire parola , alzare lo sguardo e ignorare i numeri che appariranno sul display .
Non so se i lunghi viaggi si preparino così , ma non sono chimere, il desiderio di compiere un passo ulteriore è la risposta più corretta .
Il corpo spedisco messaggi e rappresenta il valore aggiunto per guardarsi addosso.
L'ascolto serve più talvolta molto di più di una semplice chiacchierata .

martedì 8 novembre 2016

HANNO VINTO QUELLE LOBBIES

È la vittoria di una lobby purtroppo , Donald Trump sarà il nuovo presiedente degli USA .
I dati che stanno uscendo dalle urne parlano chiaro , personalmente sono scettico sulla figura del miliardario americano , non nutro alcuna simpatia nei suoi confronti , è un uomo dalle mille sfaccettature , le sue convention non hanno sobrietà , lo slogan che ha scelto per la campagna elettorale è di una ipocrisia indicibile .
Si rischia un grosso passo indietro sul piano internazionale e non ce ne rendiamo conto , prepariamoci ad un periodo di almeno 7 anni molto complicato .
Gli USA ormai hanno perduto credibilità e questo colpo di scena ha un solo significato come ho detto all'inizio .

lunedì 7 novembre 2016

EMOZIONI DA CENTRAL PARK

Le storie di coloro che hanno deciso di partecipare alla maratona di New York ha un fascino unico, da un lato c'è un po' di invidia legata al non essere fisicamente oltreoceano , la visione delle immagini televisive non è il massimo poichè vengono seguiti solo i gruppi di testa .
Per un po' seguo la telecronaca poi viro bruscamente sul web , ho diversi amici che la stanno correndo , faccio una ricerca per nomi , apri varie finestrelle sul tablet e mi sento come un ingegnere della Nasa che segue passo per passo gli spostamenti di una navicella spaziale nel cosmo .
So bene a quanti sacrifici si siano  sottoposti questi ragazzi , ha sudato per giungere sulla linea di partenza ubicata sul ponte Da Verrazzano , la giornata è soleggiata e di meglio non si può chiedere .
I numeri del cronometro schiccolano sullo schermo , l'emozione sale quando gradualmente tutti superano la mezza maratona , le distanze espresse in miglia sono un thrilling degno di un noto giallista .
Passa un bel po' prima che tutti giungano meritamente al traguardo fregiandosi dell'appellativo di finisher , l'incontro con la "REGINA" stavolta avviene in un luogo dove ogni podista vorrebbe essere la prima domenica di novembre di ogni anno .
Capisco benissimo la loro gioia , è un qualcosa di indescrivibile , l''impresa viene portata a termine e non ha importanza il tempo in cui è stata compiuta .
Ricevere la medaglia all'arrivo in Central Park deve essere il coronamento di un lavoro lungo , faticoso , estenuante .
Prima di coricarmi mi viene in mente che a qualcuno di essi avevo predetto che avrebbe fatto il personale , ebbene è andata così , ma questo ha un valore bassissimo rispetto alla soddisfazione di aver corso una maratona internazionale .
Quando mi giungono le prime istantanee degli amici da New York mi rendo conto di quello che hanno portato a termine , questo vale molto di più del tempo segnato sul cronometro .
Adesso attendo che rientrino in Italia perché alla cena che faremo a breve avranno tanti aneddoti da raccontare , starò in silenzio , ascolterò , hanno scritto un capitolo importante e adesso ne sono consapevoli .



sabato 5 novembre 2016

TATUAGGI NELL'ANIMA

Piove , l'ultimo lungo prima della maratona di Firenze stavolta avrà i crismi di una "Impresa" , nel frattempo mi godo un sabato disteso sul divano , la pace del salotto , i giornali e qualche disco .
Mi colpisce ma non più di tanto la notizia della ricerca di un nuovo allenatore per l'Inter dopo la risoluzione del contratto con De Boer ,è l'ennesimo colpo di teatro della fine di un gioco bellissimo .
La telefonate ieri in radio sia a pranzo che a cena sono state boccate di ossigeno ,i giocatori sono distanti anni luce dalla gente e non ci sono più i presupposti di un ritorno al passato .
TPO , procuratori , sponsor , TV sono padroni improbabili , anche l'ironia attorno al pallone è scomparsa , il baraccone è solo una accozzaglia di colori solo apparentemente sgargianti , il dietro le quinte è un fumoso .
Leggendo Gianni Mura che ricordava Sandro Ciotti mi viene in mente tanta letteratura calcistica ormai passata in secondo piano, oggi i neologismi coniati sono di una bruttezza unica , pochissime sono le "tradizioni" che resistono .
I tifosi del Pisa hannoe esposto uno striscione oggi su Anconetani all'Arena Garibaldi e hanno fatto capire di quale pasta siano fatti, la Curva Nord degli ultras interisti domani contesterà la squadra in blocco , chi paga ha sempre ragione e non vuole assistere a figurette da parte di chi indossa i colori amati .
Ma i giocatori non la pensano così , sono burattini , guardano solo agli ingaggi e a improbabili pettinature come Pellè .
Ho letto di recente che Scirea e Di Bartolomei nel calcio di oggi non sarebbero stati considerati , loro possedevano qualcosa di diverso rispetto a tanti giocatori contemporanei , nel loro animo c'erano tatuati valori specifici.
Gente come Icardi invece guarda solo alle apparenze , si imbratta di inchiostro le braccia senza alcun senso , a 23 anni scrive una sua autobiografia con episodi discutibili e poi ritratta il tutto .
Scirea andava in vacanza a Ceriale , non amava disturbare i villeggianti quando firmava autografi , non aveva bisogno di urlare il suo pensiero , gli era stato fatto un dono ormai in disuso : l'educazione..

giovedì 3 novembre 2016

ESILIO TERMINATO

Una volta volerò a New York, tantissimi amici di recente mi hanno chiesto se mi stessi preparando per questo evento e ho risposto negativamente .
Nel fine settimana metterò in cascina altri chilometri per accorciare le distanze dalla prossima maratona ,  è prevista pioggia tanto per gradire ,  la contrattura al costato è assorbita , mentre sono qui che scrivo i viola stanno vincendo contro lo Slovan e ci sono serie possibilità di un passaggio del turno con un po' di anticipo in Europa League .
A breve verrà ufficializzato il ritorno di Giancarlo Antognoni nelle stanze di Viale Fanti dopo ben 15 anni , è un grande segnale di apertura da parte dei Della Valle seppur nutra alcune riserve in merito .
Fa un certo effetto rivedere la "Nostra Luce" in tribuna al Franchi , nell'ultimo anno aveva frequentato assiduamente più lo Stadio di Empoli , mi dava l'impressione che vivesse in esilio , ma dopo le parole rilasciate  alla stampa relativamente alla carica che rivestirà , ho cambiato opinione .
"Antonio " non ci ha mai tradito , è stimato da tutto l'ambiente calcistico , merita più di tanti altri di avere un ruolo dirigenziale , è il giusto collante con la città .
Auspico che questo lungo periodo di grigiume sia terminato , ma non ho più di tanta fiducia in un personaggio che ama parlare solo di numeri quando viene chiamato in causa .
La sua intervista ad un amico giornalista me la sono conservata e in altre occasioni si è prodotto in giochi di prestigio non graditi .
Non credo che si defilerà vista la poltrona occupata , ma dovrà rinunciare alle sue idee di protagonismo , adesso anche noi tifosi abbiamo un po' di importanza , "l'Unico  10" ci rappresenta  , il resto fa solo da tappezzeria .

Ps: un abbraccio ai miei compagni di squadra della Mens Sana Runners che domenica saranno impegnati nella maratona di New York , spero che tornino tutti a casa con la medaglia di finisher , sarebbe piacevolissimo .


mercoledì 2 novembre 2016

GENUINITÀ ILLIMITATA

Non è più il tempo delle piccole TV private che ci illustravano quanto fosse opportuno affrontare l'argomento calcio con l'ironia tipica della Toscana , quando telefonavo in diretta cercavo in tutti i modi di dare un minimo di serietà alle parole , in realtà trattenevo la risata poiché era strepitoso "entrare" in quelle discussioni , me ne ricordo una di quasi 6 anni fa quando il teatrino divenne una commedia ricca di termini del territorio .
Le "c" aspirate non si contavano , le prese in giro erano la regola , gli spazi pubblicitari poi avevano il loro ruolo durante la diretta e venivano onorati con battute sempre divertenti .
Quel periodo bellissimo non esiste più dal 2013 quando il nostro "Pontefice Massimo" in una sera di febbraio scomparve , rimase la sua "spalla" televisiva e oggi lo ha raggiunto .
Li incontrai una volta in via Baccio Da Montelupo mentre stavo uscendo dal negozio di un cliente , chiamai Mario da lontano mentre l'altro era al telefono , ricevetti un sorriso enorme assieme ad un " Sempre Forza Viola " che era un marchio di fabbrica senza tempo .
Non dimenticherò mai quando nei loro studi faceva capolino la "Nostra Luce" , la trasmissione assumeva toni solenni all'inizio poi iniziava il teatrino e " Antonio" stava al gioco ridendo di gusto .
L'ultimo brandello di quel gioco resiste in radio il lunedì e il venerdì , ho la fortuna di conoscere chi conduce quella trasmissione , venerdì telefonerò in diretta, riderò , scherzerò ,mi farò prendere in giro  e dimenticherò queste giornate di lavoro pesanti .
I social non avranno mai il potere di sostituire quel mondo , in quelle espressioni dialettali la genuinità ha un peso specifico illimitato ed è una piccola fortuna . 

martedì 1 novembre 2016

TACCUINO VERDE

Durante i viaggi per lavoro mi capita frequentemente di appuntare su un taccuino le sensazioni provate , è un gioco che mi porto dietro da tanti anni , iniziai nel 2002 in Abruzzo quando in u freddo pomeriggio novembrino approcciai il favoloso mondo dei negozi .
Fu un amico ad suggerirmi tutto ciò , purtroppo se n'è andato troppo presto e ancora ricordo l'ultima volta che ci sentimmo telefonicamente , era rilassato , sereno , mi raccontò della casa in campagna che aveva comprato da poco , dei suoi boschi e di come adorasse cercare funghi .
In quel taccuino c'è il profumo di tante trasferte , c'è la gioia e la sofferenza , ci sono albe e tramonti ,c'è il mare e la montagna , c'è soprattutto il desiderio di tornare da dove sono partito .
Sono attaccato alle origini in maniera viscerale , non passa giorno che mi diriga lungo il fiume anche solo per ascoltarne il silenzio , talvolta mi sembra di recitare un mantra , ho vissuto questa assenza come una privazione , ora non voglio più staccarmene , pochissimi dei miei amici sono venuti a correre lì , sarei curioso di organizzarci una uscita con un gruppo di podisti sfruttando anche i boschi sovrastanti .
Usando quel tratto di Francigena non posso fallire l'obiettivo , solo un infortunio bloccante mi impedirebbe di arrivare in fondo .
Sono stato spesso considerato un "fuori schema " , ma non gli do più importanza , ho le mie convinzioni e non ho intenzione di imporle .
Ho confezionato un abito con tanta passione e tanto amore , lo indosso nei momenti che ritengo più opportuni , non è elegante ma è il frutto di tanti esperimenti avvenuti lungo un fiumiciattolo dove la rifrazione di luce è micidiale , se poi ci aggiungi i colori del cambio di stagione ne diventi succube .

Ps: avrei voluto parlare degli ultimi avvenimenti legati al terremoto , in questi giorni penso frequentemente a chi ha perduto tutto , prego affinché la situazione si sistemi e le istituzioni siano presenti per aiutare quella gente .