lunedì 31 marzo 2014

MATRIN3.

Si chiama così il gene che si trova sul cromosoma 5 , codifica una proteina adibita al trasporto dell'informazione genetica portata dall'RNA messaggero del nucleo della cellula alle fabbriche intecellulari delle proteine. Se questo è difettoso intasa e avvelena la cellula .
Sto parlando della scoperta del gene che può svelarci i segreti della SLA , nota malattia degenerativa che colpisce i moto neuroni sia centrali che periferici i quali permettono i movimenti della muscolatura volontaria .
La scoperta è stata individuata da un consorzio di ricerca dove spiccano molti ricercatori italiani .
A questo punto si aprono scenari molto importanti , senza gli studi effettuati grazie alla scoperta del genoma umano nel 2000 questo non sarebbe stato possibile .
Grazie al finanziamento della Arisla per la parte italiana sarà possibile dare risposte basilari per arrivare finalmente alla cura di questa malattia .
Penso a vari casi più o meno celebre soprattuto di calciatori ma anche di gente comune che si è vista strappare il bene più prezioso , il loro sacrificio non sarà vano.
Penso alla famiglia di Borgonovo , a Chantal e ai suoi figli che per anni si sono presi cura amorevolmente di Stefano , é commovente ricevere queste notizie , danno un senso a giorni grigi e un raggio di sole squarcia il cielo terso.

domenica 30 marzo 2014

ESSERE PRIMA PADRE .

Il gesto compiuto dal giocatore Floro Flores è di una dolcezza infinita . Con molta probabilità il calciatore del Sassuolo adotterà il piccolo Carmine Francesco , il neonato ritrovato tempo fa nella metropolitana sulla circumvesuviana a Napoli .
" sono un padre e non certo un eroe " ha scritto Antonio sul suo profilo Twitter .
Se la sensibilità prevaricasse l'indifferenza sarebbe un passo avanti molto importante per la strada che deve compiere l'uomo , questi sono esempi di vita da cui trarre giovamento .
Con le apparenze non si va molto avanti , ce lo ripete spesso anche sua Santità Papa Francesco il quale conosce molto bene il significato della parola Amore .
Alla faccia di chi passa tanto tempo sui social network mettendo foto assurde , che pensa solo a sbronzarsi , a chi sa solo brindare non si sa bene a cosa , fatevi un esame di coscienza perché i conti si fanno solo in fondo .
Con l'amore si può vivere felici , con un drink invece solo per pochi attimi .

venerdì 28 marzo 2014

IL DONO .

Ho corso quasi 20 km in due giorni tra martedì e mercoledì , giorno in cui ho visto i viola perdere contro il Milan senza neppure provarci e con un Matri versione Calloni .
Si lavora però con vari viaggi a volte non proprio fruttuosi che rendono l'idea del periodo storico .
Molta gente ha perso il sorriso, la fiducia nel futuro è al minimo .
Per quanto mi riguarda tengo duro e non voglio pensare al lungo periodo , certamente l'abbasaamento delle prestese ha cambiato le persone .
Finiti gli anni degli eccessi e delle spese inutili ora si bada alla sopravvivenza .
Quando si giungerà a ripartire ci dovremo impegnare per non ripetere i vecchi errori legati anche alla presunzione .
Appunto proprio la presunzione non da la dimensione alla gente di quello che accade .
Se non facciamo mai autocritica non cresceremo , ma conosco tanti uomini che non si cospargono il capo di cenere .
L'incontro tra il Papa e Obama è significativo.
Abbiamo un esempio da seguire , sua Santità traccia la via , è sufficiente avere buon senso e sapremo come ripartire .
Ha ragione un amico carissimo : Jorge Mario Bergoglio è un dono di Dio .

lunedì 24 marzo 2014

LA SINUSITE .

Non riesco a vivere senza che un brutto sogno mi faccia compagnia ogni tanto : la sinusite .
Ne soffro da tanti anni e talvolta mi risulta difficile conviverci , eppure non c'è verso , non me ne faccio una ragione .
Alcuni anni fa ho effettuato una tac per vedere come procedeva ma nessun cambiamento ai seni paranasali, solo quando la temperatura si abbassa bruscamente sono dolori e talvolta faccio uso di un leggero antidolorifico poiché il martellamento è veramente insopportabile .
Quando poi ci si mettono pure i dolori al collo non rispondo di me stesso : devo mettermi a letto con gli occhi chiusi e dormire .
Non conosco altri rimedi se non prendere la decisione di recarmi alle terme per qualche giorno o fare uso di aerosol molto frequentemente .
Da ragazzetto andavo al mare e ogni cosa veniva attenuata , ma da adulto sono iniziati i problemi poiché non amo molto il mare per una serie di motivi anche stupidi .
Però credo che dovrò porre rimedio a questa situazione prima che si trasformi in qualcosa di cronico .
Il pensiero va alla corsa e so bene che è un palliativo micidiale , ma quando sono a lavoro non posso certo indossare la tuta .
Chissà che con 40 km settimanali non abbia una tregua prima o poi da parte dell'emicrania , seppur mi colpisca anche quando ho terminato la seduta .
Amo il freddo e devo attender il caldo per correre in pace senza prendere un analgesico .
Dura la vita di venditore e runner .

sabato 22 marzo 2014

EMIGRO A POGGIBONSI .

Sono andato alla inaugurazione di un negozio in in posto dove ho passato anni indimenticabili e che mai rimuoverò .
Ho rivisto la pasticceria dove andavo a fare merenda o a comprare un pezzo di pizza al taglio .
Tutto è rimasto come quando me ne andai , ma io ho almeno 20 anni in più .
Arrivavo davanti a quel posto con la moto , lasciavo il mezzo parcheggiato a pochi passi e mi dirigevo dagli amici che puntualmente mi prendevano in giro perché la marmitta puntualmente faceva  tanta confusione .
E poi via in mezzo alla gente per conoscere le bimbe , una piacevole abitudine del sabato pomeriggio che si protraeva fino a tarda notte nei vari locali della zona .
Il copione era sempre il solito : passeggiata , pizza e poi un locale che generalmente era un pub o raramente la discoteca che però frequentavo la domenica pomeriggio poiché costava meno .
Mi sembra impossibile che facessi 10 km lontano da casa mia per passare del tempo con gli amici conosciuti in quel posto .Non mi pesava mai neppure quando pioveva a dirotto e la sera rientravo a casa .
Poi presi la patente e avendo un tetto sulla mia testa era più semplice viaggiare .
Quante serate spese al bowling per giocare a biliardo , quante ragazze adocchiate e che se provavi a parlarle neppure ti consideravano , quante code fatte davanti al cinema per comprare il biglietto per vedere un film appena uscito in compagnia di una bella vaschetta di pop corn .
Colle mi stava e mi sta piccola , quando invece mi sposto a Poggibonsi l'aria è più frizzante , ci sarebbe un altro aneddoto ma è troppo intimo e su cui sorvolo : troppi bei ricordi .

venerdì 21 marzo 2014

PAPA FRANCESCO SI COMMUOVE .

Di seguito vi riporto un articolo apparso oggi sul sito del Fatto quotidiano dove si parla di Papa Francesco il quale visibilmente commosso si è rivolto ai familiari delle vittime della mafia. Un gesto a dir poco coraggioso e degno di un uomo di spessore .

"Ve lo chiedo in ginocchio: mafiosi convertitevi! C’è ancora tempo per non finire nell’inferno che vi aspetta se continuerete sulla strada del male”. È la preghiera che Papa Francesco ha rivolto, nella Chiesa di San Gregorio VII a Roma, al termine della veglia di preghiera promossa dall’associazione Libera nella ricorrenza della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che si terrà domani, 22 marzo, a Latina. Bergoglio ha voluto abbracciare oltre 700 persone. “Il senso di responsabilità – ha affermato il Papa nella sua meditazione finale – vinca sulla corruzione in ogni parte del mondo, risani i comportanti così che la giustizia guadagni spazi e prenda il posto dell’iniquità”. 
“Grazie – ha detto il Papa ai familiari delle vittime – per la vostra testimonianza perché non vi siete chiusi, ma vi siete aperti per raccontare la vostra storia di dolore e di speranza e questo è tanto importante soprattutto per i giovani”. Bergoglio ha rivoluto ricordare anche il recente delitto di Taranto che “non ha avuto pietà nemmeno di un bambino. Chiediamo la forza di andare avanti, di non scoraggiarci, di continuare a lottare contro la corruzione”. La veglia di preghiera è stata aperta dal saluto di don Luigi Ciotti che ha ricordato che “in passato, e purtroppo ancora oggi, non sempre la Chiesa ha mostrato attenzione a un problema di così enormi risvolti umani e sociali. Silenzi, resistenze, sottovalutazioni, eccessi di prudenza, parole di circostanza. Ma per fortuna – ha sottolineato il presidente di Libera – anche tanta luce, tanta positività. Dal grido profetico di Giovanni Paolo II dalla Valle dei Templi alle parole di Benedetto XVI rivolte ai giovani a Palermo: ‘Non cedete alle suggestioni della mafia, strada di morte’. Ma non basta”.
Don Ciotti ha lodato quella “Chiesa che interferisce, denunciando senza remore l’incompatibilità tra mafie e Vangelo. E che non dimentica che la denuncia seria, attenta, documentata è annuncio di salvezza. Anche a costo della vita”. “Abbiamo bisogno di giustizia e verità – ha scandito il fondatore di Libera – ricordando che occorre che la politica sia veramente un servizio per il bene comune. Occorre rafforzare la confisca e l’uso sociale dei beni delle mafie e sono necessarie norme più efficaci controla corruzione e il voto di scambio, e non si possono lasciare da soli i magistrati più esposti, tra i quali cito un nome per tutti, Nino Di Matteo” (minacciato di morte dal boss Totò Riina per il suo impegno nel processo a carico dell’ex prefetto Mario Mori che cerca di far luce sulla presunta trattativa Stato e mafia). 
La veglia, che si è celebrata due giorni dopo il ventesimo anniversario della morte di don Giuseppe Diana ucciso a Casal del Principe dalla camorra, è stata scandita dalla lettura del lungo elenco con i nomi delle 842 vittime innocenti delle mafie. “Un elenco che graffia dentro le nostre coscienze – ha sottolineato don Ciotti – nel quale ci sono anche i nomi di 80 bambini. Persone libere e leali – ha detto il presidente di Libera – che non si sono lasciate piegare dalle difficoltà e che sono ancora vivi. Chi perde la vita per la giustizia e la verità, infatti, dona vita, è lui stesso vita. Vogliamo ricordare insieme – ha aggiunto don Ciotti – anche le vittime del lavoro, perché un lavoro non tutelato, svolto senza le necessarie garanzie di sicurezza, è una violazione della dignità umana. E così pure le vittime degli affari sporchi delle mafie. Le persone colpite da tumori in territori avvelenati dai rifiuti tossici. Quelle che hanno perso la vita per l’uso delle droghe spacciate dai mercanti di morte. Le migliaia d’immigrati annegati nei mari o caduti nei deserti. Le donne e le ragazze vittime della tratta e della prostituzione”.
Ma il presidente di Libera ha sottolineato che “vittime sono anche i morti vivi. Quante persone uccise dentro! Quante persone – ha concluso don Ciotti – a cui le mafie hanno tolto la dignità e la libertà, persone ricattate, impaurite, svuotate. Le mafie, la corruzione, l’illegalità assassinano la speranza!”. Tra i familiari che hanno partecipato alla veglia con il Papa c’erano anche Maria Falcone, sorella del magistrato assassinato dalla mafia nella strage di Capaci nel 1992 e presidente della “Fondazione Giovanni e Francesca Falcone”, il presidente del Senato Pietro Grasso, per sette anni procuratore nazionale antimafia, il presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi e il sindaco di Roma Ignazio Marino.
“Grazie – ha detto il Papa ai familiari delle vittime – per la vostra testimonianza perché non vi siete chiusi, ma vi siete aperti per raccontare la vostra storia di dolore e di speranza e questo è tanto importante soprattutto per i giovani”. Bergoglio ha rivoluto ricordare anche il recente delitto di Taranto che “non ha avuto pietà nemmeno di un bambino. Chiediamo la forza di andare avanti, di non scoraggiarci, di continuare a lottare contro la corruzione”. La veglia di preghiera è stata aperta dal saluto di don Luigi Ciotti che ha ricordato che “in passato, e purtroppo ancora oggi, non sempre la Chiesa ha mostrato attenzione a un problema di così enormi risvolti umani e sociali. Silenzi, resistenze, sottovalutazioni, eccessi di prudenza, parole di circostanza. Ma per fortuna – ha sottolineato il presidente di Libera – anche tanta luce, tanta positività. Dal grido profetico di Giovanni Paolo II dalla Valle dei Templi alle parole di Benedetto XVI rivolte ai giovani a Palermo: ‘Non cedete alle suggestioni della mafia, strada di morte’. Ma non basta”.
Don Ciotti ha lodato quella “Chiesa che interferisce, denunciando senza remore l’incompatibilità tra mafie e Vangelo. E che non dimentica che la denuncia seria, attenta, documentata è annuncio di salvezza. Anche a costo della vita”. “Abbiamo bisogno di giustizia e verità – ha scandito il fondatore di Libera – ricordando che occorre che la politica sia veramente un servizio per il bene comune. Occorre rafforzare la confisca e l’uso sociale dei beni delle mafie e sono necessarie norme più efficaci controla corruzione e il voto di scambio, e non si possono lasciare da soli i magistrati più esposti, tra i quali cito un nome per tutti, Nino Di Matteo” (minacciato di morte dal boss Totò Riina per il suo impegno nel processo a carico dell’ex prefetto Mario Mori che cerca di far luce sulla presunta trattativa Stato e mafia). 
La veglia, che si è celebrata due giorni dopo il ventesimo anniversario della morte di don Giuseppe Diana ucciso a Casal del Principe dalla camorra, è stata scandita dalla lettura del lungo elenco con i nomi delle 842 vittime innocenti delle mafie. “Un elenco che graffia dentro le nostre coscienze – ha sottolineato don Ciotti – nel quale ci sono anche i nomi di 80 bambini. Persone libere e leali – ha detto il presidente di Libera – che non si sono lasciate piegare dalle difficoltà e che sono ancora vivi. Chi perde la vita per la giustizia e la verità, infatti, dona vita, è lui stesso vita. Vogliamo ricordare insieme – ha aggiunto don Ciotti – anche le vittime del lavoro, perché un lavoro non tutelato, svolto senza le necessarie garanzie di sicurezza, è una violazione della dignità umana. E così pure le vittime degli affari sporchi delle mafie. Le persone colpite da tumori in territori avvelenati dai rifiuti tossici. Quelle che hanno perso la vita per l’uso delle droghe spacciate dai mercanti di morte. Le migliaia d’immigrati annegati nei mari o caduti nei deserti. Le donne e le ragazze vittime della tratta e della prostituzione”.
Ma il presidente di Libera ha sottolineato che “vittime sono anche i morti vivi. Quante persone uccise dentro! Quante persone – ha concluso don Ciotti – a cui le mafie hanno tolto la dignità e la libertà, persone ricattate, impaurite, svuotate. Le mafie, la corruzione, l’illegalità assassinano la speranza!”. Tra i familiari che hanno partecipato alla veglia con il Papa c’erano anche Maria Falcone, sorella del magistrato assassinato dalla mafia nella strage di Capaci nel 1992 e presidente della “Fondazione Giovanni e Francesca Falcone”, il presidente del Senato Pietro Grasso, per sette anni procuratore nazionale antimafia, il presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi e il sindaco di Roma Ignazio Marino.

mercoledì 19 marzo 2014

IN NOME DEL MIO POPOLO .

20 anni dopo il suo ricordo vive nel cuore di chi non smette di sperare , Don Peppe Diana amava la sua terra e conosceva quale fosse il significato della parola LIBERTA'.
Affido il mio pensiero al suo scritto più celebre letto durante l'omelia del Natale 1991: IN NOME DEL MIO POPOLO .
« Siamo preoccupati
Assistiamo impotenti al dolore di tante famiglie che vedono i loro figli finire miseramente vittime o mandanti delle organizzazioni della camorra. Come battezzati in Cristo, come pastori della Forania di Casal di Principe ci sentiamo investiti in pieno della nostra responsabilità di essere “segno di contraddizione”. Coscienti che come chiesa “dobbiamo educare con la parola e la testimonianza di vita alla prima beatitudine del Vangelo che è la povertà, come distacco dalla ricerca del superfluo, da ogni ambiguo compromesso o ingiusto privilegio, come servizio sino al dono di sé, come esperienza generosamente vissuta di solidarietà”.
La Camorra
La Camorra oggi è una forma di terrorismo che incute paura, impone le sue leggi e tenta di diventare componente endemica nella società campana. I camorristi impongono con la violenza, armi in pugno, regole inaccettabili: estorsioni che hanno visto le nostre zone diventare sempre più aree sussidiate, assistite senza alcuna autonoma capacità di sviluppo; tangenti al venti per cento e oltre sui lavori edili, che scoraggerebbero l'imprenditore più temerario; traffici illeciti per l'acquisto e lo spaccio delle sostanze stupefacenti il cui uso produce a schiere giovani emarginati, e manovalanza a disposizione delle organizzazioni criminali; scontri tra diverse fazioni che si abbattono come veri flagelli devastatori sulle famiglie delle nostre zone; esempi negativi per tutta la fascia adolescenziale della popolazione, veri e propri laboratori di violenza e del crimine organizzato.
Precise responsabilità politiche
È oramai chiaro che il disfacimento delle istituzioni civili ha consentito l'infiltrazione del potere camorristico a tutti i livelli. La Camorra riempie un vuoto di potere dello Stato che nelle amministrazioni periferiche è caratterizzato da corruzione, lungaggini e favoritismi. La Camorra rappresenta uno Stato deviante parallelo rispetto a quello ufficiale, privo però di burocrazia e d'intermediari che sono la piaga dello Stato legale. L'inefficienza delle politiche occupazionali, della sanità, ecc; non possono che creare sfiducia negli abitanti dei nostri paesi; un preoccupato senso di rischio che si va facendo più forte ogni giorno che passa, l'inadeguata tutela dei legittimi interessi e diritti dei liberi cittadini; le carenze anche della nostra azione pastorale ci devono convincere che l'Azione di tutta la Chiesa deve farsi più tagliente e meno neutrale per permettere alle parrocchie di riscoprire quegli spazi per una “ministerialità” di liberazione, di promozione umana e di servizio. Forse le nostre comunità avranno bisogno di nuovi modelli di comportamento: certamente di realtà, di testimonianze, di esempi, per essere credibili.
Impegno dei cristiani
Il nostro impegno profetico di denuncia non deve e non può venire meno. Dio ci chiama ad essere profeti.
  • Il Profeta fa da sentinella: vede l'ingiustizia, la denuncia e richiama il progetto originario di Dio (Ezechiele 3,16-18);
  • Il Profeta ricorda il passato e se ne serve per cogliere nel presente il nuovo (Isaia 43);
  • Il Profeta invita a vivere e lui stesso vive, la Solidarietà nella sofferenza (Genesi 8,18-23);
  • Il Profeta indica come prioritaria la via della giustizia (Geremia 22,3 -Isaia 5)
Coscienti che “il nostro aiuto è nel nome del Signore” come credenti in Gesù Cristo il quale “al finir della notte si ritirava sul monte a pregare” riaffermiamo il valore anticipatorio della Preghiera che è la fonte della nostra Speranza.
NON UNA CONCLUSIONE: MA UN INIZIO
Appello
Le nostre “Chiese hanno, oggi, urgente bisogno di indicazioni articolate per impostare coraggiosi piani pastorali, aderenti alla nuova realtà; in particolare dovranno farsi promotrici di serie analisi sul piano culturale, politico ed economico coinvolgendo in ciò gli intellettuali finora troppo assenti da queste piaghe”. Ai preti nostri pastori e confratelli chiediamo di parlare chiaro nelle omelie ed in tutte quelle occasioni in cui si richiede una testimonianza coraggiosa. Alla Chiesa che non rinunci al suo ruolo “profetico” affinché gli strumenti della denuncia e dell'annuncio si concretizzino nella capacità di produrre nuova coscienza nel segno della giustizia, della solidarietà, dei valori etici e civili (Lam. 3,17-26). Tra qualche anno, non vorremmo batterci il petto colpevoli e dire con Geremia “Siamo rimasti lontani dalla pace… abbiamo dimenticato il benessere… La continua esperienza del nostro incerto vagare, in alto ed in basso,… dal nostro penoso disorientamento circa quello che bisogna decidere e fare… sono come assenzio e veleno”. »
(Forania di Casal di Principe (Parrocchie: San Nicola di Bari, S.S. Salvatore, Spirito Santo - Casal di Principe; Santa Croce e M.S.S. Annunziata - San Cipriano d'Aversa; Santa Croce – Casapesenna; M. S.S. Assunta - Villa Literno; M.S.S. Assunta - Villa di Briano; SANTUARIO DI M.SS. DI BRIANO))

martedì 18 marzo 2014

15 KM E DOPO 2 ORE DEFATICANTE .

Quando il dolore si fa intenso l'unica maniera per toglierlo è non pensarci. Poi se ti passa per la testa un minimo dubbio lo scacci ripetendo il tuo mantra personale .
Domenica dopo 15 km con ripetute in salita credevo di passare del tempo sul divano a rilassarmi , invece sono andato a camminare per 9 km aggiungendo acido lattico a quello prodotto .
Ho camminato a distanza di 2 ore esatte dal termine dell'allenamento e questo mi ha giovato non poco , le conseguenze sono evidenti : adduttori e quadricipiti indolenziti per ore . Ma tanta gioia per aver tolto altre tossine . Stasera si può fare qualche km in piena libertà con passo molto sereno e senza guardare i carichi .
Se la salita è il mio mondo quando calzo le scarpe il defaticante diventa quasi una specie di bignami per rimettere a fuoco le idee.
Ha ragione un mio amico a dirmi che non recupero abbastanza in alcuni casi , talvolta doso male le energie , perciò credo che se dovessi compire un gara il massimo dei km sarebbero 7 .
E chiaramente deve essere presente una salita . Perché ? In pianura non ho l'agilità di una gazzella ma appena la strada pende scatta in me la giusta molla .
E porta anche fortuna : io corro e i viola vincono col Chievo . Un piccolo escamotage per giovedì servirà contro le strisce. Ovviamente ci ho già pensato e generalmente il mattino ha l 'oro in bocca .

sabato 15 marzo 2014

LA RINUNCIA DI HOENESS.

" Dopo una discussione con i miei familiari ho deciso di accettare il verdetto della corte di Monaco , evadere il fisco è stato il più grosso errore della mia vita " .
Con queste parole Uli Hoeness , ora ex presidente del Bayern Monaco , ha dato un taglio netto alla vicenda in cui è coinvolto, sconterà la pena inflittagli di 3 anni e 6 mesi in carcere .
Si parla di 27,2 milioni di euro sottratti al fisco tedesco nelle carte del processo a carico dell'ex giocatore bavarese , con un ulteriore stralcio di indagine che prevedrebbe il coinvolgimento di alcune banche svizzere .
Persino il portavoce della Merkel si è espresso in merito dichiarando : " è stato uno dei quei casi in cui lo stato di diritto ha fatto il suo corso e la decisione va rispettata" .
Uli Hoeness ha dato dimostrazione di grande dignità mettendosi a disposizione della giustizia tedesca , a differenza di tanti indagati per frode fiscale nel nostro paese che invece si vanno a difendere di fronte alle telecamere delle tv e si arrampicano sugli specchi pur di negare l'evidenza dei fatti.
Penso a quello che sta accadendo a Siena dove la vicenda Monte dei Paschi ha travolto anche  il Siena calcio e la gloriosa Polisportiva Mens Sana , penso al celebre caso LOTITO /Lazio per la spalmatura dell'inps.
Avremo mai nel nostro paese il coraggio di ammettere gli errori , pagare il debito con la giustizia e poi ripartire ?
Ne dubito altamente poiché la nostra mentalità si fonda troppo sugli espedienti e sullo sconto . Non è così che si acquista di nuovo dignità , serve una marcia che purtroppo lo sport italiano è posseduta da pochi .
Mai come oggi quella frase di Franchi , che pronunciò durante una assemblea di fronte ai presidenti di serie D negli anni 50 , è così attuale .
Il Dottor Franchi parlava di correttezza , pretendeva bilanci in ordine e non ammetteva follie durante il calciomercato.
Non conosco le letture di Uli Hoeness ma credo che abbia ben presente chi sia stato Franchi , noi italiani invece abbiamo in mente stereotipi di un livello molto più basso . 

venerdì 14 marzo 2014

MARIO IL PANZER DALLA FACCIA PULITA.

Mi trovo a scrivere dopo la partita di ieri sera in cui ho assistito alla rinascita di Mario Gomez con un gol da vero centravanti di razza , stop di suola e gran tiro che si insacca in diagonale con il portiere in uscita.
Ma quello che mi ha colpito è stata l'esultanza del tedesco , composta ma felice e allo stesso tempo beffarda con i tifosi bianconeri freddati da quella prodezza .
In una foto il momento dopo il gol di Gomez mi ha ricordato un episodio di un celebre derby della capitale di 30 anni fa quando Giorgio Chinaglia appena terminata la partita con la vittoria per 2-1 della Lazio sulla Roma corse sotto la curva giallorossa con fare beffardo indicandoli con il dito .
Sono storie di centravanti , uomini che hanno il gol nel sangue e che quando escono da un periodo grigio si scatenano come bambini di fronte a un nuovo giocattolo .
Il buon Gomez ha subito un lungo stop durato 5 mesi , dove avrà rimuginato tante volte sulla sua mancanza dal campo .
Ebbene a un certo punto della partita di ieri si è caricato la squadra sulle spalle come sapeva fare Giorgio Chinaglia .
Carattere diverso quello dell'ex centravanti della Lazio di Maestrelli : era un capo clan e sapeva farsi rispettare , fu addirittura in grado di spedire a quel paese Valcareggi durante il mondiale del 1974 quando venne sostituito ; l'ariete viola invece è diverso , mai una parola fuori posto , educato , umile ,sempre composto, quando rilascia dichiarazioni lo fa sempre in maniera corretta.
È amore a prima vista non lo nego : questo numero 33 ha le caratteristiche giuste per far sognare una città , che attende da anni un campione del genere . Chissà quando rientrà Rossi cosa potrebbe accadere .
Entrambi hanno la faccia pulita , quello che serve per farsi amare da tutte le mamme .

giovedì 13 marzo 2014

GALASSIE LONTANE.

È noto  , come da una intervista rilasciata alla stampa recentemente , che il Santo Padre non ami fare bilanci sul suo operato . " chi sono io per giudicare" è la frase entrata nei cuori della gente dopo suo ritorno dalla giornata mondiale della gioventù in Brasile lo scorso anno durante una conferenza stampa a bordo dell'aereo che lo riportava a Roma .
Inutile che lo neghiamo : quest'uomo è un dono prezioso anche per il mondo dello sport . Sin dal primo giorno che ha ricevuto l 'investitura  ha professato di tifare per la squadra del Lorenzo e venuto a conoscenza della loro vittoria nel campionato li ha invitati per una delle sue udienze  .
Se il Time gli ha dedicato una copertina e ventila voce che possa essere insignito del premio Nobel per la Pace il quadro è chiaro .
"Que Alegria " caro Santo Padre , lei ci ha restituito un briciolo di serenità che tutti cerchiamo , il suo spessore morale è un esempio per le istituzioni anche sportive . 

mercoledì 12 marzo 2014

MI SENTO PROTETTO.

C'è un gesto che compio sempre prima di correre , mi faccio il segni della croce e punto gli indici al cielo . Perché ? È una preghiera .
Inutile girarci intorno : chiedo aiuto lassù affinché non accada niente di grave durante il mio tragitto .
La storia inizia molto tempo fa quando da ragazzo mi spezzai un braccio durante una partita di tennis,  ben 3 fratture di cui una scomposta . Ci vollero quasi 90 giorni prima di togliere il gesso e la paura di farmi di nuovo male mi attanagliava la mente .
Perciò per esorcizzare il tutto adoperai uno stratagemma psicologico : pregai .
Mi rendo conto quanto possa essere sciocco e infantile ma agendo così mi rilasso.
Lo facevo anche prima di presentarmi agli esami universitari , mi recavo in chiesa e mi raccoglievo in preghiera per trovare la giusta concentrazione .
Ovviamente non sempre l'appello andava bene e dovevo ripresentarmi , ma questo mi dava tanta serenità .
Sono sempre stato credente e praticante , non l'ho mai nascosto , la fede mi aiuta e mi da tanto sollievo , nei momenti bui che attraverso mi fa vedere le cose più limpidamente di come si presentano.
Talvolta mi leggo anche dei brani del Vangelo per trovare la giusta forza per non mollare e trovo ancora più speranza per andare avanti.
Se sono in difficoltà mi basta uno sguardo al cielo e lentamente riprendo la corsa non solo quando calzo le scarpe da Running .
Lassù ci sono persone che mi proteggono , io le penso .

martedì 11 marzo 2014

IL POTERE DELLA FANTASIA .

Se la vita non ti sorride per qualche giorno c'è un solo modo per esorcizzare il momento negativo : calzare le scarpe e percorrere alcuni km .
Se poi il tuo orologio fa le bizze e l'applicazione che hai scaricato per calcolare la distanza non la attivi allora vuole dire essere libero da ogni vincolo .
In questo modo si torna indietro di molti anni quando il gps era un termine sconosciuto , gli smartphones non erano stati progettati, internet era solo qualcosa di misterioso e Steve Jobs non aveva portato la Apple ai livelli noti .
Ecco un pugno di sale nel piatto : non vincolarsi alla tecnologia significava romanticismo .
Oggi non è più come 30 anni fa , tutto si estremizza e si cerca di rendere perfetto.
Quello che manca è la fantasia e allora ci riduciamo ad automi schiavi degli oggetti che abbiamo costruito .
La fantasia invece ti permette di volare in alto dove solo osano le aquile .
Mi sento uno spirito libero e quando corro non mi risparmio di inventare sempre qualcosa di nuovo per migliorarmi .
Non mi sono mai allineato agli schemi proposti , anche sbagliando ho messo in atto quello che mi passava per la testa e quando corro arriva il momento di maggiore soddisfazione .
Mi sembra di respirare così aria pulita e se voglio spendere le mie energie lo faccio senza fare calcoli.
Non lo nego : ho sempre ammirato i grandi talenti dello sport soprattutto coloro che avevano estro e creatività nel gesto tipo Mc Enroe nel tennis , Garrincha nel calcio , Bikila nella maratona .
Altro che Twitter o Facebook , altro che selfie e apparenza , vi do un consiglio personale e disinteressato : riguardate Italia -Brasile del mundial 1982 , osservate quell'uomo con la maglia azzurra su cui campeggia il 16 e godetevi le sue finte ubriacanti , in quella gara insieme a Pablito Rossi, Bruno Conti fece a fette la difesa brasiliana usando le stesse armi dei carioca .
Che cosa bella è la fantasia .
Dimenticavo : i km sono stati circa 9 e li ho calcolati come un tempo , vale a dire con la carta .

domenica 9 marzo 2014

RECUPERO BREVE E CORSA A DIGIUNO .

Va bene fare 16 km il sabato mattina , va bene idratarsi e rinfocillarsi, ma a distanza di 19 ore con solo 6 ore di sonno alle 7:30 sono uscito per un defaticante di circa 7 km e fino a qui nulla di eccezionale .
I miei amici quando scatto in gruppo dicono che la mia è una tattica suicida ( mi chiamano cavallo pazzo) , quando corro sono fuori controllo e diventa dura gestirmi .
Se poi come ingrediente finale ci metto la corsa a digiuno il piatto è completo .
Sono anni che ho la glicemia molto bassa al mattino , quindi correre diventa una specie di supplizio .
Ma l'adrenalina è troppo alta , indosso le scarpe ed esco per strada .
Il risultato ve lo lascio immaginare : se il giorno prima avevo dolori alla natica destra oggi tutto è scomparso come per miracolo .
La settimana scorsa una contrattura , quindi cerotto , a distanza di giorni altro fastidio niente cura , corro e tutto passa.
Qualcosa non mi torna , ma la conclusione è presto fatta : allenando i muscoli ogni dolore passa , forse è vero che ho tempi di recupero molto stretti .
Mi sento come quell'animale nella canzone degli America che vaga nel deserto , non ho nome ne meta. Horse with no name .
Grandi brani e buone corse , un ottimo rifugio per un fine settimana in attesa della partita delle 12:30 dei viola a Torino .

venerdì 7 marzo 2014

DIPENDENZA ENERGETICA .

Alcuni anni fa la questione del gas proveniente dagli Urali tenne banco solo sui media solo per pochi giorni poi la notizia scivolò nell'oblio .
Oggi invece a causa dell'intricata vicenda che sta colpendo l'Ucraina il tema torna prepotentemente di attualità . È innegabile che l'invasione della Crimea sia legata a interessi di proporzioni inimmaginabili .
Così come ha il sapore della farsa il voto della annessione alla Russia della penisola della discordia , è un colpo di stato e allo stesso tempo i rischi di una guerra civile sono sempre più alti.
La UE per ora attende alla finestra mentre gli Usa stanno varando sanzioni nei confronti dei russi e degli ucraini responsabili di tale destabilizzazione .
La Russia nel frattempo minaccia il taglio del gas all'Ucraina e questo porterebbe ulteriori problemi anche per l'Europa vista la dipendenza energetica nutrita nei confronti della nazione di Putin .
La diplomazia si muove ma l'impressione è non piacevole , il controllo acquisito dei confini della Crimea da parte delle truppe russe sono un segnale di venti di guerra .
Sembra di essere tornati a 50 anni fa ,gli scenari che si prospettano non mi piacciono , sarà una calda primavera e mi auguro che qualcuno da oltreoceano non decida di fare un viaggio negli Urali .

mercoledì 5 marzo 2014

COME LA PIETRA FILOSOFALE .

Quando peschi dei ricordi dalla memoria vorresti sempre mettere in disparte quelli non piacevoli e non mi esimo da archiviarli come esperienze di vita che ti fanno crescere .
Le storie di serate passate piacevolmente in compagnia di amici , i viaggi notturni per rientrare a casa dopo la discoteca e le ragazze che hai cercato di conoscere e che non si sono neppure degnate di guardarti negli occhi sono gli argomenti di riflessione durante interminabili code autostradali insieme alla inseparabile radio .
Poi una sera vai su Skype in chat con un amico e l'argomento si sposta sulla musica , il cavallo di battaglia di cui non puoi fare a meno e di cui parleresti per ore senza mai stancarti .
Quanti aneddoti sui vari cantautori , quanti dischi , cassette , cd ascoltati purché di dimenticare le amarezze quotidiane .
La musica funge sempre da palliativo e non puoi fuggire dal suo fascino .
Se poi si tratta di rock straniero soprattutto inglese allora mi arrendo : sono completamente dipendente dal British Style .
Ho ancora vivo il ricordo di quando per la prima volta ascoltai i Joy Division e mi ricordo l'imbarazzo provato in quel pub perché ero consapevole della mia ignoranza .
La scoperta del gruppo è stata una pietra miliare , una ondata che ha cambiato la visione che avevo del panorama musicale .
La voce di Ian Curtis e il basso di Peter Hook hanno spezzato quelle vecchie abitudini di giovane impacciato .
Una rivoluzione copernicana in piena regola .
Ancora oggi ringrazio quel meraviglioso dopo cena perché SHADOWPLAY mi è entrata nella mente e non è più uscita .

martedì 4 marzo 2014

MARKETING AGGRESSIVO .

In Italia ci dividiamo su qualsiasi cosa e il film che ha vinto l'Oscar ne è un fulgido esempio . La pellicola di Sorrentino può o meno piacere ma rappresenta la specchio di questo paese.
In tutta onestà ho faccende più importanti a cui pensare per schierarmi tra coloro a cui è piaciuto e coloro a cui non è andato giù .
Ritengo questo film trasmesso in tv a pochi mesi dalla sua uscita nei cinema una grossa operazione pubblicitaria e di marketing , esulando il discorso dalla critica cinematografica.
Mi sono letto chi lo ha prodotto e mi sono reso conto della bontà di quello che sto scrivendo .
Come ragionamento commerciale non fa una grinza , inoltre se pensiamo alla pubblicità venduta durante la messa in onda il quadro si fa ancora più chiaro .
Nulla da eccepire : la Rai non sarà mai più in grado di stare sui livelli di Mediaset .
I vertici di viale Mazzini devono puntare su qualcosa di diverso per essere appetibile al pubblico e infatti i loro canali arrivati dopo il passaggio al digitale terrestre mostrano contenuti che altrove non ci sono .
L'avvento di Internet ha dato una svolta al modo di concepire la tv , le modalità per la raccolta pubblicitaria sono rimaste identiche ma la visibilità è profondamente cambiata .
Ormai il metodo americano ha un peso specifico enorme : come per le merendine si cerca di basare il tutto sul confezionamento del prodotto , se poi quello che è il contenuto non rispetta le aspettative non importa , conta l'immagine e da li nasce il giudizio degli altri .
Ecco il punto focale : il giudizio degli altri come teorizzava Schopenauer.
Marketing e filosofia sono un compromesso perfetto seppur sia convinto che coloro che confezionano questi prodotti siano all'oscuro di chi fosse Vico oppure Kierkegaard.

lunedì 3 marzo 2014

LA COSTANZA .

Oggi ho ricevuto ben 2 telefonate da parte di amici in cui mi hanno parlato del loro lavoro e mi sono reso conto di come adori lavorare per conto mio .
Sono stato disoccupato tanti anni fa e conosco cosa significhi sbattersi  ovunque purché di guadagnare dei soldi .
Ho sempre desiderato fare qualcosa che mi permettesse di sfruttare i miei studi , ma non ci sono mai riuscito . Ho ripensato agli errori commessi nel percorso universitario e da li ho tratto le conclusioni per un futuro nel mondo del lavoro .
Non riesco sempre a vedere tutto nero in quello che faccio , cerco sempre un lato positivo e pondero ogni singolo aspetto del problema .
Mi rendo conto che talvolta i risultati non siano eccelsi nel breve periodo, ma a distanza di tempo tutto prende una piega diversa .
Se mi regalassero dei soldi per ogni volta che sono ripartito da capo sarei milionario e vivrei di rendita , ma non mi piace conquistare le cose facilmente .
Amo la sfida , ogni mia energia vien profusa per ottenere dei risultati .
Di recente ho visto una trasmissione tv in cui citavano una frase in latino che ho così tradotto : DA UN FUOCO PRECEDENTE ARDE UNA FIAMMA NUOVA.
Può essere lo specchio del periodo storico che stiamo percorrendo , poiché c'è sempre un modo per ripartire se si vuole , l'esercizio più complesso è la volontà unita alla costanza dell'applicazione .
Come è strana la vita : il primo sport che avevo praticato era la corsa , ora la concepisco come una filosofia di vita e non posso farne a meno .
Correre è il mio equilibrio insieme alla preghiera e alla liturgia , un meccanismo ben lubrificato che necessita di tempo perché funzioni , una miscela perfetta dove la volontà e la costanza hanno un peso enorme .
Chissà cosa accadrà se decidessi di applicarlo a una gara ?

domenica 2 marzo 2014

LA CONTRATTURA .

Si mi sono infortunato e non nego che me la sono cercata . Ho corso giovedì con una umidità pazzesca indossando i pantaloncini corti in tarda serata e la coscia destra ha accusato il colpo .
Ho sentito tirare il muscolo posteriore e pure il polpaccio ci si è messo , quadro perfetto per saltare la seduta di domenica è stato il primo pensiero .
Invece oggi dopo 48 ore di relax ho partecipato all 'uscita collettiva dei soliti amici ma ho usato 2 accorgimenti : il pantalone lungo e soprattutto il celebre cerotto che avevo ordinato 3 settimane fa in farmacia .
Lo avevo visto ai calciatori e mi sono informato a cosa servisse .
Si tratta di un rotolo alto circa 7 cm e lungo 5 metri , di vari colori , molto elastico e quindi ben adattabile sugli arti . Ne ho tagliato una striscia di circa 30 cm e l'ho fatta aderire sulla muscolatura per farla stare unita .
Risultato : nessun problema e ottimo tempo ottenuto sui 13 km con varie ripetute .
Certamente la giornata di sole ha avuto il suo peso poiché rispetto alla bufera di sabato scorso la temperatura era molto gradevole .
Sono piccoli accorgimenti quelli che fanno la differenza , posso passare la domenica pomeriggio serenamente e godere di qualche ora di pace .
Alle 20:45 andranno in campo i viola , chissà che qualcuno non usi lo stesso cerotto rosso come quello ardente alla mia coscia .