venerdì 27 novembre 2020

BARILETE PER SEMPRE

 Diego univa e divideva , della sua vita privata sapevamo anche fin troppo , in campo però era di 10 categorie superiore agli altri , un giorno Monelli lo imitò in un celebre Fiorentina -Napoli 3-1 quando segnò da centrocampo .

Landucci gli parò un rigore una volta , ma Diego incantava qualsiasi platea , vinceva le partite da solo , pure un mondiale era riuscito a mettere in bacheca con 4 partite fuori da ogni regola .

El Pelusa di Villa Fiorito prima , El Dies poi, usava la poesia per calciare .

Come George Best però ha vissuto al limite e se n’è andato nello stesso giorno a distanza di 15 anni .

Chi è senza peccato scagli la prima pietra , oggi il mondo del pallone perde uno dei migliori che abbia mai calcato i prati verdi di ogni nazione .

Racconto un episodio noto a tanti della mia generazione : Diego andò a giocare nella parte finale della sua carriera a Rosario nel Newell’s, un giornalista gli chiese cosa prova il migliore a vestire quella maglia , lui rispose in maniera quasi lapidaria : “ Mi spiace ma non sono io più forte che vestito questa casacca , è stato El Trinche Carlovich il migliore “.

In sala stampa calò il gelo , dimostrò di essere un barilete cosmico anche in quella occasione .Buon  viaggio Diego , quando ti vidi a Siena la prima volta capii che saresti stato una grande fonte di ispirazione per scrivere i primi pezzi .

mercoledì 4 novembre 2020

30 DEDICATE

 30 è un numero enorme , ho raggiunto questa quota in meno di 6 anni ma l’arrivo non l’ho dimenticherò facilmente . In un silenzio surreale ho piazzato la zampata poi mi sono interiorizzato l’istante . Non ho esultato come al solito , il pensiero è volato a coloro i quali hanno perduto il lavoro , ai malati , a chi combatte giornalmente questo COVID . 

A distanza di giorni non ho cambiato idea con una postilla , ogni volta che giungo al traguardo è una spallata a chi non ha mi dato credito , a chi mi ha dileggiato , a chi si è permesso di giudicare senza conoscermi , a chi mi ha voluto lasciare da solo , a chi mi ha regalato libri pensando di essere simpatico . 

Solo alcune persone hanno saputo trasmettermi l’amore per un lavoro ben svolto , poi c’è chi mi ha trasmesso la passione per il sapere . E gli altri ? Conoscenti per i quali provo indifferenza da un bel pezzo e che corrono per apparenza . 


lunedì 24 agosto 2020

NON CLASSIFICATO

 È il primo dnf della mia carriera , forse non sarà l’ultimo però sono sereno . I miei 27 km li ho fatti, con fatica e sopratutto tanta grinta , nella seconda parte di gara ero una furia , volevo arrivare , lottavo contro un nemico che non mi dava tregua .

Ogni singolo istante agognavo il traguardo , sarei giunto in fondo e così è andata seppure non appaia in classifica per pochissimo , avevo promesso che non mi sarei stracciato le vesti , anzi ho sorriso scattandomi un selfie mentre sto per mangiare un panino .

Sono cambiato , questo è il punto più importante , il resto arriverà prima o poi se lavorerò con questa costanza , senza tregua , le vecchie ossessioni sono mutate , ora le priorità della vita sono altre . I rimpianti sono stati sostituiti da obiettivi tangibili , di questo Trail all’Amiata avrò ricordi nitidi solo della mia smodata voglia di non arrendersi , della serenità finalmente palesata .

Tempo finale sul mio Gps : 5h 03’ , chilometri percorsi 27.3 , panini mangiati 3 , cuore tanto , grinta indefinita , posizione occupata non definita . 

venerdì 10 luglio 2020

A TESTA ALTA COME GIGI

31 anni , sovrappeso , sguardo malinconico , poco sorridente , barba lunga , faccia perennemente stanca a causa delle tante ore di lavoro , fidatevi non è la descrizione di un martire , però  apparivo 14 anni fa mentre mi accingevo ad assistere alla finale del mondiale di Germania del 2006 vinto dagli azzurri di Lippi sulla Francia dopo i calci di rigore .
Sarebbe stato bellissimo festeggiare gioiosamente , ma non venne colta l’occasione .
Il pensiero volò al giorno successivo quando la routine del quotidiano avrebbe ripreso il suo naturale percorso , indubbiamente qualche passaggio risultò mancante ,
Dopo il rigore di Grosso sorrisi , poi giunse il nulla , l’indifferenza .
Andai a Campi Bisenzio il lunedì mattina , svolsi il lavoro , parlai della vittoria ma quando articolai il discorso ogni volta venni colpito da un senso di vuoto .
Al circo Massimo andò in scena una festa indimenticabile nelle ore successive , la guardai in tv e ebbi qualche rimpianto , a distanza di anni su Sky viene trasmesso uno speciale su Gigi Riva, ovviamente lo seguo curioso , è diviso in due parti e nella seconda vengo a conoscenza di alcuni particolari della festa in oggetto .
L’ex giocatore del Cagliari nel 2006 era accompagnatore della nazionale e a Roma si rese protagonista di un episodio significativo .
A un certo punto della serata abbandonò il pullman che stava portando in giro la squadra in mezzo alla gente , era infastidito dalla presenza di persone in contrasto col suo modo di intendere .
Gigi per coerenza si fece restituire la sua valigia , prese un taxi e se ne tornò nella sua amata Sardegna , dove nessuno lo avrebbe mai contestato godendo del suo adorato silenzio .
Lo avrei dovuto fare anche io e senza gesti eclatanti quella sera dopo la vittoria degli azzurri , almeno non avrei assistito ancora a lungo a ipocrisie .
Si cresce , si cambia , si cerca di avere una qualità della vita migliore però lo sguardo va tenuto alto , se lo abbassi sotterri la coerenza .

martedì 7 luglio 2020

ORA È SOLO FINANZA


Questa storia parte da molto lontano , ancora non avevo ben chiaro in testa cosa significassero quelle sigle , lentamente l’approccio al mondo del pallone stava cambiando , non ero più un semplice appassionato , alcuni meccanismi mi sembravano strani , nel 2006 i trasferimenti  di Tevez e Mascherano in Inghilterra avevano dato  la spallata definitiva .
Era la prima volta di quell’acronimo che sarebbe divenuto lo spartiacque di un’epoca .Da allora ho speso parte del mio tempo a capire quei flussi , me li sono studiati e quando ho realmente piazzato le tessere al posto giusto nel mosaico si sono palesati scenari impensabili .
Ogni volta che ho parlato di calcio mi è sembrato naturale la sottolineatura di termini TPO e TPI , di plusvalenze fittizie , di finanza creativa  , di fondi di investimento proprietari dei cartellini dei giocatori e di conglomerati come il Wanda Group noti solo a coloro i quali leggono anche le scritte in piccolo .
Tutto questo ha spazzato via quello che rimaneva di un gioco che oggi si vede sostituito da quotazioni , la finanza muove le pedine nello scacchiere , è fredda , insensibile .
Dietro alle tv ci sono tycoon che vogliono un grande circo mediatico . E i tifosi ? Qualcuno li definì clienti anni fa dimenticando che senza di essi il circo presto o tardi chiuderà i battenti , con un calo del 40% degli ascolti recenti delle partite trasmesse in Tv si registrano crepe importanti .
Passeranno decenni prima di assistere a un cambiamento ulteriore .
Nel frattempo quando vedo un gruppo di ragazzini che corrono su un prato spelacchiato dietro a una palla mi brillano gli occhi , quello è il vero gioco e non il surrogato che propinano le TPI.

venerdì 3 luglio 2020

VISIONARIO MA LUCIDO


Era un caldo pomeriggio di fine giugno del 2009, ero seduto stancamente sul divano dopo una giornata pesante di lavoro , da alcuni giorni mi ronzavano strani pensieri in testa , avevo una voglia incredibile di ripartire con la pratica dello sport , il calcetto del giovedì non mi è sufficiente .
Ad un tratto scorsi i calzini che indossavo  , si accese un led , fin da ragazzino provavo tanto piacere quando correvo .
E se ricominciassi ?
Mi alzai dal divano come una molla, rovisto nei cassetti , trovo dei vecchi pantaloncini dei calzini e una maglietta di cotone .
Allacciai delle Puma color rosso Ferrari , al polso indossai un Casio di metallo ed uscii di casa . Duró 12 minuti quello che si può chiamare il primo “ allenamento “ , nei due giorni successivi feci altre uscite aumentando la durata .
Avevo trovato la giusta alchimia , qualcuno inizió a guardami stranito , qualcuno pensó che avessi perso il senno , il mio babbo invece fu l’unico ( come al solito ) che rimase in silenzio e capì il gesto poiché glielo spiegai .
“ Se te la senti vai “ furono le sue semplici parole . Abbandonai il calcetto dicendo candidamente che ero scarso , gli amici non capirono bene lo stato d’animo con il quale approcciassi il podismo che
divenne la mia terapia , la coperta di Linus , quando percorsi per la prima volta i 10 chilometri stetti molto male poiché gli ultimi 2 erano in salita . Da quel momento la maratona divenne l’obiettivo .
Venni considerato un visionario , ma non era nulla in confronto a quanto avrei pensato dopo
Ps : il mio ex presidente  al termine del primo passatore disse una frase che mai dimenticherò : “ La tua è lucida follia “.

domenica 28 giugno 2020

FRANCK È CINESTESICO


Solo i fuoriclasse come Ribery sono ancora in grado di inventarsi gol come quello di ieri e mettendo in ridicolo i difensori .
Non so se il francese conosca la cinestesia , ma nei suoi movimenti si palesa senza alcun dubbio .
Franck per pochi istanti mi ha ricordato una azione celebre di Pelè ai mondiali del 1970 nella semifinale contro l’Uruguay e se avesse segnato quel gol a Guadalajara sarebbe venuto giù lo stadio . Mazurkiewicz venne gabbato con un no look clamoroso , ma Pelè scoccó male il tiro dopo averlo saltato .
Ribery ha dimostrato come i difensori oggi abbocchino alle finte di anca e di spalle , è cinestesico proprio come Edson Arantes do Nascimento .
Non ha appreso tramite la metodologia di Neil Fleming , è nato così .
Ps : e la partita ? È meglio se si pensa alla prossima .

lunedì 22 giugno 2020

LA PARTITA PUÓ ATTENDERE

Ci metto tutto l’orgoglio in quei 2000 metri finali , vedo la terra promessa , riassaporo i sacrifici e do dimostrazione a me stesso che il lavoro mi farà sempre andare lontano .
È caldo ma vale per tutti , la maglietta si appiccica alla pelle , le gambe girano malino poiché il giorno precedente sono state messe a dura prova .
Il viaggio stampato nel dna viene fuori in tutto il suo splendore con una frase pronunciata da una persona che incrocio sul tracciato : “ Ma sei ancora qui a girare ? la partita inizierà tra poco “
In quel preciso istante si accende il led sul display , rispondo garbatamente : “ Mi piacciono i numeri a 2 cifre e finora ho corso solo 8 chilometri “ . 
Quell’uomo ride , capisce il mio stato d’animo e allora parte la girandola , scatto furiosamente , salgono le pulsazioni , è un gesto brutale , di determinazione feroce.
Di fronte a 10 km possono attendere tutte le partite di calcio perché mi sento realizzato quando corro .
Termina l’allenamento , sorrido soddisfatto , mi godo l’attimo , il tempo segnato non è eccellente ma va bene lo stesso .
Quando viaggio contano le sensazioni , l’ascolto del corpo e il paesaggio che ti circonda .

domenica 14 giugno 2020

L'UNICO LUOGO DOVE ANDARE

Sono cambiato ancora una volta e ho sempre bisogno di viaggio , ogni fine settimana metto in cascina tanti chilometri , la voglia di alzare quella celebre asticella non perde vigore .
Ma se non ho più alcunché da dimostrare quali sono le motivazioni di tutto qusto girovagare ?
6 anni fa sarebbe sembrata una moda , venivo guardato con scetticismo , quasi con scherno ma non lo è mai stata .
Possedevo uno stile di vita errato , la strada mi ha indotto al cambiamento radicale trasformando la notte più buia in un giorno sempre soleggiato .
La vera risposta la debbo a me stesso e non cambio la motivazione , vorrei raccontarla un giorno ai miei nipoti se avrò questa possibilità .
Vorrei che capissero l'importanza dell'aria che respiriamo invece della visione di gelidi schermi, i sentimenti più profondi si celano in quello che dimostriamo alle persone amate.
Con la cultura del lavoro tutto si può ottenere , se ci aggiungiamo anche la salute il cerchio è perfetto.
Immersi nella fatica , nel sudore , nelle lacrime talvolta troviamo risposte , ormai ragiono per passi, se vedo una collina mi chiedo cosa ci sia dietro quindi guardo oltre , fisicamente ci vado a piedi , scruto poi continuo il viaggio .
Tornerò sempre a casa felice , mi laverò poi riposerò in attesa del prossimo .
"Oh the road , l'unico posto dove un uomo può andare quando non sa dove andare ", come al solito cito McCarthy da un celebre suo libro .
Ps : Aldo Rock perdonami se ti ho rubato le parole , ma la motivazione che posseggono è inestimabile .

venerdì 22 maggio 2020

STUDIANDO LA VETTA

Il lavoro mi ha restituito la dignità , ma il podismo si è spinto oltre , grazie ad esso le vecchie abitudini sono un ricordo archiviato .
Salendo sui tonanti che portano all’Abetone seppure in auto ho messo a fuoco un nuovo obiettivo e nel 2021 sarò ai nastri di partenza a Pistoia .
Immerso in quel verde ho avuto la percezione di chiudere un cerchio aperto nel novembre del 2014 a Firenze , sono disposto a sorbirmi ore di caldo , non mi interessa , ho la fame di vita più accentuata che mai.
Ho il desiderio di donare a mio padre quelle soddisfazioni che merita  , gli mostrerò la medaglia , lui si emozionerà e festeggeremo come al solito .
Tutti i problemi del quotidiano saranno cancellati con quel sorriso imparato da Ila , è lei la mia musa ispiratrice ,
Ci sarebbe anche da citare la leggenda di FUCECCHIO , ma non basterebbe una pagina per descriverlo , è il padrone di casa , sa trasmettere la sua esperienza e dosa le parole come poche altre volte , parlando di quella vetta non trattiene le emozioni , si capisce perfettamente il suo attaccamento a quei luoghi .
Avevano ragione Laura e Claudio , la strada è divenuta una ragione di vita , se ci aggiungi anche un altro lato allora le prospettive cambiano in meglio . Ovviamente .

domenica 29 marzo 2020

COME EL REY


Per un appassionato di pallone fin dalla tenera età di 6 anni nei primi anni 80 le notizie le leggevi sui giornali , sulle riviste oppure quando le tv confezionavano servizi specifici . Sulla carta stampata mi imbattei nella storia di Carlos Caszely , El Rey del metro cuadrado, una leggenda del calcio cileno . All’epoca dei fatti si era istaurata nel paese andino la dittatura di Pinochet il quale nel 1974 volle salutare la nazionale prima della partenza verso i mondiali di calcio in Germania . I giocatori strinsero la mano al dittatore , quando giunse il momento de EL REY caló il gelo , Carlos rifiutó tenendo le braccia incrociate dietro la schiena . Quel gesto gli sarebbe costato carissimo nel prosieguo della carriera , sua madre venne catturata dal regime e torturata per un lungo periodo .
L’episodio mi rimase impresso e lo conservai gelosamente .
Quando terminai gli studi laureandomi nel 2002 , il giorno della discussione della tesi venni messo a conoscenza da chi fosse composta la commissione , tra i nomi risultó una persona che anni prima dopo un esame mi apostrofó dicendo che mai avrei potuto fregiarmi del titolo . Sul mio quadernetto mentale segnai il suo nome .
Dopo la proclamazione andai a salutare la commissione , quando ebbi davanti quella persona che mi tendeva la mano mi girai dall’altra parte e rifiutai il saluto . Gli altri membri si accorsero dell’accaduto , ci fu un minimo di imbarazzo che si dissolse con la mia uscita dall’aula . In quegli istanti mi ricordai del Rey Caszely e di sua madre Olga. Nel 1988 volevano vedere libero il proprio paese , ci riuscirono nell’anno successivo quando Pinochet venne destituito .

lunedì 23 marzo 2020

LA TRACCIO , LA RADDOPPIO POI ATTENDO

Il lavoro mi ha insegnato che va svolto con passione , dedizione e un minimo di inventiva , l’ultima visita della giornata deve essere effettuata come la prima, seppure la stanchezza si sia palesata dopo ore in giro .
Gli obiettivi si perseguono così , senza tregua , tirando fuori le unghie , graffiando e prendendoci quello che ci spetta .
Se trasporto questo nel podismo capisco che serve ulteriore concentrazione , lo sforzo può far perdere la lucidità , ma se immagini allora la situazione prende una piega diversa .
Quando partecipai alla mia gara nel lontano 1983 l’allenamento prevedeva il giro del piazzale del condominio dove abitavo , lo avevo misurato ed erano venuti fuori 230 metri , ogni giorno ci correvo per circa mezz’ora , mi presentai ai nastri di partenza in piena forma .
Avevo 8 anni , ero all’esordio , giunsi in fondo al gruppo e ricevetti come premio di partecipazione una medaglia che esibii agli amici con orgoglio .
In tempi come quegli odierni dove i podisti vengono visti male ho deciso che quella esperienza maturata 37 anni fa poteva servire .
Sono sceso nel piazzale dove abito oggi , ho tracciato una linea retta immaginaria di 50 metri all’andata e al ritorno , poi sono partito per l’allenamento.
Ho diviso il percorso in 4 parti da 2500 metri l’uno facendo attenzione ai cambi di direzione molto stretti , dopo un’ora avevo percorso ben 8 km , ossia 80 giri da 100 metri , si entra nella fase cruciale, gli ultimi 20 giri dovranno essere affrontati con la massima concentrazione , sembra di  vivere in una centrifuga , le luci della sera mi ricordano l’avvicinamento a Ronta durante la 100 km del Passatore .
A 5 giri dalla fine mi gira un po’ la testa , resto lucido , faccio un breve conto alla rovescia e quando suona il Gps è una liberazione , sul display appare 10.02 km .
Sono 100 giri da 100 metri l’uno , l’obiettivo è colpito , ho speso tante energie mentali ma la soddisfazione è enorme .
Vado a lavarmi felice e mentre sto cenando penso ancora a quei numeri .
La linea tracciata era di 50 metri, se la ondulassi potrebbe avere la parvenza della Pistoia Abetone , se la raddoppiassi assomiglierebbe a LA PIÙ BELLA .
Serve solo pazienza , torneranno tempi migliori ma se ti alleni girando attorno arieggi la mente .
Ps: come sempre mi sono allenato in solitudine , a pochissimi metri da casa e ho rispettato le disposizioni di legge .

sabato 21 marzo 2020

IL SUO ESEMPIO VIVE

Non sarebbe stato imbambolato , avrebbe attivato tutti i suoi canali affinché fosse data una minima speranza agli ammalati di Corona virus a luci soffuse e senza sbandierarlo ai quattro venti  .
Faceva parte della sua natura di persona riservata , era ricco ma restava umile .
Dopo il ritiro dalla formula 1 avrebbe sterzato decisamente verso altri lidi come quando passava il suo inverno a pesca sulla barca con gli amici al largo delle coste brasiliane .
Ayrton Senna oggi compirebbe 60 anni , il suo paese di sicuro non se lo è dimenticato , dopo la nazionale di calcio c’è il pilota di San Paolo ad ergersi come la grande speranza per il futuro .
Nel 1991 stava dominando il gran premio di Interlagos , il cambio prima e la trasmissione poi lo stavano abbandonando , ma la sua determinazione era più forte .
Vinse la gara , poi quando giunse ai box dovettero estrarlo dall’abitacolo poichè non si reggeva in piedi , riuscì a salire sul podio con grande sacrificio , alzò la coppa con le lacrime agli occhi in un misto di commozione , dolore e liberazione .
Anche in quella occasione si eresse a esempio , i suoi connazionali capirono , cantarono a lungo il suo nome vivendo ore gioiose .
Il resto lo conosciamo , auguri Ayrton .

venerdì 6 marzo 2020

COME ARTIDORO BERTI

Se annulleranno le classiche alle quali parteciperò allora io andrò comunque a Faenza e poi all’Abetone , con lo zainetto in spalla mi dirigerò sulla una virtuale linea di partenza , all’ora prevista partirò per il mio viaggio senza alcuna esitazione .
Non si tratta di pubblicità ne di esibizionismo , fa parte della smodata passione che provo nei confronti di questo meraviglioso sport .
Farà caldo ? Non sarà un problema .
Le vesciche compariranno ? Non sarà un problema .
La notte digerirò male ? Non sarà un problema .
Avrò sonno ? Mi fermerò qualche minuto per dormire .
Sui tornanti  che portano all’Abetone patirò ? Ci sono abituato .
Avrò a disposizione rispettivamente 20 ore per giungere a Faenza e 9 per tagliare il traguardo virtuale posizionato in via Brennero attiguo alle Piramidi .
Sono rimasto affascinato dai racconti di tanti ultramaratoneti, ho visionato un filmato di 52 anni fa che racconta la scalata di Artidoro Berti verso l’Abetone passando lungo quella strada ricca di storia .
Non avrò come premio una medaglia ma una ulteriore iniezione di fiducia .
Si vive anche in questo modo , istinto e razionalità saranno unite nel nome di uno sport che ha scelto di donarmi una nuova chance nella vita .


giovedì 27 febbraio 2020

LA 600 DEL MORELLINO

Sei il primo ultra di tutta la provincia di Firenze a giungere in quella terra sconosciuta , al secondo tentativo il muro lo hai sgretolato con la forza di volontà .
Quel ginocchio ti dava più dolori che gioie , il fisico chiedeva la tregua desiderata ma non lo ascoltavi, nel 2019 avevi concluso ben 65 gare , ogni sera ci sentivamo quando ti trovavi in Calabria , facevamo uno strano conto alla rovescia per esorcizzare quanto ti attendesse il mattino successivo .
Poi c’è stato Borgo San Lorenzo , Firenze , Pisa e Cecina ossia le gare che abbiamo corso assieme .
Bramavi per quella coccarda , poi è arrivato un bruttissimo segnale piu di un mese fa , a Grosseto il traguardo lo avevi conquistato con troppa sofferenza , eri giunto a 599 e a -1 dal sogno proibito .
Cercavo di tranquillizzarti , poi a Fusignano dopo 12 chilometri avevi mollato in preda al dolore .
Ero a Follonica quando sei riuscito a esorcizzare quel fantasma , avevi la faccia solcata dalle lacrime ,  non realizzavi quanto era accaduto , il muro era caduto in maniera fragorosa .
Da quel momento sono iniziati i festeggiamenti virtuali e materiali , il web si è svegliato il 10 febbraio con una notizia clamorosa proveniente da Fano : Massimiliano Morelli tocca quota 600 tra maratone e ultra in carriera .
Ci dovevamo vedere a quel punto , abbiamo atteso domenica 23 febbraio quando alla partenza della 50 km da San Gimignano a Siena ci siamo abbracciati in piazza duomo .
Eri in veste di ospite e non potevi correre , ma ci hai seguiti in tutto il percorso fermandoti in auto presso ogni ristoro .
A Monteriggioni hai preso la scena snocciolando la cifra infine è giunto il momento del trionfo in piazza del Campo a Siena .
Hai indossato la canotta delle 600 , ci siamo presi tutti per mano e abbiamo varcato la linea del traguardo , da lì in poi rimaneva da stappare quella bottiglia e poi dovevamo festeggiare .
Del rutilante mondo delle ultra in tanti sono venuti a omaggiarti prima della partenza ma dopo sei rimasto con noi amici che negli ultimi mesi ti incoraggiavamo a non mollare .
Complimenti Max , nel 2020 festeggerai ancora , ti attende sopratutto la Pistoia Abetone per la ventesima volta, è la gara di casa come dici sempre peró ovunque andrai sarai a tuo agio , in Italia sei conosciuto ovunque per il tuo entusiasmo e la tua allegria .
Sei uno splendido esempio per questo sport .
Fammi un favore se puoi : centellina le gare , ci tengo alla tua salute . Un abbraccio .

ARRIVA SEMPRE ANCHE PER ME ALESSANDRINO

Caro Lollo ,
Non so se leggerai queste parole ma prima della salita che porta al ristoro ti ho affiancato ancora una volta e quello che ci siamo detti con grande spontaneità è la riconoscenza che nutro nei tuoi confronti.
In quell’abbraccio tra i singhiozzi abbiamo capito come la sensibilità sia opportuna quando c’è necessità .
Giravo lo sguardo , in lontananza ti scorgevo immerso nei silenzi , ero la tua ombra , non volevo che ti ritirassi , quando abbiamo superato l’antiporto ho  capito che il mio compito si era concluso .
Saresti giunto al traguardo senza una esitazione , prima dei festeggiamenti per Max che era sceso direttamente a Siena ( è il primo ultramaratoneta della provincia di Firenze a toccare la quota di ben 600 gare lunghissime concluse )ti ho atteso dopo il tappeto dei sensori ho atteso che ti materializzassi.
Così è andata , hai ricevuto la medaglia e io sono venuto da te per abbracciarti ancora una volta .
Non ci siamo detti mezza parola perché sarebbe stato superfluo .
Rivivendo la scena di 5 anni fa a Buonconvento dove fosti uno dei primissimi ad accogliermi nel mondo del podismo senese ho capito che sarai sempre in ogni mio arrivo .
È una promessa soprattutto in ottica del Passatore quando prima che partissimo pronunciasti una delle frasi più belle mai udite .
La riconoscenza non necessita di parole ma di fatti , tu me lo hai insegnato in varie occasioni , vado a testa alta delle mie 29 lunghissime e spero che aumentino ad aprile .
E il resto della domenica ? Vive in momenti ricchi di emozioni festeggiate a pasticcini e spumante per le 600 lunghissime di uno splendido Max ( è infortunato ma tornerà ) , vive in una telefonata fatta a babbo , vive in un bacio ricevuto da Ilaria all’arrivo , vive nei grazie pronunciati da Marcella e Cristina , vive in un uomo ormai consapevole .
Arriverò anche per te , lo verrai a sapere , riderai e quando ci vedremo l’abbraccio sarà la risposta più corretta .
Giuro.

venerdì 14 febbraio 2020

ME LO HAI INSEGNATO TU

“ Vorrei partecipare ad una ultramaratona e mi piacerebbe qualche tuo consiglio in merito “.
Quando ho ricevuto un messaggio del genere si è materializzato il primo nitidissimo ricordo di 5 anni fa relativo alle origini di quei passi svolti con timidezza .
Poi giunse quel sabato mattina e la folgorazione ebbe effetti devastanti , non capii più alcunché , il destino si permise di disegnare in maniera repentina un arazzo del futuro .
Avvenne la svolta e andai controcorrente .
Tornando a oggi ho risposto alle domande che mi sono state poste , non ho parlato di tempi , di distanze o di altre amenità .
Ho riassunto nei minuti di telefonata le esperienze fatte usando la sobrietà e l’umiltà del caso .
Chiudendo la conversazione ho pensato all’amico Max che finalmente ha coronato il suo sogno delle 600 gare abbattendo un muro che sembrava invalicabile , ho pensato a Cesare e alla sua dolcezza come padre , ho rivisto il sorriso determinato di sua figlia Sandra che a Panicaglia mi dette la scossa decisiva per spedirmi a Faenza , ho ripensato alla gioia di Paolo che mi venne incontro a Errano incredulo ,ho ripensato al giardino delle rose dove con Ilaria ci siamo scattati la foto prima della piazza e infine  ho rivisto l’immagine di chi è proprietario della maglietta della svolta .
Sono andato lontano Laura come avevi preventivato trovando la serenità che agognavo da sempre.

venerdì 7 febbraio 2020

L’ABITO DI GALA

La realtà si staglia in una puntata ricca di contenuti non solo sportivi , prevale la cultura , conta la preparazione , quando giunge il momento della diretta butto giù il pedale dell’acceleratore e sfoggio quanto appreso .
La conduttrice della trasmissione rimane basita dal primo all’ultimo minuto , quando terminiamo si congratula , io annuisco consapevole di avere dato una grossa spallata , sto ritirando il giaccone ho un gesto quasi di rabbia e riesco a trattenermi .
Nel viaggio di ritorno avrei il desiderio di sbattere in faccia a certi personaggi la verità componendo il numero che ancora è memorizzato nella rubrica del telefono ma non ne vale la pena .
Ho costruito le conoscenze leggendo  in maniera quasi maniacale , talvolta ero irriso per questa passione come se fosse stata inutile .
Mai ho acquistato libri in autostrada , preferisco luoghi dove la scelta è ben più ampia , a voi tocca spesso usare google ma forse non lo sapete neppure usare .
Io ho imparato come si consultano i testi grazie a maestri importanti i quali hanno provveduto a insegnare la cultura senza annoiarsi .
La carta possiede fascino più del freddo ferro , su di essa è stampato il sapere , la gentilezza e la sobrietà .
E l’arroganza ? Fa rima con un altro termine amato da coloro i quali snobbano o dileggiano i laureati oppure li mettono in cattiva luce .

martedì 28 gennaio 2020

DOMINAVI

Da te ho imparato che i dettagli non vanno mai trascurati , eppure all’inizio non capivo bene quel credo , poi ho letto molto su come la ripetizione ossessiva di certi movimenti fosse la base. 
Solo domenica ho avuto la conferma di quanto avessi appreso dal tua voglia di vincere . 
Seguivo le tue partite sotto mentite spoglie , apprezzando ogni gesto , l’eredità di ALLEN e di MJ era finita in ottime mani ma il Destino ha scelto di rivolerti troppo presto . 
Fai buon viaggio Mamba assieme a Gigì , la tua erede , grazie per quanto hai dato allo sport mondiale , la passione , le motivazioni e il lavoro stanno alla base del successo , il solo talento non è sufficiente , va allenato e tu dominavi in quel mondo . 
 

martedì 21 gennaio 2020

LA GAFFE ENNESIMA

È inutile presenziare alle esequie per immagine quando sui campi non fai ricordare chi ha dato risalto al calcio italiano a cavallo tra gli anni 60 e 70 , contribuendo alla vittoria nella finale dell’unico Europeo che abbiamo nel palmares .
Escludendo Inter e Juventus la Lega calcio in alcun stadio non ha fatto rispettare il minuto di silenzio per commemorare la scomparsa di Pietro Anastasi , questo rappresenta l’ennesimo autogol clamoroso e ci fa capire come venga prima qualcos’altro invece della storia .
L’unico che ha alzato la voce è stato come al solito Claudio Gentile , l’ex difensore campione del mondo a Spagna 1982 si è prodigato di sottolineare l’accaduto con parole amare .
Il nuovo presidente di Lega Dal Pino ha stigmatizzato l’episodio chiedendo in futuro meno intoppi burocratici .
Egregio dottore , capisco perfettamente la sua posizione ma essendo lei un esperto di media dovrebbe avere più accortezza , ma è palese che il business non possieda sentimento ne riconoscenza .
I numeri varranno sempre di più della storia , le auguro buon lavoro seppure la situazione del nostro calcio sia veramente complessa .

giovedì 16 gennaio 2020

LA PACATEZZA DI XAVIER

Su Facebook ho scritto questo messaggio al mio direttore preferito di quando intervenivo in radio , non ho la più pallida idea se vorrà mi risponderà però nei nostri colloqui la voce era sempre pacata , li sta la differenza tra chi ama lo sport e il turpiloquio di coloro i quali parlano senza un costrutto .
Xavier è squisito nelle dissertazioni , la sua preparazione fa gola a tanti e nei tre minuti concessi era uno spasso confrontarsi .
Andai pure in prima pagina on Line dopo un celebre Galatasaray - Juventus sfoggiando la dialettica più opportuna e ricevendo i complimenti .
A distanza di tempo credo non sia cambiato .

Ecco il post .
“ Carissimo direttore , non sono qui per insultare , ma vorrei che l’allenatore della Dea invece di rispondere alle parole dei tifosi spiegasse i motivi per cui in occasione dei gol presi i giocatori si sono mostrati assenti .
Cutrone era completamente libero da marcatura così come Lirola . L’analisi dovrebbe contenere lucidità se svolta davanti alla stampa , invece abbiamo assistito a qualcosa su cui riflettere .
La Fiorentina aveva una marcia in più dettata dalla voglia di vincere ecco qua il sale nel piatto che si materializza . Quando non ci arriva la tecnica contano le motivazioni e ieri la Dea era in confusione .
Sono un tifoso Viola come lei ben sa ma in contemporanea amo la sportività al posto del turpiloquio . Tutti sbagliamo e chi è senza peccato scagli la prima pietra , il pallone lo dovrebbe insegnare ai giovani sopratutto oggi nell’era social .
Ho esultato ai gol della Fiorentina e fa piacere che abbia passato il turno ma i toni più pacati li preferisco come quando le telefonavo in radio solo quando c’era la sua presenza da opinionista . Quella la ritengo civiltà e non smetterò mai di ringraziarla per lo spazio che concedeva su calciomercato.com  . La abbraccio con affetto .“

lunedì 13 gennaio 2020

SAPER SORPRENDERE

In quell’abbraccio dopo aver ricevuto il premio è scritta una grande verità , la consapevolezza di avere accanto un padre si palesa .
Mi hai coccolato come poche altre volte capendo che esisto nonostante le difficoltà , sei venuta lì mentre parlavo , hai atteso il tuo turno infine ti sei lasciata andare .
Posso sbagliare , è umano ma i sentimenti non si vendono , hai imparato a esternarli e questo rappresenta un passo in avanti enorme rispetto a quando vivevamo assieme .
Hai imparato a conoscermi da poco , forse dovevamo annusarci prima, non facciamocene una colpa , siamo qui felici e nulla potrà scalfire quanto abbiamo costruito .
Mancherebbe l’ultimo tassello sebbene sia complicato , ho l’abitudine per l’attesa , non temo poi ti racconterò chi sia Cesare , assomiglia a nonno Mario e a nonno Dante , se a oggi sono arrivato 28 volte in fondo lo debbo a lui .
Ci sarebbe anche una altra storia da raccontare sulla riconoscenza , ho regalato la medaglia ricevuta alla cena ad un amico del quale ho grande considerazione .
Marco ha provato a scansarsi ma sono stato categorico , allora si è sciolto con un grande abbraccio e ha accettato il dono .
Ora si lavora per quel balzo sino all’Abetone dove verrà sfoderata ogni energia mentale .
Se l’ambiente è freddo io lo scaldo con i miei sorrisi e li dono a coloro i quali li meritano , gli altri avranno indifferenza , sul mio crono sta scritto un altro numero avente un valore enorme : la voglia di  sorprendere in ogni occasione fino a quando i tendini reggeranno . 

martedì 7 gennaio 2020

LO RACCONTEREMO IN UN LIBRO

“ Chi di voi inizia ? Non siete timidi perciò fatevi avanti “
Siamo emozionati come poche altre volte , sembriamo imbarazzati , ci guardiamo come se ognuno di noi chieda lumi all’altro , vado io per primo al microfono e la voce è flebile .
Max trattiene a stento l’emozione , appoggio gli occhiali sul colletto della maglia e parte il ragionamento che durerà meno di 120 secondi .
In quelle parole non esistono voli pindarici , la sobrietà è il motivo principale .
Poi tocca al supermaratoneta , rispetto ad altre occasioni è calato perfettamente nella parte , io seggo sul podio senza ridere e con l’emozione stampata in viso .
Max desidera che gli sia vicino perciò ubbidisco , le sue parole non sono scontate , ci abbracciamo in maniera complice , tradiamo l’immagine di burloni e vestiamo di sensibilità .
Altroché battute , davanti al duomo di Firenze recitiamo una preghiera laica , siamo cambiati , cresciuti , c’è intesa anche nel dopo gara , viviamo il podismo come realizzazione di un progetto .
Il nostro cronometro ha come base la gioia e non i minuti , ogni maratona o ultra che terminiamo è una spallata alle difficoltà quotidiane .
E i detrattori ? Esistono , fanno capolino , ma ormai sono uno sbiadito ricordo sotto  a quella montagna di chilometri che abbiamo percorso , percorriamo e percorreremo non so ancora per quanti anni .
Di sicuro fino a quando il corpo si ribellerà facendo capire che è giunto il momento di un passaggio di testimone e allora lo racconteremo magari in un libro .


domenica 5 gennaio 2020

INDOSSALE E VAI

Ogni piede ha una scarpa da calzare e quando la trova il godimento è assicurato .
Talvolta non è semplice la ricerca , un negozio può presentarti alcuni modelli piacevoli in apparenza ma poi entra in gioco la sostanza , sai che ti serviranno per un bel po’ di ore nella giornata quindi la comodità ha bisogno di essere soddisfatta .
Quando ho scoperto le ultra è accaduto più un meno qualcosa del genere e nella intervista che ho rilasciato traspare il desiderio di spingersi oltre .
Bisogna imparare il concetto, metabolizzarlo e infine va messo in pratica , altrimenti ci saranno solo rimpianti e vivremo nel dubbio .
Quando il babbo decise che sport avrebbe avuto un ruolo per la mia crescita guardò in prospettiva futura , fu un investimento .
Timido , un po’ fragile di salute , ma determinato erano le caratteristiche di quel bimbo che iniziò un percorso indimenticabile .
Per cogliere i segnali giusti sono serviti errori e cambiamenti , l’asfalto è parte di me così come il viaggio .
Avrò sempre dei detrattori ma non scambierò mai quanto ottenuto con altro .
È l’insegnamento imparato quando ascoltai per la prima volta la frase che ha rivoluzionato un equilibrio facendolo divenire pietra d’angolo .
Le parole in essa contenute odoravano di pulizia proprio come un paio di scarpe nuove e ancora da indossare .
Buon 2020 .
Ps: non so quante gare correrò , di sicuro non avrò regolamenti che le decideranno ...