giovedì 30 ottobre 2014

EQUILIBRIO IBERICO .

L'esultanza di Borja Valero dopo il gol che ha segnato all'Udinese ieri sera mi ha dimostrato quanto amore provi per i colori di Firenze . Quel'urlo cacciato verso la curva è stato liberatorio , lo spagnolo ha voluto mettere in soffitta l'appannanmento che lo aveva avvolto in questo inizio di stagione , si è calato nel suo solito ruolo di mezzala nel 352 e ha guidato perfettamente la squadra negli ultimi 16 metri .
L'Udinese già nel 2012 fu la squadra che si vide travolgere dal dinamismo di quersto meraviglioso atleta in un caldo pomeriggio di agosto .
Quel giorno lo spagnolo sbagliò il primo pallone della gara al minuto 37 della ripresa .
In 82 minuti aveva svariato su tutto il fronte offensivo , aveva fatto salire la squadra con il suo passo felpato recuperando una quantità elevata di palloni .
Inutile nascondersi : il pubblico di Firenze si è subito affezionato a questo ragazzo educato e posato.
Borja ha grande intelligenza , ha spirito critico e umiltà , ha accettato la panchina e si è messo a disposizione al momento opportuno .
Quando Montella ha riportato il modulo della Fiorentina al 352 è magicamente risorto .
Ha coperto Pasqual e Cuadrado spostandosi come una calamita che creca oggetti da attirare .
Verso la fine della partita Cuadrado lo ha servito con un passaggio laterale e Borja ha scoccato un tiro che su cui il portiere dei friulani nulla ha potuto .
Noi tutti sapevamo che sarebbe tornato e quell'urlo liberatorio ci ha restituito un pezzo importante per il nostro scacchiere .
Non lo possiamo negare : col 352 i ragazzi di Montella si esprimono con facilità , con geometrie precise e tanto equilibrio .
Quest'ultimo argomento casualmente è il marchio di fabbrica di Borja Valero , classe 1985 , scuola Real Madrid  e che la nazionale spagnola non contempla .
Ce lo godiamo noi a Firenze.

lunedì 27 ottobre 2014

SI È RIPRESO LA SUA VITA

Il weekend calcistico che si è appena concluso ci ha regalato come al solito polemiche più o meno velate , parole talvolta senza un perché buttate in pasto alla stampa purché di essere protagonisti .
Non scrivo a cosa sto alludendo poiché il riferimento è assai esplicito e le lungaggini non mi piacciono .
Nel pomeriggio di sabato mentre in Spagna il Real Madrid infliggeva un 3-1 senza repliche al Barcellona , allo stadio Tardini di Parma abbiamo assistito ad un inno alla vita mentre si affrontavano i padroni di casa e il Sassuolo .
Francesco Acerbi , difensore centrale della squadra allenata da Di Francesco , con un tocco perentorio insacca la rete del 2-0 a favore dei neroverdi .
Francesco ha sconfitto un tumore a un testicolo per ben 2 volte , ha affrontato vari cicli di chemioterapia e di recente è tornato a calcare i campi della serie A .
Emblematico un video mandato in onda da Studio Aperto poco fa , si vede il giocatore del Sassuolo che scende dalla sua auto e saluta dicendo " Ciao sono Francesco Acerbi e vado a riprendermi la mia vita " . 

ZOPPICAVO .

Crampi , un ginocchio dolorante e una sensazione di nausea pazzesca .
Ecco come è andata dopo 31 km di corsa in un sabato mattina soleggiato e su un circuito scelto appositamente per testare mentalmente il mio stato di preparazione .
Se fino ai 25 sembrava che ogni cosa procedesse regolarmente senza particolari intoppi in seguito si sono presentate le prime difficoltà .
Non avevo calcolato a dovere i liquidi da portare , quindi mi era presa una sete pazzesca , di conseguenza a causa dell'assenza di sali sono sopraggiunti i crampi , al km 29 ero zoppicante , non sapevo a che cosa appigliarmi perciò ho pensato solo a cose positive , nel frattempo il dolore aveva colpito pure il ginocchio destro che fortunatamente non si era gonfiato, quando mi sono accorto di tutto questo ho guardato il cielo , ho pregato Gesù con tutto il cuore e gli chiesto di farmi arrivare al termine di quei 10 giri del circuito .
Poi la gioia per tempo ottenuto e il refrigerio grazie a una bottiglia di gatorade hanno chiuso il cerchio di questo pazzo sabato.
Credevo di piangere al termine dei 31 invece ero sereno , ma in realtà il mattino dopo sono arrivate le lacrime a solcare il viso .
Avevo un ginocchio dolorante e la paura di essermi infortunato era forte , perciò non contento sono uscito per passeggiare , miracolosamente con 3 km di passeggiata è scomparso ogni dubbio: il ginocchio sta bene e non zoppico.

domenica 26 ottobre 2014

LONTANI MA SIMILI .

Reyhaneh Jabbari, la ragazza condannata a morte per aver ucciso il suo stupratore, è stata giustiziata in Iran. Nonostante gli appelli internazionali rivolti alle autorità, la 26enne è stata impiccata in una prigione di Teheran nella quale era stata rinchiusa. Alcuni giorni fa era fallito l'ultimo tentativo di ottenere il perdono dalla famiglia della vittima perché Reyhaneh non aveva voluto smentire la propria versione dei fatti. ( fonte: tgcom24.it)

La ragazza ha dimostrato una grandissima dignità e non ha fatto alcun passo indietro di fronte a un processo avvenuto con gravi irregolarità .
Non voglio dilungarmi in merito a quanto accade in un paese come l'Iran dove la difesa dei diritti fondamentali soprattutto quando si parla di donne è una utopia .
Al di là del cordoglio manifestato quello che mi sorprende è la posizione presa dagli Stati Uniti .
Nel comunicato diramato dal dipartimento di stato americano si parla di " gravi preoccupazioni sulla giustezza nel processo " e di "notizie estorte con durezza " .
Non avendo prove in merito mi chiedo se negli Stati Uniti conoscano cosa sia affisso sui muri della città iraniana di Shahin Shahr e siano a conoscenza del pensiero del supremo leader religioso islamico Ali Khamenei .
Ne parlano proprio gli americani che contemplano in una fetta del paese la pena di morte e non si pronunciano su quanto avviene nella prigione di Guantanamo .

venerdì 24 ottobre 2014

SALE SULLA FERITA.

"A Moratti va riconosciuto un grande amore per l'Inter, talmente forte da avergli fatto accettare una cosa un po' folle, come lo scudetto che non ha vinto".
"Prendiamo atto dell'ennesimo tentativo del Presidente Agnelli di mistificare i fatti e cambiare la storia - si legge in un comunicato -. Il 2006 è stato un anno disastroso, in cui lo scudetto è stato assegnato legittimamente all'Inter dalla FIGC, e la Juve è stata retrocessa in serie B insieme alla sua reputazione . Questi sono i fatti che non permetteremo a nessuno di alterare né di dimenticare".

Con questo botta e risposta tra Agnelli e l'Inter si è tornati prepotentemente su una vicenda così assurda che nel 2006 rese ridicolo l'intero movimento calcistico italiano davanti agli occhi di chi ama il calcio a ogni latitudine .
In quella estate di 8 anni fa si sprecarono i paradossi , arrivammo a un punto tale che la situazione andò fuori controllo e oggi le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti .
Fummo tutti spettatori di una farsa nella farsa .
La logica avrebbe previsto che quello scudetto non venisse assegnato cosi come era stato fatto per quello del 2005 in merito agli accadimenti di quel biennio .
Poi qualcuno che era a capo della FIGC ebbe l'intuizione di non seguire alcuna logica e purché di archiviare la faccenda prese uno dei più grossi abbagli mai visti nel campo del diritto sportivo .
Il responsabile di quella decisione presa su due piedi poi è scomparso dal mondo del pallone ma ha lasciato delle macerie così evidenti che non saranno mai rimosse .
Solo in un paese di contraddizioni come l'Italia poteva accadere qualcosa di simile .
Ma c'era qualcosa di più grosso di un semplice pallone che rotola .

giovedì 23 ottobre 2014

HA MOLLATO .

Stavolta è ufficiale : Massimo Moratti non è più il presidente onorario dell'Inter .
Ecco la nota ufficiale :
 ''Internazionale Holding Srl, società facente capo al Dott. Massimo Moratti e ai suoi figli, dott. Angelomario Moratti e dott. Giovanni Moratti -  e titolare di una partecipazione pari al 29,5% dI Fc Internazionale Milano Spa comunica che in data odierna il dott. Angelomario Moratti, il dott. Rinaldo Ghelfi e il dott. Alberto Manzonetto hanno rassegnato ciascuno a titolo individuale le proprie dimissioni dalla carica di consigliere di amministrazione della società F.C. Internazionale Milano S.P.A. 
"Internazionale Holding Srl comunica inoltre, che il dott. Massimo Moratti in data odierna ha rinunciato alla carica di presidente onorario di F.C Internazionale Milano Spa gentilmente offertagli da Mr Erick Thohir nel novembre dello scorso anno''.

"Io l'avevo detto". Questo si sente dire, perché è da luglio che fra Massimo Moratti ed Erick Thohir si era dissolto un certo feeling, l'idea di un'Inter in comune nella quale far convivere le idee del nuovo presidente e l'esperienza e la passione di chi ha guidato l'Inter dal 1995 al 2013 fino al gradino più altod'Europa e del Mondo.
Ma quello che era feeling un anno fa, al momento del passaggio dei poteri, e per qualche mese è rimasto tale, è diventato un garbato, ma deciso, scambio di opinioni divergenti, a cominciare dalla decisione di azzerare cariche e compiti: Thohir dice basta alla Vecchia Inter: se ne vanno giocatori, dirigenti, medici, addetti vari.
Logico: chi comanda fa come meglio crede. Meno logico che Moratti guardasse e basta, senza poter sollevare obiezioni o dare consigli. Luglio, l'estate, le prime amichevoli alle quali non era presente il presidente onorario, primo segnale "ufficiale" del gelo che attraversava i rapporti fra lui e Thohir.
Poi il campionato, i conti di esercizio, le perdite di bilancio, le parole su Mazzarri: tutto da lunedì a oggi, tutto in poche ore. Le cose spiacevoli da dirsi e riferirsi. Nel prendere atto delle perdite di 103 milioni, gli uomini della nuova Inter hanno messo a fuoco le ultime gestioni precedenti. Non un atto di accusa diretto, ma ci vuole poco per capire che non cambia la sostanza. Poi quel Moratti che dice: il futuro di Mazzarri dipende dai risultati, e WM se la prende e se la prendono anche Thohir e chi gli sta attorno, perchéé -dicono- sono parole che hanno un senso di destabilizzazione.
Tutto in maniera repentina, una crisi interna che si consuma poche ore prima di Inter-St Etienne. Che diventa quasi un contorno al fatto del giorno: Moratti che sbatte la porta. 
Erick Thohir si è detto "stupito" dalla decisione di Massimo Moratti. Questa la sua prima reazione alla notizia dell'addio di Moratti dal club nerazzurro.
E adesso la domanda: che fine farà il 29,5 per cento del pacchetto azionario che, oggi, è ancora in possesso della famiglia Moratti? Non è un problema marginale, a fronte di un progetto di risanamento triennale, con il Fair Play Uefa dinanzi al quale l'Inter rischia di non potersi iscrivere alle Coppe europee 2015-16.
A quanto pare, c'è un patto (scritto) fra Moratti e Thohir, frutto dell'accordo del novembre 2013, in base al quale la famiglia Moratti si impegna a detenere e dunque a garantire economicamente quel pacchetto di azioni fino al novembre 2015, dunque ancora per un anno. In tal caso, pur senza cariche, la famiglia dell'ex presidente continuerebbe a restare legata al club, fermo restando che il potere decisionale è nelle mani di Thohir.
C'è una seconda opzione, che è quella della rinuncia a quel patto, con la conseguente scopertura del 29,5 per cento delle azioni. A quel punto, Thohir deve trovare -e in breve tempo- le risorse sue o di un altro partner, per rilevare la quota della famiglia Moratti e chiudere il conto.
 ( fonte : tgcom24.it). 

Ora si aprono scenari impensabili fino a poco tempo fa e non dimentichiamo che l'Uefa ha messo l'Inter sotto la lente di ingrandimento relativamente ai conti in rosso .
Si preannunciano mesi difficili e non ci sarà molto da ridere . 
Già ai tempi del triplete si parlava di difficoltà ora il grigiore è ancora più intenso . 

mercoledì 22 ottobre 2014

CI RICASCA .

Frode fiscale : è il reato contestato a Fabio Cannavaro e alla moglie Daniela per aver evaso circa un milione di euro legato a una società di noleggio di imbarcazioni di lusso .
Ma non è tutto : nel fascicolo aperto si parla anche di altri 650mila euro sottratti al fisco individuati su beni immobili .
Nella carriera calcistica di Fabio Cannavaro ci sono state varie ombre alternate a vittorie sul campo , tra cui la coppa del mondo conquistata nel 2006 da capitano .
Celebre è un documento trasmesso dalla Rai in cui il giocatore ai tempi del Parma ,alla vigilia della finale di Coppa Coppe poi vinta dai crociati contro il Marsiglia , si sottopone a una flebo di una sostanza che definisce un ricostituente . Il video venne girato in una camera d'albergo e c'era nella stanza il compagno di squadra Veron . Quella flebo conteneva Neoton .
A distanza poi di qualche anno poi Cannavaro posa seminudo per un servizio fotografico per un noto settimanale , nella estate del 2004 poi uno strano passaggio alla Juventus, poi nella estate del 2006 nella post bufera di calciopoli il passaggio al Real Madrid e la vittoria del Pallone d'oro .
Nel 2009 Cannavaro fa ritorno alla Juventus ma ad ottobre scoppia la grana del doping per un farmaco assunto dopo la puntura di un'ape , ovviamente la posizione del calciatore viene archiviata .
In mezzo a tutto questo la bandiera con il fascio littorio sventolata durante i festeggiamenti per la vittoria nel campionato spagnolo ai tempi del Real Madrid .
Carlo Petrini ha sempre fustigato certi atteggiamenti dei calciatori in merito al maneggiare il denaro, anche su Cannavaro non fu tenero , ma ovviamente la stampa cercò di non dare mai voce agli scritti dell'ex milanista .
Mi terrorizza chi si avvicina al mondo dello sport vissuto agonisticamente perché ho sempre il timore che a un certo punto si perda il senso della realtà , di esempi ne potrei citare  ma preferisco tacere .
L'imporante è non dimenticare ricercando non solo le vittorie ma anche quello che accade fuori dall'ambiente delle gare sportive .
Casualmente a Cannavaro hanno contestato il reato per il periodo 2005/2010 , le conclusioni che ne ho tratto ve le lascio immaginare .





martedì 21 ottobre 2014

PROCESSO STRANO .

Oscar Pistorius condannato a cinque anni di prigione per l'omicidio colposo della fidanzata Reeva Steenkamp. Lo ha deciso il giudice del Tribunale di Pretoria Thokozile Masipa. Pistorius è stato inoltre condannato anche ad altri tre anni per possesso di armi da fuoco, ma la pena è stata sospesa con la condizionale. Secondo un esperto legale, l'atleta potrebbe ottenere i domiciliari dopo soli 10 mesi di carcere.
( fonte tgcom24.it).

Le reazioni in merito alla sentenza emessa sono contrastanti : la famiglia di Reeva non farà ricorso, da parte della procura c'è delusione perché si pensava ad una condanna molto più pesante .
Il giudice che ha emesso la sentenza ha dichiarato che si tratta di una sentenza equa .

Si chiude un processo che ha visto sorgere non pochi dubbi , nel caso in cui venissero concessi i domiciliari a Pistorius allora ci troveremo di fronte a una contraddizione .
Concordo sul fatto di non concedere una lunga pena detentiva ma l'ottenimento dei domiciliari dopo 300 giorni sarebbe una beffa per la controparte .
Si tratta comunque di una condanna per omicidio e non penso si opportuno aggrapparsi a delle attenuanti .
La sospensione con la condizionale della pena per la detenzione di armi mi lascia perplesso .
Sarei curioso di leggere le motivazioni per farmi una ulteriore idea in merito .

lunedì 20 ottobre 2014

UN CAPPOTTO A FORMA DI SALVAGENTE .

Leggendo mi sono imbattuto in una testimonianza di un uomo che ha raccontato la strage del Gorla avvenuta nel 1944, quando gli americani sganciarono bombe su Milano colpendo l'omonimo quartiere per errore e trasformarono quel rione in un luogo di morte dove perirorono ben 184 bambini.
Ve la riporto fedelmente ( fonte : tgcom24.it) perché non siamo in possesso del nostro destino ma solo spettatori di passaggio .
Marco all'epoca aveva solo 6 anni , leggete bene le parole che pronuncia .
Cosa ricorda di quella mattina?

Il primo allarme suonò verso le 11.15. Le maestre si affrettarono a far uscire i bambini dalle classi per portarli nei rifugi sotterranei. Io devo la mia salvezza a tre coincidenze.

Nonostante avessi 6 anni, mi ero iscritto direttamente in seconda elementare perché avevo fatto la prima da privatista. È stata una fortuna perché le prime classi facevano lezione al piano terra e furono le prime ad entrare nei rifugi. Nessuno di coloro che raggiunsero i rifugi è sopravvissuto, perché una bomba cadde nella tromba delle scale e l’esplosione fece crollare l’intera struttura.

Durante la discesa verso i rifugi, mi accorsi che avevo dimenticato il cappotto in classe. Corsi di sopra a riprenderlo e quando ridiscesi notai che il bidello aveva lasciato il portone della scuola aperto. Uscii in strada con le bombe che già stavano cadendo in tutto il quartiere. Fu rischioso ma non finii sotto le macerie della scuola.

Strisciai in strada costeggiando le case, finché arrivai sul sagrato della chiesa del quartiere. Un droghiere mi tirò dentro il negozio proprio un attimo prima che una bomba cadesse sulla chiesa. Mi ritrovai nella cantina del suo negozio con la bocca piena di polvere e le orecchie che fischiavano, ma ero salvo.

Più tardi mi diressi verso casa e a metà strada trovai mia madre, che stava correndo verso la scuola per venirmi a prendere, e tornammo a casa.

Quanti dei suoi compagni di classe sono sopravvissuti?

Soltanto uno. Un mio amico, che poi ha fatto con me il liceo scientifico e la Bocconi, era rimasto a casa perché aveva l’influenza. Tutti gli altri sono deceduti nel crollo della scuola.

Metà del quartiere aveva perso i suoi bambini, mentre quelli dell’altra metà erano ancora vivi, perché i bambini che abitavano nella parte destra di viale Monza avevano un orario scolastico diverso da quelli che abitavano nella parte sinistra della strada.

Cosa è successo dopo la strage?

I miei genitori mi portarono via dal quartiere. Si sentivano quasi “in colpa” perché, quando incontravano le altre madri, queste chiedevano perché i loro figli fossero morti mentre io ero ancora vivo.

Quelle stesse madri, alla fine della guerra, fecero a gara nel festeggiare e nell’accogliere i liberatori americani, dimenticandosi chi erano i responsabili della morte dei loro bambini. Ma credo che sia stata una reazione normale, dopo una guerra così lunga e terribile.

Come si superano un trauma e un dolore così tremendi?

Non si supera mai del tutto. Dopo 70 anni, quando si avvicina il 20 ottobre sento ancora una grande tristezza, perché penso a tutti quelli che potrebbero ancora esserci e non ci sono più.

Per fortuna, ho avuto una vita felice e mi sono tolto anche molte soddisfazioni professionali. Un po’ perché ero molto piccolo e un po’ perché i miei genitori mi hanno subito portato via da Gorla, quel trauma non ha influito negativamente sulla mia realizzazione personale.

Cosa si porta ancora dentro di quel giorno dopo tutti questi anni?

Io ho sempre lavorato nel mondo della cultura e dell’editoria e ho abbracciato completamente la cultura occidentale. Ma da allora mi porto dentro un certo astio contro gli Stati Uniti.

Considero gli americani un popolo non particolarmente colto, che non merita di avere un ruolo di portabandiera dell’Occidente. Non mi dispiace che abbiano perso un po’ di leadership negli ultimi anni.

















domenica 19 ottobre 2014

SOSTA DELETERIA .

Scrivo a poche ore di distanza dalla nuova sconfitta della Fiorentina , stavolta è stata la Lazio a infliggere alla squadra di Montella uno stop e questo induce a riflessioni in merito .
La sosta non è mai stata produttiva da quando l'allenatore campano siede sulla panchina del Franchi , tutti ci ricordiamo 2 anni fa cosa accadde al rientro dalle vacanze natalizie e nel campionato scorso già in altre occasioni la squadra ha faticato a ritrovare lo smalto dopo una pausa di due settimane .
È vero che ieri la fortuna ci ha girato le spalle , la rovesciata di Aquilani sul assist di Pizarro si è stampata sul palo e se si fosse insaccata la partita avrebbe avuto un altro corso .
Però non capisco certe scelte : la sostituzione di Babacar con un Ilicic imbarazzante non sono riuscito a focalizzarla .
Posso capire che giovedì avremo la coppa con una trasferta non facile a Salonicco , ma in quel momento serviva un attaccante , infine il ritardo per l'entrata in campo di Bernardeschi seppur anche lui non abbia inciso .
Qualche timido segnale di ripresa lo sta dando Borja Valero e il suo fosforo è prezioso, sto provando molto piacere nel notare l'ottimo periodo di forma di Mati Fernandez che ha tenuto a galla la squadra con una volontà e con una tecnica invidiabile , da applausi un suo recupero a tutto campo su Candreva che si era presentato solo davanti a Neto.
Norberto Neto invece ci ha come al solito dato sicurezza , una sua parata su un tiro scagliato da distanza ravvicinata ci ha salvato .
In ultima analisi Aquilani : il principino si è dimostrato ormai il degno erede di Pizarro , fa una regia dinamica e i suoi inserimenti sono preziosi seppur sfortunati .La Lazio non ha rubato niente, nel primo tempo ha mostrato molto più fosforo e astuzia rispetto ai Viola , ha un tandem composto da Candreva e Djordjevic che fornisce sicurezza nel parto offensivo , nonostante la grave assenza di Gentiletti, De Vrji ha mostrato di reggerei bene .
Ci mancano terribilmente gli attaccanti e questo è un dato oggettivo , però dobbiamo guardare oltre perché ci sono molti impegni da onorare .
Ogni tanto però tentiamo la conclusione da fuori area per favore , usiamo la fantasia se mancano i muscoli
Prendiamoci le soddisfazioni di avere in squadra gente come Mati , Neto , Aquilani , che danno sicurezza in un momento complesso .

sabato 18 ottobre 2014

SORPASSATI .

"E’ il commissario tecnico della nazionale di basket dal 2009, a lungo considerato il vero fuoriclasse della palla a spicchi italiana. Da oggi il nome di Simone Pianigiani compare nel registro degli indagati della Procura di Siena: anche lui rimasto impigliato nella rete dell’inchiesta sul crack del Monte dei Paschi. L’accusa per lui è evasione fiscale, lo scrive l’edizione di oggi della Nazione di Siena. Il ct ha ricevuto ieri a casa la visita della guardia di finanza, che gli contesta pagamenti in nero per due stagioni. I fatti risalgono al periodo tra il 2006 e il 2012, che Pianigiani ha trascorso da capo allenatore della Mens Sana. Con lui è indagato Stefano Bisi, personaggio noto nella città del Palio. Bisi, responsabile del Corriere di Siena, è un esponente della massoneria toscana e gran maestro del Grande Oriente d’Italia. Anche la sua abitazione è stata perquisita, così come la redazione del giornale e alcuni immobili a Roma, dove sono stati sequestrati dei computer.
Gli inquirenti pensano che Bisi abbia ricevuto dalla Mens Sana una busta con 5mila euro e lo indagano per ricettazione. Il nuovo fascicolo dà corpo all’operazione Timeoutche a maggio aveva portato in carcere l’ex presidente della Mens Sana Ferdinando Minucci, che era appena stato eletto capo della Lega Basket. Minucci, plenipotenziario della società, era stato arrestato con l’imputazione di associazione per delinquere finalizzata alla frode in compagnia della segretaria generale del club Olga Finetti e di altri due imprenditori. Sono stati i loro interrogatori a dare il via agli approfondimenti su Pianigiani e Bisi.
Nato nel territorio della contrada della Lupa 45 anni fa, il ct della nazionale ha fatto tutta la trafila come allenatore delle giovanili biancoverdi prima di diventare head coach otto anni fa e vincere sei campionati in altrettante stagioni. Un successo dopo l’altro che ha portato Siena al record di titoli consecutivi e a insidiare le corazzate greche, russe e spagnole. Ora la squadra è fallita e deve ripartire dalle leghe minori, mentre a Pianigiani rimane la panchina degli azzurri. Il suo cammino con la selezione è stato finora caratterizzato da alti e bassi, inevitabile visto il momento di assoluto smarrimento del movimento cestistico in Italia. Nonostante un discreto Europeo in Slovenia ha fallito il ticket per il Mondiale, ora ha conquistato una nuova chance continentale per il 2015. “In futuro Pianigiani avrà la supervisione su tutte le selezioni, sarà il dominus di tutte le scelte che dovranno essere fatte” diceva pochi mesi fa il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro Gianni Petrucci, che conferiva all’allenatore senese il ruolo di manager. In giornata il numero uno della Fip dovrebbe dire la sua sull’indagine a carico del commissario tecnico".
Fonte : ilfattoquotidiano.it 
Con questo nuovo filone di indagini viene dato l'ennesima picconata al "Sistema Siena", non sembra una emorragia tamponabile , a distanza di poco tempo se ne scoprono sempre nuove e la bocciatura alla corsa come capitale europea della cultura per il 2019 è uno smacco notevole .
È palese che si navighi  a vista nella città del Palio che cerca lentamente di discostarsi dal vecchio cliché ma le difficoltà sono veramente tante .
Ma c'è chi non sta meglio , a Viareggio la situazione è ormai al collasso . Ben 13 consiglieri comunali si sono dimessi e la giunta Betti è praticamente decaduta con la prospettiva di un nuovo Commissariamento comunale .
Non ci sono parole : la città del Carnevale ,che in passato era una delle eccellenze toscane , ha perduto smalto e dalle notizie che mi vengono fornite da un amico giornalista versiliese con il Commissariamento a settembre della fondazione carnevale si è chiusa un'epoca. .
Ovviamente sia nel caso di Siena che di Viareggio nessuno vuole assumersi la rssponsabiltà di quanto sta accendendo seppur in Versilia qualche passo diverso sia stato tentato seppur con scarsi risultati .
Lucrare troppo sul passato ha prodotto questi risultati , ma quello che mi sorprende è l'immobilismo pur di continuare a coltivare il proprio orticello .
Chissà cosa avverrà in Versilia la prossima estate ? Di sicuro non va più di moda il film "Il sorpasso ",
Forse sarebbe più corretto che nei cinema all'aperto proiettino in Versilia e a Siena il film "The Day after",
Se qualche politico non lo conoscesse ne consiglio la visione .

venerdì 17 ottobre 2014

CASTELLI DIROCCATI .

La Procura di Forlì conferma la riapertura delle inchieste storiche su Madonna di Campiglio '99, la "macchinazione" ai danni di Marco Pantani per alterare le analisi del sangue e escluderlo dal Giro. Non ci sarebbe nuova ipotesi di reato oltre a quella già archiviata, associazione per delinquere finalizzata a truffa e frode sportiva. La chiave starebbe in ciò che Renato Vallanzasca, il boss della malavita, scrisse alla mamma del Pirata quando rivelò di essere stato avvicinato in carcere da un camorrista.
Il camorrista che avvicinò Vallanzasca - ''Non so come, ma il pelatino non finisce la gara'', disse l'ergastolano nel penitenziario di Opera (Milano). E dopo il 5 giugno 1999, il giorno della squalifica del campione, lo riavvicino' per dire: ''Hai sentito? Il pelatino è stato fatto fuori, squalificato''. Vallanzasca lo scrisse anche nella sua autobiografia, e fu sentito dai Pm di Trento nell'inchiesta aperta sul presunto scambio di provette in cui all'inizio Pantani era parte lesa per finire poi indagato per frode sportiva, reato che non poteva essere ancora contestato perché era diventato tale solo nel 2000. I processi si chiusero con un nulla di fatto. Vallanzasca non rispose agli inquirenti trentini, ora ci provano il procuratore di Forlì-Cesena Sergio Sottani e il sostituto Lucia Spirito.

I sospetti della Procura - Dalla Procura forlivese non filtra altro che non sia la riconferma del riesame dei vecchi fascicoli, e l'invito a non enfatizzare aspetti che devono ancora essere affrontati. Di certo c'è che l'offensiva dei legali della famiglia Pantani tenta di fare accertare che dapprima il Pirata ("mi hanno fregato", urlava la propria innocenza) sia stato messo in condizioni di essere squalificato, con l'alterazione del sangue per fare risultare l'ematocrito a 51,9, quasi due punti sopra il limite massimo di 50.
Tanto più oggi che il suo massaggiatore Roberto Pregnolato rivela a SportMediaset che la sera prima l'ematocrito era a 48, due punti sotto il livello massimo consentito.

Le minacce di morte al Pirata - Inoltre, negli stessi giorni, a Cesenatico, mentre si correva l'11/a tappa, minacciato di morte da chi aveva interesse a che non finisse la gara: ''Stavolta te la sei cavata, ma non finirai il Giro''. Tra la sua morte, avvenuta cinque anni dopo e le minacce per ora non sembra esserci ancora un'ipotesi processuale di relazione diretta. Ma la Procura di Rimini ha riaperto anche questo caso, nell'ipotesi che Pantani non sia rimasto vittima del suo finire nel tunnel della dipendenza smodata dalla cocaina.

(fonte : tgcom24.it)

Ormai è una emorragia senza fine il caso Pantani e ogni giorno si aprono nuovi scenari .
Nel frattempo tace il CONI sulla vicenda , ma sono ancora più sorpreso sul caso delle scommesse dei tennisti in cui le intercettazioni appaiono chiare .
Il dottor Malagò non si pronuncia in merito ? 
Gli sportivi devono avere spiegazioni e non silenzi . 
O forse non bastano più deferimenti e servono misure più serie perché vengano date spiegazioni su certi atteggiamenti non consoni al l'etica sportiva ?
Il vertice dello sport italiano non funziona , se poi penso alle dichiarazioni di Nicchi sul caso Rocchi allora mi rendo conto di quale ipocrisia sia costruito questo castello di carte . 

mercoledì 15 ottobre 2014

L'ARTE DI GIGI.


Nella partita giocata dalla Under 21 di Di Biagio , contro la Slovacchia , abbiamo assistito ad un capolavoro balistico . Il Gol del momentaneo 1-0 a favore degli Azzurri che è stato messo a segno dal giocatore della Fiorentina Federico Bernardeschi è da stropicciarsi gli occhi , da standing ovation . 
Il ragazzo di Carrara ha deliziato il pubblico con una giocata imprevedibile : un pallonetto con ben 2 avversari che riducevano lo spazio di battuta . Quel pallone sembrava non scendere mai e si è depositato in rete dolcemente . 
Bernardeschi non è nuovo a colpi del genere : nella partita giocata in Europa League contro il Guincamp aveva deliziato la platea di Firenze con un gol segnato di sinistro da fuori area pochi istanti dopo il suo ingresso in campo al posto di un compagno . 
In tutta onestà non so se Bernardeschi abbia mai sentito parlare di Gigi Meroni , la celebre ala destra del Torino scomparso tragicamente il 15 ottobre del 1967 a soli 24 anni. 
Me lo chiedo perché Meroni nel Marzo del 1967 mise a segno un gol molto simile in campionato durante un celebre Inter- Torino . 
L'esecuzione di Meroni con un pallonetto prese di sorpresa Facchetti e un esterrefatto Sarti il quale nelle immagini dell'epoca fa fatica a rendersi conto di quel che era riuscito a combinare il calciatore artista ( lo chiamavano così poiché si dilettava a dipingere tele e a farsi confezionare abiti da lui disegnati ).
Gigi Meroni è stato uno dei simboli degli anni 60, si diceva che giocasse a qualcos'altro quando entrava in possesso palla perché dalle sue finte non si sapeva mai che cosa potesse uscirne . 
Quel pallonetto di Bernardeschi ci ha riportato indietro nel tempo quando il calcio era meno muscolare , se ne parlava come gioco e non come business . 
Gigi Meroni una volta dichiaró di aver lavorato da giovane come "schizzista" in una fabbrica che tagliava tessuti e sul campo poteva porre in essere tridimensionalmente le sue idee usando la traiettoria del pallone , Bernardeschi  essendo nato a Carrara , noto luogo per il marmo , non poteva che scolpire capolavori come quello di ieri . 

martedì 14 ottobre 2014

UN VIDEO AL GIORNO .

Un nuovo capitolo nel caso Marco Pantani. Dieci anni e mezzo dopo quel tragico 14 febbraio 2004. Il video di 51 minuti, con evidenti salti temporali (nell’arco di tre ore totali), girato dalla Polizia nel residence in cui fu ritrovato privo di vita il corpo del ciclista, è infatti finito sotto perizia.
COSA MOSTRA IL FILMATO? – Secondo quanto ripora il Corriere della Sera, le immagini sono molto forti, il video mostra ferite e sangue, ma soprattutto potrebbe smontare la tesi principale: morte per overdose. Il corpo di Marco, infatti, fu ritrovato in uno spazio troppo stretto (tra letto e parete) per essere precipitato da solo dopo un malore, ma soprattutto sono presenti striature allungate di sangue attorno al volto che mostrano segni di trascinamento, oltre alla cintura che disegna un’ampia, innaturale asola sul lato destro del corpo, suggerendo in maniera immediata che questa sia servita per trascinarlo.
IL FAMOSO ROLEX – Appare anche il famoso orologio bloccato alle 16:55. Oltre al rolex, inoltre, si nota anche della polvere bianca su una bottiglia, mai periziata però. Nel video, inoltre, si noterebbero cinque investigatori aggirarsi senza nessun tipo di protezione; successivamente, infine, viene percepito in sottofondo come un rumore di posate rovesciate a terra. Ma perché? Il paradosso è che questo video, essendo stato tagliato, potrebbe non avere valore giuridico.
IL CAOS – Ultimo dettaglio, molto importante secondo l’avvocato della famiglia Pantani Antonio De Rensis, è l’incredibile caos presente nella stanza. Una sorta di ‘confusione ordinata’. Si possono divellere uno specchio da un muro o un lavandino da terra, rovesciandoli sul pavimento, senza minimamente danneggiarli e, stando ai vicini di stanza, senza il minimo rumore? E’ questa la domanda che mamma Tonina e tutti quelli che non hanno mai creduto alla prima tesi di 10 anni fa continuano a domandarsi.
Fonte : eurosport.it

Il quadro che si sta delineando è inquietante e credo ci sia ben poco da aggiungere . Ormai credo sia palese parlare di omicidio e questo orribile puzzle si sta componendo velocemente . Mancano il movente e i nomi degli esecutori , ma da come procedono le indagini la verità prima o poi verrà a galla . 

lunedì 13 ottobre 2014

IL TEMPO DA SEGNALI .

Ancora mistero e sempre più fitto intorno alla morte di Marco Pantani il cui caso è stato riaperto dalla Procura di Rimini lo scorso agosto. La novità raccontata dal Corriere della Serariguarda l'orario del decesso del ciclista. Il medico legale chiamato per il referto indicò l'ora della morte del campione azzurro tra le 11 e le 12:30 (orario confermato di recente). Al pm, però, lo stesso spiegò, tramite fax, che erano le 17.
Ruota, quindi, tutto intorno a questo fax spedito 48 ore dopo la morte del "Pirata" e recante la dicitura "riversato e urgente". Già, perché su questo documento dimenticato tra le carte e indirizzato al magistrato Gengarelli, viene riportato: "Al termine dell'esame autoptico sulla salma, la informo che il decesso può datare attorno alle ore 17 del 14 febbraio 2004. Allo stato attuale delle indagini medico-legali, la causa può essere indicata in un collasso cardiocircolatorio terminale".
Nelle 240 pagine del rapporto finale si parla, però, delle 11,30-12-30. Insomma, una incongruenza che avvolge la vicenda intera di una nebbia fittissima. Altro "mistero" è quello del Rolex Daytona, indossato da Pantani e al quale lo stesso ciclista era molto legato. L'orologio era fermo alla cinque meno cinque. Gli esperti, però dicono che un modello così sofisticato, a carica automatica, si ferma solo dopo 50 ore o dopo un forte colpo.
(Fonte : tgcom24.it).

Si apre indubbiamente una nuova fase stelle indagini , perché il tempo ci regala sempre una sorpresa .
Proprio l'orologio a cui Marco era affezionato si è bloocato in un preciso istante , l'ulteriore perizia a cui l'oggetto sarà sottoposto ci darà nuove conferme su quello che accadde in quella camera dove venne ritrovato il corpo esanime del ragazzo di Cesenatico .

domenica 12 ottobre 2014

UN ALTRO PEZZO DEL PUZZLE .

Sono passati molti anni da quando l'ex calciatore Carlo Petrini con il suo libro "il calciatore suicidato" tentò di far luce su una vicenda amara legata non solo allo sport : la morte di Denis Bergamini.
Con una indagine molto minuziosa , il libro di Carlo Petrini squarciò quel muro di omertà di cui si era circondata quella terribile vicenda .
Con tanta perseveranza la famiglia Bergamini , dopo molti anni di attesa , nel 2011 è riuscita a far riaprire il caso e oggi con la foto apparsa sulla edizione online della Gazzetta dello Sport è stato possibile mettere al posto giusto un nuovo tassello in un mosaico sempre più chiaro .
La foto è un documento del processo, venne scattata due mesi dopo la morte di Denis, nel gennaio 90, durante la riesumazione del cadavere, avvenuta nel piccolo cimitero di Boccaleone d'Argenta (Ferrara), dove il calciatore era nato e vissuto e dove la famiglia vive tuttora. Fin da allora, anche il medico legale che eseguì l'autopsia, il professor Francesco Maria Avato (lo stesso tecnico che ha fatto riaprire l'inchiesta sulla morte di Marco Pantani), nella sua relazione dubitò della trascinamento proprio per quel viso intatto. 
"Con la pubblicazione della foto vogliamo solo far capire a tutti che la verità che da 25 anni inseguiamo è che Denis non si è suicidato, ma è stato ucciso" spiegano Domizio e Donata, il papà e la sorella a nome di tutta la famiglia, motivando la decisione. "Per noi è stata una dolorosa decisione, ma ci è sembrato giusto farlo perché la foto dimostra al di là di ogni parola che non vi fu trascinamento. Quello che ci chiediamo, però, è come poterono credere questo nei primi momenti dopo la morte di Denis coloro che videro il suo viso intatto" spiegano Domizio e Donata alludendo agli inquirenti di allora.
Come ricordato dalla stessa Donata Bergamini , lei e il fratello adoravano passare le serate invernali a comporre puzzle quando erano bambini , questa volta si tratta di qualcosa di molto complesso , ma la perseveranza della famiglia di Denis è impareggiabile .

sabato 11 ottobre 2014

DISTANZE ANNULLATE .

Hanno fatto le barricate con i detriti per dimostrare la loro indignazione , gli abitanti di Genova accusano lo stato di averli abbandonati , sono almeno 300 i milioni di danni stimati per l'allusione che ha colpito la Liguria .
Il capo della protezione civile Gabbrielli ha dichiarato che non ci sono mezzi a sufficienza per far fronte a una emergenza del genere seppur cerchi di difendere coloro che hanno elaborato le previsioni meteo ma argomenta in maniera flebile , le istituzioni hanno precise responsabilità .
"La colpa di Genova, e di tutte le calamità che stanno accadendo, è del grande deficit culturale del nostro Paese sul tema della protezione civile" ha aggiunto in maniera laconica Gabrielli.

È dal 1974 che ci parla di emergenza Bisagno e fino ad ora si sono visti i risultati di una politica basata esclusivamente sulla cementificazione ,ovviamente senza pensare alle conseguenze future .
Le storie degli angeli del fango mettono i brividi perché sono piene di orgoglio e dignità , hanno l'odore del pulito e non dello stantio della burocrazia .
Il calciatore Luca Antonini ha preso in mano una pala e si è recato per le strade di Genova insieme a tanti volontari per dare una parvenza di normalità .
Il portiere serbo che gioca nell'Atalanta Avramov terminato il campionato 2013/14 si recò appunto in Serbia  per aiutare i propri connazionali in difficoltà poichè anche essi colpiti da una alluvione .Vlada dichiarò che sarebbero state le vacanze più belle della sua vita , alla faccia di chi frequenta i soliti luoghi dove vip e calciatori si stendono al sole per farsi foto per poi ubblicarle sui social.
Sono in questi momenti che capisci il valore delle persone , quando tutto funziona siam tutti bravi e belli , ma come diceva Enzo Bearzot l'unità di una famiglia si vede quando accadono avvenimenti spiacevoli .
Niente unisce più del dolore e in quei momenti si cementa l'affetto se si vuole , perché se ci sono stati attriti e ci siamo allontanati , le distanze si annullano per ripartire con il dialogo . 



venerdì 10 ottobre 2014

CONTANO I FATTI .

 Non ci sono parole ma solo strazio e disperazione di fronte alla nuova alluvione che ha colpito Genova per la seconda volta in 3 anni .
Tutti sappiamo chi sono i responsabili , sono davanti agli occhi di tutti nessuno escluso .
Mi sono sorpreso in merito alla intervista rilasciata alle tv  dal presidente della Regione Liguria visti i suoi precedenti .
Non mi sorprendo che sia sempre al suo posto , in fondo è bene coltivare i propri interessi personali che fare qualcosa per la collettività .
Siamo in Italia , paese delle contraddizioni e della burocrazia imperante .
Immagino quante stupidaggini verranno espresse dai politicanti per esprimere la loro solidarietà ai liguri colpiti dall'alluvione , l'ipocrisia non manca mai ,anzi è la regola per non dire una abitudine di cui si riempe la bocca di molti .
Vorrei solo ricordare come reagì il popolo giapponese allo tsunami di alcuni anni fa , ma noi non siamo in possesso della cultura degli abitanti di quelle latitudini .
Non abbiamo la capacità di programmare e prevedere , pensiamo solo al presente e ci beatifichiamo del nostro passato . Il futuro non è consociuto come sostantivo .
Mi sono riguardato chi ha vinto il premio Nobel per la fisica e per la pace , sono persone sicuramente degne di un riconoscimento del genere , uomini e donne che vogliono far scrutare a tutti una fetta del futuro .
Costoro non badano alla apparenza , perché per avere una credibilità servono fatti e non burocrazia .

mercoledì 8 ottobre 2014

IL CORAGGIO IMMUTATO DI MOZ .

L'anno scorso Morrissey aveva cancellato 22 show del tour europeo, mentre quest'anno era stato costretto ad annullare date del suo tour americano per svariati problemi di salute, su cui gravava riserbo.
Adesso ha deciso di rivelare il vero motivo di quegli stop forzati.

"Sono consapevole che in alcune foto recenti non appaio proprio in salute - ha spiegato -, ma questo è quello che fa la malattia. D'altro canto non mi preoccupo troppo. Mi riposerò una volta che sarò morto". Per adesso continua con i concerti in promozione al suo ultimo album "World Peace Is None Of Your Business", anche se in ogni caso vede la sua carriera prossima alla fine. "Ho un'età in cui non dovrei più fare musica - ha spiegato -, molti compositori di musica classica sono morti a 34 anni e io sono ancora qui e qualcuno non sa cosa fare di me".

Il prossimo pensiero sembra essere quello del romanzo che sta scrivendo. "Sta procedendo bene ma sarebbe presuntuoso parlare di qualcosa che non è ancora finita - dice -. Probabilmente verrà pubblicato l'anno prossimo e se sarò fortunato potrò smettere di cantare per sempre, il che farebbe felice molte persone".
"Mi hanno già rimosso quattro volte dei tessuti tumorali" ha spiegato il cantante che ha poi commentato: "Se devo morire morirò, se non devo non morirò. Per adesso mi sento bene".

Da sempre in lotta contro la Monarchia inglese in una intervista rilasciata nel 1985 dichiarò: « In realtà io disprezzo i reali. L'ho sempre fatto. È una favola senza senso. L'idea stessa della loro esistenza, in questi giorni in cui la gente muore perché non hanno abbastanza soldi per riparare il proprio radiatore in casa, per me è immorale. Per quanto posso vedere, il denaro speso per i reali è denaro bruciato. Non ho mai incontrato nessuno che li sostenesse e, credetemi, li ho cercati. Okay, c'è qualche anziano pensionato sordo di Hartlepool che ha le immagini del principe Edoardo attaccate in bagno, ma so che c'è un mare di persone che non vedono l'ora di sbarazzarsi di loro. È una falsa devozione.Quando la Regina si mette quel vestito da 6.000 pound, l'affermazione che sta facendo alla nazione è: "Io sono la fantastica regina, e voi siete dei contadini piagnucolosi". L'idea stessa che le persone potrebbero essere interessate a fatti riguardanti questo abito è un'enorme offesa per la razza umana. »
Nel 2011 ricarò la dose, in una nuova intevista, sempre in merito alla monarchia inglese : 
« Il pieno significato della monarchia è, come la regina stessa, un mistero per molte persone. La dichiarazione più rivelatrice è venuta da Christine Jones, comandante della polizia metropolitana, quando del mese scorso ha avvertito il popolo britannico sul fatto che, se avessero esposto cartelli con scritte anti-reali, in prossimità del matrimonio (di William e Kate, ndr) questi sarebbero stati rimossi in base alla legge sull'ordine pubblico. Questo significa che ogni dissenso politico in Inghilterra è messo a tacere per proteggere i reali, che di per sé va contro ogni principio di democrazia. L'esistenza stessa della Regina e della sua ormai enorme famiglia, supportata da tutti i contribuenti britannici, che lo vogliano o no, è contro ogni concetto di democrazia, ed è contro la libertà di parola. »
 

martedì 7 ottobre 2014

ANNA NON TACEVA .

Sono passati 8 anni da quando è stata assassinata la giornalista russa Anna Politkovskaja , lo stesso giorno in cui festeggiava il suo compleanno Vladimir Putin , il quale era spesso oggetto di dure critiche negli articoli scritti da Anna .
La Politkovskaja si recava spesso in Cecenia e li aveva toccato con mano gli orrori di una guerra , durante la quale cittadini indicenti vengono torturati o talvolta uccisi in maniera brutale dalle autorità russe o cecene .
Nonostante fosse stata oggetto di varie minacce di morte a partire dal 2001 , non si era mai tirata indietro , non lo aveva fatto neppure nel 2004 quando per la prima volta rischiò seriamente la vita in un tentativo di avvelenamento mentre si stava recando con un aereo a Beslan , in quella occasione riuscirono a ricoverarla in tempo e a scongiurare il decesso .
In un saggio uscito postumo nel 2007 la giornalista russa si definiva  come :  "una persona che descrive quello che succede a chi non può vederlo", dal momento che - continua - in Russia "i servizi trasmessi in tv e gli articoli pubblicati sulla maggior parte dei giornali sono quasi tutti di stampo ideologico".
Roberto Saviano ,in un suo articolo apparso su L'Espresso alcuni anni fa ,la ricorda così : "Anna Politkovskaja diceva una cosa che per noi italiani può essere davvero difficile comprendere fino in fondo, abituati come siamo a una politica che per quanto odiosa continua a blandirci, a trattare l’elettorato come merce preziosa. Da noi, anche i politici che reputiamo i peggiori, nonostante tutto, fanno il possibile, in maniera goffa, per mantenere una parvenza di credibilità. Per persuaderci che in fondo certe scelte è nel nostro interesse che vengano prese. Pensiamo ora, per un attimo, alla politica russa, alla tracotanza con cui si sottrae a giustificazioni e processi. Anna Politkovskaja diceva che Putin teneva in altissimo conto l’opinione che la comunità internazionale aveva di lui, tanto da mentire continuamente all’estero su questioni di politica interna. Ma teneva nella più bassa considerazione l’opinione che di lui aveva la popolazione in patria, tanto da non reputare mai necessario giustificare le sue decisioni, condividerle. In poche parole Putin aveva raggiunto un tale grado di onnipotenza da agire impunemente calpestando i diritti di chi avrebbe dovuto votarlo. Era – ed è – in grado di esercitare una tale pressione sui vertici religiosi e sui mezzi d’informazione da poter convincere intere masse della giustezza dell’azione del suo governo. E di Anna Politkovskaja, prevenendo le obiezioni di qualche scettico, possiamo fidarci. Ha pagato con la vita". 

Anna aveva sete di giustizia , di verità , non amava tacere come fanno tanti piccoli paggetti di corte , era una donna libera e coraggiosa , l'hanno trucidata mentre tornava da fare compere per la sua famiglia .
Conosco persone che non sanno chi sia .
Di sicuro il 7 ottobre per costoro è un giorno come un altro , per me no dato che tanti anni fa iniziai a sfogliare giornali e a leggere libri , forse questi vivono con più legerezza , io invece voglio sapere , voglio conoscere , voglio studiare  per migliorare le mie conoscenze e come la Politkovskaja scrivo quello che vedo . 




domenica 5 ottobre 2014

NENAD L'ANTIDIVO .

Mi sono messo le mani in faccia quando ho visto il gol fatto da Tomovic in Fiorentina - Inter .
Se le segnature di Cuadrado e di Babacar sono state capolavori balistici vista la tecnica in possesso dei giocatori in oggetto , quella di Nenad mi ha reso felice .
È stata una percussione di rabbia , come un coltello che entra nel burro e infligge un taglio netto , deciso .
Il tiro che ne è venuto fuori ha avuto un impatto dirompente , una puntata tipica del giocatore di calcetto . Poi l'esultanza di Nenad che corre verso il parterre di maratona a torso nudo e abbraccia i tifosi che ricambiano calorosamente .
Lo dico da quando è arrivato a Firenze : Tomovic è il mio preferito , merita di giocare perché ha tanta volontà , è molto versatile sul piano difensivo poichè può ricoprire più ruoli e soprattutto perché è un ragazzo d'oro .
Gli amici della radio mi prendono spesso in giro perché parlo spesso di lui , immagino le loro risate quando stasera chiamerò per decantare il suo primo gol in maglia viola .
Ho sempre avuto una predilezione per i giocatori che stanno più nell'ombra , ne potrei citare a memoria tantissimi ma non mi sembra la sede per snocciolare questa litania .
Nenad mi sta simpatico , non lo conosco personalmente però sono quelle persone che subito a pelle ti infondono serenità e con cui scatta immediatamente il feeling giusto .
In un gruppo contano anche le persone che sono riservate perché sanno dosare bene le parole e al momento giusto e spesso risolvono situazioni anche complesse .
Non amano apparire e dopo il loro personale successo preferiscono tornare nell'ombra senza alzare la voce .
Sono persone consce del proprio ruolo , equilibrate e non amano le luci dell ribalta .
Preferiscono la sobrietà e solo per questo motivo hanno una grande rilevanza morale .

sabato 4 ottobre 2014

FRANCESCO APRE LA PORTA DELLA FAMIGLIA .

Si apre il sinodo sulla famiglia e Papa Francesco mette subito in chiaro il suo pensiero .Il Pontefice  prega e invita a pregare affinché nel Sinodo si sviluppi «un confronto sincero, aperto e fraterno, che ci porti a farci carico con responsabilità pastorale degli interrogativi che questo cambiamento d’epoca porta con sé». Il Pontefice ha esplicitato «i contenuti» della preghiera che propone ai fedeli per questi giorni di grande impegno per lui stesso e per i vescovi riuniti nell’assemblea straordinaria che sta per avviarsi. «Dallo Spirito Santo per i padri sinodali chiediamo innanzitutto - ha proseguito Bergoglio - il dono dell’ascolto: ascolto di Dio, fino a sentire con Lui il grido del popolo; ascolto del popolo, fino a respirarvi la volontà a cui Dio ci chiama».
Papa Francesco non nasconde le difficoltà che potranno sorgere dalle decisioni che saranno prese sulla pastorale familiare, a cominciare dalla eventuale comunione per i divorziati risposati, ed è consapevole che sui temi più spinosi ci sono tra i pastori della Chiesa opinioni differenti, anche se la base è piuttosto compatta nel chiedere più accoglienza per i divorziati, come dimostrano le risposte al questionario delle 38 domande che il Papa stesso ha voluto promuovere nei mesi scorsi. Bergoglio ha chiesto ai padri sinodali di lasciare che le attese che emergono dalle persone anche di quelle ai margini della Chiesa «si riversino nel nostro cuore, senza mai perdere la pace, ma con la serena fiducia che a suo tempo non mancherà il Signore di ricondurre a unità». «La storia della Chiesa - ha ricordato ancora il Papa - non ci racconta forse di tante situazioni analoghe, che i nostri padri hanno saputo superare con ostinata pazienza e creatività?».
Parole di fiducia e speranza, quelle del Papa. Per il Pontefice, «il segreto sta in uno sguardo, dono che imploriamo - ha detto - con la nostra preghiera. Perché, se davvero intendiamo verificare il nostro passo sul terreno delle sfide contemporanee, la condizione decisiva - ha spiegato - è mantenere fisso lo sguardo su Gesù Cristo. Se assumeremo il suo modo di pensare, di vivere e di relazionarsi, non faticheremo a tradurre il lavoro sinodale in indicazioni e percorsi per la pastorale della persona e della famiglia». «Infatti - ha scandito Francesco - ogni volta che torniamo alla fonte dell’esperienza cristiana si aprono strade nuove e possibilità impensate» come «lascia intuire l’indicazione evangelica alle Nozze di Cana: ‘Qualsiasi cosa vi dica, fatela’». «Facciamole nostre queste parole - ha esortato Francesco - che contengono il testamento spirituale di Maria, amica sempre attenta perché non venga a mancare il vino nella nostra vita».

Credo sia opportuno fare una riflessione sulle parole pronuciate dal Pontefice il quale tiene particolarmente a questo evento .
Ci troviamo di fronte a un qualcosa di innovativo poichè il sinodo si svolgerà in 2 tappe di cui una nel 2015 , ma il punto focale sta negli interventi che le coppie di sposi pronunceranno all'inizio delle congregazioni . 
Tra le varie coppie ci sarà anche una composta da una donna cattolica e da un musulmano .
È una svolta epocale e questo lo dobbiamo proprio al Pontefice il quale non smette mai di sorprenderci con gesti semplici ed efficaci .
Celebre il motivo per cui Bergoglio abbia scelto l'appellativo di Francesco , un omaggio alla povertà , una sterzata forte per la Chiesa , come ha ricordato il Cardinale Baldisserri : " Il Papa apre alla libertà e vuole che il popolo di Dio a tutti i livelli dica ciò che pensa , la Chiesa si china sui feriti con misericordia ". 
Su quest'ultima affermazione il Santo Padre ha molta esperienza e ci farà sentire importanti .

venerdì 3 ottobre 2014

SCENARI MUSICALI .

Se il pallone è una fiamma che si è attenuata col tempo , il tennis è la passione che non si sopirà mai , la corsa è invece il primo amore che mai dimentico , la scrittura è il mestiere che avrei sempre voluto svolgere , la musica in ultima analisi è la sussunzione delle mie passioni nel tempo libero .
Come una preghiera ripetuta non so quante volte , le note fanno capolino nei miei pensieri dalla prima mattina fino al momento in cui mi concedo dolcemente a Morfeo.
Con il passare del tempo ho modificato l'approccio alle canzoni , se quando ero ragazzo cercavo di tradurre i contenuti per capirli , mi sono divertito a conoscere vari generi .
Come ho più volte scritto in questo blog la svolta avvenne in una sera quando mi sentii messo spalle al muro perché non avevo mai preso notizie in merito a quel genere musicale che poi è divenuto il mio preferito .
Ricordando quei momenti mi rendo conto della ingenuità del diciottenne che stava cambiando , le serate con l'autoradio a manetta con i nastri delle cassette ormai consunti , della ricerca di stazioni radio che proponessero qualcosa di interessante al posto di brani mielosi e commerciali .
Poi arrivò il 1999 e con il primo PC che comprai iniziò una nuova fase .
Bastava schiacciare un tasto ed ecco materializzarsi tutto il mondo che mi piaceva .
Ma lo stereo era sempre acceso , ero arrivato a un punto di avere anche la radio in bagno per non perdere neppure un minuto , una vera ossessione .
Non ho mai studiato musica e questo per me è un rimpianto , ho cercato di compensare questo vuoto ascoltando una miriade di brani che spaventerebbero una casa discografica .
Ho svolto tutto solo ed esclusivamente per passione , per vivere il mio tempo e capire che cosa significasse quel genere in quel momento storico .
Una sorta di parallelo tra l'attualità e le note .
Nel momento in cui forse non girerò più per lavoro mi sono promesso di concedere una buona fetta del mio tempo ad ascoltare solo concerti , anche Sandro Ciotti una volta che smise di fare radiocronache disse qualcosa di simile .
Corsa e rock sono il mio binomio preferito , se ci aggiungo la scrittura la miscela si trasforma in dinamite esplosiva , altro che bar , cocktail e improbabili aperitivi freddi .
La musica scalda , ti fa vivere e se poi pensi a certi luoghi capisci il motivo di questo splendido mix.

giovedì 2 ottobre 2014

EBOLA IN USA.

"Il virus dell'Ebola potrebbe mutare e diffondersi per via aerea se l'epidemia non verrà tenuta sotto controllo velocemente". E' l'allarme lanciato Anthony Banbury, il capo della missione Onu che sta combattendo contro il virus in Africa Occidentale. Intanto dagli Stati Uniti arriva la notizia che le persone entrate in contatto con l'americano affetto da Ebola, a Dallas, sono circa 80. Lo hanno riferito fonti mediche del Texas alla tv Nbc.
"L'epidemia di Ebola è il peggior disastro cui ho mai assistito", ha aggiunto Banbury, che lavora alle Nazioni Unite dal 1988. "Non ho mai visto niente di simile e con un grado di pericolosità così elevato nella mia carriera, durante la quale ho attraversato emergenze, guerre e disastri naturali. Lo dicono anche altre persone, esperti che solitamente non sono allarmisti".

Familiari del texano contagiato in quarantena - Le autorità sanitarie del Texas hanno ordinato a quattro membri della famiglia del paziente affetto da Ebola di rimanere in casa e non ricevere visite per evitare possibili diffusioni del virus. L'ordine è stato consegnato notte scorsa ai familiari di Thomas Duncan, riferisce Nbc, e rimarrà in vigore almeno fino al 19 ottobre, quando il periodo di incubazione non sarà trascorso. Inoltre, le autorità chiedono ai familiari di fornire campioni di sangue e di sottoporsi ad ogni eventuale test richiesto.

Direttore centro anti-Ebola: "Non ci sono prove della diffusione aerea" -"Non esiste alcuna prova di una diffusione di Ebola per via aerea'' e anche se il virus ''dovesse mutare, non è detto che ciò determinerebbe tale modalità di diffusione". Così Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, uno dei due centri ad alta specializzazione indicati in Italia per l'assistenza e la diagnosi su ebola, in riferimento all'allarme lanciato dall'Onu.

( fonte : tgcom24.it).

Ormai se ne parla quasi quotidianamente e mi chiedo come mai si sia intensificato il flusso di notizie dopo che il virus ha varcato i confini del continente africano .
La mia è forse una sciocca ironia , se siamo giunti a discernere sulla mutazione del virus vuol dire che c'è un fondo di verità , non si tratta più di farneticazioni giornalistiche .
Si stanno muovendo in gran massa per far fronte a quanto sta accadendo e mi auguro vivamente che si possano trarre delle conclusioni .
Anni fa si parlava di influenza aviaria ma tutto poi si concluse in un bolla di sapone , stesso discorso poteva valere per l'influenza suina che poi venne accantonata .
Stavolta non sarà come in passato : si tratta di qualcosa di veramente pericoloso e serve una profilassi diversa .
Non voglio apparire un allarmista ma ci sono tante cose che debbono essere comprese molto più velocemente di quello che possiamo pensare .