sabato 27 luglio 2019

PROVE SCHIACCIANTI NON VISTE

Andrà a finire come nel caso della strage del Cermis , di Amanda Knox e di Ustica , quando ci sono gli americani sul suolo italiano la nostra giustizia vacilla .
L’uccisione del carabiniere Rega è un atto gravissimo , non è sufficiente che uno degli studenti abbia confessato , serve un processo per direttissima con condanna esemplare .
Mario aveva 35 anni , si era sposato da poco , svolgeva il suo lavoro con dedizione e solo per questo ultimo motivo ci dovrebbe essere un atto di coraggio da parte della magistratura italiana affinché il reo confesso non venga processato sul suolo americano .
Stavano già tentando la fuga i due studenti , ma non hanno fatto i conti con le telecamere di sorveglianza che li avrebbero inchiodati .
Le prove sono schiaccianti , non esistono dubbi , lo stato si deve battere in nome di Rosa e della famiglia Rega affinché si possa essere credibili almeno stavolta .
I politici devono essere uniti , non divisi , la strumentalizzazione è sintomo di interesse personale , Mario era un servitore dell’Italia , lo hanno ucciso per futili motivi mentre svolgeva il suo operato .
Questo paese ha bisogno di un segnale per svoltare , la magistratura lo potrebbe dare , non nasconda la testa sotto la sabbia come struzzi , applichi il diritto e stia lontana dalle inutili burocrazie .

venerdì 26 luglio 2019

UN TEATRO NATURALE

La riprova di come conti il sorriso nonostante la fatica arriva al termine della gara di Castelnuovo , mi imbatto in alcuni podisti sempre nelle posizioni più alte in classifica , sembrano imbronciati e io a freddo li saluto una frase ormai divenuta il cavallo di battaglia : “ Sorridete”.
Distolgono l’attenzione dai loro discorsi , si mettono a ridere e provvedono a un saluto cordiale , il muro è ormai caduto , i dubbi fuggono .
Ogni momento puó dare luogo a una scenetta non volgare anzi deve necessariamente servire affinché la gente venga coinvolta .
Un tramonto come quello del Chianti ti toglie il fiato , fa da teatro naturale a una recita che si ripeterà il prossimo anno , sciolgo tutti i muscoli tra quelle strade pensando a quello che mi attende nel fine settimana .
I piani per l’autunno sono quasi pronti , il viaggio continua tra un sorriso , una scenetta e le ferie che hanno l’apparenza di una chimera , ma non importa , con il tempo ho capito che bisogna godersi gli attimi di felicità .
La luce ha squarciato le ombre , deve essere solo alimentata e la riprova l’ho avuta nel luogo dove ho corso la maratona numero 6 , quel giorno volontariamente presi coscienza di come sarebbe stata la gestione di un percorso ben più lungo .

giovedì 25 luglio 2019

CON LA TESTA ALTA

Sono imballato di gamba ma sorrido , ho intenzione di non trascurare alcunché , il desiderio di salire rappresenta il clou in questo istante .
Il fartlek funziona a meraviglia , il caldo ormai lo affronto con una borraccia ricca di acqua e così il sabato mattina scorre meglio .
Non vivo di apparenza , punto sul duro lavoro e questo vale a ogni livello , purtroppo il talento posseduto si racchiude in un immaginario senza confini .
Le giornate sono diverse , talvolta sei più tonico , talvolta meno , quando il divertimento si abbassa serve altro affinché il viaggio continui .
Poi c’è anche chi si ritira senza addurre scuse seppure occupi una posizione in classifica di alto livello, in una 100 chilometri può accadere e in quei momenti conta la lucidità delle proprie azioni .
Se l’organismo non risponde più il comportamento più corretto è fermarsi .
I successi nascono dai fallimenti , io ne so qualcosa ma ormai convivo con questa condizione , lavoro a testa alta .

lunedì 15 luglio 2019

SONO ATTIMI

Sarebbe servito un ace, invece il DIO del tennis aveva fatto una scelta differente , in quegli istanti di tensione non ha dato il beneplacito al diritto di Roger, ha preferito il passante di Nole e la partita si è decisa al tie break del 12-12 del quinto set .
Ha vinto Nole Djokovic perché ha gestito in maniera glaciale due attimi decisivi , la testa del serbo si è palesata con effetti dirompenti .
Il viaggio di questi due campioni non poteva concludersi in parità , il gioco mostrato da entrambi ci ha rimesso in pace con un sport bellissimo e contemporaneamente crudele .
Sono appunto gli attimi quelli che fanno la differenza, la storia del tennis ne è piena , ricordo perfettamente una finale al Roland Garros dove McEnroe stava surclassando Lendl , una semplice distrazione del “moccioso” riaprì la partita , l’allora cecoslovacco prese in mano le redini del gioco con una serie infinita di lob e si aggiudicò il suo primo torneo dello slam .
Abbiamo vissuto ore piacevoli sul campo centrale di Wimbledon , non dimenticheremo facilmente una domenica così esaltante .
Il pallone ? Chi è costui in un luglio così soleggiato , forse è stato parcheggiato in un garage di lusso a Dubai dove fa compagnia alle TPO .

venerdì 12 luglio 2019

ANCORA AI DOHERTY GATES

“Roger ma mi deludi così ?
Perché a distanza di qualche anno hai buscato un netto 6-1 da Sanguinetti in finale a Milano ?
Mi hai deluso ragazzo , per tua fortuna non frequento più il circolo del tennis e ho appeso le racchette al chiodo altrimenti sarei stato oggetto di scherno di tutti gli amici .
Eppure Davide lo hai già sconfitto in Davis in 4 sets, come hai potuto avere una debacle del genere ?
Tingiti di nuovo i capelli come nel 99 , svelto e vedi di vincere qualcosa di importante , dopo Sampras ci sei tu , non ho dubbi , lo hai sconfitto in 5 sets ai Doherty Gates togliendogli il record di ben 31 successi sull’erba londinese “.
Era il 2002 , Federer ancora non aveva ancora ottenuto il primo titolo dello Slam ( sarebbe arrivato nel 2003 ) , ero fissato con questo svizzero da talento cristallino , di nascosto lo seguivo da almeno 3 anni , possedevo il vhs del suo match di Davis vittorioso contro Sanguinetti , ma col tennis non avevo più niente a che fare , la mia ragazza dell’epoca mi aveva fatto passare la voglia di giocare , ero uno scarso non classificato senza alcun dubbio , non nutrivo particolari speranze di divenire un C4 , il maestro che mi dava delle lezioni dal 1992 diceva sempre che ero dotato di una tenacia fuori dal comune ma il fisico era un grosso problema .
Leo sapeva ascoltare , quando gli parlavo dei miei vhs sorrideva poi un giorno gli spiegai di questo svizzero dal servizio al fulmicotone , dal diritto eastern e dal gioco di volo divino .
Lui rispose che si sarebbe informato , a distanza di 20 anni ci siamo rivisti , mi allenavo e ci incrociammo.
L’argomento ovviamente era Roger Federer, si ricordava della “profezia” , mi sono tolto gli occhiali , la bandana e ho fermato il cronometro 
Ci siamo abbracciati , gli occhi erano lucidi , gli ho spiegato i motivi del mio abbandono , lui ha semplicemente detto : “ Era destino che andasse così , sei comunque arrivato lontano come Roger “ .
Ho capito quanto Leo mi apprezzasse.
Domenica vedrò Federer -Djokovic , non avevo torto quando vedevo un talento , lei invece non vedeva oltre il suo naso. 

domenica 7 luglio 2019

FAIRPLAY A POCHI METRI DAL TRAGUARDO

Ormai la gara del sabato volge al termine , mancano poche centinaia di metri al traguardo , potremo bere qualcosa di fresco e poi dirigerci a cena .
Un amico è venuto appositamente dalla Valdichiana per partecipare a questa gara , siamo assieme sul tracciato , fatichiamo a causa del caldo nonostante la brevità dei chilometri percorsi , dopo l’ultimo ristoro ci fiondiamo nella discesa che precede il traguardo con una certa lena .
Acceleriamo più volte , le pulsazioni schizzano in alto , a circa 50 metri davanti a noi scorgiamo un concorrente che conosciamo molto bene , aumentiamo la velocità , ci avviciniamo ulteriormente a gli urliamo che vorremo arrivare insieme a lui .
Probabilmente però non ode le nostre parole poiché concentrato nello sforzo , il mio amico aumenta ancora la falcata e supera quel concorrente , io faccio lo stesso ma lo affianco solamente , gli sussurro che vorrei arrivassimo assieme , gli prendo la mano e lui accetta .
Poi la scena cambia : a pochissimi metri dal traguardo decido che debba essere lui a varcare la linea del traguardo davanti ,  glielo comunico velocemente e resto un passo indietro .
Avevo più velocità di costui ma verso questo amico provo profondo rispetto e ammirazione , quando decisi di partecipare al mio primo Passatore lui mi elargì un consiglio che mai ho rimosso .
“ Arriva da solo a Faenza , vivi quegli attimi prima della fine del viaggio in pace con te stesso “ più o meno suonavano così le sue parole .
Quando rientravo dalla Romagna gli telefonai raccontando di aver varcato la linea del traguardo dei 100 km in solitudine , la voce era rotta dall’emozione , lui mi fece sorridere con una battuta .
Caro Lollo ci unisce la passione per quella gara , il tuo” Grazie “ sussurrato ieri sera vale più di ogni altra considerazione .
In tanti dovrebbero prendere esempio da te che giungi alla partenza di ogni gara con il sorriso stampato in faccia .
Ripenso a chi pur di superare un altro concorrente alza i gomiti in gara e non ha la percezione della parola correttezza , è gente che non ama il sorriso .
Per fortuna i musi lunghi non ci appartengono amico mio , è la bellezza di questi attimi irripetibili .
Ps: l’amico della Valdichiana si è divertito tanto ieri ,mi ha ringraziato per la serata passata assieme e ha sorriso quando gli ho raccontato cosa avessi fatto assieme a Lollo.
Anche lui ama correre usando la risata , fa parte di coloro i quali organizzano una splendida sei ore ogni anno e mai lo vedo cupo prima della partenza .
Lunga vita alla gente che sorride alle gare , quando corrono possiedono una dote rara .

sabato 6 luglio 2019

SPETTATORI DELL’APPARENZA

Sapevo che il grosso problema della gestione della Fiorentina da parte dei Della Valle fossero i dipendenti ma non mi sarei atteso una situazione come ci ha spiegato Pradè durante la sua presentazione in conferenza stampa per la sua nuova avventura in Viola  .
Eppure sono ben 75 giocatori nella rosa , uno spreco enorme di fronte ai risultati ottenuti , in un articolo scritto con cura da Pippo Russo scopriamo alcuni degli aspetti del rapporto che legava Ramadani alla Fiorentina .
La società irlandese che fa praticamente capo all’agente macedone vede annoverare come intermediario Pedro Pereira , ossia un ex dipendente dei Della Valle .
Si iniziano a spiegare tanti fattori legati al bilancio in perdita nell’ultima annata , le commissioni pagate a Ramadani e alla Primus Sport sono state altissime .
È la realtà del calcio attuale dove circola più denaro di quando si possa pensare , dobbiamo farcene una ragione , Zeman ci era arrivato 20 anni fa e venne tacciato per aver sputato nel piatto dove mangiava , siamo spettatori della finanza creativa , faremo l’abitudine anche a questo .
Il gioco è solo apparenza , gli uffici finanziari hanno preso il posto del manto verde.

martedì 2 luglio 2019

10 ANNI DOPO

È cambiato tutto rispetto a 10 anni fa , non sono più quella persona , possiedo una nuova vita , ma la costante rispetto al passato sono le scarpe indossate per correre .
Qualcuno voleva spedirmi dallo psicologo dopo la separazione , dava colpa al podismo , era solo uno strenuo tentativo di non ammettere le responsabilità .
Questa “malattia “ era invece una terapia , aveva lenito tante amarezze , con il tempo poi era iniziata la fase di guardare oltre , la società dove ero tesserato fino a settembre del 2015 non concepiva questo pensiero , era di una stucchevole ottusità , non rinnovando ho dato una spallata di personalità .
Se fossi rimasto con loro non avrei mai potuto vedere mete così lontane , la “ colpa” va ascritta ad un allenamento svolto in un freddo gennaio del 2015 , li ho conosciuto colei che per prima ha parlato di obiettivi di un certo livello ossia partecipare alle ultra e giungere al traguardo .
Il fascino di quelle parole è valso un gesto di riconoscenza come minimo , ho capito che una maratona fosse una distanza breve per sognare qualcosa di veramente unico .
In questi 12 chilometri odierni ho ripensato a quelle origini scalcinate e senza un costrutto preciso , il resto me lo hanno insegnato gli amici incontrati , gli errori , la solitudine dei viaggi verso la linea di partenza ma alla base c’è stata sempre la voglia di emergere dal grigiore .
Sono stato fortunato nel conoscere le persone giuste , a loro debbo tanto di questi “successi” , ho imparato a sorridere grazie alle parole ascoltate .
La mia “attività “ ancora è aperta , si alimenta grazie a tanti esempi positivi , sforna sorrisi e mai malumori , vive senza costrizioni , dietro a questo c’è una cultura che i soldi non compreranno mai .
100 km a piedi hanno un sapore unico e non odorano di consuetudini , chi possiede invidie se ne faccia una ragione , codeste vi ridurranno in schiavitù e quando ne avrete la percezione sarà tardi .
Ps : correndo ho pure ritrovato l’amore ed ha una bellezza stordente .