32 anni fa ci lasciava Gilles Villeneuve e fu un giorno triste per la F1.
Celeberrimo un adesivo che ogni appassionato del canadese possedeva , era il simbolo della FEBBRE VILLENEUVE .
Non amava essere chiamato l'AVIATORE seppur le sue acrobazie in pista lo avvicinassero ad un asso dell'aeronautica ( Gilles guidava il suo elicottero ...), sfidava le leggi della fisica come in un noto gp d'Olanda dove fece un sorpasso impossibile .
La sua dote migliore era la lealtà , un qualcosa di raro , una mosca bianca nel circo della F1.
Quando nel 1979 dette una grossa mano a Schekter nella vittoria del mondiale venne fuori tutta la natura del canadese che si caló perfettamente nella parte del comprimario purché il titolo arrivasse in casa Ferrari .
Poi arrivó l'8 maggio 1982 e quella curva a Zolder . La settimana precedente nel Gp di Imola si era consumato lo strappo con Pironi il quale si prese gioco del canadese non rispettando un patto non scritto in scuderia e precedette Gilles sul traguardo facendolo accomodare sulla piazza d'onore .
Villeneuve aveva interpretato quel gesto come un atto sleale , Mauro Forghieri tentó in ogni modo di ricomporre il puzzle ma fu inutile . Gilles non voleva che Pironi gli stesse davanti .
Stava rientrando ai box , tamponó a forte velocità la March di Mass , la Ferrari prese il volo e lo scaraventó in aria facendolo poi atterrare dall'altra parte della pista .
Gilles morì nella clinica di Lovanio dove arrivó in condizioni drammatiche , le lesioni alla colonna vertebrale erano state letali per il suo cervello .
A distanza di anni peró la febbre Villeneuve non si è placata e ancora echeggiano nella mente di ogni appassionato di F1 le parole rilasciate dal "Drake" Enzo Ferrari in un suo celebre libro PILOTI CHE GENTE : « Il mio passato è pieno di dolore e di tristi ricordi: mio padre, mia madre, mio fratello e mio figlio. Ora quando mi guardo indietro vedo tutti quelli che ho amato. E tra loro vi è anche questo grande uomo, Gilles Villeneuve. Io gli volevo bene. »
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