giovedì 12 settembre 2013

1 mese sotto pressione

Torno a scrivere dopo essere diventato zio e questo avvenimento mi ha reso tanto felice , seppur siano accadute alcune cose non proprio piacevoli .
Si corre e si lavora dal 19 agosto senza tregua , a volte ho gli occhi gonfi dal sonno ma è una sensazione temporanea . Nel frattempo è di nuovo ripartita la scuola e ogni anno che passa percepisco la mancanza di quei giorni .
Mi piaceva studiare e vedere i miei amici . Ma quel periodo non tornerà mai più , ora i progetti sono diversi , talvolta passo davanti ai luoghi dove sedevo sui banchi e mi volto dall'altra parte . Quella sensazione di vuoto non mi abbandona, eravamo una famiglia e ci aiutavamo .
Ora la gente neppure ti guarda più negli occhi , pensa solo a se stessa affogando i dispiaceri nei fumi dell'alcool .
Io non mollerò mai la presa , guaderò in faccia le persone e mai toccherò un bicchiere per brindare .
Quando festeggio qualcosa di piacevole mi basta vedere dei sorrisi . È il regalo più bello e la risposta migliore .

martedì 13 agosto 2013

CORRO PER DIMENTICARE

La lista dei metodi per riempire il tempo libero è infinita , io ho 2 passioni che mi porto dietro da anni e non riesco a farne a meno. Anzi prima ne avevo tre ma una forzatamente mi è toccata sopirla poiché rischierei di avere contrasti dove volerebbero parole grosse .
Mi rimane perciò la lettura , in cui mi esercito giornalmente a causa di un reflusso universitario che non se ne va , a dire il vero di soldi ne ho spesi molti nelle librerie e nelle edicole poiché quando trovo qualcosa che mi aggrada mi fiondo subito a interessarmi su internet per leggere qualche recensione .
I miei generi di lettura sono vari , non ne ho uno preciso , ho degli scrittori per i quali nutro grande interesse poiché hanno una fluidità di linguaggio strepitosa.
La seconda passione è correre e di questa ne parlerei per giorni interi senza mai fermarmi.
Inutile negarlo , la corsa è la mia coperta di Linus , la panacea di ogni mio male , la lampadina che sta sempre accesa e non si fulmina mai .
Appena percepisco che sono in difficoltà attendo di trovare quei minuti per calzare le scarpe indossare la tuta e immergermi in quella bolla d'aria fresca .
Non conto più le volte che ho corso per attenuare tanti problemi . Soprattuto nel periodo delle vacanze ogni occasione è buona per 2 scatti sulla pista .
La corsa ha però un difetto : con essa non ci guadagno niente , non capitalizzo a livello monetario. Però per il mio lavoro itinerante è un buon salvacondotto , so bene che la sera quando rientro nella mia casetta le scarpe sono li pronte per allenarsi insieme a me .
Non amo l'ozio e se ora la mia salute è migliorata lo devo esclusivamente a un paio di gambette che una sera di giugno decisero di rinascere per donarmi l'idea di libertà sopita per troppo tempo.

domenica 11 agosto 2013

LO SPECCHIO DEGLI OCCHI

Ci sono dei giorni in cui sogno di fare una cena tra amici , con tanto buon cibo ma senza eccedere nell'alcool. Sono astemio , in 38 anni non mai preso una sbronza , mai no ho fatto colazione con l'aspirina per tamponare la nevralgia della sera precedente , quando ero ragazzo mi era capitato di bere della birra o del vino ma con il passare del tempo ho abbandonato tutto ciò poichè mi provocava bruciori e acccusavo dei tremendi sintomi di cattiva digestione .
Confesso inoltre di non aver mai partecipato ad un aperitivo, non ho mai cenato con patatine e tartine e sopratutto non mai pasteggiato con quei bibitoni che vedo servire la sera verso le 19 quasi in ogni bar .
Mi sento un po' fuori dal tempo ma non mi interessa , sono molto demodè ma preferisco essere in salute che chiaccherare con un cocktail in mano.
La mia idea per la cena resta sempre una tavolata di persone che amano ritrovarsi ogni tanto per scambiarsi idee , ridere , scherzare .
Negli anni 90 il sabato sera lo passavo con gli amici in pizzeria poi andavamo in vari luoghi soprattutto per fare conoscenze di ragazze , il tema era sempre lo stesso , se uno di noi si metteva con qualcuna allora era lecito che gli altri conoscessero le amiche , era una catena classica affinchè si potesse stare tutti insieme .
Le migliori amicizie me le sono fatte fuori da dove abito , poichè ho rispettato il concetto per cui nessuno è profeta in patria .
Con il tempo ci sono stati dei cambiamenti in quello che mi circonda , talune volte in meglio talune volte in peggio, le persone si guardano meno negli occhi e parlano in maniera diversa , anzi comunicano diversamente.
E' molto complesso adattarsi a quanto accade oggi , non è facile rapportarsi , ma personalmente incontrarsi con gli sguardi da sempre una idea di come siamo .
Anche solo i silenzi servono , altro che le tastiere e i social network , le orbite sanno parlare come le gambe di un runner ben allenato che sa dosare le sue energie in una gara massacrante .

mercoledì 7 agosto 2013

Afa e Gelo

Non sono mai stato un egoista o uno che pensa al proprio sporco interesse , non amo particolarmente le sorprese o regali, ma purchè di trovare il tempo di correre non so cosa darei .
Il senso di libertà che mi dona il percorrere 3 ore a settimana non ha paragoni.
Generalmente sono circa 30 i kilometri ogni 7 giorni , vario spesso il percorso a seconda dell'umore e dell'orario in cui calzo le scarpe .
Durante il periodo invernale mi muovo con il freddo serale e nel fine settimana la mattina presto , in estate invece accendo i miei motori in orari un po' strani , talvolta la mattina presto oppure la sera verso le 18:30 .
C'è una strana costante nel mio modo di correre , vale a dire quando è troppo freddo oppure quando è troppo caldo . Nella seconda ipotesi mi sembra quasi di stare meglio , se la temperatura supera i 30 gradi e l'afa si fa sentire allora i miei polmoni appaiono come un mantice ben espanso.
Le poche volte che ho indossato il cardiofrequenzimetro ho notato il superamento dei 140 battiti , con le ripetute anche 170 , sono valori nella norma per i runners ma che per me hanno una valenza poichè mi viene in mente il periodo dell'obesità quando non riuscivo ad allacciarmi le scarpe per andare a lavoro.
Correre mi ha cambiato la vita , freddo e caldo non mi danneggiano , mi è sufficiente falcare l'aria per sentirmi vivo , possono essere 30 minuti o più di 1 ora  a uscita , l'emozione non manca . Mai .

domenica 4 agosto 2013

Chiedi chi era Gabriel

Una domenica d'Agosto che volge al termine tra una corsa e un po' di refrigerio visto il caldo torrido inclusa  l'afa che ti fa sudare anche mentre stai comodamente seduto , insomma niente di eccezionale fino alle 19 quando esco  per comprare una vaschetta di gelato ( ogni tanto anche io mi concedo qualche sfizio) e incontro un ex compagno di scuola insieme a suo figlio .
Ci salutiamo cordialmente e ci mettiamo a scambiare 2 parole sul calcio visto che entrambi tifiamo viola da più di 30 anni .
A un certo punto del discorso l'amico mi dice che ha fatto vedere a suo figlio una maglia di Batistuta e il piccolo era  rimasto molto curioso in merito seppur del calcio gli importasse ben poco .
L'amico poi dice al figlio : " fatti raccontare a questo qualcosa di Batistuta poichè lui ne sa un bel po' " e il ragazzino mi porge la domanda fatidica: " Come era questo giocatore ?".
Per ben 10 minuti ho illustrato al bimbo una serie di notizie su Gabriel raccontando di gol e giocate del più forte centravanti che abbia mai visto vestire la casacca viola .
Gli ho raccontato della tripletta di Udine nella stagione di Malesani , mi sono venuti i brividi mentre snocciolavo la cronaca del Gol all'Arsenal a Wembley , gli ho raccontato di quando Gabriel da 30 metri impallinava i portieri sui calci di punizione , infine gli ho detto della celebre Coppa Italia del 96 conquistata a Bergamo e infine ho citato la stagione 94/95 quando Bati battè il record di gol di Pascutti andando a segno per 11 giornate consecutive .
Infine mi sono permesso di dirgli che di gol in maglia viola El Camion ne ha segnati ben 152dal 1991 al 2000.
Al mio amico mentre parlavo gli luccicavano gli occhi , il bimbo invece ascoltava in silenzio e sembrava incuriosito dal mio racconto . Si era fatto tardi e volevo andare a cena con il gelato , così mi sono congedato salutandoli cordialmente . Mentre stavo per dirigermi verso la gelateria il bambino mi dice : " Quanti anni ha Batistuta ?" , io rispondo : " 44 , è nato il 1 Febbraio 1969 e non so se ci sarà qualcuno come lui per i prossimi anni , magari Mario Gomez ci farà divertire " e il ragazzino di rimando : " Chi è Gomez ? è più forte di Bati ?" a quel punto gli ho risposto :" Su Gomez ci sono tante pagine da scrivere , fatti portare da babbo allo stadio a vederlo e ti emozionerai ".
Onestamente non so come andrà la nuova stagione dei viola , ma quando ho citato la figura di Gabriel Batistuta mi è venuto in mente mio babbo che nel lontano 1981 mi parlò di Antognoni e dello scudetto del 1969 con la formazione snocciolata come una filastrocca .
Chissà se quel bimbo assisterà alla gesta di Gomez al Franchi insieme al babbo ? Entrambi abitano vicino a casa mia e presto avrò una risposta .
Il gelato sono poi riuscito a comprarlo seppur con notevole ritardo, poichè la storia viene prima di mangiare .

sabato 3 agosto 2013

L'ARCIMATTO

La nostalgia talvolta mi attanaglia , soprattutto nei modi di agire e nei modi di parlare .
Come quasi ogni sera ieri stavo ascoltando il Pentasport su Radio Blu , quando Saverio Pestuggia ha citato un neologismo coniato tanti anni fa da Gianni Brera .
Ero appena rientrato dalla corsa serale e mi stavo rifocillando , la stanchezza mi é passata istantaneamente . Quella parolina pronunciata da Saverio ha messo in moto nella mia mente tante di quelle cose che non è facile descriverle.
Ho ripensato a quanto leggo e quanto mi informo , talune volte non smetterei mai di aprire libri giornali oppure navigare in internet purché di conoscere .
La lettura è un esercizio straordinario che ti permette di entrare in un mondo a parte .
Quando ero uno studente universitario in legge davo molta importanza alla ricerca delle fonti , passavo ore in biblioteca da mattina a sera purché di documentarmi .
Oggi con il mio lavoro raccolgo i frutti seppur non possa cimentarmi in ambito giornalistico poiché non ho la tessera .
Nella mia recita a soggetto giornaliera ripasso mentalmente varie cose che devo dire e come esprimerle.
Il linguaggio che aveva creato Brera in ambito calcistico era qualcosa di straordinario, un perfetto connubio con la letteratura .
Nella mia libreria ho alcuni scritti del Giuan , credo che mi metterò alla ricerca di altri suoi testi , non si smette mai di imparare e comprare un libro o un quotidiano sono soldi sempre ben spesi .

sabato 13 luglio 2013

Malala

Il 12 luglio è stato un compleanno importante per la piccola Malala Yousafzai, la ragazzina pakistana che nel 2012 venne colpita alla testa da proiettili sparati da un gruppo di Talebani mentre viaggiava sul pullman che la conduceva a scuola ; la notizia fece il giro del mondo poiché Malala con un suo blog si era fatta portatrice del diritto all'istruzione nella valle dello Swat  , territorio controllato dai Talebani i quali avevano definito l'adolescente simbolo degli infedeli e della oscenità .
Ieri di fronte alle Nazioni Unite , a New York,  Malala ha tenuto il suo primo discorso pubblico dopo l'attentato , alla presenza di centinaia di studenti provenienti da più di 80 paesi ha rilanciato un appello per l'istruzione primaria universale consegnando al segretario Ban Ki Moon una petizione che lei stessa aveva lanciato su change.org quando nel mese scorso ben 14 studentesse sue coetanee furono vittime di attentati suicidi in Pakistan .
Credo che le parole pronunciate dalla sedicenne le ascolterò più volte . La fermezza della sua voce è una scudisciata che colpisce in profondità .
È ovvio che Malala debba essere candidata al premio Nobel per la pace , il suo semplice desiderio di studiare è simbolo di coraggio in un paese lacerato dalla guerra . Mi auguro vivamente che a Oslo possa ricevere questo riconoscimento , poiché si andrebbe a chiudere un cerchio .
Molte persone che lottano per i diritti fondamentali dell'uomo tra cui l'istruzione si identificano nelle parole pronunciate da Malala ieri .
La spada non può colpire come fanno le parole .
Auguri giovane Malala , continua a scrivere e non smettere mai di studiare , poiché la libertà si conquista con le parole .

domenica 23 giugno 2013

Febbre a 90'

Dopo ben 4 anni che sono tornato a correre oggi domenica 23 giugno è una data da segnare sul calendario : ho corso ininterrottamente per ben 90'.
Nei giorni precedenti avevo pianificato il percorso , ero stato molto attento alla altimetria , le salite dovevano essere presenti ma ,visto l'orario di partenza, avrebbero avuto un peso specifico definito .
Mi sono inoltre dotato di un paio di piccole borracce d'acqua , dello zucchero in bustina al fine di non avere problemi di disidatrazione .
Per una volta ho pranzato con qualche proteina in più e ho anticipato il pasto di circa 30 minuti , poi prima di partire ho masticato il solito pezzo di cioccolata perchè gli zuccheri entrassero subito in circolo e finalmente ho messo in moto le mie gambe.
In tutta onestà a circa metà del tempo mi sono un po' preoccupato, nonostante il vento rinfrescante, il caldo faceva la sua parte e picchiava forte sulla mia testa coperta dalla solita bandana bianca a striature blu.
Poi la svolta : a circa 3 km dall'arrivo , dopo che avevo consumato tutto lo zucchero e svuotato le borracce , ho pensato che era ormai era solo una questione di testa per terminare questi 16 km di corsa , ho tolto gli occhiali e la bandana l'ho riposta nella tasca dei pantaloncini . Ho percepito un senso di leggerezza , sia mentale che fisica . Per tagliare corto ho chiuso la pratica in 91' 32'' , per un  totale di circa 16 km.
Poi la doccia e prima ancora il refrigerio di una buona bottiglia d'acqua non fredda hanno chiuso un pomeriggio domencale piacevole .
Nei prossimi giorni procederò a una seduta di scarico di circa 30', ma tra 15 giorni ripeterò il mio esperimento con la speranza di avere un po' di caldo secco , non so spiegare per quale motivo con la temperatura un po' alta riesco a dare il massimo . Forse dipende dalla respirazione ma non ne sono sicuro.

sabato 8 giugno 2013

Quella carezza

Non nascondo la mia personale simpatia per Papa Francesco e dal 13 marzo ogni volta che parla ne rimango affascinato . Quello che mi colpisce più di ogni suo gesto é la semplicità unita a una carica umana di vecchio stampo , è il nonno che tutti vorremmo avere .
Ogni sua uscita pubblica però conosce l'apice quando ci sono dei fanciulli , il suo marchio di fabbrica in presenza dei bambini è la carezza con annesso abbraccio .
In un momento storico del genere é piacevole dissertare quanto amore ci metta il Papa per stare vicino alla gente e per donare felicità ai più piccoli .
A tratti mi ricorda Pertini , in altre occasioni tiene una posizione come Papa Roncalli , che con il suo discorso alla Luna colpi il cuore della generazione degli anni 60 , fu in quella occasione che Giovanni XXIII parlò di portare una carezza ai bambini .
Ho sempre odiato i cd scappellotti o le pacche sulle spalle , mi hanno sempre dato un sapore di stantio , invece la carezza é qualcosa che profuma di pulito semplice e che infonde tranquillità .
Sono anni che ogni volta che incontro degli amici con i loro figli mi prodigo nel salutare i piccoli con una carezza e nel volto di questi noto un sorriso quasi di sorpresa. Ieri sera mi è capitato qualcosa di ancora più bello , al termine di una rappresentazione in cui erano protagonisti proprio dei bimbi , vado a salutare un amico che aveva recuperato il figlio per andare a cena , scambiamo 2 parole e faccio una carezza al fanciullino . Questi mi dice " Grazie " , mi si é sciolto il cuore e mi sono sentito di possedere le ali. Mentre tornavo alla mia auto ho ripensato a Papa Francesco , alla sua semplicità , al suo amore , durante la guida ho pregato per il Papa perché mi ricorda la dolcezza che possedevano i miei nonni , erano modellati con uno stampo che mi hanno passato quando sono nato .
Altro che social network e silenzi , la carezza è la panacea di tutti i mali perché nasce spontanea come una stella alpina .

martedì 4 giugno 2013

Lo scatto del Pirata

Era il 4 giugno 1998 e come al solito ero di fronte alla tv perché a una certa ora del pomeriggio si sarebbe deciso il giro d'Italia di ciclismo . In quel periodo ero un appassionato di corse in bici poiché alcuni anni prima mi affascinava il talento di Marco Pantani , lo scalatore che veniva da Cesenatico .
Al mio fianco c'era mio babbo ed entrambi eravamo in religioso silenzio mentre attendevamo l'attacco del Pirata . A circa 3 km dal termine della tappa su al pian di Monte Campione Marco scattò come al solito e solo Tonkov riuscì a tenere il passo . Furono minuti infuocati , si studiavano a suon di allunghi , nessuno dei due voleva mollare la presa. Pantani si liberò della bandana e degli occhiali , Tonkov gettò via il cappellino . Sembrava che stessimo per assistere a un western con duello finale , mentre la strada stava ancora salendo notai che Marco si toccava il naso come se fosse stato punto da qualcosa , poi scattò ancora e Tonkov rispose .
Ormai erano entrambi completamente a pezzi , il caldo era intenso , Marco a quasi 1km dal termine scattò ancora e Tonkov mollò la presa , rimase seduto sul sellino della bicicletta distrutto dalla ferocia  agonistica di Pantani . Adriano De Zan che commentava la tappa con Cassani ebbe un sussulto e ci fece vivere gli ultimi 1000 metri con una intensità straordinaria .
Marco tagliò il traguardo ed esultò per la vittoria , aveva dato una dimostrazione di forza di volontà incredibile .
Mio babbo si emozionò e mi disse che quella tappa gli ricordava i tempi eroici dl ciclismo con protagonisti Coppi e Bartali .
A distanza di anni lessi che Marco prima dell'ultimo scatto si era tolto dal naso il diamantino che si era fatto incastonare , in piena trance agonistica gli sembrava  di aver come percepito la voce di suo nonno Sotero che lo incoraggiava a spingere sui pedali .
Caro Marco come ci hai emozionato con le tue scalate , la tua vittoria al Tour de France fu epica e credevo che ci regalassi per anni tante gioie . Poi arrivò il 5 giugno del 1999 , a Madonna di Campiglio accadde quel brutto episodio di cui mi duole parlare .
Preferisco ricordare il tuo scatto bruciante in salita per accorciare l'agonia , ci manchi e spero che lassù tu abbia trovato pace . Ti spedisco un abbraccio sincero Marco .

domenica 26 maggio 2013

A perdifiato

Torno a scrivere dopo un bel po' a causa di viaggi estenuanti e ore di lavoro per portare a casa la pagnotta . Stavolta ho dato un senso alla domenica pomeriggio , ho scelto un percorso ondulato ricco di salite e ho chiuso con un tempo a dir poco straordinario . Premetto che era un bel po' che ci pensavo a questa uscita ma non avevo avuto l'occasione di tentare questa impresa . Con le nuove Vomero 7 ho rasentato i miei limiti e ho posto nuovi paletti alle mie sofferenze di corridore . Gli allenamenti iniziano a dare i frutti anche grazie alle salite che percorro . Durante il tragitto mi è venuto in mente Nibali e la sua vittoria al giro d'Italia con particolare riferimento alla vittoria di tappa di ieri sotto la neve , qualcosa veramente di altri tempi poiché é partito a 3 km dal traguardo scattando come uno stambecco in salita . Ho ripensato al grande Pantani e alla celebre vittoria che ottenne nel 99 al giro in una tappa con arrivo ad Oropa .
Mi piace infinitamente la salita , la amo alla follia , nella sofferenza esprimo il massimo e questo mi inorgoglisce . Quando mi alleno alla Cava é fin troppo semplice , solo l'ultimo tratto al ritorno sale e li ho spezzato un paio di volte il fiato a coloro che sono allenato con me per 12 km.
Amo la solitudine , amo alle armi senza punti di riferimento , viaggio senza il cardiofrequnzimetro e cedo alla fatica solo quando i dolori ai polpacci si fanno intensi .
Provavo le stesse sensazioni quando andavo a fare dei giri in moto , mi sentivo coeso con la natura che mi circondava .
Oggi ho chiuso il mio allenamento di 16 km in 80 minuti e mentre mi rifocillavo dopo la fatica ho come provato un senso di vertigine , ho 38 anni e 4 anni fa ero 96,2 kg . A modo mio so dove osano le aquile , lassù fa freddo ma il panorama è notevole .

giovedì 16 maggio 2013

Denis

Accendi questa mattina il telefono e mi giunge una notizia che attendevo da tanto tempo : avviso di garanzia per concorso in omicidio volontario con conseguente svolta nel caso Bergamini .
I fatti sono noti a coloro che come me seguono la cronaca giudiziaria e la cronaca nera , ci sono voluti ben 24 anni perché quel muro di gomma e di omertà subisse uno squarcio e iniziasse a vacillare .
Per ricostruire la storia del povero Denis Bergamini iniziai da un celeberrimo libro scritto nel 2001 da Carlo Petrini intitolato " Il calciatore suicidato " dove l'ex centravanti del Milan cercava di rimetter insieme i cocci di una brutta faccenda dai contorni poco chiari .
Più andavo avanti nella lettura di questo libro più mi rendevo conto che si trattava di un tema scottante , le testimonianze che Carlo era riuscito a raccogliere erano molteplici e in particolare una mi gelò il sangue; si tratta del colloquio tra Petrini e Padovano , ex compagno di squadra di Bergamini . Michele Padovano a una precisa domanda che gli viene posta da Carlo , esce fuori dai gangheri e decide di troncare la conversazione .
Da quest'ultimo episodio ho capito che si trattava di qualcosa di scottante .
Oggi inizia una nuova fase e non tarderanno ad arrivare altre novità , la famiglia Bergamini merita di essere risarcita per la perdita di Denis , la verità si sta avvicinando e presto verrà fatta luce su questo caso . Io ci spero vivamente poiché leggendo i vari siti i giornali e il libro di Carlo Petrini sono venuto a conoscenza di qualcosa che fa veramente male .
Cari Domizio e Donata i vostri sforzi saranno ripagati e verrà dato un volto a coloro che vi hanno tolto l'amore di una persona cara.
Ormai ne parlano in tv, in radio , su internet ; ho criticato in passato Facebook ma è anche grazie al social network di Mark Zuckerberg che è stato possibile muovere qualcosa nella coscienza delle persone . È un peccato che Carlo Petrini se ne sia andato lo scorso anno , oggi sarebbe il caso di ringraziarlo per quello splendido testo che pubblicò 12 anni fa . Io ne ho una copia e lo conservo gelosamente .

lunedì 13 maggio 2013

Ascensore per il paradiso

Alcuni anni fa prima della sua scomparsa , Pantani rilasciò una intervista dichiarando che amava andare forte in salita per accorciare la sua agonia .
Mi viene spesso in mente questa affermazione mentre corro poiché anche io come Marco amo le salite , abito in collina e la maggior parte delle volte mi tocca affrontare un bel tratto di scalata per rientrare a casa .
Sembra strano ma quando iniziai a correre di nuovo aggredii non un tratto pianeggiante . Troppo facile viaggiare sul velluto ,  meglio ascoltare il suono del vento in una strada che sale .
Il pirata ogni volta che scalava le montagne del giro gettava via ogni orpello come bandana occhiali , voleva arrivare " nudo " alla meta probabilmente perché riteneva questi oggetti fastidiosi per affrontare la sofferenza , a differenza di lui io giro il mio cappello e abbasso lo sguardo , quello è il mio segnale di attacco per aggredire la strada che sale .
Quando andavo al mare era un problema correre , a Pesaro non ci sono salite lungo via Trieste e questo mi rendeva perplesso , mi sentivo un po' fuori dai miei schemi ; sapevo che al termine della vacanza sarei tornato verso le mie amate colline e la strada mi avrebbe regalato quel soffio di vento in viso .
Ho una idea in testa e presto la metterò in pratica : niente orologio solo occhiali bandana pantaloncini maglietta calzini e scarpe , una corsa senza limiti di tempo in mezzo alla natura e con il vento che soffia in salita . Una bolina da corridore .
Prossimamente parlerò di un'altra mia passione , la vela , io che non amo il mare impazzisco per le strambate i boma e i match race. Seguo la coppa America dal 1983 quando per la prima volta la brocca lasciò Newport .

mercoledì 8 maggio 2013

Anche il Drake abbassò lo sguardo

Da sempre nutro una venerazione per Enzo Ferrari , lo considero uno dei migliori imprenditori del 900 a livello mondiale poiché ha saputo lanciare un marchio sul mercato che non conosce crisi .
C'é stato un aspetto della vita professionale di Ferrari che mi ha colpito alcuni anni fa quando lessi Piloti che Gente ; l'8 maggio del 1982 morì in circostanze drammatiche Gilles Villeneuve , pilota della scuderia del cavallino che era nota per la sua temerarietà . I fatti sono noti a tutti gli appassionati di F1 e non voglio entrare nel merito della ricostruzione di quel giorno in Belgio .
Il Drake aveva scelto personalmente alcuni anni prima Gilles per portarlo sulla Rossa di Maranello , il canadese gli ricordava per il coraggio un suo vecchio pallino , Tazio Nuvolari ma non si fermò qui.
Noto per essere un burbero il Commendator Ferrari in calce a un suo ricordo sull'aviatore ( così chiamavano il canadese nel circus della F1) dichiarò : " Io gli volevo bene".
Fu una battuta sorprendente , sicuramente questa uscita colpì anche Gozzi addetto stampa della scuderia , il quale era depositario dei segreti più intimi del Drake .
Nel suo studio di Maranello Enzo Ferrari possedeva 2 foto : una del figlio Dino scomparso giovanissimo causa distrofia muscolare e l'altra era di Gilles , probabilmente nonostante l'asprezza del carattere , il commendatore era sensibile nel suo animo .
Era appunto nel suo studio quando ricevette la notizia della scomparsa dell'aviatore a Zolder e immagino che abbassò lo sguardo .

mercoledì 1 maggio 2013

Orgoglio brasiliano

Sono 19 anni che associo la data del 1 maggio ad un grave lutto a cui ho assistito in diretta televisiva .
Ero un suo estimatore , non sfegatato come altri , quando parlava alla stampa era sempre consapevole di ogni parola che pronunciava , rideva raramente ma ho ancora nella mente quello straordinario gran premio di Montecarlo sotto un acquazzone biblico dove dette una lezione di guida memorabile , oppure la prima vittoria ad Interlagos quando guidò in preda ai crampi alle mani causa la scatola del cambio che faceva le bizze , l'urlo di liberazione gridato alla radio di bordo arrivò nelle case di tutti quel giorno .
Poi arrivò quel giorno maledetto anzi quel week end . Chi segue il circus della formula 1 conosce bene ogni dettaglio di quei 3 giorni , l'incidente accaduto a Barrichello il venerdì , poi la tragica scomparsa di Ratzenberger e infine le 14:18 della domenica .

Mi tremano le mani mentre scrivo perché Ayrton Senna era il simbolo di un paese in perenne affanno , era l'orgoglio di ogni brasiliano .
La fede in Dio era un pilastro della vita del pilota di San Paoloche una volta al termine di una gara dichiarò candidamente di aver visto Gesù sulla linea di arrivo .
Anche io sono credente, leggo spesso la Bibbia, vado a messa  e prego per le persone care , é un modo per sentirsi in pace con se stessi , oggi ho dedicato un pensiero ad Ayrton come ogni 1 maggio , perché era un uomo giusto , amava aiutare chi si trovava in difficoltà poiché anche dopo la sua scomparsa grazie alla fondazione che porta il suo nome molti bambini brasiliani possono permettersi di vivere dignitosamente . Ayrton era un esempio di pulizia e manca a molti.

sabato 27 aprile 2013

Rodaggio

Ieri è stata la tipica giornata dove i pensieri si sono sovrapposti fino all'accesso . Ero tornato da poco e come ogni venerdì sera già pregustavo la solita seduta di corsa di scarico dopo il tragitto lungo del giovedì . Stavo ripetendo i soliti gesti prima della partenza , quando appena sceso per strada mi sono accorto imbarazzato di avere un leggero problema : la parte esterna della scarpa destra si era completamente  aperta come se una lama l'avesse squarciata . Avevo il mignolo praticamente a contatto con il suolo e nella parte posteriore era completamente saltata la parte nera della suola .
E adesso ? Con rammarico ho dovuto saltare la seduta di scarico poiché non avevo altre scarpe da indossare , perciò sono rientrato in casa sono andato a lavarmi lo stesso poiché nella fretta di vestirsi avevo addosso i panni del giorno prima che avevo messo a stendere senza lavare . Stamattina di buon ora mi sono recato presso il solito negozio di articoli sportivi per ovviare al problema calzature .
Sono stato fortunato a trovare il modello e il numero giusto , ma il problema è un altro ; con le scarpe nuove rischio sempre vesciche e sbucciature ai piedi , è necessario che prima di forzare abbiano preso la forma del piede .
Per ovviare a tutto ciò le ho indosste ai per tutto il giorno di oggi ma non credo che domani saranno pronte . Ma stasera verso le 18 il colpo di teatro , mi sono ricordato che in garage ho della colla per gomma e un altro tipo per i tessuti , piccoli campioncini residui di ditte passate . Scendo nella bat caverna e mi accingo alla riparazione delle vecchie Vomero . Domani mattina scoprirò che effetto ne è venuto fuori .
Spero che vada tutto per il meglio , ho calcolato circa 72 minuti per una domenica on the road di modo tale che siano 3 ore settimanali di corsa , non so quale percorso sceglierò per l'ultimo tragitto delle vecchie Nike , ma di sicuro mi ricorderò di ovviar un po' prima al cambio delle calzature , è già la seconda volta che mi accade in 2 anni e il commesso del negozio puntualmente mi dileggia dicendo che il cambio va effettuato ogni 800 - 1000 km .
Certamente ne percorro di piu e non è per un fatto di soldi , io penso solo a macinare km, salto ogni altro particolare ; mi sono appuntato sul taccuino della data di acquisto delle nuove calzature , é un passo avanti ulterior per uno come me che da 1 anno a questa parte mi spalmo di vasellina anche il petto per non sentire quel fastidioso bruciore durante la stagione estiva .

giovedì 25 aprile 2013

Shout to the top

Questo brano , oltre che far parte della colonna sonora del film Billy Elliot , risale al 1984 , anno in cui scoprii la musica . Infatti fu in quella estate che nella testa iniziò a ronzarmi per la testa questa passione che a volte si é tremendamente assopita per vari motivi ma fa parte del mio DNA .
La massima sublimazione avviene quando nello stereo odo il rock, é più forte di me quando sento vibrare il basso e la chitarra , una scarica di adrenalina pari a quella di un defibrillatore .
Tornando a quella estate invece ci fu un altro celebre brano che mi colpì con fragore per la voce del cantante che la eseguiva : il brano era somebody to love dei Queen e il front man di quella band era Freddie Mercury .
Non capendo che cosa volessero dire quelle parole pronunciate da Freddie poiché non conoscevo l'inglese, chiesi lumi ad un amico  la cui madre era una appassionata fan dei Beatles .
La signora mi spiegò il significato di quelle parole e me le tradusse , così come faceva per i brani di Paul e John, poi mi parlò di un celebre concerto dei Beatles negli anni 60 a Milano . Fui folgorato come Paolo sulla via di Damasco , ero entrato nel magico mondo della musica .
A casa mia mio babbo ascoltava spesso musica italiana e mai mi parlava di rock , sembrava che non gli interessasse , aveva le sue passioni musicali che spesso si scontravano con le mie .
Ma gli davo poca importanza , crescevo ascoltando rock , pop e mi dilettavo a conoscere la biografia dei vari artisti che puntualmente erano la colonna sonora quotidiana.
Ho passato un breve periodo in cui ascoltavo solo musica italiana , ma era legato alla storia sentimentale che stavo attraversando , poi puntualmente alzavo il volume e via con i vari riff .
Da quando ho ristrutturato il garage ho creato un angolo dove lo stereo la fa da padrone e quando metto qualcosa dei Pink Floyd oppure dei Joy Division o a Neil Young , l'atmosfera cambia , si aprono le porte di un mondo incantato . Amo gli anni 60 e 70 , a livello musicale mi sarebbe piaciuto viverli, penso a Woodstock e a quelle giornate , penso a Joe Strummer e a quei testi che avevano un significato preciso , erano una stilettata alla società , mi viene in mente Morrissey e un brano scrisse dopo aver abbandonato gli Smiths con la speranza che una certa persona finisse alla ghigliottina ( era la celebre lady di ferro recentemente scomparsa ...) .

Di recente riportando a casa mio babbo dopo aver fatto riparare l'auto , Virgin radio ha passato un celebre brano dei Doors , mentre sta per scendere da bordo dell'auto mio babbo mi dice queste parole :" Jim Morrison era straordinario , così come lo erano i Doors" , da li ho capito che anche lui in gioventù si fosse creato la sua nicchia rock e aveva fatto un'ottima scelta , che si fermata il 3 luglio 1971 quando quel genio di Jim attraversò le porte di un luogo diverso da questa terra ed entrò nell'immaginario di ogni appassionato di rock .

domenica 21 aprile 2013

Altra pasta

Le sorprese piacciono e la giornata prende un'altra piega quando si manifestano .
Un amico carissimo ieri è venuto a farmi visita senza preavviso suonando semplicemente il campanello di casa , come si faceva un tempo quando da bambini ci cercavamo per scendere in strada e passare insieme il pomeriggio .
Ogni volta che mi confronto con questo amico ne esco sempre con un senso di pulizia di candore , come il bucato uscito dalla lavatrice e steso ad asciugare .
É un uomo di altri tempi , ha una cultura molto ampia , non fa discorsi banali , possiede una profondità e una sensibilità degna di chi analizza ogni singolo gesto .
Quando ci conoscemmo mi fece leggere alcune poesie che aveva scritto e che continua a scrivere , adesso ha deciso di pubblicarle in un libro che presenterà qui in biblioteca a Colle il 10 maggio alle 17, mi ha invitato alla quella serata e mi recherò alla presentazione .
Amico mio , quando mi hai spedito il file del libro che hai scritto mi hai sollevato dalla quotidianità e dalle noiose abitudini , sei fatto di un'altra pasta , hai una visone del mondo che appartiene solo a chi non si ferma alle apparenze .
Anche io come te mi cibo di libri e anche quelli hanno il profumo della pulizia .

sabato 20 aprile 2013

L'ospedale

Questa mattina mi sono diretto in ospedale per effettuare un prelievo di sangue come faccio annualmente per controllare i valori ematici , al termine di tutto mi dirigo al bar per bere un caffè e mangiare qualcosa poiché a digiuno soffro di glicemia bassa .
Mentre mi dirigo verso l'uscita mi accorgo in lontananza della presenza di una ragazza  che conosco da tanto tempo che procedeva a braccetto di un ragazzo , mi passano vicino le accenno un saluto e lei contraccambia .
Erano anni che non la vedevo e sono rimasto basito , rispetto a quando eravamo poco più che maggiorenni aveva il viso affilato , gli zigomi molto pronunciati e uno strano colore giallo sotto gli occhi .
Da li ho capito che ha  dei problemi e non oso immaginare l'entità poiché ripenso a quanto fosse carina quella ragazza quando andavamo a scuola e molti di noi ( me compreso) le giravano intorno .
Il tempo è spesso gentiluomo ma nel suo caso non credo proprio , le auguro solo di poter risolvere la sua situazione seppur con i dovuti strumenti .
È vero che affrontiamo dei periodi difficili durante l'arco della nostra vita , ma dobbiamo tassativamente uscire da certe situazioni non piacevoli , per ovviare a tutto ciò ci rechiamo presso le strutture competenti per fare i primi accertamenti e iniziare un percorso che ci riporti sulla retta via.
Non amo molto gli ospedali poiché ci ho passato un bel po' di tempo dopo che ero nato , però è l'unico luogo da dove si può ripartire .
Non lasciamoci andare , alimentiamo le speranze affinché si trasformino in certezze .
Viviamo sobriamente e dignitosamente senza cadere in eccessi che poi ci conducono in luoghi dove il dolore è una costante giornaliera .
Coraggio amica mia, non ti scoraggiare , risolverai i tuoi problemi e tornerai a sorridere .

giovedì 18 aprile 2013

Mancano i muscoli

Nell'ultima settimana troppi tragici avvenimenti , tra cui il terremoto in Iran , l'esplosione di un ordigno alla maratona di Boston e una nube di fumo tossica provocata sempre da un esplosione di una fabbrica di fertilizzanti in Texas . Inoltre il coreano che continua a tenere i missili puntati verso il Pacifico .
Che momento . Senza contare quello che sta accadendo in Italia dove la farsa per eleggere il presidente della repubblica è da censura .
Ci stiamo coprendo sempre più di ridicolo e sembra che venga sempre più alla luce l'interesse strettamente personale . Arriveranno al quarto scrutinio eleggendo non si sa chi , finora i nomi presentati fanno ridere , sono il simbolo di una politica che non può più chiamarsi tale . Si brancola nel buio , si vive alla giornata e non esiste programmazione . Inoltre c'è sempre più inasprimento delle posizioni , insomma si naviga per forza di inerzia . Non so che fine abbia fatto la parola civiltà , per riesumarla si dovrebbe fare un bagno di umiltà molto lungo .
Nel caso in cui venga eletto il nuovo presidente ci sarà poco da festeggiare .
Siamo vissuti troppo al di sopra delle nostre possibilità e meritiamo questa classe politica che non ha nerbo . Servirebbero muscoli e gambe fresche per correre , invece oziano . Chissà se a qualcuno balenerà in testa la parola dinamismo .
Ripenso a Schopenhauer e all'essere misantropo , almeno nel leggere trovo sollievo invece di ascoltare soloni senza arte ne parte .

Ho in mente le immagini della tragedia di Boston e del Texas , intere famiglie dilaniate dal dolore come i terremotati iraniani , spengo la luce e prego per coloro che soffrono perché trovino sollievo .

giovedì 11 aprile 2013

La scoperta dell'attesa

Fino a qualche anno fa non ero un uomo paziente , anzi l'attesa mi infastidiva , poi a causa del lavoro che svolgo , mi sono dovuto adeguare e credo che allo stato attuale la pazienza è divenuto il mio caposaldo , una pietra angolare . Se mi guardo indietro non riesco a contar quanto abbia sbagliato a causa della troppa fretta . Persino nei rapporti interpersonali ho compiuto errori che mi auguro di non dover ripetere . Mi è mancato spesso non contare almeno fino a 1000 prima di agire . Probabilmente ho preso tanti usci nel viso e questo mi ha insegnato ad essere cauto come in una partita a scacchi dove ogni mossa ha il suo peso .
Ogni tanto però mi capita di causare di nuovo imbardate ma certamente molte meno rispetto al passato. Talune volte mi soffermo a pensare quanto sia piacevole preparare il caffè con la caffettiera e non con la macchinetta per l'espresso. È un rito che consta di molti passi e vanno saputi compiere. La vita va goduta come una buona tazza di caffè e quando deglutisci sai bene che se i passi che hai compiuto per preparare la bevanda corrispondono a certi canoni allora la soddisfazione sarà maggiore . Per correre 20 km devi fare i passi giusto , altrimenti ti bruceraie non ti piacerà più calzare le scarpe , prima o poi li percorrerai ma serve allenamento e molta pazienza . L'istantaneo non produce frutti ma solo guai .

lunedì 8 aprile 2013

Libero di sapere

La mia passione per la lettura e l'informazione ha radici profonde , ben salde . È un tarlo che mi porto dietro da quando ero piccolo e passavo interi pomeriggi dopo aver svolto i compiti di scuola a spulciare i libri che appartenevano a mio babbo , la " colpa " infatti è tutta sua . Lo dico ovviamente con il sorriso sulle labbra poiché se qualcuno mi volesse fare un regalo , io gradisco sempre libri .
A breve credo ne aggiungerò uno nuovo e come sempre sarà piacevole immergersi nel suo stile asciutto , coinvolgente . Sto parlando di Roberto Saviano.
Il suo nome è sempre sinonimo di indagine e questo mi affascina , lo ritengo uno dei migliori scrittori in circolazione .
Ovviamente ho letto Gomorra che comperai appena uscì , era un titolo che mi stuzzicava l'immaginzione , avevo letto qualcosa su conto di Saviano ed ero curioso di conoscere i contenuti del suo primo romanzo .
Grazie al suo romanzo ho finalmente preso coscienza di un mondo parallelo che è ricco di spunti di riflessione .
Non me la sento di aggiungere altro poiché penso spesso a questo giovane uomo che a 33 anni vive sotto scorta . In Roberto Saviano vedo il desiderio di far conoscere alla gente come girano certe cose , il mettere al corrente di un tipo di sistema che è criminoso fa dello scrittore napoletano allievo del Prof. Barbagallo un divulgatore di storie che ci appartengono e sono attinenti alla realtà quotidiana .
Grazie a persone come Saviano i muri di omertà si sbriciolano e l'ipocrisia scompare , i suoi racconti di vite spezzate per colpa di un sistema criminoso servono per non dimenticare .
Ripenso alla figura di Don Peppe Diana e al titolo del primo libro dell'autore napoletano , ho i brividi e provo tanta commozione poiché tutto nasce da una frase che ho scolpito nella mia mente .
Ripenso a quando ero uno studente universitario e alle ricerche che svolgevo per terminare la tesi , sono passati ben 11 anni da quel 9 aprile 2002 quando ottenni quel pezzo di carta , spesso lo guardo e ne vado fiero perché solo scavando ho trovato la mia dimensione . È grazie alla cultura che vedo le cose con altri occhi e non mi fermo alle apparenze .
Mi capita tante volte di non essere ben capito ma non mi interessa , la gioia che mi regala il sapere vale più di tante parole che escono da bocche ipocrite che non sanno costruire frasi di senso compiuto.
La verità è un bene prezioso e può far male , ma è l'unico struemnto in nostro posseso per sentirsi liberi.

lunedì 1 aprile 2013

Il dopo Pasqua

Anche la Pasqua è terminata e si parte verso nuovi lidi . Tutto è andato per il meglio , sono stati giorni molto tranquilli e senza grandi novità . Finalmente ho terminato di sistemare il garage , dopo mille peripezie ogni cosa é tornata al suo posto , é arrivato anche il nuovo desktop con schermo piatto  , l'ho montato tra oggi e sabato , non per vantarmi ma la nuova collocazione é da dir poco piacevole . Per festeggiare la fine dei lavori me ne sono andato a fare una sgambata di circa 80' . 
La location è stata la stessa come negli ultimi tempi : la cava ossia la ciclabile .
Nel frattempo si addensano nubi grigie a est dove le frizioni tra le due Coree si fanno sempre più aspre . É un tema che scotta da troppo tempo e mi immagino presto o tardi la resa dei conti , il governo della Corea del Nord minaccia e Seul si dice pronto a rispondere con la stessa moneta. Sono anni che seguo quanto accade nella penisola orientale e il clima che si sta respirando sulla stampa in merito non lascia alcun dubbio . 
Leggevo alcuni giorni di una specie di paradiso terrestre al confine tra i due stati in merito dove la vegetazione è veramente qualcosa di unico . Mi sono informato ulteriormente su questa parte di mondo e le foto che ho trovato mi hanno lasciato senza parole . In particolare una istantanea con dei fenicotteri mi ha impressionato . 
Qui in Italia invece non riusciamo a fare quadrato per avere un minimo di stabilità con l'insediamento di un governo che neppure si è ancora formato . Tutta questa incertezza non mi piace , nel lungo periodo non vorrei che tornassimo alle urne . 
Non so cosa pensare ormai , siamo in un vicolo cieco e continuiamo ad andare avanti per forza di inerzia . 
Preferisco come al solito concentrarmi sul lavoro e sui km da percorrere ma appena inizio a leggere ( non riesco a farne a meno ) sono assalito da un senso di impotenza . 
Le lezioni che ci hanno impartito non le vogliamo minimamente mandare a memoria , ma la variabile tempo fa paura . In questa settimana deve per forza accadere qualcosa e mi auguro che una bella notizia arrivi , mica possiamo sempre vivere sotto un cielo grigio 

giovedì 28 marzo 2013

Riposo necessario

Sapevo benissimo che mi sarei svegliato con qualche doloretto alle gambe ed è andata come avevo previsto , infatti alle 7 del mattino mentre mi preparavo la colazione già percepivo qualche indolenzimento alle piante dei piedi e ai polpacci . Perciò oggi niente uscita serale dato che mi sarei diretto per lavoro nel Mugello .
Durante il trasferimento vedevo in lontananza delle nuvole che all'arrivo a Barberino si erano già diradate nonostante l'asfalto fosse bagnato , sintomo di una pioggerella nelle ore precedenti .
Il paesaggio sul lago di Bilancino è mozzafiato , in lontananza sulla mia sinistra scorgo le montagne che amo .
Ho sempre pensato che potrei vivere lassù , mi piacerebbe partecipare alle varie sagre paesane ( i tortelli locali sono meravigliosi) ,ovviamente sarebbe interessante provare che effetto fa correre immerso in tutto quel verde.
Alcuni anni fa arrivavo fino alla Futa e mai dimenticherò la prima esperienza montana per lavoro a Pietramala, ricordo ancora quella trattoria in vetta e l'ospitalità dei titolari mentre fuori nevicava con la temperatura che segnava i -3 .
10 anni fa ero un'altra persona ; ero acerbo ma avevo tanta voglia di imparare , ero grasso e non avevo alcuna voglia di controllarmi nel mangiare , frequentemente curavo l'emicrania con gli antidolorifici , ero un po' scavezzacollo .
Oggi invece la mia vita ha preso un'altra piega e le responsabilità sono diverse , ho preso coscienza di dover attuare dei cambiamenti e cerco sempre di dare il massimo perché gli accadimenti prendano la giusta piega .
Dobbiamo riconoscere i propri limiti poiché ci serve per fare una sana autocritica , dobbiamo compiere il passo adeguato alla gamba che possediamo , ogni tanto si può fare uno strappo alla regola ma moderatamente .
Viaggiando per lavoro mi vengono in mente tante idee e questo mi permette anche di distrarmi un po' dal quotidiano tran tran , nella maggior parte dei casi rifletto sulle letture compiute la sera o durante la colazione , mi piace imparare seppur abbia avuto un periodo di annebbiamento sia durante che nel post periodo di studi che ho terminato quasi 11 anni fa .
Dopo la laurea passai ben 6 mesi senza toccare un libro , ne ero sazio e mi dedicai ad argomenti più tranquilli , poi ho ricominciato e da allora non ho più smesso .
Resto dell'idea che non sia semplice trovare il giusto compromesso nella vita , però non mi arrendo , gli equilibri sono preziosi e aiutano a crescere come gli errori che compiamo .
Talune volte meglio fermarsi , riflettere , dormirci su una notte in più e poi iniziare di nuovo , come una canzone che al primo ascolto non ti dona alcunché , ma se riavvolgi il nastro e la riascolti già dalla seconda volta le sensazioni cambiano .

mercoledì 27 marzo 2013

Esco a fare 2 passi

" Amore esco e  torno subito , vado a comprare le sigarette " .
Questa frase celebre nel mio caso si trasforma in " Amore esco vado a correre " e di rimando mi sento rispondere " Eccoci anche stasera si cena tardi , vai e metti il giubbino giallo " .
Mi capita talune volte di uscire un po' dal seminato e colei che mi sopporta non ha tutti i torti , correre è diventata una vera ossessione soprattutto quando ho un po' di mal d'orecchio o a causa della sinusite  sento gli umori fermi nel naso e dolore alla mascella . Non c'é problema mi rispondo , indosso la tuta le scarpe e via per un 10 km , al termine della corsa ogni dolore é misteriosamente scomparso , neppure un minimo di rappressione alle gambe.
Stasera al rientro mi trascinavo un forte dolore all'orecchio destro , avevo mangiato solo un po' di pasta in bianco per non aver problemi digestivi , una volta giunto a casa era palese nella mia testa il desiderio di far scomparire il dolore .
Il tempo di scendere in strada di nuovo con la tuta , percorrere i primi 6 km ed ero come rinato , l'orecchio non ha più martellato . A questo punto potevo rientrare , invece ho percepito il desiderio di spingermi oltre , altri 9 km e poi doccia . Così ho fatto , tempo finale 1 ora e 10' , una vera cannonata , una scarica di adrenalina paurosa. Quanti pensieri mi sono passati per la testa in quei 70 minuti , ho pure progettato una uscita per Pasqua sui 18 km usando come campo di battaglia la ciclabile per 3 volte partendo da Poggibonsi . Certo che devo pensarci bene poiché é una distanza che ho provato poche volte e dovrei dosare le energie in maniera corretta , dato che sfiorerei i 90 minuti .
Nell'attesa della decisione finale , ho appreso la notizia che forse sabato a Is Arenas i viola giocheranno a porte chiuse , ma la riunione decisiva ci sarà domani alla presenza dell'asl cagliaritana .
In tutta onestà vorrei che Cagliari - Fiorentina fosse accessibile a tutti , in fondo si tratta di una partita di calcio anche se molto importante per i ragazzi di Montella . In passato ricordo alcune partite giocate dai Viola a porte chiuse e vinte ( vedi una col Catania 6 anni fa con gol di Ujfalusi e Toni ) .
Intanto mi faccio gli ultimi 2 giorni di lavoro e poi un po' di riposo, arriveremo a Pasqua senza un governo e per il nostro paese é decisamente deleterio, c'è stata pure la infelice uscita di Battiato in Belgio .
Al peggio non c'é mai fine , meglio uscire a far 2 passi e ascoltare il rumore del vento .

lunedì 25 marzo 2013

Il telefono la mia croce

Sono ormai passati ben 16 anni quando nel marzo del 1997 comprai il mio primo telefono cellulare e che ancora conservo gelosamente nonostante non lo carichi da ormai un tempo immemore . Da allora ne ho cambiati veramente un numero considerevole soprattutto a causa del lavoro che svolgo , spesso sono passato da un operatore all'altro seguendo le varie offerte commerciali . Il numero che ho adesso non é più lo stesso di 16 anni fa , infatti nel 1999 dovetti farmi una nuova scheda e un nuovo numero per un accadimento assai spiacevole che vorrei dimenticare ma a volte non é così semplice soprattutto se , come mi capitò in quell'inverno , il telefono divenne un mezzo pericoloso .
Dal 2009 ho adottato un iPhone e da li non mi sono più mosso , 4 anni é il tempo più lungo che utilizzo sempre il solito apparecchio , poiché prima mi captava di avere a che fare con cellulari che duravano poco tempo .
Ho scelto una fascia di prezzo più alta perché cercavo qualcosa di ben più durevole e poi lo smartphone ha una serie di opzioni impressionanti tra cui la posta elettronica e la navigazione sul web a una velocità considerevole .
A causa però dei continui squilli quotidiani dopo alcuni tentativi andati a vuoto da un paio d'anni mi sono dotato di un altro numero che conoscono solo i miei amici più stretti . Infatti una volta che sono a casa metto da parte lo smartphone e uso l'altro telefono per andare a correre mettendolo nel piccolo marsupio che lego ai fianchi .
In passato ero veramente una frana nell'usare il telefono e per metterlo sotto carica poi non riuscivo mai a capire bene se effettuavo la giusta operazione . Per chiamare invece era ancora peggio , una volta addirittura composi il numero e poi spensi il telefono premendo il tasto rosso , mi ritrovai a un certo punto con l'apparecchio all'orecchio e nessuno mi rispondeva , pensavo che il mio interlocutore avesse il telefono spento , invece ero proprio io a essere irraggiungibile .

Ho ancora il ricordo di quando andai a ballare con gli amici e iniziò a nevicare in un gelido inverno del 1998, chiamai mia madre dicendo che stavo tornando a casa a un orario indecente e le dissi di non stare in pensiero . Praticamente ogni 20 minuti lei minuti mi faceva squillare il telefono per saper dove ero e io non avendo un auricolare mi fermavo sotto la tormenta per rispondere , l'ultima chiamata che mi fece quella notte dopo aver terminato un pacchetto di muratti, me la fece mentre attraversavo per parcheggiavo la macchina sotto il porticato di casa , non aveva tutti i torti visto che per tornare a casa avevo percorso 30 km in 3 ore e pochi minuti .

Oggi siamo fin troppo raggiungibili e l'istantaneitá é padrona del nostro tempo , rimpiango i vecchi telefoni a gettoni o a scheda , che erano certamente meno intimi ma avevano un fascino incredibile , sopratutto se c'era la fila e ti dovevi mettere in attesa come ogni volta che andavo al mare .
Di recente ho rivisto da un cliente un vecchio apparecchio a disco e mi sono messo a ricordare il rumore che faceva mentre componevo il numero .
Forse sto leggermente invecchiando , ma mai dimenticherò quanto prezioso fosse il tempo dell'attesa per una telefonata effettuata da una vecchia cabina con la cornetta , il disco con i numeri e i gettoni .


domenica 24 marzo 2013

Domenica a tavola

Come promesso , ho staccato per un paio di giorni ma domani lunedì 25 marzo si riparte con gli allenamenti , l'obiettivo dei 72 kg si sta lentamente avvicinando ma servono altri chilometri per raggiungere questo ambito traguardo che mi riporterebbe al 1991 , anno di grazia e allo stesso tempo spartiacque adolescenziale .
Non ci sentivamo da un pezzo e stamani con sommo piacere mi sono intrattenuto telefonicamente con un amico scrittore ,il quale mi ha spedito alcuni giorni fa il suo ultimo libro che ad aprile uscirà nelle librerie e che presenterà qui a Colle il 19 del prossimo mese .
L'ho messo a conoscenza del blog e mi ha promesso che leggerà le mie pagine tra una stesura e l'altra . L'amico scrittore ha messo mano a qualcosa di veramente originale piacevole e ricco di spunti , sono rimasto affascinato dalla facilità con cui usa la scrittura , credo proprio che sarà il suo futuro e questo mi riempe di felicità poiché é una persona di spessore sotto ogni punto di vista .

Era passato del tempo da quando non andavo a pranzo fuori la domenica e stavolta si é creata l'occasione . Ottimo il posto ottima la compagnia seppur non mi sia molto dato da fare nell'appreezare quanto mi sia stato offerto , ho saltato i primi e ho assaggiato solo un po' di pollo arrosto con piselli , poi hanno servito dell'ottima crostata di albicocche e frutti di bosco e li mi sono lasciato andar innaffiando tutto con un ottimo caffè finale . Per la cronaca i primi piatti erano rispettivamente ravioli al ragù di carne e risotto agli asparagi , ma non me la sono sentita di abbuffarmi seppur a malincuore .
Mentre addentavo il pollo stavo ripensando a quello che vorrei scrivere qua sopra e presto toccherò un argomento su cui sto lavorando da un bel po' . Vi regalo un anteprima : gli oligarchi russi.
È assai complesso parlarne ma prima di scrivere vorrei ancora raccogliere del materiale e attendere gli sviluppi dei non rapporti Pyongyang - Washington .
Nel frattempo ho letto qualcosa in merito alla morte di Berezovsky e ammetto che mi mette i brividi il solo pensare alla figura di Putin .
In questi momenti mi viene in mente una celebre frase contenuta in un libro di Saviano e sul ruolo che dobbiamo assumere nel raccontare gli accadimenti .
Mi chiarirò le idee correndo nella cava , dove trovo il giusto compromesso per riflettere sull'odierno.
Inizia la settimana di Pasqua e credo che Papa Francesco ci servirà una lezione preziosa . Ma di tempo per parlare di lui ne avremo .

venerdì 22 marzo 2013

Passo per passo

Con qualche variazione al percorso e con qualche ripetuta aggiuntiva é palese che i risultati non facciano tardi ad arrivare . I dolori alle caviglie sono un ricordo e il costato ormai sembra una corazza  da cavaliere . Molto del merito va alle magliette termiche che utilizzo , fungono da guaina protettiva per la pelle e quando le tolgo per lavarmi sono asciutto . In questo modo evito sbalzi di temperatura improvvisi e i muscoli soprattuto quelli della gabbia toracica non si stirano con la frequenza dei primi tempi in cui avevo ricominciato .
Tra un paio di mesi dovrò provvedere a cambiare le scarpe , il bianco é sintomo di usura della suola e in alcuni punti inzia a far capolino .
Ho già provveduto a comprare un paio di Vomero nuove , le ho trovate a un ottimo prezzo e della misura del mio piede .
Il prossimo obiettivo sará quello di percorrere almeno 18 km , ci sto lavorando con pazienza perché so bene che da li in avanti arrivare ai 20 km diverrà la normale conseguenza .
Servirà qualche altra variazione anche all'alimentazione e correre 20 km non sarà più un utopia .
Ovviamente sto ponderando ogni passo poiché anche le frequenze cardiache hanno il loro peso . A breve dovrò di nuovo indossare il cardiofrequnzimetro e fare le dovute valutazioni . A riposo ho 55 battiti e la fatica non la percepisco , ma non me la sento di andar a correre a digiuno , ho la glicemia sempre bassa e rischio un calo di zuccheri sicuro .
Sarà un fine settimana di relax e probabilmente farò una breve uscita di una mezz'ora per scaricare il lavoro svolto in questi 4 giorni intensi . La settimana di Pasqua la prevedo all'insegna di solo 1 viaggio lungo , ma questo lo vedrò da lunedì . Ho voglia di un libro , di un po' di musica e di un paio di ciabatte , il cappotto lo indosserò solo per andar a comprare il giornale . Si sente l'aria primaverile e non mi dispiace affatto .

giovedì 21 marzo 2013

Correrai in cielo

Questa mattina ho appreso dal gr la notizia della scomparsa di Pietro Mennea . Aveva 61 anni e da tempo stava lottando contro un male che non gli dava tregua .
Non posso nascondere il mio dispiacere per quanto accaduto : il pugliese di Barletta era l'immagine di uno sport pulito , si era costruito con sacrifici e dedizione , aveva dato lustro all'atletica italiana a cavallo degli anni 70 80 , il suo record sui 200 metri ha resistito molto a lungo e ognuno di noi ha impresso nella memoria il trionfo alle olimpiadi di Mosca quando con una rimonta clamorosa si fregiò del titolo di campione olimpico .
Ai ragazzi di oggi il nome che sto per pronunciare non significherà niente , ma per un uomo di quasi 38 anni come me ha un fine ben preciso . Mennea era allenato dal professor Vittori, il quale per un periodo mise le mani sui delicati muscoli setosi di Roberto Baggio .
All'epoca fu il presidente della Fiorentina Baretti a spedire il " divin codino" a Formia da colui che aveva forgiato Mennea e non solo .
Furono mesi difficili per Baggio il quale imparò a convivere con i suoi problemi alle ginocchia .
Il professor Vittori ha rilasciato delle dichiarazioni sulla scomparsa di Mennea che profumano di pulizia e responsabilità , le ho lette con attenzione e non nego l'emozione provata .
Oltre che un uomo di sport Mennea aveva ben 3 lauree e svolgeva la professione di avvocato , era un uomo colto e mai banale .
La sua faccia pulita e i suoi muscoli avvolti in quella tenuta da velocista erano un simbolo di riscatto per il nostro paese .
Con la sua scomparsa Mennea lascia un vuoto enorme nel nostro panorama non solo sportivo . Un consiglio : se avete qualche minuto libero dedicatelo a spulciare la biografia di questo meraviglioso atleta , andate su youtube e gustatevi la sua corsa . Ciao Pietro , grazie per le emozioni che ci hai regalato , con la tua testardaggine hai permesso che solo nel 1996 il tuo 19.72 sui 200 metri venisse abbattuto .

mercoledì 20 marzo 2013

L'autografo

Scrivo queste righe dopo pochi minuti da quando sono rientrato . Stasera durante le solite visite ai clienti ricevo una telefonata da parte di un amico che mi comunica la presenza di Luca Toni a Calenzano presso il negozio Nencini Sport .
La notizia mi coglie di sorpresa : é stato un giorno lungo e ricco di lavoro , ma ho fatto uno strappo alla regola e mi sono diretto proprio dove sarebbe arrivato il calciatore della Fiorentina .
Come tutte le "stelle " del calcio si é fatto attendere ma non di tanto , qualche minuto di ritardo e si é presentato in felpa rossa con il marchio dello sponsor . Toni ha prima rilasciato qualche parola alla stampa e alle Tv presenti poi si é letteralmente gettato a firmare autografi e a farsi scattare foto con le persone presenti ; devo dire che c'era una meravigliosa quantità di bambini e Luca non ha esitato a concedersi anche per uno scambio di battute .E' stato piacevole vedere un calciatore di 36 anni o quasi , campione del mondo nel 2006 e vincitore della scarpa d'oro vinta nel medesimo periodo , disponibile con tutte queste persone .
Arrivato il mio turno ho porto a Luca la penna e il notes per l'autografo con dedica lui ha impresso sulla carta la sua firma , ha sorriso quando gli ho detto di segnare 8 gol per la scommessa lanciata da Guetta sul suo blog .
Mentre stavo per andare via mi sono avvicinato , gli ho sussurrato una frase alla quale lui mi ha risposto annuendo e dicendo dolcemente:" Grazie" .
Non me la sento di riportare quella frase perché lo sguardo di Toni é stato ancora più bello di quel grazie uscito dalle sue labbra .

Sono emozioni belle forti intense che danno spessore alla giornata .
Si può guadagnare tanti soldi ma la dolcezza di uno sguardo è inestimabile . Grazie Luca , segna 8 gol e il regalo te lo porterò io , stai sicuro che ne rimarrai sorpreso .


lunedì 18 marzo 2013

SOLO

Venerdì 15 marzo avevo provveduto all'ultimo allenamento settimanale , poi ho preferito riposarmi per 48 ore , ho staccato la spina dopo una settimana molto dura e mi sono goduto la pace del weekend all'insegna delle letture e di qualche ora di sonno supplementare che non guasta mai.
Oggi però ho ripreso ad allenarmi e sono andato a percorrere 12 km alla cava : io la chiamo così perchè la ciclabile Colle Poggibonsi (bellissima e piacevole ) è come scavata nella roccia .
Ci vado spesso a correre perchè mi solleva molto rispetto ad altri percorsi , nonostante gli ultimi 2000 metri siano un falso piano .
In pochissime occasioni ho condiviso l'allenamento con altri amici e ho i miei motivi . Adoro la solitudine poichè passo molto tempo della giornata con la gente e mi piace avere 1 ora tutta per me affinchè possa immergermi nei miei pensieri .
In questo modo faccio una introspezione totale e questo mi permette di avere relax fisico e mentale .
20 anni fa andavo a correre in uno posto fantastico ma oggi non ho tempo per andarci , lo chiamavo il LUOGO AMENO, li come per magia mi rinfrancavo dalle delusioni e volavo con la fantasia .
Quante domeniche in bicicletta ci ho passato fuori Gracciano, quando arrivava la primavera e terminava il campionato ogni occasione era buona per una gita in bici , oppure una passeggiata a piedi.
Che buon odore emanava quel luogo , non passava un'auto e sopratutto al tramonto era un mix di colori bellissimo.
Ovviamente condividevo questi momenti con un'altra persona e non aggiungo altro . Lo ammetto : ho passato un periodo fino ai 23 bello e dolce , poi l'operazione all'ernia , la riabiliatazione e la consapevolezza di crescere .
Fortunatamente mi è rimasto di quel periodo la passione per correre in solitudine e quando riascolto i SIMPLY RED  mi si accentua l'idea che il tempo che ho trascorso vicino a quel luogo resterà indelebile.
Domani si va nel Casentino e scommetto che pioverà , proprio per il 19 marzo . Auguri a tutti i babbiin particolare a coloro che vedono poco i figli che meritano sempre attenzioni . Non dimenticate i figli che sono un bene prezioso .

lunedì 11 marzo 2013

IL CONCLAVE

Ogni tanto capita di prendersi una pausa di qualche ora e oggi non sono andato a correre, l'ho fatto ieri per 1 ora e anche sotto un bell'acquazzone .
E' stata una giornata pesante e ero veramente cotto, domani invece me ne andrò a farmi i soliti km dopo le visite .
C'è da dire che il 12 Marzo inizierà anche il conclave per eleggere il nuovo Papa perciò sarà un martedì incentrato sulla cronaca vaticana .
Non amo particolarmente commentare le notizie provenienti dalle mura leonine , seppur segua assiduamente quanto viene riportato e credo che entro qualche giorno avremo il successore di BENEDETTO XVI.
Mi vengono in mente alcuni cardinali papabili tra i quali un brasiliano poco conosciuto alle cronache ma che sento spesso nominare nell'ultimo periodo .
Certamente colui che verrà eletto al soglio di Pietro non avrà un compito semplice viste le ultime vicissitudini vaticane .
 Ad essere onesto nel caso in cui venisse scelto un italiano mi piacerebbe fosse Betori , che è stato nominato cardinale da poco . L'arcivescovo di Firenze mi ispira fiducia . Altro cardinale per cui nutro simpatia è Ravasi ,il quale è molto rassicurante nei modi in cui si pone .
In ogni caso vedremo cosa accadrà poichè si apre un nuovo corso per la chiesa .
Ci sarà da ricostruire e servirebbero forze giovani .
Io mi preparo a una nuova giornata sul campo di battaglia perchè c'è da portare a casa il pane e poi c'è sempre da indossare le scarpe da runner in serata tarda per godersi il rumore dell'aria smossa.

venerdì 8 marzo 2013

Siena

Venerdì 8 marzo , sono le 7 quando mi alzò dal letto e guardo l'agenda come faccio ogni mattina prima di lavorare , pur avendo già in mente come organizzare la giornata . Stavolta però ho provato un moto quasi di paura poiché il programma che avevo previsto era incentrato su Siena .
Inutile fare retorica , il mondo intero è a conoscenza di quanto sta accadendo nella città del Palio .
Per quello che mi riguarda ho frequentato l'università senese dal 1995 fino al 2001 per poi laurearmi sempre li a inizio 2002 .
A questa città mi legano ricordi contrastanti , poiché in alcuni casi l'università è stata una palestra formidabile , in altri casi invece vorrei proprio dimenticare quanto è accaduto in una sera di novembre di più di un decennio fa quando mi comportai da vero codardo .

Tornando all'attualitá devo dire che appena sono arrivato alla Lizza per parcheggiare in zona stadio mi sono sentito come osservato , circodato . Mai come stavolta mi sono sentito oppresso , ho rivolto lo sguardo verso il palazzo di giustizia e mi sono immaginato cosa stesse accadendo dentro quelle stanze .
Ma il peggio doveva ancora arrivar : appena mi sono diretto da via Montanini verso il corso lo sguardo si è girato verso Rocca Salimbeni , sede Mps.
Quando avevo iniziato questo lavoro uscendo dai clienti la sera sul tardi mi imbattevo nello struscio dei vari montepaschini che avevano terminato le loro mansioni da poco . Lo stesso identico episodio si ripeteva quando ero studente e , uscendo da via dei Rossi per dirigermi verso la fermata del pullman per rientrare a casa , mi imbattevo nei miei colleghi di studio e i vari impiegati del Monte dediti alla passeggiata serale .
Il clima respirato in città è stato dei peggiori , inutile nascondersi , tira aria di decadenza e dismissione .
Mi sono permesso di dirigermi in via dei Rossi spingendomi fino all'entrata di quel vicolo indicatomi da un amico dove hanno trovato il corpo esanime di David Rossi qualche sera fa .
Sono rimasto all'entrata di quel vicolo per pochi istanti sotto l'ombrello vista la pioggia e mi sono posto questa domanda:" Perché ?"
Poi sono ripartito e ho guardato il cielo grigio di nubi , ho pensato che la pioggia sia scesa per lavare via quanto sta accadendo in questi giorni a Siena . Ho pensato alle persone che stanno per perder il loro posto di lavoro e dovranno fare fronte a una serie di problemi di non poco conto .

Avrei tanto voluto evitare una giornata del genere e in cuor mio ho provato un senso di vuoto , questa città era fiorente e viva quando ci venivo a studiare , ora non più . Spero che i responsabili di quanto accaduto vengano processati e condannati . Per coloro che dovranno ricostruire invece sarà molto dura , ma non devono arrendersi. Da qualche parte si deve ripartire e prima lo si fa meglio é.

Sabato 9 marzo tornerò a correre e il mio pensiero volerà altrove per cancellare quel senso di decadenza provato in un triste venerdì .

lunedì 4 marzo 2013

Il lunedì

Alcuni anni fa dedicavo il lunedì alla partita di calcetto con gli amici , poi cause di forza maggiore dal lunedì sono passato al giovedì , infine da ottobre scorso non ho più messo piede su un campo di calcetto per vari motivi . Nessun problema con coloro con i quali condivido questo gioco dal lontano 2004 , anzi grazie al calcetto ho sviluppato nuove amicizie e ho ripreso contatti con persone che non vedevo da tempo .
Purtroppo il primo amore non si scorda mai , era la fine dell'estate del 1982 quando ebbi i primi sentori che adoravo correre , tutto ovviamente accade per caso poiché un mio cugino di 2 anni più grande partecipava a una campestre di 5 km . Fui incuriosito da questo avvenimento e chiesi spiegazioni . Da allora seppur con alcuni intervalli non ho più smesso di solcare l'aria con le mie narici percorrendo km con le mie gambe . Ci ho pensato stasera mentre affrontavo la corsa del lunedì che non salto mai poiché mi dico sempre "Inziamo bene la settimana " soprattutto se percorro alcuni kilometri nella tarda serata dopo il lavoro . Correre il lunedì è come un rito di purificazione dopo la domenica magari passata a oziare ,questo aggiunge sprint alla settimana nuova e mi permette di avere una marcia in più anche sulla mia attività principale .
Ormai vivo la corsa come una introspezione che mi serve ogni tanto per fare un bilancio di come sto agendo , la mia mente in quei minuti si sgombra di vari pensieri torbidi e si riempie di altri molto più futili . In quasi 4 anni sono passato dal correre con l'iPod a senza cuffie per ascoltare ancora meglio il rumore dei passi e del cuore . É un tratto romantico lo so ma ormai sono affezionato alle mie uscite per qualche kilometro in libertà che non sento mai il bisogno di aperitivi , poiché non ho mai frequentato bar e non mai alzato il gomito , sono astemio completamente .
Ho tanti difetti ma quello più grosso é quando litigo con la persona che amo dicendole che faccio solo pochi minuti e poi come ieri sto fuori  quasi 1 ora e 20' per sentirmi libero con la tuta e le scarpe ai piedi . Lei mi guarda stranita e ha ragione , poi varco il cancelletto dopo aver sceso le scale immergendomi in un batticuore lungo più di un ora e sogno a occhi aperti .

lunedì 25 febbraio 2013

Istinto da corridore

Sono rimasto nauseato dopo la giornata di ieri poiché mi è sembrato di avere sullo stomaco un pasto succulento e indigesto , in realtà avevo mangiato della minestra , poi un po' di tacchino e il solito caffè con poco zucchero .
Il problema si è posto nel momento in cui sono andato a votare . Non vedevo l'ora di uscire inforcare le Vomero 7 e volare per 1 ora e 15' nella fredda sera del giorno di festa .
Ho provato un senso di leggera vertigine quando sono andato a lavarmi, è stato come liberarsi di tante  scorie .
Istintivamente non ho pensato a chi ho votato , mi sono solo tappato il naso e ho ottemperato il mio diritto dovere. Sono ormai alcune ore che parlano degli scrutini elettorali , domani e per alcuni giorni se ne parlerà . Onestamente mi sembra di essere spettatore di un teatrino dell'assurdo visto che sto riflettendo su quanto punti verrano rispettati i programmi presentati e soprattutto sto pensando a quali temi non siano stati neppure presi in considerazione .
Le speranze che nutro sono ridotte al lumicino , poiché una volta che avviene l'elezione accade sempre che nella teoria va tutto secondo logica ma nella pratica tutto cambia.
Chiunque deciderà per noi elettori non avrà vita facile , siamo un paese in perenne divisione e gli interessi comuni sono solo sulla carta .
Preferisco allora pensare al mio lavoro , ai km da percorrere con le mie gambe e i kg ancora da smaltire, inoltre leggerò e attenderò quanto accadrà . Ma non starò inerme , mi viene istintivo saper conoscere e praticare una critica costruttiva . Con garbo e sobrietà si possono analizzare tante sfaccettature di quello che ci circonda, ne pompiere ne incendiario e neppure spettatore , voglio delle risposte e non chiedo altro .

domenica 24 febbraio 2013

24 febbraio e sole

É molto tempo che non scrivevo un post nel blog ma oggi mi è sembrato giusto mettere mano alla tastiera visto che alle 8 si sono aperti i seggi per le elezioni .
Non amo particolarmente discernere di politica seppur abbia una idea molto chiara e definita in merito .
Nonostante i buoni propositi e le varie promesse elettorali questo paese non cambierà mai e i motivi sono davanti agli occhi di tutti .
Inoltre oggi é anche il giorno in cui Benedetto XVI pronuncerà il suo ultimo angelus in Vaticano . Ho sempre nutrito grande rispetto per Ratzinger ma dopo Ratisbona ho perduto la speranza di poter assistere a una svolta.
Nel frattempo un bagliore all'orizzonte mi colpisce : il caso Orlandi sta prendendo una piega ben definita dopo 30 anni o quasi dalla scomparsa della donna . Ho visto la trasmissione di Nuzzi ieri sera  e mi sono immerso in un ricordo di quasi 20 anni fa quando acquistai in autogrill il film di Oliver Stone Jfk . Ho sempre adorato il giornalismo d'inchiesta e studiando legge la passione non mi ha mai abbandonato .
Ripenso a quanto scrivevano Kelsen e Huber in merito alla giustizia , non posso nascondermi: ho sempre avuto la predisposizione per gli studi talune volte nascosta per pigrizia .
Avevo 2 massime di suddetti padri rispettivamente del diritto scandinavo e svizzero nel mio studio quando ancora abitavo con babbo e mamma . Ho avuto il pensiero di rileggere e ripensare all'esame di diritto privato comparato , che superai 16 anni fa involandomi poi verso la laurea . Quell'esame mi dette la spinta giusta per non abbandonare gli studi , oggi mi rivedo con quella camicia a quadri di flanella blu , i jeans chiari e le reebok da tennis ai piedi con il libretto firmato dal professore .
Avevo quasi 22 anni . Oggi ne ho quasi 38 ma l'entusiasmo non mi manca . Vorrei solo aver colto il giusto attimo per portare a termine un progetto su cui ancora oggi mi arrovello .
Per fortuna oggi si torna a correre e quando indosso quelle scarpe grigie i sogni diventano realtà .