martedì 19 dicembre 2023

L'ACQUA SCORRE TRA DUE PASSI

 Riparte da dove si è fermato 8 anni fa quella avventura , a Pisa sotto la torre si va di nuovo a pb sulla distanza regina stavolta, si raccoglie in maratona ogni frutto di un lavoro che ha avuto origine ad Aprile .
Arrivo con le braccia aperte , sorridendo e sprizzo felicità , per un po' non esibirò i cambi di passo che sul lungomare tra il 25°e il 30° km hanno fatto furore .
Qunato lavoro c'è stampato in essi , eppure sembrava un chimera , ma ci ho voluto credere fermamente sin dal momento in cui ho visto i primi segnali e sarà bellissimo ricordarli .
Ero tramortito , stanco e lungo una discesa nei pressi di Monteroni si è materializzato il cambiamento , come una folgorazione mi ha colpito al cuore e da li in avanti ha percepito la metamorfosi .
Il viaggio è divenuto una splendida relatà dove esibire la finta a destra per poi spostare il peso a sinistra accelerando in maniera clamorosa e senza la possibilità di una risposta .
Non ho avuto pietà in nessuna occasione , sul lungo rettilineo che porta sotto la torre pendente scalavo marce poi ingranavo di nuovo, fintavo , passavo il peso sull'altro lato e come acqua che scorre aumentavo la velocità, erano attimi di atarassia agognati a lungo .
Da essi transita infine la gestione delle risorse che portano a quel tempo .
Finisce in gloria un difficile 2023 , si gettano le basi affinchè la vita migliori senza essere conservativi o abitudinari , li dove c'erano macerie ora prende corpo una nuova vita .
Non esibisco braccialetti o sorrisi di facciata , come nelle ultime due occasioni mostro i pugni , brandisco il silenzio e il lavoro di 365 giorni . 
Se sono così lo debbo ad una volontà d'acciaio , all'aiuto di alcuni fidati amici e a un pizzico di buona sorte , credo che stavolta potrei festeggiare con una bistecca invece faccio un altro fioretto , le rinunce talvolta aiutano , anche il portafoglio ringrazia . Eh si sono proprio cambiato , balocchi profumi non ne uso , investo sul lavoro duro che ogni giorno mi dona felicità come le mie figlie .

 

martedì 5 dicembre 2023

IL METODO CHE DIVIENE REALTÀ

 Cara Milena , 
domenica ero letteralmente brasato davanti al tracking di Valencia , quel puntino che ti rappresentava si muoveva piano piano , controllavo i tempi , vedevo la linearità della azione e percepivo la tua serenità .
Quando mi hai videochiamato dopo 25 km il messaggio è stato limpido , con più di 20 minuti il cancello orario non è stato più un problema .
Mi hai ragguagliato su quanto cibo ci fosse ancora nel marsupio , annuendo e congedandomi sei tornata un puntino a migliaia di chilometri di distanza su quel piccolo schermo freddo .
Quella striscia pinzata sulla cintura fungeva da tabella  del passo che avevo studiato per te sapevo di essere lì almeno in spirito , in qualunque momento sarebbe potuto accadere l’imprevisto , mai hai superato i 22 km in allenamento , nutrendo fiducia mi sono chiuso nel silenzio e ho iniziato un ideale conto alla rovescia .
Nelle ore restanti il nastro è tornato indietro a quel giorno e a una frase indimenticabile 
“ Vuoi allenarmi ? “ mi chiedi con un gran sorriso durante una normale chiacchierata , ero scettico e non sapevo cosa risponderti , scrivendoti una tabella ci ho vergato la risposta e tu mi hai chiamato coach nonostante il mio dissenso , però quella responsabilità la sentivo .
Poi è giunto il momento di parlare di maratona e non hai esitato , ti ho iscritta a Valencia perché lo hai voluto fortemente , da lì in poi la pressione è ulteriormente salita .
Sei andata in Spagna con ogni accorgimento , con l’esperienza che ho maturato ti ho trasmesso ogni piccolo segreto conosciuto , hai imparato a mangiare sano , a bere da quella borraccia che è attaccata al dito da un anello di plastica , pure i calzini hai imparato ad usare quelli leggermente rinforzati sul tallone e sulle punte, per certi versi avevi pure imparato il cambio di passo seppure sia complicato nella prima volta in maratona .
Eppure ogni giorno ti sei allenata , hai metabolizzato come si deve stare in giro molto tempo , il messaggio base è passato , se avessi fallito non me lo sarei mai perdonato.
Poi è arrivato il km.39 , li hai tirato i remi in barca , la benzina è terminata ma non importa, quel fantomatico muro lo hai sbriciolato .
Quante volte ti avrò detto che i momenti di crisi vanno e vengono , bisogna stare concentrati e non bisogna abbassare lo sguardo , ebbene hai agito come da programma , ti sei conquistata il traguardo , infine hai potuto indossare al collo quella medaglia .
Mi hai infine videochiamato poco dopo discendo solamente : “ È per te “ e hai pianto .
Io ho alzato solo il pollice e quando ho chiuso il collegamento senza che mi vedessi ho tirato un gran sospiro di sollievo .
Ti sei allenata con criterio anche grazie al tuo personal trainer il quale è un vero coach , egli ha permesso ai tuoi muscoli dei essere tonica , grazie a lui hai preso cura ancora maggiore di te stessa .
 Cara Milena ti faccio tanti complimenti , questa medaglia rappresenta un passo avanti importante ti chiedo solo una cortesia : chiamami solo Ale .
A me è sufficiente saper che il metodo trasmesso ti abbia reso una finisher , sai da dove arriva e non aggiungo altro .
Pensa ai tuoi cari  che saranno fieri di te , codesto vale molto più del resto .
Ti apprezzo , pensa alla prossima con calma , i mezzi lì hai e non murerai . Mai. 
Con sincera amicizia , Ale 




venerdì 1 dicembre 2023

EREDE DI ADRIANO

 È vero che la Coppa Davis con il cambio di formula fa parte di un tennis formato televisivo , ma il futuro appartiene agli sponsor , loro decidono in merito quindi ci dobbiamo adeguare .
Indubbiamente manca il fattore ambientale unito al thrilling dei tre sets su cinque , rappresentava il tocco di imprevedibilità dovuto alla sede che ospitava l’incontro nelle 72 ore . 
In contemporanea va detto che i vari singolari non mancano di momenti al cardiopalma . 
Djokovic che perde contro Sinner dopo essersi fatto annullare 3 matchball è un concentrato di tennis di alto bordo . 
È l’italiano il vero protagonista dei giorni di Malaga , dona alla nazionale italiana il trofeo che mancava da 47 anni , cancella la sfortunata finale di Milano del 1998 quando Gaudenzi dovette alzare bandiera bianca contro lo svedese Norman a causa di un grave problema alla spalla destra . 
Finalmente assistiamo ad una rivincita attesa a lungo , non siamo più succubi di uno stellone sfigato , Sinner è altoatesino , seppure la sua residenza sia a Montecarlo per motivi fiscali . 
Il tennis italiano si erge davanti a tutti , vince la sua seconda Coppa Davis e non importa se qualcosa cambia , bisogna adattarsi ai tempi , serve gioia quando assistiamo alle vittorie non solo di Sinner . Anche Arnaldi promette bene , c’è Sonego con la sua concretezza , tornerà Berrettini . Questa generazione può tracciare una strada , sono gli eredi di Panatta , Barazzutti  , Bertolucci e Zugarelli .
Io scommetto su Sinner , smetterò di seguire il tennis se entro 5 anni non vincerà i 4 tornei dello Slam in un anno come Laver e Budge . 
Siamo in una nuova era e sarei felice che un italiano la sottolineasse degnamente . Non vedo all’orizzonte altri con le capacità di Jannik .