sabato 31 dicembre 2016

CAMMINANDO VERSO NORD

" 5 km di camminata ???? Ma sei sicuro ? "
"Sono sicuro , avevo attivato il gps ( risata fragorosa ) "
" Ecco perché siamo venuti dove non passa una macchina "
Ebbene sì anche a San Silvestro non ho rinunciato ad una passeggiata , ma l'ho svolta in compagnia di mia moglie e delle mie figlie .
Il motivo di questa mossa è legata a una chiacchierata svolta alcuni mesi fa con alcuni amici , qualcuno era scettico , qualcuno invece asseriva altre idee , qualcuno invece non aveva dubbi , io avevo la testa altrove ossia l'obiettivo finale .
Se il mix per compiere un nuovo balzo deve essere perfetto allora serve inserire qualcos'altro , l'ho provato questa settimana con ben 5 allenamenti di cui 3 consecutivi , la passeggiata è stata lo scarico del medio di venerdì .
L'unico giorno in cui non sono sceso in pista è stato giovedì , ma dalla seconda settimana di gennaio servirà ancora più attenzione poiché rientrerò a lavoro quindi al massimo potrò allenarmi 3 volte forse 4 ma ne dubito poiché ci sono gli impegni familiari che vengono prima .
La camminata può essere un ottimo diversivo soprattutto per un rilassamento muscolare .
Inoltre grazie ad essa di può ulteriormente sviluppare l'aspetto mentale .
Ho scattato alcune foto durante il tragitto , me le guardo per fissare dei punti precisi .
Bisogna tenere alta l'attenzione soprattutto nei momenti in cui ci sarà da soffrire , con i battiti in diminuzione si acquista ancora più lucidità .
Adesso si pensa all'anno nuovo da una prospettiva diversa , preparo il cenone come vorrei ossia cucinando pesce .
Poi a nanna presto , il tempo delle discoteche è finito e se voglio salire altri gradini bisogna che impari anche a dormire poiché non posso vivere da vampiro per sempre .
Buon 2017 ai lettori di questo umile blog seppur le notizie provenienti dal mondo non siano delle più piacevoli .

venerdì 30 dicembre 2016

IN QUEI GIORNI

L'ultimo allenamento del 2016 è una progressione che sinceramente non credevo potesse sussistere .
Sono stati 15 chilometri dai 2 volti , la partenza è stata sotto ritmo per simulare il passo maratona poi è iniziato un qualcosa di diverso , a tratti avevo uno strano mal di pancia che con il passare dei minuti è magicamente scomparso .
Ho voluto mettere la parola fine su un lungo periodo di esperimenti , il quarto allenamento settimanale doveva confermare l'importanza del lavoro svolto in varie condizioni ed è stato un vero punto esclamativo .
Vorrei ringraziare tutti coloro i quali hanno contribuito a questa trasformazione , sono lettori di questo blog e penso si riconoscano in quello che sto scrivendo .
C'è chi mi ha fatto conoscere una nuova mentalità , chi chiamo prima di qualcosa di importante , chi sa farmi dosare le energie , chi è rimasto affascinato da Imagery , chi ha superato i propri limiti , infine c'è chi ha iniziato a credere in quel "viaggio" quando una sera pensando a voce alta ho detto : "10 si corrono e 10 si camminano ".
Sarà un 2017 tutto da scoprire giorno per giorno , ci sarà da lavorare tanto , da soffrire , da gioire , però serve un sorriso anche quando le avversità si presenteranno .
L'essere positivi ci permette di superare ogni ostacolo , una risata asfalta  lo stress e se non fosse sufficiente si può far uso del "teatrino" , a quel punto non esiste difesa , diventi parte di un gioco di specchi veramente unico e la catena è senza fine .
Quando ero un studente  mi dilettavo nel ricordare l'anno di uscita dei brani musicali , mi rilassava e non so bene il motivo per il quale all'improvviso iniziassi a ridere .
Ero rimasto folgorato prima dai Nirvana poi dagli Oasis , nel mezzo c'era un sobborgo e li ho trovato il giusto mantra per cambiare marcia .
Se fosse cosa gradita  vi consiglio il B-Side These Days , la esegue la band che non smetterei mai di ascoltare e il loro leader era un genio assoluto .


mercoledì 28 dicembre 2016

PROVACI

"Le ultime sono quelle più importanti , fidati , magari inizia più lento e poi vai in progressione , provaci " " Scusa se insisto ma sono sicuro che hai ancora tanto margine di miglioramento , provaci "
" Si può sempre far meglio , provaci e reggiti forte " , queste erano le frasi che alcuni amici avevano pronunciato dopo l'ennesimo cambio di preparazione .
Quella parolina non mi ha mai abbandonato mentre svolgevo le ripetute , sinceramente ero poco convinto poiché era il terzo allenamento di fila e non mi ero mai cimentato in qualcosa del genere .
Ma doveva accadere prima o poi , l'unica incognita erano i  battiti perché ho un tetto sopra il quale so che non si debba salire .
La determinazione di cambiare pelle c'è , è feroce , scendo in pista in quel "dirittone" con un piccolo accorgimento , indosso infatti il pantalone aderente lungo per stringere bene i muscoli .
Parto lento poi si entra nella "lavatrice" , i battiti sono nei limiti , il recupero fino alle quinta è buono , nella seconda parte c'è da alzare il ritmo , cambio passo improvvisamente come se avessi messo da parte quanto svolto .
Stavolta le ultime tre ripetute non le sbaglio , la decima è una spallata micidiale , quando fermo il gps per l'ultima volta sono sconvolto , guardo il tempo , rimango in silenzio poi realizzo di aver intrapreso la giusta direzione .
Il respiro lentamente riprende normalmente , effettuo circa un chilometro di defaticante per sciogliere la tensione , la coscia ormai è guarita grazie anche allo stretching , nonostante il freddo sta facendo capolino il sole , abbandono il "dirittone" per una doccia tonificante .
Si lavora per piccoli obiettivi , serve pazienza per alzare l'asticella ma non ho fretta , ho la certezza di provarci sempre e questo è più che sufficiente per alimentare l'autostima .
Mentre mi rifocillo passo un pezzo nel mio stereo , è una hit anni 70 di Al Stewart e ad un certo punto dice :" But the drum-beat strains of the night remain In the rhythm of the new-born day" .
È vero : bisogna sempre provarci per rinascere e quando accade sorridi .

martedì 27 dicembre 2016

UN NUOVO INIZIO RIGENERANTE

Il gps non vuole agganciarsi , gli altri intanto sono partiti e i primi metri li percorro quasi alla cieca , nel frattempo controllo i battiti che stranamente sono alti , neppure quando sono in griglia per una maratona hanno questa frequenza , lo ammetto con sincerità , sono emozionato .
Eppure si tratta di una uscita tra amici , ma è veramente suggestiva , la nebbia ci avvolge per alcuni chilometri poi si dirada , inziamo scorgere un paesaggio veramente mozzafiato . Conosco bene il percorso perché ho frequentato quei posti per 10 anni , scatto alcune foto per immortalare questa giornata .
S'arriva pure nel punto in cui toccai il fondo durante una fredda serata d'autunno , ma stavolta è tutto diverso , quella piccola discesa è ha il sapore di una portata che mia nonna cucinava con tanto affetto e me la serviva quando pranzavamo da soli.
Questa uscita è rigenerante , propedeutica al lavoro sulle ripetute , rappresenta  il riallacciamento  di un qualcosa che si era interrotto .
Solo per un breve tratto aumento la velocità, mi adeguo poi agli altri immaginando la tattica da adattare tra due mesi .
Questo potrebbe essere il passo ideale per arrivare in fondo e togliersi una nuova soddisfazione .
Ho imparato a sfruttare quello che mi serve in ogni uscita e percepisco il desiderio di trasmetterlo agli altri .
Se le ripetute sono lo scudo , i bassi regimi sono la certezza del controllo assoluto della situazione in atto .
Ho superato la solitudine , porterò tutti gli amici anche sul circuito a me più congeniale , vedranno dove nasce Imagery poi assaggeranno i pasticcini del forno di fiducia .
Per farli salire in quota debbono avere ogni energia sia mentale sia fisica e l'alimentazione è fondamentale .

lunedì 26 dicembre 2016

QUELLE PIETRE SCIVOLOSE

È il lato oscuro del Cricetodromo , quei boschi pieni di foglie e di fango sono il percorso rigenerante dopo Natale , il tempo stavolta è relativo seppur il finale sia molto interessante per far girare le gambe.
Le scarpe da trail sono indispensabili , su quei terreni conferiscono una stabilità eccellente , non avrei mai pensato di amarle così tanto e l'approccio non era stato dei migliori .
Furono sufficienti circa 50 km con dei calzini non rafforzati  per convincermi definitivamente .
Ci sono tanti punti dove il terreno è una risaia , serve la camminata per ovviare al problema , ci sono una salita probante e una discesa in mezzo ai sassi , si scala lenti poi si rientra con un minimo di circospezione .
Una volta feci un allenamento lì con le scarpe da strada e per poco non ci rimisi una caviglia , il terreno era scivoloso causa umidità assai elevata , avevo sottovalutato il problema .
Quando mi muovo nei boschi della Francigena mi sembra di vivere in una favola medievale , si percepiscono odori diversi , siamo lontani dalla civiltà e la natura ci impone con mano ferma le sue regole .
Il trail  è qualcosa di unico , è una miscela di gioia ma quando si presenta la sofferenza percepisci che la pace dei sensi .
La ecomaratona ha dato il via a nuove strade da scoprire e non mi tiro indietro .
C'è un solo momento di tentennamento in questa uscita ossia quando arrivo alla chiesetta vicino a Quartaia .
Provo per alcuni istanti un senso di solitudine , mi piacerebbe condividere con qualcuno questa esperienza e non so se ne avrò possibilità .
Mi fermo qualche istante per una foto poi riprendo il cammino , spero un giorno di essere accontentato , magari al mattino presto quando sorge il sole.
Sarebbe stupendo possedere una casetta immersa in quel verde , una ristrutturazione di qualche vecchio piccolo casale potrebbe essere un affare per i pellegrini che si dirigono verso sud .
Dovevo tornare prima e non me lo perdono , non posso giustificarmi , solo da poco più di un anno riesco a godermi queste meraviglie , da quando ho riaperto gli occhi vivo di obiettivi reali e non più di sogni .
Dove nasce la mia Imagery ho trovato altre risposte e sprizzo felicità.

domenica 25 dicembre 2016

QUEL NATALE DI GEORGE

George , Andrew , gli anni '80 , quel pezzo entrato nell'immaginario collettivo durante il periodo natalizio , questo è il mix perfetto per annunciare l'arrivo delle festività .
Gli Wham con il loro Pop si erano imposti nel panorama musicale , non sbagliavano un colpo ,  avevano confezionato un qualcosa di epocale , orecchiabile , chiunque aveva imparato a cantare "Last Christmas " , il video girato sulla neve in una nota località sciistica era di una bellezza disarmante , il romanticismo toccava vette altissime seppur ci fosse un retrogusto amaro .
Gli Wham si divisero velocemente , George Michael iniziò una carriera da solista con tanti alti e bassi , è stato un personaggio controverso ma la sua voce non era in discussione , i suoi duetti con Elton John e Aretha Franklin sono un qualcosa di veramente irripetibile .
Se ne è andato proprio nel giorno che lui aveva decantato più di 30 anni fa , è stato una delle icone delle mie scelte musicali quando iniziai con qualcosa di orecchiabile .
Ogni volta che lo la radio passava un pezzo da lui eseguito mi veniva in mente la freschezza di un passato molto piacevole , quello che aveva scritto negli anni 2000 era diverso più maturo ma assolutamte in linea con la sua leggerezza .
I vari "Outside" , "Amazing " , Flawless" non raggiungeranno mai "Freedom" il cui video fu girato  sula muraglia cinese , quei due pezzi unici restano impressi nella mia mente come una parte della mia gioventù , li passavo sempre al momento giusto e a richiesta .
Riascoltarli fa un certo effetto soprattutto adesso che George Michael è volato altrove , il suo ultimo Natale ci ha regalato purtroppo qualcosa di speciale che ricorderemo seppur in negativo .

sabato 24 dicembre 2016

ANCORA LÌ

Un imprevisto dell'ultimo minuto non mi ha permesso di correre in compagnia , ma non importa poiché ci saranno altre occasioni . Approfitto della vigilia di Natale per cimentarmi in un medio indossando le scarpe da trail , il freddo è veramente pungente , poi arriva il dirittone in leggera salita sulla Francigena , sono veramente carico come una molla , le gambe girano a meraviglia , decido di scattare qualche foto e ne viene fuori una meraviglia poiché la luce è qualcosa unico .
La strada ghiacciata fa da sfondo a un qualcosa che è difficile descrivere , quel luogo non me lo ricordavo così bello , eppure ci passavo i pomeriggi estivi della estate degli anni '90 , nulla è cambiato .
Sembra che il tempo abbia deciso di prendersi una pausa vicino alla pinetina , il chiosco non c'è più ma il fascino resta .
Dopo 80 minuti stacco la spina , rientro velocemente perché la fame si fa sentire e non ho portato nulla nel marsupio .
Nel dopo pranzo ci sarebbero da comperare gli ultimi regali , con la famiglia mi dirigo a Siena usando il treno . Una volta giunti alla stazione decidiamo di raggiungere il centro a piedi e si compie il dramma . Durante il tragitto accuso dei dolori alle gambe molto peggiori di quando sono in maratona e vorrei sedermi , ma resisto . Dopo 2 ore di camminata riprendiamo il treno e quando mi siedo son veramente malmesso , mi addormento per circa 20 minuti profondamente , mi sveglia mia moglie quando siamo arrivati .
Infine l'ultimo piccolo  inconveniente : faccio pure un salto al supermercato per acquistare la cena .
Quel sonnellino è servito e fino a lunedì non indosserò scarpe da running .
Ho alimentato la mia Imagery quotidiana , ora non resta che godersi il pranzo di Natale e stare un po' in compagnia .


venerdì 23 dicembre 2016

UN BRINDISI IPOCRITA

Non è un fartlek sullo sterrato , a causa di assenza di luce stavolta il giro è diverso , la temperatura è sotto zero , la nebbia nasconde un po' la strada ghiacciata a tratti .
Non ho grandi pretese poiché nel fine settimana ci sarà un medio , c'è da controllarsi ma sento che ne ho tante di energie .
I primi sette passaggi volano , gli ultimi 3 sono uno scherzo , rallento , osservo le auto di coloro che si stanno dirigendo a lavoro , ho staccato la spina ieri e fortunatamente mi muoverò poco .
Non ci sarà il campionato di calcio fino al giorno della Befana , ma la partita dei viola contro il Napoli ha consegnato a Firenze un giocatore con i fiocchi .
Il secondo gol di Bernardeschi è stato un capolavoro , così come l'assist per il momentaneo 3-2 di Zarate .
Lo ripeto dal primo giorno che l'ho visto in campo : Il nostro numero 10 ha dei movimenti che asomigliano terribilmente a Robben , soprattutto quando negli ultimi 16 mesi caracolla rientrando sul sinistro .
Poi c'è quel fulmine di Chiesa , a 19 anni cambia passo con una rapidità identica a quella posseduta a suo tempo dal padre Enrico .
Inoltre sono convinto possa giocare come ala poiché quando punta l'avversario riesce a prendere alcuni metri praticamente da fermo , ha un talento naturale per crossare dal fondo come si faceva una volta , in tale caso buon sangue non mente .
Ho sempre apprezzato questo tipo di giocatori perché hanno caratteristiche utili in partite chiuse , sanno dove cercare i pertugi per scardinare le difese .
Poi guardo Tomovic e torno sulla terra , il nostro reparto arretrato è veramente a corto di giocatori da un bel pezzo e non si riesce a colmare questa lacuna .
Il 3-3 col Napoli può essere utile ma solo per il morale , la stagione per ora resta anonima , quelle parole ascoltate al brindisi con i giornalisti hanno il sapore della ipocrisia , della presa in giro nei confronti dei tifosi .
Sousa andrà via a giugno ( a meno che non avvenga uno scossone prima) , ma tornerà nei quadri societari la nostra bandiera , ci sono voluti 15  lunghi anni e noi tifosi finalmente saremo rappresentati .
Ascoltando la trasmissione su Radio Bruno stasera ho avuto un tuffo al cuore , resto un tifoso non per moda ma per passione così come iniziai tanti anni fa quando ogni domenica veniva puntualmente rovinata da una sconfitta dei viola .
Il legame viscerale che ho per questa città è un qualcosa di inspiegabile , si ripresenta puntualmente quando vengono toccati tasti fondamentali del concetto . Mi sento fiorentino fino al midollo seppur sia nato altrove , la "Passione" per questi colori non conoscerà mai crisi .
Purtroppo nella realtà questa parola non appartiene al vocabolario di un noto dirigente della nostra società , costui pensa al bilancio pensando di fare bella  figura .
Ma è un peccato perché i conti non sono in ordine e le vittorie non sono mai giunte seppur si brindi a quelle grandi .


giovedì 22 dicembre 2016

AMO IL SORRISO DI CHIARA

Oggi sono di nuovo in compagnia di una runner , do il benvenuto nella mia rubrica a Federica Perugini , campionessa regionale Uisp  di mezza maratona nella categoria seniores D femminile e campionessa provinciale Uisp di corsa su strada nella categoria seniores D femminile per la provincia di Siena .
Alessandro : Buon pomeriggio Fede e grazie per la disponibilità .
Federica : buon pomeriggio "Criceto" ( risata ).

Alessandro : ( che ride e fa il verso del roditore preferito ) Come e quando hai iniziato ad allenarti ?

Federica :  Ho sempre praticato sport , a 27 anni grazie ad alcuni amici ho approcciato il podismo prima alternando camminata e corsa , poi gradualmente sono giunta fino a 90 minuti di corsa continuativa , in seguito ho iniziato a giocare a calcetto e ho tralasciato il running per un lungo periodo , infine nel 2015 ho ricominciato con più assiduità , ho esordito in gara alla mezza maratona di Pisa che ho chiuso in 1 ora e 40 minuti circa poi a febbraio di quest'anno ho partecipato alla 32 chilometri da Colle Valdelsa a Siena .

Alessandro : Come nasce questo successo ? 

Federica : Il successo è nato alla prima giornata di campionato Uisp a Siena con la Scarpinata di Primavera , dopo quella gara ho iniziato ad allenarmi con più serietà , da giugno invece seguo delle tabelle più specifiche .

Alessandro : Ti alleni tutti giorni ? Ti alleni da sola o in compagnia ? 

Federica : Faccio 4 uscite settimanali , vorrei sottolineare che non mi alleno mai da sola ma sempre in compagnia , talvolta adoro allenarmi con il mio cagnolino che si chiama Runner .

Alessandro : C'è stata una gara che ti è rimasta più impressa delle altre ?

Federica :  Non una ma ben due gare ricorderò con tanto piacere : la mezza di Decathlon a Colle Valdelsa con arrivo al palazzetto della Mens Sana a Siena di quest'anno  e poi la mezza di Pisa dello scorso weekend .
Sono state due emozioni : nella gara in terra senese ho vinto la classifica femminile e sono salita prima volta sul gradino più alto del podio , solo dopo le premiazioni ho realizzato di aver compiuto qualcosa del genere , ero al telefono con mia sorella quando sono scoppiata in lacrime per la gioia , a Pisa invece ho fatto segnare il mio personale sulla mezza sotto i 90 minuti ( 1h28'57" ndr) , ma ho vissuto un qualcosa di speciale perché è stata anche la gara d'esordio di mia sorella Chiara , la quale è giunta al traguardo con rilassatezza e con un sorriso stupendi .

Alessandro : A febbraio hai corso la 32 km di terre di Siena , spiegaci come è andata poiché se non erro è la più lunga a cui tu abbia partecipato ? 

Federica : si è vero però è accaduto un episodio sconvolgente , vedendo il cartello del chilometro 30 in piazza della Lizza mi si è spenta la luce , gli ultimi 2000 metri sono stati tremendi , le gambe erano marmate , sono arrivata in fondo con tanta fatica , mi sono diretta al ristoro e ho mangiato tutto quello che ho trovato per reintegrare . Non mi era mai accaduta una cosa del genere .

Alessandro : Come ti trovi nei trail visto che ne hai partecipato ad alcuni nell'anno ? 

Federica : adoro i Trail poiché li considero una corsa rilassante , ho partecipato alla ecomezza delle Acque a Vivo D'Orcia e mi sono trovata immersa in paesaggi stupendi così come a Montepulciano e a Castelnuovo Berardenga quando un lungo tratto di gara si è svolto in mezzo alle vigne .

Alessandro : C'è qualcuno a cui dedichi le tue vittorie ? 
Federica : si sono tutte per mia sorella Chiara , è stata lei a farmi ricominciare a correre , è sempre stata molto presente nei momenti più importanti della mia vita tra i quali il giorno della laurea . 
Alessandro : A cosa pensi quando sei per strada ?

Federica : quando sono in gara o in allenamento non penso a niente , mi libero da ogni pensiero, per fortuna nei momenti difficili ci sono tante persone che non mi lasciano sola .
 Per fare un esempio sempre a Pisa domenica scorsa al chilometro 16 sono entrata un po' in crisi ma grazie alla persona che mi stava accanto non ho mollato , quella presenza è stata fondamentale poiché solo con un suo sguardo mi ha incitata .
Alessandro : C'è una gara alla quale non potresti fare a meno ? 

Federica : credo proprio di no ma te lo dirò dopo aver corso una maratona o meglio una REGINA  come la chiami tu .

Alessandro : Perché una maratona ? 

Federica : è il mio sogno correrla , inoltre perché ci sono tantissimi partecipanti soprattutto in quelle che si svolgono in città come Firenze e il pubblico presente ti da una carica fuori dal comune .
Me ne sono accorta proprio alla Mezza di Firenze dello scorso Aprile quando nel centro stoico siamo stati accolti da applausi , incitamenti e tanto calore .
Non ti nascondo che un giorno vorrei correrne una accanto a mia sorella Chiara e giungere al traguardo assieme sorridendo per poi indossare la medaglia di finisher .

Alessandro : grazie per la tua testimonianza campionessa e in bocca al lupo per un 2017 ricco di successi .

Federica : Crepi il lupo , Permettimi però di ringraziare una persona .

Alessandro : fai pure .

Federica : volevo ringraziare l'ex presidente della mia società Domenico Ponticelli .Gli  auguro di poter tornare al più presto a correre e di partecipare in futuro ad una maratona poiché è una persona veramente speciale .
Infine volevo porgere un saluto a Gianni Cambria che è il nuovo presidente della mia società .




mercoledì 21 dicembre 2016

BARBARA HA UN CORAGGIO DA FAR PAURA


Oggi mi trovo in un negozio specializzato in articoli per podisti , sono in compagnia di una delle atlete più conosciute nel circuito fiorentino , domenica ha corso la maratona di Pisa e ha segnato sul cronometro il suo personale ritoccandolo di ben 2 minuti .

Alessandro : Buongiorno a Barbara Dore , settima classificata nella classifica femminile della Maratona d Pisa nonché prima della sua categoria con un tempo ad dir poco eccezionale ossia 3 ore 6 minuti e 45 secondi .

Barbara : grazie per i complimenti Alessandro ma non è stato così semplice poiché ci sono stati degli inconvenienti durante il tragitto .
Al primo ristoro sono caduta mentre mi stavo avvicinando al tavolo , ho sbattuto forte il ginocchio sinistro sull'asfalto , sono ripartita cercando di tamponare la situazione , infatti ho  l'arto con l'acqua , fino al 30º chilometro viaggiavo molto bene seguendo la tabella prefissata , poi a causa di una sorsata di sali ho accusato vari problemi , ho alcune intolleranze legate agli zuccheri che mi creano non poche difficoltà .
Mi sentivo come se stessi per perdere i sensi , ho dovuto camminare per brevi tratti poiché versavo in condizioni pessime .
Verso il 41º chilometro la situazione è stata critica ma non volevo mollare , avevo un obiettivo preciso ossia arrivare in piazza sotto la Torre Pendente , barcollavo tremendamente mentre mi avvicinavo al traguardo ma l'ho portata in fondo chiudendo gli occhi mentre attraversavo la finish line .
In pratica ho corso l'ultimo tratto solo con la forza di volontà , non avevo alcuna intenzione di ritirarmi poiché c'era mio padre all'arrivo e la sua presenza mi ha ulteriormente infuso energia nuova .

Alessandro : è una storia che fa venire i brividi . Quindi come riesci ad ovviare questi problemi di intolleranza durante il tragitto ? 

Barbara : in pratica mi alimento bevendo solo acqua , consumo una colazione molto più abbondante  alcune ore prima della partenza e curo molto l'idratazione .

Alessandro : in quei momenti di crisi avevi un pensiero a cui appigliarti per non gettare la spugna ? 

Barbara : sinceramente non pensavo a niente , avevo come obiettivo solo la linea del traguardo, a tratti seppur viaggiassi bene mi sentivo come se fossi stata sulle montagne russe , ancheggiavo terribilmente , da un momento all'altro pensavo che sarei svenuta , ma ho tenuto duro .
La forza di volontà ti permette di giungere dove il fisico ti ha abbandonato , sono 18 anni che curo questo aspetto ossia da quando ho corso le prime gare in pista .

Alessandro : a chi dedichi questa gara ? 
 Barbara : al mio ragazzo che non mi lasciata mai sola durante il tragitto e che mi accompagna in ogni gara , inoltre al mio babbo che ha sempre assecondato questa mia passione .

Alessandro : come si migliora un personale come hai fatto tu ? 

Barbara : ho iniziato ad allenarmi per la mia nona maratona 5 mesi fa , dovevo volare a Valencia ma durante la preparazione ci sono stati vari intoppi non semplicissimi da superare , ho quindi virato sulla gara di Pisa , mi sono sottoposta ad una dieta molto rigida a causa dei problemi di cui ti parlavo , inoltre le sedute di training sono state talvolta molto dure però non mi mai venuto meno l'entusiasmo , il desiderio di limare il personale è  stato un incentivo ulteriore affinché potessi realizzare questo balzo , se non si fossero presentati quei problemi forse avrei potuto migliorarmi ulteriormente  ma non mancheranno le occasioni per riprovarci .

Alessandro : A quando la prossima maratona ? 

Barbara : sinceramente non ho ancora programmato alcunché , per ora mi godo il meritato riposo .
Piuttosto avrei una curiosità da chiederti : lavi sempre i tuoi calzini e le tue magliette personalmente ? 

Alessandro : certamente sopratutto quelli che uso in maratona e li tengo a mollo con un po' di ammorbidente . 
Tengo molto ai miei indumenti , amo l'odore del sapone , è inebriante quando rimane sulle mani tirate fuori dalla tinozza . 
Grazie Barbara per il tempo che mi hai concesso e in bocca al lupo per le prossime gare.

Barbara : grazie a te per l'intervista e in bocca al lupo per la tua prima ultramaratona . 

RIPETUTE NELLA NEBBIA

C'è una nebbia che sembra di essere nella pianura Padana , i lampioni sono ancora accesi alle 6 e 30 del mattino , il buio mi avvolge nei chilometri di riscaldamento per questa seduta che sarà molto dura.
Ho mangiato qualcosa prima di partire , ho bevuto un po' d'acqua , per strada incrocio pochissime persone , il bar vicino a casa però è già pieno di avventori che stanno consumando la colazione , si percepisce nell'aria un ottimo odore di zucchero a velo e di caffè che proviene da quel posto .
Mi sposto di due chilometri , vado nel "dirittone" dove svolgo le ripetute , non si muove alcunché in quella immaginaria tazza di latte , il forno lì vicino mi fa un po' di compagnia come sempre e l'odore dei panettoni appena sfornati chiude il cerchio .
Si va in onda per circa un'ora , ogni 300 metri mi prendo 2 minuti di recupero a causa delle alte velocità . Non avevo mai fatto qualcosa del genere ma la determinazione non viene meno , spingo molto tenendo le ginocchia ben alte , la coscia sta bene , nel suo complesso tiene .
Le ultime 3 ripetute le sbaglio clamorosamente, ho perduto un po' dello smalto iniziale , percepisco la fatica però ne faccio lo stesso 12 ad un ritmo per me assai insolito .
Nel frattempo i lampioni si sono spenti , la nebbia si sta un po' diradando , sono fermo sulla panchina della fermata di un autobus , guardò verso il basso ped alcuni secondi poi vedo scendere dalla testa gocce di sudore . È l'ora di rientrare e dirigersi verso il lavoro , appena mi alzo mi sento chiamare da lontano .
" Ti voglio bene da sempre , io tifo per te ,  Buon Natale a tutta la famiglia e in bocca al lupo per le prossime maratone  !!!!!!" così mi apostrofa un amico che ha abbassato il vetro del finestrino della sua auto per salutarmi.
Con la mano gli spedisco un bacio facendogli ricambiando il saluto e gli auguri , poi ripenso all'allenamento odierno togliendomi la solita bandana , ho compiuto un altro piccolo passo in avanti , ho la certezza che questi allenamenti mattutini in condizioni improponibili mi stanno ulteriormente temprando.
C'è una tratto che amo sottolineare di questi momenti , alleno la solitudine però sarei lieto di poter condividere la soddisfazione con qualcuno .
Mentre sorseggio il thè caldo post doccia cerco di allontanare questi pensieri e rivolgo l'attenzione ad una nuova "impresa" , nella settimana di Natale potrò dormire , giocare con le bimbe e leggere i miei libri .
Le scarpe possono attendere per qualche giorno , il resto no perché le batterie sono un po' scariche e non c'è niente di più bello che godersi le persone care per rimettersi in pace con il mondo .

martedì 20 dicembre 2016

SORRISI CERCASI

Che cosa lasceremo in eredità alle generazioni future ?
Sicuramente non la pace auspicata da molti poiché trattasi di una utopia , l'attentato di Berlino rivendicato dall'Isis è un nuovo atto di guerra .
Tra qualche mese ce lo dimenticheremo così come è accaduto per l'uccisione del prete francese da parte di due giovani jihadisti e per la strage di Nizza .
Ad Aleppo la situazione è drammatica , le immagini degli autobus bruciati , delle macerie delle facce dei bimbi che guardano nel vuoto si commentano da sole .
L'odio sta prendendo il sopravvento nei cuori e nelle menti delle persone , viviamo nel disagio , i valori che ci avevano insegnato sono stati cancellati di colpo.
La jihad gira in rete , vengono reclutati nuovi adepti con una facilità sorprendente , le tecniche di guerriglia sono note grazie ad una versione oscurata di internet .
La speranza però deve esistere , qualcosa presto o tardi dovrà accadere per cui si ponga rimedio a questa emorragia che si protrae da troppo tempo , la risposta ce la regalano i bambini come al solito e non è un caso .
Essi non hanno ipocrisia , la loro voglia di vivere deve essere il trampolino di lancio per migliorarci , sono un esempio positivo .
Il loro desiderio di pace è più forte di qualsiasi forma di odio , i loro sorrisi hanno un valore inestimabile e vanno colutivati come piccole pianticelle , quando parlano sono una melodia celestiale per chi ama ascoltarli.
Io appartengo a coloro i quali amano i bambini perché vivo nel desiderio di regalare loro  qualcosa di migliore e sarei disposto ad ogni sacrificio purché tutto ciò si realizzi .
Non sarà come al solito un bel Natale , ma qualcosa prima o poi cambierà , i sorrisi dovranno prendere il posto delle armi seppur sia molto complesso da spiegare a coloro i quali predicano bene e razzolano male .

domenica 18 dicembre 2016

UN ABBRACCIO FAMILIARE

Gli amici sonao tutti impegnati nelle varie gare domenicali,  io invece mi sono allenato ieri perciò oggi ho dormito qualche ora in più per recuperare , decido di cucinare delle lasagne al forno ripiene di zucchine , é un premio che mi concedo dopo tante fatiche .
Verso mezzogiorno però iniziano ad arrivare i risultati , ci sono tante storie da raccontare , c'è chi ha migliorato il personale , chi ha esordito con il "botto" , tutti sono sorridenti , felici , ma poi arriva il momento clou : su Facebook vedo una foto che è l'emblema di questo sport .
Due dei miei amici che sono anche fratelli sono stati immortalati in un abbraccio dopo l'arrivo alla mezza maratona di Pisa .
Stanno ridendo di gusto , sono complici di una qualcosa che ha l'odore della vittoria .
Non riesco a trattenermi , ho un groppo in gola , in loro vedo quello che tanti si dimenticano quando stanno per strada .
Il loro successo consiste nell'aver raggiunto il traguardo assieme indipendentemente dal tempo apparso sul cronometro , è un qualcosa che dovrebbe essere raccontato senza mai stancarsi .
Chi non crede nella costanza e nei sacrifici può accomodarsi altrove , l'endurance è una palestra di vita dove le apparenze vengono spazzate via , per strada ci sei solo tu con i tuoi pregi , i tuoi difetti , le tue paure , le tue convinzioni , l'egoismo viene smaterializzato dalla solidarietà .
La collaborazione è fondamentale per fregiarsi di un qualcosa che può renderti migliore , varcando quel traguardo svolterai , metterai da parte il passato e avrai l'opportunità di conoscere una parte del tuo futuro .
Ho la convinzione che la sofferenza saldi le persone mostrando un lato sconosciuto .
Questi due amici sono un esempio , sono una squadra vincente , è un piacere conoscerli , quando li vedrò in gara sarà un onore correre assieme a chi si vuole bene .
Queste sono le storie che riscaldano il cuore in una fredda domenica dicembrina pre natalizia.

sabato 17 dicembre 2016

GUARDANDO LE TORRI

Il thè caldo stamani mi ha ispirato terribilmente su quale percorso avrei piazzato le Mizuno  .
Il mix di limone e di fruttosio è stato letale , il desiderio di provare un saliscendi si è realizzato quando un volta acceso il motore della auto ho guidato fino a San Gimignano . Li ho parcheggiato fuori delle mura e ho camminato in direzione piazza del Duomo ossia il luogo da dove partirà a febbraio la ultramaratona a cui parteciperò .
Quanti ricordi si sono materializzati mentre percorrevo quella salitella vicino a piazza della Cisterna , ho visto la celeberrima gelateria sulla sinistra , c'era una luce straordinaria causata dall'aria fredda , poi mentre effettuavo stretching ho notato un gran numero di turisti presenti seppur fossero appena le 10 del mattino .
La strada pulita , i negozi di souvenir ben forniti e delle splendide decorazioni natalizie mi hanno accompagnato nelle prime centinaia di metri , poi lentamente si è materializzato un paesaggio da favola , il percorso prevede l'entrata in una strada bianca , il terreno è perfetto , ci sono tanti casolari adibiti ad agriturismi , sto viaggiando discretamente quando scorgo in lontananza il profilo della Skyline del Medioevo .
Non credevo che suscitasse così tanto fascino , eppure l'avrò vista milioni di volte , ma questa luce invernale la rende particolare .
Sono perennemente girato sulla destra , quando inzia la salita dopo il bivio di Pietrafitta ad un tratto scompare per poi improvvisamente riapparire come se stessimo giocando a nascondino .
Ma il momento più bello arriva quando mi trovo in una strada che costeggia Borgatello , le torri si stagliano in lontananza imperiose , non austere , è una visione cristallina non nebbiosa , mancano 5 chilometri alla fine del tragitto, sento un calo , è il momento di sorseggiare acqua e mangiare qualcosa , ingurgito un pezzo di marzapane , l'effetto è immediato .
Ormai le torri sono scomparse , sono sereno , felice , consapevole della riuscita di questa seduta , a 20 chilometri fermo il cronometro del gps , trovo una panchina vicino ad una fermata degli autobus , mi seggo , tolgo gli occhiali e guardò il sole .
È un sabato splendido , piacevole , questo percorso ha regalato ottime sensazioni , era un bel po' che non rivedevo la prima vetta , sono di nuovo ufficialmente in viaggio e ho riscoperto altre cose perdute a causa di un lavoro itinerante .
Correndo ho imparato ad apprezzare di nuovo quello che mi circonda , la bellezza dei paesaggi è parte di Imagery , come dice sempre un mio amico carissimo : "Guardati attorno se ti accorgi di un calo , bevi , ti rifocilli e inizia a fantasticare con la mente " .
Tra la Francigena e le torri ora posso contare su qualcosa di prezioso , era sufficiente alzare lo sguardo , l'ho fatto senza pensarci due volte , era l'ultima possibilità concessa per evitare l'affondo .

venerdì 16 dicembre 2016

ALTRI 80 DI NORMALITÀ

Sono anni che non scrivo una letterina a Babbo Natale e sarebbe alquanto banale nel caso in cui mi cimentassi nella stesura .
Questa festività ha perso ormai il suo significato , è una consuetudine dai risvolti spesso ipocriti , fortunatamente i media hanno smesso da un bel po' di discorrere in merito a cosa regalare , dipenderà sicuramente dall'età che avanza ma non riesco più a tollerare i "consigli per gli acquisti " .
Ci sarebbe un modo per ovviare a l'immagine che impera  e me l'ha suggerita colui il quale meriterebbe il premio Nobel più di chiunque altro .
Quell'uomo venuto dalla "Fine del Mondo " è il simbolo della normalità , va in giro con una utilitaria , mangia nei refettori , occupa un appartamento sobrio in Vaticano ma sopratutto non si risparmia nell'uso della mannaia .
Celeberrima è la sua diatriba con il cardinale Bertone relativamente a quell'attico da ristrutturare , è da tramandare ai posteri la scudisciata sui preti che ostentano ricchezza , la reprimenda alle suore che non si comportano come madri , ma l'apice è stato toccato quando di ritorno da Rio parlò degli omosessuali affermando candidamente :" Chi sono io per giudicarli ? Sono fratelli " .
Auguri Santo Padre , io tifo e prego per lei , le sue parole mi hanno restituito serenità nei momenti più difficili .
Il ritorno alla semplicità sarebbe il modo più bello per vivere questi tempi , Papa Francesco ne fa spesso sfoggio ma ad Oslo non se sono accorti , forse stanno ancora attendendo l'arrivo di Bob Dylan per una lezione accademica .

giovedì 15 dicembre 2016

ALTRE COLONNE DA SUPERARE

In un ideale mix del 2016 passato sulle strade mi vengono in mente tante istantanee di momenti belli ma anche di situazioni complesse da risolvere .
Ma c'è un episodio indimenticabile accaduto durante l'estate , mi ero preso una settimana di vacanza ma il penultimo giorno mi era balenata l'idea di svolgere il primo lungo e un amico mi aveva fatto compagnia per un 21 km , i restanti 3000 metri me li sarei sorbiti da solo .
Il caldo era invalidante , ogni ombra sembrava un'oasi nel deserto , giravo lento più del solito , vedevo la gente che si stava dirigendo in spiaggia, avevo il desiderio di sedermi sotto l'ombrellone al più presto .
Finalmente sul gps appare la cifra prefissata , blocco il cronometro , in preda ad una crisi di pianto mi tolgo occhiali , bandana e maglietta , ho addosso la fascia del cardiofrequenzimetro , vedo un marciapiede , decido di sedermi e abbasso la testa , sfogo tutta la rabbia nelle lacrime .
In quel silenzio è racchiuso uno degli strumenti più importanti su cui faccio leva nelle difficoltà , 
fin da ragazzo la costanza è stato il carburante di tante soddisfazioni tolte.
Quelle dita mostrate ogni volta al termine delle gare possono apparire come un affronto , in realtà è un modo per portarsi avanti con il lavoro ed esorcizzare eventuali problemi che si presenteranno , però la consapevolezza di volerli affrontare e di superarli è più forte .
Mia nonna era solita ricordare che non bisogna cullarsi sul passato ma è opportuno rivolgere lo sguardo al futuro , aveva ragione come sempre .
La  medaglia numero 8 sarà importante , servirà da catapulta verso un qualcosa su cui lavoro senza sosta .
Quel giorno avrò ben 8 ore a disposizione e non 6 , saranno 50 e non 42 i chilometri da percorrere , per fortuna sarò in buona compagnia , come al solito ci divertiremo seppur siamo consapevoli che a Pian Del Lago inizierà la fase decisiva con un saliscendi mozzafiato e dovremo giocare con la mente ancora più a lungo per varcare altre colonne d'Ercole .

mercoledì 14 dicembre 2016

TU SEI NOI

"Da Gennaio 2017 , Antognoni sarà dei nostri " con queste parole Andrea Della Valle ha ufficializzato il ritorno del figlio più amato di Firenze in società .
La notizia è giunta ieri sera durante la cena ufficiale di Natale della squadra alla Leopolda ,non appena è arrivata alle mie orecchie ho avuto un groppo in gola .
Questo è il vero primo "trofeo" che i Della Valle portano in città ed ha un valore inestimabile , finalmente è l'alba di un nuovo giorno perché avremo a disposizione qualcuno che ci rappresenta nelle stanze di Viale Fanti .
Ci meritiamo tutto ciò , Giancarlo non ci ha mai traditi , la sua storia la conosciamo a memoria e giustamente adesso il nostro Unico 10 si riprende quel posto che gli è sempre spettato di diritto .
Da tempo attendevo questa notizia , lo scorso anno quando ebbi occasione di conoscere Antognoni di persona gli chiesi se mai ci fossero stati i presupposti per un suo rientro nei quadri societari , lui rispose  semplicemente : "Vedremo..." .
Avevo capito che qualcosa si era mosso poi è arrrivata la festa dei 90 anni della Fiorentina e c'è stato quel riavvicinamento tra le parti , lo si è capito subito .
Questa società ha bisogno di uomini di calcio come Antognoni , non è più tempo di manichini che non conoscono il pallone , c'è uno smodato bisogno di persone legate a questa città , è giusto che il vero simbolo di Firenze stia  al proprio posto .
L'annuncio di Rita ( la moglie di Giancarlo)  tramite i social ha aperto nuovi orizzonti , ora c'è solo da sperare che lo lascino lavorare con criterio senza intralci , in particolare Cognini che nulla sa di calcio
ed è bene sia destinato ad altri compiti .
Noi ci godiamo il ritorno della nostra bandiera , abbiamo atteso troppo questo momento e non abbiamo bisogno di presentazioni ufficiali , lui è il PADRE , il SOLE e ci è sufficiente sapere che mai ci abbandonerà per sentirci parte di un qualcosa di piacevole .
Bentornato Giancarlo , Unico 10 , unico amore , unico capitano , tu sei Firenze .

lunedì 12 dicembre 2016

AVERE FEDE IN NICOLINO

Sul secondo gol segnato da Kalinic mi è sembrato di assistere alla riedizione di una celebre azione di cui fu protagonista uno dei più forti attaccanti mai visti qui in Italia .
Nell'anno in cui il Parma vinse la coppa Italia e la coppa UEFA il protagonista indiscusso fu Crespo e al suo fianco agiva un certo Enrico Chiesa il quale spesso forniva assist preziosi al centravanti argentino .
Questa sera il figlio dell'attacante genovese , Federico, non è stato da meno , grazie ad una sua azione sulla destra ci siamo resi conto di quanto abbia valenza la verticalizzazione e il traversone nel calcio .
La Fiorentina va a Genova per recuperare la gara contro il grifone e si trova in possesso di un giovane interessante .
Il numero 25 che arriva da Figline Valdarno ha una velocità di base siderale , tecnicamente ha altri margini di miglioramento seppur lo abbiamo visto calciare con entrambi i piedi .
È la fotocopia del padre in ogni modo di porsi , la sua uscita dal campo per lasciare spazio a un compagno è stata applaudita dai presenti e lui ha risposto allo stesso modo proprio come faceva Enrico .
Saliamo a 26 punti , stiamo crescendo in condizione atletica , Vecino e Badelj sono tornati protagonisti , Salcedo e Gonzalo non attraversano un buon momento ma c'è un Tatarusanu finalmente decisivo con qualche amnesia inclusa ( vedi la mezza papera che ci stava per costare il pareggio dopo l'uno a zero ) .
Si va a recuperare la partita col Genoa con tante buone indicazioni e con una certezza : la palla va messa in area con traversoni dalle fasce , al resto ci penserà Kalinic che sente la porta .

domenica 11 dicembre 2016

UNA FELICE APPENDICE

È l'ultimo sussulto di un 2016 , ci sono tutti gli amici da salutare , c'è il desiderio di dimostrare che nonostante gli ultimi due mesi durissimi ho acquisito la sicurezza per gestire le risorse , inoltre c'è voglia di ringraziare chi mi ha donato un minimo di velocità , infine voglio regalare un sorriso a coloro che non attraversano momenti piacevoli .
Da quante persone mi fermano per un saluto riesco a malapena a scaldarmi , non sarò mai uno da primi posti in classifica , navigo nelle retrovie non ne faccio un cruccio , però sono proprio tutti coloro che conosco a spingermi nei momenti difficili .
Stavolta parto lento , faccio pretattica , dal chilometro 2 attacco spudoratamente , i battiti sono alti più del solito , non ci penso , alzo le ginocchia , l'assetto è diverso , seguo un piccolo gruppo di persone , li uso come riferimento , ho una tale carica addosso che se mi mettessero al posto di un rullo compressore schiaccerei  il catrame .
Tre persone più veloci mi superano negli ultimi 500 metri ma non mi interessa , l'adrenalina sale ancora , inizio a ridere fragorosamente e mostro le 8 dita a chi è lungo il percorso , sono in trance agonistica e non mi sembra vero che le gambe abbiano tanta energia per girare così bene .
Poi il momento più dolce, arrivo e mi fermo davanti ai giudici in fila per consegnare il cartellino , uno di essi lo conosco , lo vedo un po' triste , mi consegna il buono per il pacco gara , allora lo abbraccio baciandolo in testa , lui sorride dicendo una battuta divertente .
Mentre mi dirigo a ritirare l'auto ho tanta gioia addosso , regalo il pacco gara ad un amico , lui ne conosce il motivo , la stagione è stata chiusa  con un bilancio positivo , non ho posso lamentarmi e mi sono preso anche qualche bella soddisfazione .
Non servono le spallate , così come non hanno valenza le apparenze e l'agonismo  , la risposta è contenuta nella felicità , nel divertimento e anche nelle splendide albe sulla Francigena .

sabato 10 dicembre 2016

SABATO D'OZIO

Niente partite , niente allenamenti , mi sono pure svegliato tardi e fino a metà mattinata non ho acceso il telefono , ho pranzato dopo le 14 , alle 17 sono andato a far un sonnellino , ho oziato come non mi capitava da mesi .
Solo in tarda serata sono uscito per comprare un po' di pane , ecco come si è svolto questo sabato .
L'unico momento in cui mi sono permesso qualcosa di utile è giunto quando ho letto due quotidiani , per il resto mi sono diviso tra il divano e la cucina .
Non mi sono neppure rasato e questo è il segnale più grave poiché se non uso il rasoio significa che sono in una fase di stallo .
In passato mi perdevo in queste "bolle d'aria" , passavo le giornate con lo stereo acceso nei momenti di pausa  e i libri diventavano roventi poiché le sessioni universitarie d'esame si avvicinavano .
Il sabato era il momento forse più sereno poiché nel dopocena uscivo un po' per distrarmi , ma avevo fretta perché sapevo che la domenica mattina sarebbe stata complessa , il desiderio di terminare gli studi era più forte di qualsiasi altra cosa e non vedevo l'ora di trovarmi un lavoro .
Con il tempo le abitudini si modificano , domani mattina uscirò per correre non so dove e le previsioni atmosferiche  non sembrano clementi .
Vorrei un Natale diverso da solito ma non so se ci saranno le condizioni affinché si avveri , sono un po' stanco del canovaccio degli ultimi anni , sarei curioso di trascorrere quel giorno in un luogo particolare , laddove i sorrisi sono veritieri e non di circostanza .
Mi sentirei completo nel caso in cui potessi realizzare questo progetto , non so bene perché ma mi trovo bene con gli ultimi , con gli invisibili , starei ore ad ascoltare le loro storie .
Domani quando sarò per strada penserò a tutto ciò e i chilometri saranno più brevi del solito .

giovedì 8 dicembre 2016

ARRIVERÀ ANCHE L'EQUILIBRIO

Ha compiuto una ingenuità e se ne è accorto mettendosi le mani in bocca , beata gioventù che passi dalla gloria alla sconfitta nel giro di pochi minuti , ma è il bello di quella età perché impari lentamente a gestire le emozioni , è capitato a tutti non si può negare
Federico Chiesa è stato il protagonista in ogni senso della partita dei viola a Baku , la sua corsa verso Sousa dopo la rete segnata la prima in maglia viola è di una dolcezza infinita .
La maturità presto o tardi arriverà assieme ad un altro concetto che si chiama lucidità .Essa  rappresenta il valore aggiunto quando si intravede un attimo di calo , con una rapida ricognizione di quanto sta accadendo lentamente si risale.
Correggendo si possono ottenere risultati impensabili , l'autocritica purtroppo non si possiede a 19 anni , a quell'eta si vive su una altalena di emozioni , la parola equilibrio è una nebulosa lontana .
Ma lavorando molto si trova la dimensione , personalmente l'ho scovata nelle fredde albe , in condizioni quasi estreme ed impensabili percorrendo paesaggi verdeggianti .
Non oso immaginare se fossi ripartito prima del 2009 , il fondo lo dovevo toccare , da lì in poi è stato un crescendo , ogni led si è acceso sul display , poi è arrivata Lei a quadrare il cerchio e ho di nuovo apprezzato anche ciò che snobbavo .



mercoledì 7 dicembre 2016

RIFLETTENDO A RIPOSO

L'idea mi frulla in testa ma non so quando si potrà realizzare , ho la certezza di possedere il passo , la mente si deve ancora allenare così come il fisico che dovrebbe abituarsi ad un altro salto .
Ascoltando le parole di un amico che ha già compiuto in passato un "viaggio" ho messo a fuoco che serviranno le giuste condizioni affinché i tasselli del mosaico siano piazzati correttamente .
Inoltre dovrei mettere in conto di stare fuori un giorno intero e immaginerei di "lavorare" , stavolta il traguardo sarebbe molto diverso rispetto a quello della maratona .
Il primo assaggio arriverà a fine febbraio quando si concretizzeranno i 50 chilometri , da lì in avanti vedrò come approcciare questa novità e nel caso in cui avessi il minimo dubbio desisterei .
Non ho alcuna intenzione di rovinarmi poiché si tratta comunque di un hobby , poi ci sarebbero da considerare pure i tempi di recupero, non penso che potrei presentarmi a lavoro il giorno dopo viste le precarie condizioni fisiche .
Non potendo contare sulla velocità debbo usare le fiches a disposizione puntando sulla resistenza , sulla calma .
Nel caso in cui dovessi rimandare il progetto non ne farei un cruccio , sfrutterei i vari percorsi , starei con i miei amici per una uscita  per pranzare poi tutti assieme .
Si possono barattare 100 chilometri con una bella serata in pizzeria e con una buona compagnia ridendo , scherzando e progettando qualcosa di piacevole .

lunedì 5 dicembre 2016

UN'ALTRA ATTESA

Quando ho visto la palla schiacciata in rete da Babacar su quel cross di Zarate ho capito che non avrei potuto assaggiare il panettone in palio al gioco della radio .
Ma sinceramente non gli ho dato importanza , ero un po' stanco dopo una domenica iniziata presto , la corsa in mezzo alla campagna , il pranzo cucinato in tranquillità , il caffè fatto con la moka , insomma tante piccole cose semplici si sono accavallate nelle ore .
È bellissimo vivere senza scadenza da runner , ho dato una occhiata al calendario delle gare per il 2017 e ne ho individuate alcune da non perdere .
Come al solito sono sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo con cui confrontarmi perciò farò delle considerazioni in merito .
Tre punti fermi lì ho messi , il resto sarà tutto da definire nei mesi che verrano .
La speranza principale è di possedere la salute affinché i progetti si realizzino , ho scoperto altri percorsi su cui allenarmi tutti immersi nel verde ed un nuovo inizio .

Nel frattempo ricarico le batterie , attendo di concludere i viaggi per lavoro , mi studio qualche modo per acquisire velocità ma senza fretta .
L'ispirazione arriverà quando meno me lo aspetterò , voglio godermi questi momenti lavorando nel maniera più corretta.
Forse sono cambiato e qualche riflessione in più la pongo in atto prima di agire .

domenica 4 dicembre 2016

LOVIN' THIS WAY

Mi sono svegliato con calma senza alcun pensiero in particolare , alzo un po' la tapparella e controllo il cielo , ci sono delle nubi all'orizzonte , il sole non è ancora sorto , in lontananza scorgo la nebbiolina che sta salendo dalla radura .
È l'ora di scendere in pista , il rituale ormai è una certezza , indosso il giubbetto , metto in una tasca il cellulare con cui poi scatterò le foto , mi scaldo bene e mi getto a capofitto sulla strada .
Rompo subito il fiato , è un buon segnale , le gambe girano piacevolmente , il paesaggio non ha bisogno di presentazioni , lentamente il sole sta uscendo dal boschetto , arrivo al bivio del falso piano delle vigne e giro a destra .
C'è un silenzio stordente , ti mette in pace con il mondo , accelero un po' per sciogliere i muscoli , non c'è una automobile nel raggio di 3 chilometri almeno .
È da ieri sera che mi ronza in testa un pezzo del re del Pop , alcuni giorni fa ho ricordato il compleanno del suo album più celebre nonché uno dei più venduti in tutta la storia , "Humane Nature" contiene un verso che tradotto parla proprio del mattino quando il cuore della città  inizia a battere e la strada viene sognata .
Non penso alcunché in questi momenti , sono succube dello spettacolo a cui sto assistendo , scatto le foto al momento giusto affinché venga immortalata l'alba , quei 10 km sono scorsi troppo velocemente , inizio ad udire del rumore , il parcheggio della scuola si sta riempendo di auto, la gente non appena aprono le sezioni per i referendum si è recata a votare.
Per alcuni momenti penso alle famiglie in difficoltà , a coloro che hanno perduto persone care nel disastro aereo a Medellín , non riesco a farne a meno .
Nella foto che pubblico sul mio profilo fb non sorrido , è un modo per dimostrare solidarietà agli "ultimi" , si impara sempre più dalla loro dignità in raffronto a coloro i quali ostentano il lusso .
Il pezzo di cui parlavo in precedenza si conclude dicendo " I like lovin' this way" , prendere o lasciare ma sono fatto così , le sofferenze mi hanno veramente forgiato e per farmi cadere nuovamente sarà dura , ho un asso nella manica insospettabile .

sabato 3 dicembre 2016

GRAFFIANDO SI SBRICIOLANO

Prima di Firenze avevo fatto una promessa ossia sarei tornato in pista solo all'alba della domenica successiva e avrei resistito ad ogni tentazione durante la settimana .
Ho tenuto fede a tutto ciò , domani mattina alle 6 sarò sulla Francigena , scatterò delle foto di quei luoghi dove ho passato gli ultimi mesi ad allenarmi , ci saranno sassi , forse un po' di fango , ma ad un certo punto uscirà quella luce dietro al boschetto .
Ci sarà silenzio , udirò solo il rumore dei passi , vedrò la casa della metà del percorso che si staglia nel suo splendore , ci sarà il piccolo guado da attraversare sicuramente in secca , infine ci sarà la salitella dove al termine della quale si svolta a sinistra e si entra verso un breve tratto asfaltato per poi ricongiungersi sullo sterrato .
Percepisco quasi lo proprietà intellettuale di questo posto al pari del percorso che costeggia il fiumiciattolo , lo conosco palmo a palmo ,gli debbo un ringraziamento speciale .
Indosserò una maglietta nota , ci porterò l'ultima medaglia conquistata e scatterò una foto per suggellare il nostro rapporto .
Ancora una volta ho corso due maratone in due mesi , è stato emozionante ma molto provante , porterò i segni di queste fatiche per un po' di tempo , non ci penso, ogni esperienza serve per darci una dimensione di quello che siamo e di dove ci vogliamo dirigere .
Nell'attesa di vedersi materializzare quanto attendo mi godo questi momenti di serenità in pace con la natura , ripeto da non so quanti anni quella preghiera : TUTTO POSSO IN COLUI CHE MI DA FORZA .
Non è overconfidence , è la consapevolezza dei mezzi che mi ha concesso e li uso , non voglio mai più dormire come ho fatto per lunghi periodi , la doccia fredda è servita , non vivo più di quieta disperazione , ho avuto il coraggio di osare , di ribellarmi .
Ho graffiato quelle porte per poi sbriciolarle .




giovedì 1 dicembre 2016

GRAZIE FOIANO

Ci ho pensato bene in questi giorni in cui la febbre mi ha fatto visita , sembrerà una stupidaggine o un giochino infantile , per alleviare l'attesa ho voluto mettere sul piatto della bilancia la maratona più bella alla quale ho partecipato nel 2016 .
Ho scelto quella di maggio effettuata a Foiano all'interno della 6 ore perché si è svolta su un circuito da ripetere più volte .
In questi anni l'idea di non possedere dei punti fissi nella vita mi ha spesso ossessionato , sapevo che presto o tardi sarei riuscito a raggiungere un minimo di stabilità ma venivo puntualmente respinto , ho deciso perciò di approcciare il problema da una prospettiva diversa .
La mutazione è avvenuta per gradi poi in una fredda mattinata di gennaio ho ottenuto la risposta al quesito ,si è materializzata in una maglietta dove era impressa una frase riguardante la più famosa 100 km d'Italia .
Da quel giorno ho capito che avrei raggiunto l'obiettivo.
A Foiano ho sfoggiato tutta la rabbia che avevo accumulato nei mesi precedenti , la presenza poi di alcuni compagni di squadra (veramente unici in quel torrido pomeriggio ) in gara è stata la rampa di lancio per giungere in fondo .
In quella giornata poi ho fatto conoscenza di tante altre persone meravigliose di cui mi aveva parlato la persona della maglietta .
" Vieni alla 6 ore del Donatore , l'organizzazione è perfetta , ti troverai bene" così venni informato su questa gara e così è accaduto .
A questo paesino della Val di Chiana debbo molto , li ho riscoperto la serenità perduta e se avessi qualche spicciolo in più da parte non esiterei a comprarci casa .
È stato amore a prima vista , ogni volta che da maggio ci vado per lavoro provo una certa emozione, talvolta mi fermo a bere il caffè nel bar della piazzetta dove viene situato il traguardo del "cricetodromo".
So che a Febbraio li si svolge una festa di Carnevale assai celebre , potrebbe essere una buona occasione per una gita  e divertirci per un intero pomeriggio .