mercoledì 6 marzo 2024

QUEI FINALI FELICI

 Quell’attimo ha le fattezze di una realtà fortemente voluta , squarcia in due la serata più anonima , sia benedetto in eterno il cambio e la cancellazione di vecchie abitudini . Con. Le ripetute da 2000 metri si esce da una nuova zona di conforto, rappresenta una evoluzione ulteriore , la progressione adesso è realtà .
Parto , accelero , recupero , poi alzo di nuovo il ritmo , lo riabbasso per rigenerare , finisco in crescendo , stanco ma felice .
Mi seggo su una sedia che casualmente si trova lì , immerso in tanti pensieri , conscio di aver capitalizzato ogni sforzo e sfiancato da quell’ultimo strattone palesemente sotto .
Gli altri amici di squadra mi vedono stranito , assente , non capiscono quell’attimo , è normale poiché fa parte della sfera intima e pedissequamente la domanda alla risposta non arriva .
“ Dove sei stato fino ad oggi ?? Perché  questa bellezza arriva tutta assieme ???”
Monteroni , il mio allenatore , “ Babbo” Elvino , il lavoro , due ragazzine a cui trasmetto adrenalina , un minimo di tranquillità , nel mosaico mancano solo alcuni piccoli particolari e sarà completo .
È vita , sorrido , prendo fiato come nel recupero di 300 metri fatidici, amo questo cambio di passo , l’assioma di Kant ora sorregge questa struttura . 
Penso , devo . 
3000 metri di riscaldamento , ripetute 3x2000 metri , 400 metri di recupero e ultimo 1000 a 4’42”. 
Come è lontana Barcellona .

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