giovedì 3 dicembre 2015

SGUARDI DI INTESA

Sono le 14 quando faccio la prima sosta in un infernale giovedì lavorativo , finalmente il telefono ha terminato di suonare e per qualche ora posso godermi in pace il pranzo seppur abbia degli appuntamenti a breve .
Visto che ho consumato la colazione alle 7 , c'è bisogno di nutrimento , opto per della pasta al pomodoro in un locale , mentre attendo di essere servito nel tavolo vicino si appropinquano a sedersi delle persone di una certa età , sono in 4 e uno di essi ha una scatoletta in mano .
Non credo siano nel l'ovale per mangiare , infatti estraggono 2 mazzi di carte da quel recipiente e iniziano a giocare a Ramino .
La scena è veramente suggestiva : era un bel pezzo che non assistevo a qualcosa del genere , si è formato intorno a loro un capannello di altre persone che con curiosità osserva la partita .
Le risate tra i partecipanti si sprecano , essi non smettono di guardarsi negli occhi , inoltre si sono fatti servire del vino e ogni tanto sorseggiano dai bicchieri .
Nel frattempo è arrivata la pasta fumante e inizio a mangiare , ma non distolgo lo sguardo da quel tavolo.
Provo un immenso piacere poiché sono scene legate alla vita di paese , dove il tempo si è fermato e dove la tecnologia non riesce ad attecchire sino in fondo .
Noto che in un altro tavolo ci sono dei ragazzi poco più che ventenni intenti a messaggiare con i loro telefoni , non alzano mai lo sguardo dallo schermo , ma l'aspetto più negativo è legato al non guardarsi mai in viso .
Per qualche secondo mi intristisco poiché nell'era definita di "comunicazione globale" manca il motore ossia la parola .
Sarebbe più opportuno ragionare in altri termini : la parola viene scritta e non pronunciata .
Perciò ci troviamo di fronte a silenzi spiacevoli e senza un costrutto .
Non so bene come facciano ad intendersi le nuove generazioni , ma personalmente preferisco sempre lo sguardo e non mi piace distoglierlo dagli occhi del mio interlocutore .
Gli occhi parlano sempre e raccontano storie , sono la vita di ciascuno di noi , mai potranno essere sostituiti da un macchingegno altamente tecnologico .
Mentre sto sorseggiando il caffè i giocatori di carte continuano a sorridere e a prendersi in giro con battute esilaranti , i ragazzi del tavolo dei cellulari invece hanno lo sguardo triste , assente , non capiscono probabilmente cosa significhi una occhiata di intesa , essi vivono di un loro codice e talvolta mancano un po' di fantasia .
Presto o tardi dovranno staccarsi da quel cliché , se capiranno l'importanza di sondare il terreno con gli occhi faranno un enorme passo in avanti .
I loro silenzi si trasformeranno allora in parole di gioia che usciranno dalle loro bocche e saranno meno prigionieri degli smartphone .

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