martedì 19 novembre 2019

LA PRIMA DELLA SECONDO QUARTO

Il progressivo mi ha lasciato dolori un po’ ovunque ma la soddisfazione di giungere al termine non ha prezzo , svolgendolo in notturna mi ha permesso di sfoderare ogni risorsa e puntualmente si è palesata di nuovo la dissenteria .
L’ultima prova per Firenze va in archivio con successo , i dubbi sono stati fugati .
Adesso mi attende un breve scarico prima di salire ancora una volta lassù .
5 anni fa sarebbe stato illogico, impensabile , ma il passato deve essere solo un vago ricordo , conta l’odierno e nessuno mi toglierà quanto ho conquistato .
Quel pulcino possiede ali robuste , sogna quella doppietta da raccontare ai posteri in un nuovo libro , ormai le maratone sono l’occasione per ritrovare tanti amici conosciuti negli anni .
Se pioverà mi coprirò , sopporterò il dolore purché di vedere la curva che immette in piazza del Duomo , poi farò l’inchino che rappresenta il marchio di fabbrica .
In esso è racchiuso il rispetto , i balletti li lascio agli altri , poi toglierò il pettorale e penserò alla prossima.
Un pensiero sarà anche per te caro Cesare , con la dolcezza hai tirato fuori il meglio di me , vorrei che fossi tu a consegnarmi quella medaglia , la prima di una nuova serie .
Avevi ragione quando dicesti che il Passatore cambia la gente , il tuo scettro è in buone mani fidati .
Da quando ti ho conosciuto vivo con animo diverso .
E la mia Regina ?
Non è cambiata di una virgola , sorride , vola verso la sua sesta maratona , arriveremo ancora una volta assieme , siamo felici .

martedì 5 novembre 2019

LA CONSAPEVOLEZZA SCOVATA

In quella valigetta sono custoditi alcuni oggetti importanti ai quali tengo gelosamente ma sul lago Maggiore li ho sfoggiati negli ultimi 3 chilometri con tanta umiltà .
Rappresentano l’esperienza unita ai consigli di Cesare e quando penso a lui capisco come sia stato sciocco iniziare così tardi .
È inutile che ci giri attorno : senza di essi sarei stato male , nel momento della verità avevo i nervi saldi , guardavo solo la strada e infine aiutavo alcuni maratoneti in difficoltà con i chilometri finali .
Non percepivo dolore , la pioggia leniva quegli attimi e con LEI accanto il resto era una formalità .
Al termine quei due sono venuti a ringraziarmi , ho scosso solo la testa vedendo le loro medaglie di finisher , io avevo tolto quella conquistata poiché il suo valore non avrebbe mai superato l’altra .
Infine mi sono ricordato che in quella valigetta Cesare aveva inserito un oggetto ancora più prezioso ,  l’amore per un lavoro ben svolto ha pochi eguali e gli errori ti fanno crescere se vuoi andare avanti .
Quelle 4 dite mostrate al traguardo sono per te , lo sai ma in esse sta nascosto altro , la miscela di dolcezza e determinazione fa da sfondo al vero viaggio .
Ho incontrato altre persone che sfoggiavano feticci provenienti da LA PIÙ BELLA , anche io li possiedo ma non li sventolo , sono preziosi come la valigetta.
In 100 chilometri percorsi a piedi impari il rispetto e quando ricevi fiducia la devi sempre ripagare , sopratutto se vai oltre .