sabato 28 agosto 2021

QUEL PRIMO VERO TRAIL PURO

 Ti invidieranno e il motivo lo conosci bene , fa parte del gioco , bisogna solo conviverci , tiro diritto , usa il sorriso , l’ironia , sul quella vetta finalmente hai impresso la tua firma .
Ci sono voluti 12 mesi , adesso quel DNF è solo un pallido ricordo ma ha rappresentato in contemporanea la pietra d’angolo di un successo , non mi interessa aver occupato il penultimo posto in classifica , ho rispettato i tempi dei cancellino decisi e al traguardo son giunto senza sforare neppure di un secondo quanto prevedeva il regolamento .
Sono seduto su questa sedia , sto bevendo qualcosa , sorrido , mi scatto un selfie , poi sgancio le fibbie dello zainetto , guardo i calzini sporchi a causa dell’effetto borotalco .
È una impresa vera , il primo vero Trail può andare in archivio e mi sento nuovo di zecca .
Non ho tempo di festeggiare , debbo pensare al prossimo obiettivo , se entro le 23 ore concesse avverrà quello per cui sto lavorando allora verranno cancellati tutti gli altri dubbi .
Passando le vacanze tra albe , panini al prosciutto e caldo asfissiante sarebbe piacevole raccogliere un frutto maturo , all’Amiata ho fatto le prove , a Castiglione d’Orcia vedremo se manterró una promessa .
Lo debbo a babbo che lotta ogni giorno e quando gli racconto che vado lontano lui mi dice :” Vai “.

lunedì 9 agosto 2021

OLTRE QUEL CARTELLO

Ho le mani sulla faccia , stanco , esausto , non penso ad alcunché , debbo solo salire sul pullman , tornerò a recuperare l’auto e poi sarò solo con quell’attimo 
Non so cosa provasse Felix Baumgartner dopo il lancio da quasi 39000 metri di qualche anno fa , ma la soddisfazione è veramente tanta , enorme , smodata , questi 50 km dimostrano ancora una volta come si gestiscono variabili .
Ho passato il cancello virtuale dei 32 km con addirittura un’ora di anticipo , mi seggo su una panchina , mangio qualcosa per rifocillarmi , penso a babbo , vorrei fosse qui, ci siamo telefonati poco prima e mi ha detto solo : Vai .
Un paio di amici alleviano quelle ore venendomi incontro lungo il tragitto , sorridono , scattano foto e mi augurano buon viaggio .
All’arrivo sarò solo , ma c’è un caldo opprimente dopo le 9:30 , sfrutto le poche ombre sul tracciato per recuperare , al traguardo maratona ho ancora nello zaino una bottiglietta di thè , quattro panini piccoli col prosciutto e un pacchettino di biscotti , debbo giungere lucido , sfrutto una fontanella due chilometri prima di arrivare per una breve sosta, posso rilassarmi .
Sul mio orologio vedo apparire la cifra proprio mentre sto attraversando piazza del Duomo , ci sono tanti turisti , la vita sta ricominciando nel momento in cui ho deciso di andare oltre .
Sotto la torre del Mangia scrivo la parola fine , poi è un turbinio di sensazioni difficili da spiegare .
Dopo un anno ho dimostrato a me stesso che quando possiedi la mentalità giusta le maratone saranno sempre una distanza breve , amo le ultra , fanno parte del mio DNA , nel viaggio sta scritta una vita .
Vado da Ilaria in gelateria , sta lavorando , la bacio e le dico grazie , avevo voglia di vederla dopo 7 ore , un giorno anche lei salirà a 50 km e vivremo quell’attimo vicini . 
PS: per pochi istanti pensato come sarebbe stato bello giungere a Faenza , è la meta ideale .