domenica 23 giugno 2013

Febbre a 90'

Dopo ben 4 anni che sono tornato a correre oggi domenica 23 giugno è una data da segnare sul calendario : ho corso ininterrottamente per ben 90'.
Nei giorni precedenti avevo pianificato il percorso , ero stato molto attento alla altimetria , le salite dovevano essere presenti ma ,visto l'orario di partenza, avrebbero avuto un peso specifico definito .
Mi sono inoltre dotato di un paio di piccole borracce d'acqua , dello zucchero in bustina al fine di non avere problemi di disidatrazione .
Per una volta ho pranzato con qualche proteina in più e ho anticipato il pasto di circa 30 minuti , poi prima di partire ho masticato il solito pezzo di cioccolata perchè gli zuccheri entrassero subito in circolo e finalmente ho messo in moto le mie gambe.
In tutta onestà a circa metà del tempo mi sono un po' preoccupato, nonostante il vento rinfrescante, il caldo faceva la sua parte e picchiava forte sulla mia testa coperta dalla solita bandana bianca a striature blu.
Poi la svolta : a circa 3 km dall'arrivo , dopo che avevo consumato tutto lo zucchero e svuotato le borracce , ho pensato che era ormai era solo una questione di testa per terminare questi 16 km di corsa , ho tolto gli occhiali e la bandana l'ho riposta nella tasca dei pantaloncini . Ho percepito un senso di leggerezza , sia mentale che fisica . Per tagliare corto ho chiuso la pratica in 91' 32'' , per un  totale di circa 16 km.
Poi la doccia e prima ancora il refrigerio di una buona bottiglia d'acqua non fredda hanno chiuso un pomeriggio domencale piacevole .
Nei prossimi giorni procederò a una seduta di scarico di circa 30', ma tra 15 giorni ripeterò il mio esperimento con la speranza di avere un po' di caldo secco , non so spiegare per quale motivo con la temperatura un po' alta riesco a dare il massimo . Forse dipende dalla respirazione ma non ne sono sicuro.

sabato 8 giugno 2013

Quella carezza

Non nascondo la mia personale simpatia per Papa Francesco e dal 13 marzo ogni volta che parla ne rimango affascinato . Quello che mi colpisce più di ogni suo gesto é la semplicità unita a una carica umana di vecchio stampo , è il nonno che tutti vorremmo avere .
Ogni sua uscita pubblica però conosce l'apice quando ci sono dei fanciulli , il suo marchio di fabbrica in presenza dei bambini è la carezza con annesso abbraccio .
In un momento storico del genere é piacevole dissertare quanto amore ci metta il Papa per stare vicino alla gente e per donare felicità ai più piccoli .
A tratti mi ricorda Pertini , in altre occasioni tiene una posizione come Papa Roncalli , che con il suo discorso alla Luna colpi il cuore della generazione degli anni 60 , fu in quella occasione che Giovanni XXIII parlò di portare una carezza ai bambini .
Ho sempre odiato i cd scappellotti o le pacche sulle spalle , mi hanno sempre dato un sapore di stantio , invece la carezza é qualcosa che profuma di pulito semplice e che infonde tranquillità .
Sono anni che ogni volta che incontro degli amici con i loro figli mi prodigo nel salutare i piccoli con una carezza e nel volto di questi noto un sorriso quasi di sorpresa. Ieri sera mi è capitato qualcosa di ancora più bello , al termine di una rappresentazione in cui erano protagonisti proprio dei bimbi , vado a salutare un amico che aveva recuperato il figlio per andare a cena , scambiamo 2 parole e faccio una carezza al fanciullino . Questi mi dice " Grazie " , mi si é sciolto il cuore e mi sono sentito di possedere le ali. Mentre tornavo alla mia auto ho ripensato a Papa Francesco , alla sua semplicità , al suo amore , durante la guida ho pregato per il Papa perché mi ricorda la dolcezza che possedevano i miei nonni , erano modellati con uno stampo che mi hanno passato quando sono nato .
Altro che social network e silenzi , la carezza è la panacea di tutti i mali perché nasce spontanea come una stella alpina .

martedì 4 giugno 2013

Lo scatto del Pirata

Era il 4 giugno 1998 e come al solito ero di fronte alla tv perché a una certa ora del pomeriggio si sarebbe deciso il giro d'Italia di ciclismo . In quel periodo ero un appassionato di corse in bici poiché alcuni anni prima mi affascinava il talento di Marco Pantani , lo scalatore che veniva da Cesenatico .
Al mio fianco c'era mio babbo ed entrambi eravamo in religioso silenzio mentre attendevamo l'attacco del Pirata . A circa 3 km dal termine della tappa su al pian di Monte Campione Marco scattò come al solito e solo Tonkov riuscì a tenere il passo . Furono minuti infuocati , si studiavano a suon di allunghi , nessuno dei due voleva mollare la presa. Pantani si liberò della bandana e degli occhiali , Tonkov gettò via il cappellino . Sembrava che stessimo per assistere a un western con duello finale , mentre la strada stava ancora salendo notai che Marco si toccava il naso come se fosse stato punto da qualcosa , poi scattò ancora e Tonkov rispose .
Ormai erano entrambi completamente a pezzi , il caldo era intenso , Marco a quasi 1km dal termine scattò ancora e Tonkov mollò la presa , rimase seduto sul sellino della bicicletta distrutto dalla ferocia  agonistica di Pantani . Adriano De Zan che commentava la tappa con Cassani ebbe un sussulto e ci fece vivere gli ultimi 1000 metri con una intensità straordinaria .
Marco tagliò il traguardo ed esultò per la vittoria , aveva dato una dimostrazione di forza di volontà incredibile .
Mio babbo si emozionò e mi disse che quella tappa gli ricordava i tempi eroici dl ciclismo con protagonisti Coppi e Bartali .
A distanza di anni lessi che Marco prima dell'ultimo scatto si era tolto dal naso il diamantino che si era fatto incastonare , in piena trance agonistica gli sembrava  di aver come percepito la voce di suo nonno Sotero che lo incoraggiava a spingere sui pedali .
Caro Marco come ci hai emozionato con le tue scalate , la tua vittoria al Tour de France fu epica e credevo che ci regalassi per anni tante gioie . Poi arrivò il 5 giugno del 1999 , a Madonna di Campiglio accadde quel brutto episodio di cui mi duole parlare .
Preferisco ricordare il tuo scatto bruciante in salita per accorciare l'agonia , ci manchi e spero che lassù tu abbia trovato pace . Ti spedisco un abbraccio sincero Marco .