Sono passate poche ore dall’ultima uscita e credo sia opportuno stilare un bilancio di due medaglie fortemente volute , cercate , sognate .
Sabato mi sono trovato davanti ad un uomo che stava partecipando alla sua lunga distanza numero 500 , in questi istanti tremavo come una foglia , al termine delle 6 ore l’ho avvicinato per congratularmi e lui mi ha accolto con un sorriso favoloso , mi ha spiegato con molta semplicità come in 21 giorni sia possibile percorrere 353 chilometri .
Sono rimasto in ascolto perché quelle parole erano ricche di tanta umiltà , passione , sacrificio ma traspirava una tale voglia di emergere che permette di superare ogni ostacolo .
Ho rapportato il suo racconto al mio piccolo mondo e ci sono tanti punti in comune , se non fossi stato tenace verso il chilometro 28 di sabato avrei gettato all’aria un lungo lavoro .
Sono entrate in gioco altre componenti , ho abbassato ancora di più lo sguardo, ho ascoltato le parole di un amico podista che mi ha guardato negli occhi dicendo: “Non voglio vederti così” .
Ho reagito alla mia maniera e poi nel giro finale del circuito avendo un po’ di margine ho provveduto a respirare quell’aria di libertà agognata , ho mantenuto la promessa fatta agli amici dell’Avis Foiano, che come al solito hanno mostrato il loro entusiasmo anche correndomi a fianco .
Si è palesata la voglia di non arrendersi e sono divenuto finisher per la 16ª volta in meno di 4 anni .
Ps: 90 chilometri in 14 giorni se la matematica non è una opinione sono più di 84 in 20 ...
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