sabato 30 giugno 2018

LA STAMPELLA DI OSCAR

Al secondo gol di Cavani si è capito che per il Portogallo non ci sarebbe stata possibilità di recupero , l’Uruguay ha attuato il gioco più semplice ossia chiudersi in difesa uscendo poi in contropiede . È stata una partita ricca di spunti di riflessione , la grinta degli uomini di Tabarez ha fatto la differenza e quando è giunto il momento di concretizzare sono venuti allo scoperto i tre talenti maggiori .
Sul gol del vantaggio abbiamo visionato un triangolo lunghissimo tra Suarez e Cavani , è stato un esempio di tattica splendido con un inserimento del Matador da manuale . È proprio la bellezza di questo gioco che è stata esaltata , Ronaldo non ha trovato più spazi , ogni varco era chiuso senza replica , solo nel momento del pareggio di Pepe la celeste ha compiuto l’unico sbaglio .
Ha vinto la sagacia di Tabarez che ha assistito alla partita sempre seduto a causa della malattia , ma al secondo gol di Cavani ha raccolto la stampella e si è incamminato verso il suo giocatore per congratularsi . La scena ha fatto il giro del mondo così come quando lo stesso Matador si è infortunato e Ronaldo lo ha accompagnato a bordo campo sostenendolo con un braccio.
Altro che il becerume nostrano , il mondiale ci regala momenti del genere grazie a una nazione di poco più di 3 milioni di abitanti e che sforna campioni regolarmente , li assembla un uomo navigato come il maestro Tabarez , persino Suarez si vede quanto lo ascolti e infatti ha giocato una gara da incorniciare mettendosi a disposizione per la squadra .

venerdì 29 giugno 2018

IL MESSAGGIO INASPETTATO

Detto da lei è un brivido , infatti  rappresenta l’attestato definitivo per spiccare il volo verso quel progetto cullato a lungo delle 50 maratone .
Ho ascoltato bene il messaggio vocale che mi ha spedito lunedì dopo il suo arrivo alla Pistoia -Abetone , era raggiante per il tempo ottenuto poi si è soffermata su come abbia preso spunto dagli allenamenti che svolgo settimanalmente seppure abbia sulle spalle più di 140 lunghissime distanze .
Il lavoro paga sempre nel lungo periodo , è una delle peculiarità del podismo che svolgo , le prove sono evidenti e da luglio si comincerà a programmare qualcosa per i mesi finali di questo 2018 .
Ormai non guardo più indietro , resta addosso comunque da dove sia avvenuta la partenza 9 anni fa e l’entusiasmo .
Sono tornato quello di una volta ma con qualche responsabilità in più e i messaggi ricevuti da una persona a cui tengo molto , lei non vuole che dica quanto sia stata fondamentale per il compimento di un balzo nell’ignoto , le magliette tracciano strade a volte impensabili , ne ho due di quel genere e le custodisco gelosamente perché c’è impresso il sudore .
Amo lavorare per un miglioramento , serve non solo in pista ma anche nella vita quotidiana , me ne frego ormai dei giudizi altrui , ho la dimensione tanto cercata ed è innegabile una ulteriore evoluzione , ovviamente non salirò mai sopra i 100 km , il rispetto è questo , al contrario si rischia una caduta fragorosa .

mercoledì 27 giugno 2018

LA LORO COREA

Dal 1938 non uscivano dai Mondiali al primo turno ma è la prima volta da quando è stata introdotta la fase a gironi  , hanno trovato la loro Corea seppur nel ‘94 fossero stati eliminati dalla miglior Bulgaria di sempre , stavolta i tedeschi subiscono uno smacco clamoroso , erano i campioni in carica , il loro movimento calcistico sembrava perfetto e invece si inceppa all’improvviso .
 La troppa frenesia di risultato non permette ai teutonici di sfondare la difesa asiatica ,  il portiere coreano compie un miracolo solo ma decisivo , nell’altra gara del girone gli Svedesi vincono e nel recupero del secondo tempo si compie ‘il dramma sportivo ‘ : Kim Y infilza Neuer anche grazie all’intervento del Var poi Son infligge il colpo di grazia con la seconda rete .
Sembra una terribile riedizione della partita con l’Italia giocata nel mondiale del 2006 ma l’effetto è più devastante , non si salva nessuno tra i bianchi ex campioni del mondo , la squadra é vuota di idee , la personalità latita così come il duro carattere degli abitanti di quei luoghi .
È un fallimento in piena regola , non sono ammesse repliche , Loew ha dichiarato di volersi assumere  ogni responsabilità ma i giocatori dovranno dare delle spiegazioni , è dall’inizio della manifestazione che appaiono vuoti , la loro condizione atletica è risultata molto approssimativa per non parlare dell’approccio mentale dove si è notato un certo appagamento , il solo Kroos li ha tenuti a galla predicando nel deserto . La strenua difesa della porta dei coreani ci ha riportato al catenaccio italiano degno del paron Rocco e i tedeschi spesso ci hanno sbattuto su quel muro , gli asiatici escono anch’essi dal mondiale ma lo fanno con dignità , oggi Kim Y e Son diverranno famosi come Pak Do it e Han ,
Nota di folklore calcistico :viene meno il teorema Lineker che da almeno 30 anni era uno dei capisaldi della rassegna mondiale , il destino il 27 giugno 2018 guardava a Est .

martedì 26 giugno 2018

POCA SOBRIETÀ

È finita veramente un’era e da ora in poi a Siena ci sarà bisogno di lavorare a testa bassa e senza tregua perché questa città merita per il patrimonio artistico e culturale che possiede .
Ma c’è un aspetto che fa male relativamente a chi ha amministrato negli ultimi 5 anni : nei loro confronti sono volati insulti a livello mediatico , sopratutto sui social .
Si può essere più o meno d’accordo sull’operato della sinistra ma quando si scade nella maleducazione significa che è stato toccato il fondo .
Lo scontro tra le due fazioni esisterà sempre , ma in questi momenti servirebbe un minimo di sobrietà che darebbe un tocco ovattato alla storicità .
Invece si utilizza il turpiloquio , il becerume avanza corposo e il livore raggiunge vette fin troppo alte, sarebbe più opportuno si utilizzasse la satira ma questa ormai è divenuta merce rara .
È molto alla moda l’utilizzo di mezzi più subdoli , un colpo al basso ventre si indirizza meglio .
Ecco uno dei motivi per i quali sto lontano dalla politica e mi dedico al mio lavoro di agente di commercio : preferisco che parlino i fatti come ho imparato negli anni .
Studiando diritto costituzionale uno dei primi rudimenti era la non contemplazione degli interessi personali , si doveva agire per la collettività meglio se con un certo garbo .
Avevo 20 anni e mi accorgevo di quanta presuponenza si annidasse nella gente , oggi tutto è tracimato , mi duole parlare così , preferisco pensare al lavoro e spero che chi amministrerà una città come Siena spenda ogni sua energia per darle un lustro maggiore .
Nel caso in cui non avvenisse allora sarebbe l’ennesimo fallimento poiché si anteporrebbero quegli interessi di cui parlavo sopra al bene della gente .
Credo che si siano dimenticati alcuni importanti insegnamenti , una lettura più attenta dei classici greci servirebbe all’istante , si preferisce invece il liofilizzato , è troppo faticoso un ripasso per poi applicarlo al presente .

domenica 24 giugno 2018

AVEVA TRE FAMIGLIE

“Mi dispiace confutarla dottore ma Mario non aveva due famiglie ma ben tre :  la prima era composta da sua moglie e dai figli , la seconda era l’archeologia e la terza eravamo noi studenti perché lui adorava insegnare , svolgeva il suo lavoro con passione, era un uomo intelligente , colto , ironico , arguto e mai banale .
La sua poliedricità vive e non si attenuerà mai , l’ha impressa nelle nostre menti , io gli volevo bene come ad un padre”.
A quel punto ho lasciato il microfono in lacrime , sono andato ad abbracciare i suoi familiari , non ho resistito al dolore, non ho più proferito parola , in segno di rispetto ho indossato gli occhiali da sole mentre toglievano il velo alla stele che lo ricordava .
In quel parco Mario  aveva costruito la sua vita , sono sicuro che non avrebbe voluto vedermi così commosso , con una battuta delle sue il sorriso sarebbe ricomparso all’istante .
Avrei voluto farti conoscere le mie figlie di persona ma uno stupido scherzo del destino non lo ha permesso , solo la tua famiglia le ha potute vedere ma tu c’eri comunque perché vivrai sempre nel mio cuore di studente ligio ai tuoi insegnamenti .
Ogni volta che incontro gli altri amici di classe il discorso verte su di te , hai tracciato una strada che ha come base l’amore .
Mario perdonami  se ti chiamavo poche volte MAESTRO ma eri uno di noi e darti del tu era un modo per sentirti più vicino .

sabato 23 giugno 2018

FAVOLE RADIOFONICHE

Siamo una famiglia e questa rappresenta la certezza del nostro gruppo , viviamo di emozioni che raccontiamo anche davanti a un microfono .
Infatti ci hanno ospitati in una radio locale quasi al completo , due di noi erano fuori per lavoro ma durante la diretta del programma li abbiamo citati più volte perché non dovevano essere dimenticati , poi è iniziato quel turbinio di ricordi  raccontato con pacatezza e senza enfasi affinché il momento non venisse sporcato .
Tutti abbiamo lanciato un segnale preciso su quel viaggio durato 100 chilometri , si sono palesati i momenti difficili che sono stati superati con la volontà di chi ha in mente un obiettivo preciso , nessuno ha dimenticato quel patto che avevamo stipulato pochi minuti prima di partire , dovevamo arrivare a Faenza e poi avremmo festeggiato .
La conduttrice ci ha messi a nostro agio e quei sessanta minuti sono volati via velocemente , non ci siamo mai sovrapposti con le voci , abbiamo rispettato il turno per descrivere le sensazioni provate e abbiamo cercato di usare le parole più corrette .
Io ho parlato poco , ho lasciato spazio agli altri amici ma quando sono stato costretto a rispondere ho voluto sottolineare i ringraziamenti per coloro i quali mi hanno elargito consigli , citando Cesare , Sandra Claudio, Laura,  Lollo e  tanti altri è venuta fuori la sensibilità .
Ha vinto un gruppo straordinario , nei nostri soprannomi c’è allegria , divertimento e spirito di aggregazione , quel tracciato dimostra ancora una volta come la vita possa migliorare se si vuole e noi ci credevamo , la saldezza unita alla costanza e alla perseveranza ci hanno portato lontano , finalmente siamo davanti a una favola a lieto fine .

giovedì 21 giugno 2018

TANGO DISCENDENTE

Imbarazzante è l’aggettivo più corretto per descrivere la partita giocata dall’Argentina contro la Croazia , quei 3 gol subiti dalla squadra di Sanpaoli sono l’emblema di una resa senza repliche , lì in mezzo si è stagliata la classe di Luka Modric il quale ha mostrato agli spettatori cosa sia il calcio di oggi .
E Messi ? Ovviamente non pervenuto , è sceso i campo fisicamente ma mentalmente era altrove , già durante l’esecuzione dell’inno sembrava trovarsi davanti a uno spauracchio , ha ancora una volta mostrato limiti di personalità ma le colpe vanno condivise con tutti gli altri compagni di squadra .
I bianco celesti non possono presentarsi così alla rassegna mondiale , alcuni appaiono in gita di piacere , alcuni sono al capolinea della carriera, alcuni vengono tenuti in panchina senza un particolare motivi , altri che meriterebbero la convocazione sono stati esclusi .
Si rischia di perdere una grossa pretendente al titolo .
Non so quanto possa durare il momento della Croazia poiché sappiamo benissimo come i giocatori dell’est abbiano talento a intermittenza ossia in giornata positiva possono vincere contro chiunque ma se capita un attimo negativo rischiano di perdersi senza un motivo valido .
Guardando come si schierano viene da riflettere : una buona fetta di titolari ha giocato e gioca nel nostro campionato , sono pratici , veloci e i loro contropiedi hanno un sapore speciale .
Si schierano con una sola punta centrale ma chi sta all’ala destra è un attaccante vero , tutto al contrario della squadra di Sanpaoli il quale eccetto quei tatuaggi sulle braccia ha ben poco da mostrare .
Ho guardato bene la panchina albiceleste , ebbene potrebbero essere i titolari al posto di quelli di ieri , ma se non si sanno schierare sorge un dubbio.

mercoledì 20 giugno 2018

UN MONDIALE SORPRENDENTE

Ancora lui , sempre lui , ossessivamente lui , con un gran colpo di testa Cristiano Ronaldo mette il sigillo sulla vittoria del Portogallo dimostrando  che questo almeno dopo due giornate questo mondiale gli appartiene .
La squadra gira attorno alla sua fame di vittoria , non ci sono dubbi , per la Spagna risponde il solito Diego Costa mentre la Russia si affida al talento di Golovin per giungere agli ottavi , la Colombia subisce una grossa umiliazione dai giapponesi , Salah esce mestamente dalla competizione con il suo Egitto , il Senegal ancora una volta sorprende con una vittoria meritata, infine l’Uruguay con il solito Suarez si conquista il passaggio  del turno spendendo poche energie .
È un mondiale avvincente e ricco di colpi di scena .
Anche senza gli azzurri il divertimento non manca e per tanti versi è meglio così .

lunedì 18 giugno 2018

NEPPURE UN RICORDO TANGIBILE

In mezzo a queste macerie di vita c’è tanto da ricostruire , contemporaneamente si trovano tanti oggetti ormai senza più un valore che debbono essere gettati , li ho chiusi in una scatola anonima e domattina faranno il loro ultimo viaggio .
Ma qualcosa è scomparso nel nulla , credevo fosse in un cassetto ma evidentemente mi sbagliavo , in quel quadernetto Viola c’erano appuntati alcuni momenti importanti su di te piccolina , avevo scritto per 20 giorni tutte le speranze che riponevo .
Vivi nel mio cuore ogni giorno , ti immagino dolce come il miele e tenera come un batuffolo di cotone , avresti avuto il nome di una regina invece il destino è stato beffardo .
Mi getto sul divano , guardo il soffitto poi accendo la Tv , getto l’occhio sui gol di una partita pomeridiana giocata ai mondiali , cerco di nuovo la serenità dimenticando quei giorni di dicembre .
Su quegli appunti c’era scritto un disagio ormai senza fine , le speranze che nutrivo erano state tradite  da atteggiamenti senza amore .
Ero stato privato di tutto e la mia opinione contava meno di zero , poi è arrivata un’altra tempesta dopo Natale e da lì mi sono lasciato andare per 6 lunghi anni dove il lutto é stata la costante di ogni giorno .
Quel capitolo è una ferita che non so quando si rimarginerà definitivamente , gettando quelle scatole ho compiuto un altro passo ma penso a te , spero tu sia felice con i nonni che ti avranno accolto con tanto amore .
So che mi proteggi principessa , ti prego fallo ogni giorno e sorridi . Grazie dal tuo babbo .

domenica 17 giugno 2018

HANNO STECCATO

Anche il Brasile così come la Germania e l’Argentina inizia con il piede sbagliato la rassegna mondiale e c’è un comune denominatore : i loro giocatori migliori girano a vuoto .
Forse l’unico con un po’ più di verve è Neymar ma contro gli svizzeri non ha mai punto a dovere , per quanto riguarda Messi invece si sta rasentando un dramma sportivo .  Il giocatore del Barcellona ha fallito un rigore e non ha dato ulteriori cenni di agonismo , si è visto marcato stretto , non ha avuto nessuna tregua. È palese come in un contesto differente dal Barcellona mostri dei limiti caratteriali , sembra spaesato e pecca di brillantezza .
 I tedeschi nonostante un buon secondo tempo non sono riusciti a recuperare contro i Messicani e si sono visti limiti fisici e mentali , il 17 giugno è indigesto per loro , 48 anni fa nella partita del secolo uscirono sconfitti dopo 30 minuti di supplementari indimenticabili .
Li castigò Rivera dopo che aveva compiuto una sciocchezza enorme sul gol del 3-3 di Müller , era caldo , Bonisegna fuggi sulla fascia non si sa con quali forze residue e la mise al centro , da lì in poi siamo divenuti il loro spauracchio .
Ci hanno perso pure una finale mondiale in quello stadio dopo 16 anni , quando vedono bianco rosso e verde si irrigidiscono .
Si preannunciano giorni importanti per queste tre nazionali favorite , si deve guardare oltre e dimenticare l’esordio .

sabato 16 giugno 2018

COMANDA LUI

I suoi guai con fisco li ha risolti patteggiando poche ore prima che iniziasse la partita tra Spagna e Portogallo , non andrà in carcere poiché non ha precedenti , resta una macchia ulteriore da un punto di vista personale dopo le note vicende legate ai figli , Cristiano Ronaldo però quando si infila la maglia di calciatore mostra di valere l’intero prezzo del biglietto pagato dagli spettatori .
Il portoghese esordisce al mondiale in Russia con una tripletta rifilata alla Spagna , è stato un 3-3 pirotecnico costellato anche da alcuni scivoloni dei protagonisti in campo ( la papera di De Gea e gli errori sotto porta da entrambe le parti ) .
Diego Costa e Nacho hanno contribuito a tenere vive le speranze di vittoria fino a 4 minuti dalla fine poi il portoghese ha dato l’ennesima lezione su come si calciano le punizioni con conseguente pareggio definitivo .
È inutile girarci intorno , Ronaldo ha i numeri per essere devastante in questa manifestazione , è l’uomo faro della sua nazionale.
La partita è stata ben giocata da entrambe le compagini , ma la scena è tutta per l’uomo di Madeira che atterra con prepotenza nel mondiale come un extraterrestre del pallone .
E se fosse una riedizione di Messico 86 quando accadde qualcosa di simile e il protagonista fu un certo Diego Maradona ?

giovedì 14 giugno 2018

SGRETOLATE DALLA COSTANZA

Sono tornato ad allenarmi con un altro spirito rispetto a quindici giorni fa , nonostante la brevità delle prossime gare la mente è rivola a quel tracciato e se mi mettessero ad un bivio non avrei alcun dubbio, sceglierei di andare a Faenza .
È normale che un maratoneta abbia come punto di riferimento New York per tanti motivi , ma onestamente ho altri obiettivi .
Andrei oltreoceano , sfrutterei le 8 ore a disposizione nella Grande Mela e visionerei la bellezza del posto , ma contemporaneamente sarebbe un allenamento in prospettiva di una 100 km che va preparata con molto anticipo.
Tre anni fa pensavo in maniera differente circa un futuro da ultramaratoneta , avevo sulle spalle due sole lunghe  distanze  , ero acerbo , contemporaneamente sognavo spazi ancora più ampi , addirittura indefiniti .
Venivo guardato da alcuni come uno che si era montato la testa ma si sbagliavano, facevo fatica ad essere parte di un segmento , l’idea di mutazione non si placava , essa raggiunse l’apice in una gara dove mi presentai vestito in un certo modo proprio per ribellione , mi scattarono una foto con le mani sulle orecchie che conservo gelosamente e il messaggio era passato .
Per dimostrare la bontà del mio teorema serviva qualcosa che facesse venire i brividi , ripensai alle parole di una amica e da lì in poi il balzo prese consistenza con sempre maggior vigore .
Indossai una maglia diversa dalla prima , incontrai altra gente che potesse darmi consigli su come realizzare il progetto , si aprirono altri orizzonti .
Tornerò a Poggibonsi con un altro spirito , ho cucito addosso quel vestito che nessuno potrà mai strappare , i fatti mi hanno dato ragione , se perseveri presto o tardi ti leverai le soddisfazioni , il cronometro ha invece un valore effimero soprattutto in un viaggio .
Ho vinto la mia sfida patendo , sono libero e su quella maglia potrei scriverci un numero a 3 cifre conquistato con tanto sudore .
Addio imposizioni , la mia costanza vi ha sgretolato .

martedì 12 giugno 2018

UN MINIMO DI SERENITÀ A CASA

Riguardo quelle foto con la barba lunga , la faccia era poco sorridente e la malinconia faceva sempre più spesso capolino , ero nel disagio più totale .
Quando rientravo il venerdì sera a casa non vedevo l’ora che arrivasse il lunedì , il periodo delle ferie estive ad agosto era un incubo , fremevo dal desiderio di usare il primo giorno utile per poter di nuovo fuggire da quella “prigione” , il lavoro era diventato la valvola di sfogo assieme al podismo .
Ho intenzione di rifarmi una vita lontano da quello stereotipo usato troppo a lungo , lentamente rimetterò a posto la casa , la renderò decorosa .
Ieri sera ero finalmente seduto sul divano nel silenzio , ho acceso la TV prima di dormire ed è stata una piacevole riscoperta .
Voglio darmi un tono , alle pareti di casa appenderò quadri e foto , le terrazze non debbono essere vuote , comprerò delle piante e le curerò .
Mi è mancata a lungo la normalità in 19 anni , la domenica talvolta andrò a mangiare da babbo e mamma , vivrò in sobrietà , è giunto il momento di godersi il fiume con delle belle passeggiate , lascio scivolare le chiacchiere altrui , guardo diritto e non mi volto indietro .
È la prima estate con un minimo di serenità . 

domenica 10 giugno 2018

ORA SERVE RIPOSO

I limiti esistono e quando si palesano vanno accettati , non sono sconfitte , anzi rappresentano un arricchimento per il futuro , a 3000 metri dall’arrivo del Chianti Trail sulla distanza più corta dei 13 chilometri la colite mi ha devastato il fianco sinistro .
Era praticamente impossibile correre , appena accennavo un passo più veloce il dolore aumentava , ho deciso perciò di camminare su quelle rampe .
Sono giunto ultimo ma non ho smesso di sorridere , è  la cura più corretta per i momenti difficili .
All’arrivo mi sono fiondato al bagno per ovvi motivi , poi ho ritirato la borsa e da lì in avanti ho incontrato tanti volti noti , tutti mi hanno fatto i complimenti per la 100 chilometri  , non sono abituato a questo , in contemporanea ho capito di aver spedito un messaggio assai preciso .
Quella feroce determinazione ormai l’ho impressa addosso , è un marchio indelebile che mi hanno trasmesso due persone meravigliose .
Il primo mi ha preso sotto la sua ala protettrice e mi ha donato un quadernetto ricco di appunti , ieri gli ho mostrato l’ennesimo frutto del nostro lavoro , quello scaldacollo unito ad un abbraccio fortissimo sono la dimostrazione di come sia salda una amicizia nata per caso e divenuta riferimentkin questa nuova vita .
Con il secondo invece è sufficiente uno sguardo , dal suo lavoro ho tratto l’ultimo ingrediente per dare la spallata definitiva ai dubbi , la sua voce ferma unita ad una concentrazione micidiale me li ha trasmessi indelebilmente .
Per i prossimi mesi non andrò molto lontano , mi concentrerò su distanze brevi e riposerò , sono stati 150 giorni duri ma se penso agli amici di cui mi sono circondato ogni stanchezza si attenua .
Grazie ragazzi , ho trovato la serenità e i fatti sono evidenti . 

sabato 9 giugno 2018

IL TEMPO NON CONTA

“Mi sono immaginato come il primo uomo che ha messo piede sulla Luna , sapeva che sarebbe durato poco , in ogni caso é stato da brividi “ , queste sono le parole pronunciate da un podista intervistato ieri sera a cena dopo una gara in notturna relativamente alle sensazioni provate nel valicare il muro dei 100 chilometri e spingersi fino a 125 .
Ero in religioso silenzio mentre ascoltavo, il suo racconto tracimava una umiltà unita alla sana passione che è tipica di coloro i quali amano le lunghe distanze ossia dai 42 chilometri in su .
Non ha mai parlato del tempo cronometrico occorso per giungere al traguardo , è stato un segnale preciso di come sia rispettoso , ho apprezzato molto questo suo atteggiamento , infatti ho rivisto le convinzioni su cui ho costruito gli arrivi nelle ultramaratone.
Come al solito conta l’approccio mentale che è lo specchio dell’anima del podista , nel momento in cui scatta la molla di voler aumentare il chilometraggio bisogna confrontarsi ancora più frequentemente con i propri limiti. È una ulteriore forma di rispetto per la distanza che vuole vederti in faccia , se si è lenti di gamba bisogna compensare con qualcos’altro , ecco il motivo per cui la testa entra in gioco , non è il fisico che ha necessità di allenamento .
Si nasce con una mentalità che non ci abbandonerà mai , è lei a dirti quando serve una fermata anche brusca .
L’ho capito con certezza ieri sera ascoltando quell’uomo , sua moglie con un gran sorriso ha sottolineato quanto venisse pronunciato , anche ella un giorno arriverà a 100 chilometri , è determinata e ne sono certo : in quella occasione metterà piede su una luna nuova .

venerdì 8 giugno 2018

LI GUARDERÒ MA SIAMO IMMOBILI

Tra meno di una settimana inizieranno i mondiali di calcio e per la prima volta da quando seguo il pallone non ci saranno gli azzurri .
In relazione alla loro eliminazione se ne è parlato a lungo , è iniziato nel frattempo un nuovo ciclo con Mancini selezionatore , la vivremo da spettatori senza grandi patemi d’animo .
Le favorite sono sempre le stesse , si spera in qualche sorpresa durante la prima fase ma ho tanti dubbi su chi si potrebbe puntare , la più logica soluzione potrebbe essere l’Islanda visto quanto è accaduto agli Europei di due anni fa.
In tutta onestà seguirò con attenzione Uruguay e Danimarca nel loro cammino , ho sempre avuto una predilezione per questi due paesi , uno l’ho visitato 15 anni fa l’altro no viste le ore di aereo necessarie per raggiungere Montevideo .
Sono curioso di vedere giocatori emergenti e non le solite prime donne , ma credo sia una utopia parlarne , vincerà una europea oppure una sudamericana , è già scritto .
28 anni fa fu il turno del nostro paese ospitare la rassegna mondiale , eravamo all’apice della notorietà nel pallone , i tempi sono cambiati , comandano ormai i fondi di investimento , i calciatori sono aziende e conta più l’immagine di un dribbling .
Non si torna più indietro , la direzione presa è inquietante , mentre noi rimaniamo ancorati ad un sistema vetusto altrove si vede un futuro .
Le colpe sono note e come al solito ci si piange addosso pensando all’interesse personale .

mercoledì 6 giugno 2018

SI ATTERRA CON FELICITÀ

Sono stati 10 giorni di festeggiamenti senza tregua , abbiamo pubblicato sui social le nostre foto di finisher alla 100 km del Passatore perché era giusto così .
Ci siamo conquistati sul campo il rispetto e nulla ci è stato regalato , i mesi antecedenti alla partenza hanno mostrato un gruppo di amici ben saldo nelle proprie convinzioni e l’ultimo briefing sotto il Duomo ha sancito un patto d’acciaio ossia che tutti dovevamo arrivare al traguardo .
L’obiettivo è stato raggiunto alle 10:38 di domenica 27 maggio quando il chip posizionato sulla scarpa destra dell’ultimo ultramaratoneta ha fatto suonare i sensori di Piazza del Popolo a Faenza .
Da lì in poi la Torcida ha preso il sopravvento , avevamo addosso tanta adrenalina e volevamo trasmetterla al mondo , non tutti i giorni sono identici altrimenti si cade nella consuetudine .
Stasera ci abbracceremo ancora una volta poi torneremo alla normalità come ci siamo promessi , di sicuro inseguiremo altri sogni con tanta felicità ma in quelle 9 medaglie c’è impressa una verità inconfutabile .
Siamo centisti come avevamo sempre sperato , per un po’ è come se avessimo vissuto al massimo delle nostre possibilità , è come se avessimo guidato una Ferrari a 300 all’ora , è come se avessimo viaggiato ad altezze siderali e adesso si deve tornare con i piedi per terra .
Grazie Faenza , ci hai resi migliori rispetto al passato , il prossimo anno non so quanti saremo di nuovo in quella piazza , io di sicuro ripartirò per giungere li al mattino con la quella bandana che qualcuno si è simpaticamente divertito a dileggiare , ma in essa è contenuta l’essenza di un vero ultramaratoneta : il divertimento .

martedì 5 giugno 2018

UNA SEMIFINALE RAGGIUNTA

Dai tempi di Barazzutti non si vedeva un italiano nelle semifinali di un torneo del Grande Slam , eppure il tennista siciliano ha sconfitto uno dei favoriti alla vittoria al Roland Garros giocando un tie break del quarto set in maniera mostruosa .
Dotato di servizio e diritto devastanti , Cecchinato , fresco vincitore del torneo di Budapest ad aprile ( suo primo titolo ATP) , si è imposto su Djokovic con una partenza a razzo nei primi due sets poi una pausa nel terzo e ha concluso in crescendo .
Sono segnali incoraggianti per il nostro movimento che da decenni latita per noti problemi interni legati proprio ai giovani che si affacciano nel circuito maggiore , ma allo stato attuale Cecchinato si muove molto meglio rispetto a quando era juniores .
Dopo il proscioglimento dall’accusa di scommesse il palermitano ha ripreso con un po’ più di fiducia la sua carriera , così come in una partita di tennis sono i singoli episodi a far la differenza , Cecchinato ha mostrato di tenere duro nel quarto set contro Djokovic il quale ha sbagliato di più su alcuni punti importanti .
Sta giovando il lavoro fatto con Vagnozzi suo nuovo allenatore , sicuramente la semifinale contro Thiem vedrà molta gente davanti al televisore , l’estate si avvicina , i mondiali sono lontani e l’Italia sportiva può godersi qualcosa di meglio invece dei soliti personaggetti .

domenica 3 giugno 2018

COL SUDORE

Mi sento appagato , per un bel pezzo non effettuerò gare lunghe , si avvicina la stagione più calda e non ho voglia di sacrificare ulteriormente i tendini .
Sono stati mesi frenetici , ma ricchi di soddisfazione , in poco più di trenta giorni ho percorso in gara più di 200 chilometri e non me ne pentirò mai .
Ripenso alla domenica mattina del post maratona e ultramaratona , un po’ zoppicavo ma contemporaneamente la testa era proiettata ai chilometri da percorrere .
Il mio metodo è una realtà costruita sul sudore e non sulle parole .
É un vestito cucito su misura con tanto amore , dedizione , fatica , passione e talvolta ha subito critiche feroci .
Ho incassato le parole rispondendo con i fatti e in gara ho mostrato i denti come segno ulteriore di rivincita nei confronti di chi vive il podismo come una moda .
É meraviglioso non avere imposizioni perché la passione ti mostra una via luminosa , avete presente quando il sole sorge in cima ad una lunga salita ? È il raggiungimento di un obiettivo eccezionale .

sabato 2 giugno 2018

FAREMO LA TORCIDA CON IL SORRISO

“Se arriveremo tutti da lì in poi sarà torcida , festeggeremo per alcuni giorni e vivremo con tanta felicità !” questa fu la promessa che ci scambiammo il venerdì prima della partenza per la 100 chilometri più famosa del mondo e dalla scorsa domenica mattina pubblichiamo sui social foto di sorrisi.
Non dobbiamo giustificarci caro amico mio , abbiamo conquistato con tanto sacrificio la vetta più importante del podismo , siamo divenuti finisher nella gara delle gare .
Abbiamo vinto la nostra personale sfida , in meno di 20 ore siamo giunti tutti e 9 gli amici al traguardo di Faenza .
Dietro a quella medaglia caro amico mio ci sono tanti sacrifici , storie , aneddoti , mesi di preparazione , sofferenza ma sopratutto la consapevolezza di volersi mettere in gioco per un giorno intero o quasi .
Il nostro simbolo è quella bandana che per l’occasione abbiamo rinnovato sia nei colori che nella grafica , essa rappresenta un ideale speciale , la mostriamo con orgoglio perché unisce tanti caratteri diversi ma con un unico obiettivo : il divertimento .
Sappiamo benissimo che a qualcuno non piace e ce lo ha detto (anzi lo ha scritto) senza giri di parole, ma noi abbiamo risposto elegantemente con il sorriso che è il sale nel piatto dei nostri festeggiamenti.
Correre ci ha cambiati in meglio , non potevamo chiedere altro dopo anni difficili , poi sono arrivati quei 100 chilometri e li ci siamo superati portando però tanto rispetto .
È giusto festeggiare e non c’è nulla di strano , chissà quando ricapiterà qualcosa del genere , cogliamo la bellezza di questi momenti , guardiamo al futuro con serenità ritrovata e rinnovata .