lunedì 27 novembre 2023

LA MOLLA DI HEGEL

 Non parlavo , attendevo quel cartello e avevo intenzione di cambiare passo , nonostante la dissenteria ero di nuovo risalito , galleggiavo in maniera costruttiva , il ritmo era più che accettabile , nessuna crisi , nessun dolore mi stava colpendo . 
Realizzavo che il personale ormai datato sarebbe divenuto solo un feticcio . 
Prima di entrare in centro a Firenze lancio il bacio , è il segnale che da inizio all’ultimo cambio di passo , quello decisivo , definitivo , è la firma . 
“Quanto sei cresciuto in questo periodo “ è stato uno dei pensieri prima di varcare la linea del traguardo , negli ultimi metri ho messo referto  teorema cullato a lungo . Fino all’ultimo metro non mi è mai saltato in mente di camminare , mi sono presentato sulla finish line con i passi veloci imparati a memoria . 
Ma da lì in poi è scattata una nuova molla, ho realizzato che il cambiamento sia un dono prezioso e va gestito con cura . La consapevolezza che i margini ci sono rappresenta il punto focale , si punta in alto , all’assoluto . Da Firenze riparte il viaggio con un tempo dignitoso e senza il minimo dubbio circa il resto . Adesso vanno un po’ abbassati i giri poi vedremo. 
Il fuoco arde , non è una civetta che si muove solo con l’oscurità , va oltre , analizza e infine mette in pratica .Da 4 ore 18 minuti e spiccioli serve una ulteriore  accelerazione , l’ultima prima di godersi l’assoluto 
È una molla hegeliana . 

domenica 12 novembre 2023

LA REGOLARITÀ CHE PAGA

 “ È tanto , troppo tempo che aspetto questo attimo , stavolta cade e ci metterò la firma “ così ragionavo negli ultimi 3000 metri alla mezza maratona di Livorno .
La pioggia non ci ha mai abbandonato , ma il passaggio lungomare si è dimostrato decisivo , per pochi istanti sobbalzano immagini di gioventù passati in questa meravigliosa città per lavoro .
Livorno accoglie da sempre e un po’ mi sento a casa , quindi percepisco felicità .
Ponce , cacciucco , la torta , le zighe fanno parte di un linguaggio usato a lungo e vanno onorati nella maniera più corretta .
Con appena due sorsate di acqua si va verso il traguardo , niente gel o solidi , si procede leggeri seppure per alcuni chilometri una piccola flessione abbia fatto capolino .
Ma ho registrato perfettamente quei 3000 metri finali , in quello Stint c’è impresso l’ennesimo cambio di passo che unito alla regolarità della andatura fa la differenza è una forte sensazione di nausea se ripenso a quante volte lo abbia provato negli ultimi sei mesi , oggi fa parte della realtà più bella .
Mi affiancano due podisti nel frattempo , cercano il sorpasso , lo attengono ma non sanno dell’asso che ho in mano .
Lì riprendo , alzo il ritmo tre quattro volte , cedono all’ultimo strattone , arrivo scattando cambiando ancora passo . Fermo l’orologio e scarico tutta l’adrenalina .
1 ora 46 minuti 22 secondi sono un responso di felicità , 
Adesso bisogna fare l’ultimo balzo , sarà più complicato , mi attende quel laboratorio di 700 metri , li si cela una risposta importante . Magari potrei godere a dicembre di un piattino di patate fritte , le agogno , ho fatto un fioretto e dopo il 26 novembre lo scioglierò .

mercoledì 1 novembre 2023

4 CAMBI A REGGELLO

Il cartello che indica Firenze accende la vera luce nel mio cervello , è un amore sincero , passionale , dolce come il miele . 
Stavolta la scena si sposta a Reggello , un luogo speciale , immerso nel verde delle colline , è terra di olio , frantoi e campagna . 
Il clima mi esalta e sulla linea di partenza son carico , voglio onorare questo ritorno con una gara esaltante , ne ho sentito parlare tante volte della Corsa dell’Olio , non nego che mi sono studiato il tracciato , eseguiró il copione predisposto . 
Sin dai primi metri capisco che è giornata giusta , finalmente posso capitalizzare . 
Parto forte , ho un ritmo infernale , sia in discesa che in salita sono costante , in piano invece cambio passo . 
Poi arriva una salita lunga , dura quasi 2000 metri , ti toglie il fiato , decido di abbassare i giri per il finale . 
La strada inizia a spianare , gli ultimi 4000 metri sono la riprova di come quel lavoro svolto sui cambi di passo si erge in tutto il suo splendore . È un sublime dinamico , serve solo il marchio di fabbrica che fa capolino . 
Quello scatto a 3’13” toglie ogni velleità , prima di prendere la medaglia mi tolgo la bandana sbattendola lontano , è una gioia senza freni , racchiude ogni sacrificio , ci godo tanto .
Sono esimo , me ne frego con tutta la felicità possibile , adesso ho quanto mi agogno da tempo e non voglio più cederlo . Rido , spedisco quel bacio al cielo , stringo la mano ad alcuni concorrenti in segno di FairPlay ,  la medaglia è suggestiva , andrà a far compagnia alle altre e in contemporanea apparterrà alla mia terra . 
Solo un luogo come Reggello poteva essere il teatro di cotanta bellezza , uscendo verso Cascia infine spendo una preghiera . 
Il motivo è quello noto , cambiando vita il passo mette in risalto  altri connotati , quando vado forte sto troppo bene , talvolta mi pare di percepire proprio l’atarassia .