mercoledì 29 maggio 2019

VIVRÒ COME CINCINNATO

Se avessi mollato non sarei stato qui a raccontare un arrivo in grande stile , non riuscivo a digerire alcunché , immerso nel sudore usavo il silenzio come palliativo , Max nel frattempo aveva cambiato passo e dal chilometro 70 ci eravamo divisi .
A tratti mi ricongiungevo con gli altri amici, ma poi pagavo lo sforzo , le vesciche erano un grosso handicap .
La centralina era sempre ben accesa , funzionava a meraviglia , lanciava segnali importanti come al chilometro 25 quando ho incrociato Don Luca e abbiamo pregato assieme .
Ho interpretato quell’incontro come una premonizione ossia che sarei arrivato indipendentemente da tutto , avevo perso del tempo a cambiarmi gli abiti in due occasioni , me ne assumo la responsabilità , quando sono rimasto solo ho sfoderato ogni arma ,poi negli  ultimi due ristori prima del traguardo ho preso consapevolezza dei mezzi .
A Brisighella non ho sbagliato , sono rientrato nei tempi previsti e poi sotto un diluvio universale ho deciso che Errano sarebbe stato il coronamento del sogno .
Correvo con poco carburante addosso , vedendo il cartello dell’ultimo ristoro alle 9:31 di domenica mattina sono scoppiato in lacrime .
Il lavoro svolto aveva di nuovo pagato , ogni dubbio era stato fugato , ho mangiato e bevuto , poi ho corso altri 2000 metri dimenticando di non avere un piede  .
Al km.97 si è materializzata LEI , la mia REGINA ILARIA .
Quel sorriso ha squarciato il temporale , ci siamo baciati , mi ha chiesto se avevo bisogno di qualcosa da bere o di biscotti , ho risposto che volevo arrivare alla fine .
Con il cartello di Faenza si è chiuso il cerchio , da lì in poi ero al sicuro , è arrivata Sandra in auto con a bordo Cesare , la dedica della medaglia sarebbe stata solo per loro e ci siamo commossi .
Infine la gloria dell’arrivo , faccio l’inchino , gli amici sono tutti lì già finisher , mi attendevano , prendo completamente la scena con un siparietto , agito i pugni , resto immobile come una statua , varco e dimostro ancora una volta la veridicità delle teorie
Con la medaglia al collo sono felice , neppure mi seggo , è la 24ª volta da finisher sulle lunghissime , la 10ª da ultra , la 3ª da centista .
E i soliti detrattori ? Diranno che ho camminato , ma non si sono presentati sulla linea di partenza il giorno prima , loro si riempiono la bocca di parole con metodi da pavoni , io faccio parlare i numeri e a novembre festeggerò le nozze d’argento con il podismo correndo a Firenze la numero 25 .
Ha ragione un amico quando dice che possiedo quel sacro fuoco , infatti corro non per moda o per apparenza , corro per andare lontano , per viaggiare e per aprire la mente , ho altri obiettivi e non nascondo che siano ambiziosi .
Non andrò mai al TDG oppure a una 100 miglia , vorrei entrare in due albi d’oro di manifestazioni classiche poi vivrò come Cincinnato .


mercoledì 22 maggio 2019

POCO ALTRO

Non penso ad alcunché in quei minuti di rifinitura , stacco la spina completamente , mi godo il paesaggio intorno a casa, scatto qualche foto e respiro a pieni polmoni .
La fretta è lontana così come l’ora di cena , qualcuno mi ferma per chiedere cosa significa l’attesa del momento della partenza , io rispondo con educazione , cerco di non far trasparire le emozioni , sorrido , centellino le parole , uso lo  spartito ormai consolidato , saluto e mi dirigo verso la doccia .
Il silenzio adesso vale più di tutto il resto.
É un fatto di rispetto, per lui serve questo e poco altro.

lunedì 20 maggio 2019

NON VIVESTE IL 1993

Siete i responsabili di questo tracollo cari mercenari , da febbraio non vincete più una partita , segnate a malapena e sono stanco della vostra spocchia .
Tirate fuori personalità se ne siete in possesso , abbiate il coraggio delle vostre azioni rinunciando a 6 mesi di stipendio , tanto i soldi non vi mancheranno per le prossime due generazioni .
Vi siete coperti di ridicolo a Parma piangendo lacrime di coccodrillo , il vero leader in quello spogliatoio era Pioli il quale si è dimesso poiché aveva capito come la situazione fosse insostenibile .
Siete giovani e nel pieno delle forze , almeno per 90 minuti domenica date ai tifosi una piccola soddisfazione , se amate il lavoro che avete scelto vincete poi restituite alla città quelle maglie che hanno una storia a voi quasi sconosciuta .
Avete dimostrato ieri a Parma di non essere un gruppo più unito , non vi auguro di provare quelle sensazioni di sconforto provate dal sottoscritto nel giugno del 1993 .
Qualcuno di voi doveva ancora vedere la luce , altri avevano pochi anni di vita , ma io c’ero e garantisco che fu un boccone amarissimo da ingoiare .
Sono deluso da voi mercenari ma vi lascio in pace fino a domenica sera alle 17 , se ci porterete in serie B  non risparmierò nessuno , telefonerò in radio e con molta pacatezza spiegherò le ragioni della mia arrabbiatura di tifoso da oltre 30 anni della Viola ,  salvandoci resterò in silenzio , regalerò indifferenza perché questo vi meritate .
Alla faccia della professionalità , non sapete cosa significhi uscire di casa presto e tornare a buio.


sabato 18 maggio 2019

COME DEJAN

Da oggi si riparte con più assiduità con la stesura del blog , è il 18 maggio ossia una data spartiacque per la mia vita , era sabato nel 1991 , scomparve mio nonno dopo una rapida malattia , per lunghi periodi non riuscì a ritrovare la tranquillità .
28 anni dopo sono di nuovo in bilico ma addosso ho la determinazione che ho scoperto correndo , mancano pochi giorni e proverò ad arrivare nuovamente a Faenza .
Non sento alcuna responsabilità , vivo l’attesa serenamente , il viaggio porta con se le immagini di giorni duri e contemporaneamente ricchi di novità .
È tornata la figlia più grande dalla Spagna , sul viso ha stampata la gioia della sua adolescenza , regala positività .
Questo ingrediente ormai è parte integrante della giornata , mi aiuta nei vari “teatrini” , mi toglie la timidezza e si alimenta con la sicurezza di un diesel .
È lontanissimo il periodo oscuro , la sfida che ho lanciato non ha confini , talvolta mi sembra di assomigliare a Savicevic , ricordo bene come fu complicato il suo arrivo in Italia , era discontinuo ma nei piedi possedeva seta .
Capello un giorno gli dette completa fiducia e il montenegrino dimostró il valore posseduto .
Agiva dietro le punte , non aveva un ruolo , inventava usando l’istinto .
Epica fu la rete segnata al Barcellona nel 1994 durante la finale di CL , esultò prima che la palla entrasse in porta , il Genio quella sera si vestì di tutto punto , i catalani annichilirono davanti a Dejan , fu una lezione da mandare a memoria .
È bellissimo vivere senza schemi , il sorriso delle mie figlie lenisce tutto e poi c’è il suo amore che ogni giorno luccica  come l’oro .


martedì 7 maggio 2019

45237

Mi guardavano mentre afferravo quelle transenne , avevo le lacrime agli occhi per la gioia poi gli occhi e le dita venivano rivolte al cielo come segno di ringraziamento . Il momento era solenne , nel 2015 piazzai un pb di rilievo sulla mezza maratona e da lì in avanti non era cambiato alcunchè . Ma Foiano è terra di ultramaratoneti .
Davanti agli amici non potevo fallire , in quei 45 chilometri c’era del lavoro duro abbinato alla stanchezza della settimana precedente in Valdorcia . Era la prima volta che effettuavo il salto da una lunghissima all’altra , ma la serenità era evidente già dalla rifinitura , i dolori non sussistevano e saliva l’adrenalina .
Max era come al solito pronto , Sandra e Cesare avevano viaggiato per esserci , Claudio rientrava , Laura era carica , infine gli amici dell’Avis fremevano .
Ho dato spettacolo imbucandomi con Max prima della celebrazione di un matrimonio in comune , gli sposi hanno detto si anche ad un selfie .
Poi è giunto il momento della verità : si taglia il traguardo maratona e ci si muove per altri 3 km con la massima attenzione , poi arriva quel numero sul display e capisco di aver passato il segno . Dopo 45237 metri piazzo l’adesivo vicino al traguardo , attendo la fine delle sei ore , si concretezza l’evento e penso a LEI .
Ho dimostrato ancora una volta quanto sono andato lontano , arrivano tutti gli amici, Cesare e la Sandra hanno gli occhi lucidi  , ci abbracciamo , poi Cesare decide di donarmi una parte della sua saggezza. Lo ascolto come un figlio che ha occhi solo per il padre , annuisco e poi debbo ripartire .
Il giorno dopo mi presento a Ravacciano con la maglietta da ultra , faccio capire di quale pasta sono stato costruito , è un mix di sorrisi e costanza .
Le lunghe  sono 23 in totale di cui 9 ultra . Se andrà tutto al meglio a Faenza dopo 100 km inizierá la discesa .
Io non ho bisogno di tecniche di corsa , mi serve solo tanto spazio , corro a sensazione e lo so fare anche senza orologio come a Foiano .
In ultimo luogo ripenso alla foto scattata con gli sposi : il matrimonio va vissuto ogni giorno con ironia , sorrisi e piccole attenzioni , nel caso in cui ció non avvenisse si trasformerebbe in un luogo comune, in una prigione con le sbarre d’acciaio dove vige la freddezza e l’indifferenza .
Ormai è un capitolo chiuso ma restano strascichi spiacevoli nascosti in futili scuse.