martedì 19 dicembre 2023

L'ACQUA SCORRE TRA DUE PASSI

 Riparte da dove si è fermato 8 anni fa quella avventura , a Pisa sotto la torre si va di nuovo a pb sulla distanza regina stavolta, si raccoglie in maratona ogni frutto di un lavoro che ha avuto origine ad Aprile .
Arrivo con le braccia aperte , sorridendo e sprizzo felicità , per un po' non esibirò i cambi di passo che sul lungomare tra il 25°e il 30° km hanno fatto furore .
Qunato lavoro c'è stampato in essi , eppure sembrava un chimera , ma ci ho voluto credere fermamente sin dal momento in cui ho visto i primi segnali e sarà bellissimo ricordarli .
Ero tramortito , stanco e lungo una discesa nei pressi di Monteroni si è materializzato il cambiamento , come una folgorazione mi ha colpito al cuore e da li in avanti ha percepito la metamorfosi .
Il viaggio è divenuto una splendida relatà dove esibire la finta a destra per poi spostare il peso a sinistra accelerando in maniera clamorosa e senza la possibilità di una risposta .
Non ho avuto pietà in nessuna occasione , sul lungo rettilineo che porta sotto la torre pendente scalavo marce poi ingranavo di nuovo, fintavo , passavo il peso sull'altro lato e come acqua che scorre aumentavo la velocità, erano attimi di atarassia agognati a lungo .
Da essi transita infine la gestione delle risorse che portano a quel tempo .
Finisce in gloria un difficile 2023 , si gettano le basi affinchè la vita migliori senza essere conservativi o abitudinari , li dove c'erano macerie ora prende corpo una nuova vita .
Non esibisco braccialetti o sorrisi di facciata , come nelle ultime due occasioni mostro i pugni , brandisco il silenzio e il lavoro di 365 giorni . 
Se sono così lo debbo ad una volontà d'acciaio , all'aiuto di alcuni fidati amici e a un pizzico di buona sorte , credo che stavolta potrei festeggiare con una bistecca invece faccio un altro fioretto , le rinunce talvolta aiutano , anche il portafoglio ringrazia . Eh si sono proprio cambiato , balocchi profumi non ne uso , investo sul lavoro duro che ogni giorno mi dona felicità come le mie figlie .

 

martedì 5 dicembre 2023

IL METODO CHE DIVIENE REALTÀ

 Cara Milena , 
domenica ero letteralmente brasato davanti al tracking di Valencia , quel puntino che ti rappresentava si muoveva piano piano , controllavo i tempi , vedevo la linearità della azione e percepivo la tua serenità .
Quando mi hai videochiamato dopo 25 km il messaggio è stato limpido , con più di 20 minuti il cancello orario non è stato più un problema .
Mi hai ragguagliato su quanto cibo ci fosse ancora nel marsupio , annuendo e congedandomi sei tornata un puntino a migliaia di chilometri di distanza su quel piccolo schermo freddo .
Quella striscia pinzata sulla cintura fungeva da tabella  del passo che avevo studiato per te sapevo di essere lì almeno in spirito , in qualunque momento sarebbe potuto accadere l’imprevisto , mai hai superato i 22 km in allenamento , nutrendo fiducia mi sono chiuso nel silenzio e ho iniziato un ideale conto alla rovescia .
Nelle ore restanti il nastro è tornato indietro a quel giorno e a una frase indimenticabile 
“ Vuoi allenarmi ? “ mi chiedi con un gran sorriso durante una normale chiacchierata , ero scettico e non sapevo cosa risponderti , scrivendoti una tabella ci ho vergato la risposta e tu mi hai chiamato coach nonostante il mio dissenso , però quella responsabilità la sentivo .
Poi è giunto il momento di parlare di maratona e non hai esitato , ti ho iscritta a Valencia perché lo hai voluto fortemente , da lì in poi la pressione è ulteriormente salita .
Sei andata in Spagna con ogni accorgimento , con l’esperienza che ho maturato ti ho trasmesso ogni piccolo segreto conosciuto , hai imparato a mangiare sano , a bere da quella borraccia che è attaccata al dito da un anello di plastica , pure i calzini hai imparato ad usare quelli leggermente rinforzati sul tallone e sulle punte, per certi versi avevi pure imparato il cambio di passo seppure sia complicato nella prima volta in maratona .
Eppure ogni giorno ti sei allenata , hai metabolizzato come si deve stare in giro molto tempo , il messaggio base è passato , se avessi fallito non me lo sarei mai perdonato.
Poi è arrivato il km.39 , li hai tirato i remi in barca , la benzina è terminata ma non importa, quel fantomatico muro lo hai sbriciolato .
Quante volte ti avrò detto che i momenti di crisi vanno e vengono , bisogna stare concentrati e non bisogna abbassare lo sguardo , ebbene hai agito come da programma , ti sei conquistata il traguardo , infine hai potuto indossare al collo quella medaglia .
Mi hai infine videochiamato poco dopo discendo solamente : “ È per te “ e hai pianto .
Io ho alzato solo il pollice e quando ho chiuso il collegamento senza che mi vedessi ho tirato un gran sospiro di sollievo .
Ti sei allenata con criterio anche grazie al tuo personal trainer il quale è un vero coach , egli ha permesso ai tuoi muscoli dei essere tonica , grazie a lui hai preso cura ancora maggiore di te stessa .
 Cara Milena ti faccio tanti complimenti , questa medaglia rappresenta un passo avanti importante ti chiedo solo una cortesia : chiamami solo Ale .
A me è sufficiente saper che il metodo trasmesso ti abbia reso una finisher , sai da dove arriva e non aggiungo altro .
Pensa ai tuoi cari  che saranno fieri di te , codesto vale molto più del resto .
Ti apprezzo , pensa alla prossima con calma , i mezzi lì hai e non murerai . Mai. 
Con sincera amicizia , Ale 




venerdì 1 dicembre 2023

EREDE DI ADRIANO

 È vero che la Coppa Davis con il cambio di formula fa parte di un tennis formato televisivo , ma il futuro appartiene agli sponsor , loro decidono in merito quindi ci dobbiamo adeguare .
Indubbiamente manca il fattore ambientale unito al thrilling dei tre sets su cinque , rappresentava il tocco di imprevedibilità dovuto alla sede che ospitava l’incontro nelle 72 ore . 
In contemporanea va detto che i vari singolari non mancano di momenti al cardiopalma . 
Djokovic che perde contro Sinner dopo essersi fatto annullare 3 matchball è un concentrato di tennis di alto bordo . 
È l’italiano il vero protagonista dei giorni di Malaga , dona alla nazionale italiana il trofeo che mancava da 47 anni , cancella la sfortunata finale di Milano del 1998 quando Gaudenzi dovette alzare bandiera bianca contro lo svedese Norman a causa di un grave problema alla spalla destra . 
Finalmente assistiamo ad una rivincita attesa a lungo , non siamo più succubi di uno stellone sfigato , Sinner è altoatesino , seppure la sua residenza sia a Montecarlo per motivi fiscali . 
Il tennis italiano si erge davanti a tutti , vince la sua seconda Coppa Davis e non importa se qualcosa cambia , bisogna adattarsi ai tempi , serve gioia quando assistiamo alle vittorie non solo di Sinner . Anche Arnaldi promette bene , c’è Sonego con la sua concretezza , tornerà Berrettini . Questa generazione può tracciare una strada , sono gli eredi di Panatta , Barazzutti  , Bertolucci e Zugarelli .
Io scommetto su Sinner , smetterò di seguire il tennis se entro 5 anni non vincerà i 4 tornei dello Slam in un anno come Laver e Budge . 
Siamo in una nuova era e sarei felice che un italiano la sottolineasse degnamente . Non vedo all’orizzonte altri con le capacità di Jannik . 


lunedì 27 novembre 2023

LA MOLLA DI HEGEL

 Non parlavo , attendevo quel cartello e avevo intenzione di cambiare passo , nonostante la dissenteria ero di nuovo risalito , galleggiavo in maniera costruttiva , il ritmo era più che accettabile , nessuna crisi , nessun dolore mi stava colpendo . 
Realizzavo che il personale ormai datato sarebbe divenuto solo un feticcio . 
Prima di entrare in centro a Firenze lancio il bacio , è il segnale che da inizio all’ultimo cambio di passo , quello decisivo , definitivo , è la firma . 
“Quanto sei cresciuto in questo periodo “ è stato uno dei pensieri prima di varcare la linea del traguardo , negli ultimi metri ho messo referto  teorema cullato a lungo . Fino all’ultimo metro non mi è mai saltato in mente di camminare , mi sono presentato sulla finish line con i passi veloci imparati a memoria . 
Ma da lì in poi è scattata una nuova molla, ho realizzato che il cambiamento sia un dono prezioso e va gestito con cura . La consapevolezza che i margini ci sono rappresenta il punto focale , si punta in alto , all’assoluto . Da Firenze riparte il viaggio con un tempo dignitoso e senza il minimo dubbio circa il resto . Adesso vanno un po’ abbassati i giri poi vedremo. 
Il fuoco arde , non è una civetta che si muove solo con l’oscurità , va oltre , analizza e infine mette in pratica .Da 4 ore 18 minuti e spiccioli serve una ulteriore  accelerazione , l’ultima prima di godersi l’assoluto 
È una molla hegeliana . 

domenica 12 novembre 2023

LA REGOLARITÀ CHE PAGA

 “ È tanto , troppo tempo che aspetto questo attimo , stavolta cade e ci metterò la firma “ così ragionavo negli ultimi 3000 metri alla mezza maratona di Livorno .
La pioggia non ci ha mai abbandonato , ma il passaggio lungomare si è dimostrato decisivo , per pochi istanti sobbalzano immagini di gioventù passati in questa meravigliosa città per lavoro .
Livorno accoglie da sempre e un po’ mi sento a casa , quindi percepisco felicità .
Ponce , cacciucco , la torta , le zighe fanno parte di un linguaggio usato a lungo e vanno onorati nella maniera più corretta .
Con appena due sorsate di acqua si va verso il traguardo , niente gel o solidi , si procede leggeri seppure per alcuni chilometri una piccola flessione abbia fatto capolino .
Ma ho registrato perfettamente quei 3000 metri finali , in quello Stint c’è impresso l’ennesimo cambio di passo che unito alla regolarità della andatura fa la differenza è una forte sensazione di nausea se ripenso a quante volte lo abbia provato negli ultimi sei mesi , oggi fa parte della realtà più bella .
Mi affiancano due podisti nel frattempo , cercano il sorpasso , lo attengono ma non sanno dell’asso che ho in mano .
Lì riprendo , alzo il ritmo tre quattro volte , cedono all’ultimo strattone , arrivo scattando cambiando ancora passo . Fermo l’orologio e scarico tutta l’adrenalina .
1 ora 46 minuti 22 secondi sono un responso di felicità , 
Adesso bisogna fare l’ultimo balzo , sarà più complicato , mi attende quel laboratorio di 700 metri , li si cela una risposta importante . Magari potrei godere a dicembre di un piattino di patate fritte , le agogno , ho fatto un fioretto e dopo il 26 novembre lo scioglierò .

mercoledì 1 novembre 2023

4 CAMBI A REGGELLO

Il cartello che indica Firenze accende la vera luce nel mio cervello , è un amore sincero , passionale , dolce come il miele . 
Stavolta la scena si sposta a Reggello , un luogo speciale , immerso nel verde delle colline , è terra di olio , frantoi e campagna . 
Il clima mi esalta e sulla linea di partenza son carico , voglio onorare questo ritorno con una gara esaltante , ne ho sentito parlare tante volte della Corsa dell’Olio , non nego che mi sono studiato il tracciato , eseguiró il copione predisposto . 
Sin dai primi metri capisco che è giornata giusta , finalmente posso capitalizzare . 
Parto forte , ho un ritmo infernale , sia in discesa che in salita sono costante , in piano invece cambio passo . 
Poi arriva una salita lunga , dura quasi 2000 metri , ti toglie il fiato , decido di abbassare i giri per il finale . 
La strada inizia a spianare , gli ultimi 4000 metri sono la riprova di come quel lavoro svolto sui cambi di passo si erge in tutto il suo splendore . È un sublime dinamico , serve solo il marchio di fabbrica che fa capolino . 
Quello scatto a 3’13” toglie ogni velleità , prima di prendere la medaglia mi tolgo la bandana sbattendola lontano , è una gioia senza freni , racchiude ogni sacrificio , ci godo tanto .
Sono esimo , me ne frego con tutta la felicità possibile , adesso ho quanto mi agogno da tempo e non voglio più cederlo . Rido , spedisco quel bacio al cielo , stringo la mano ad alcuni concorrenti in segno di FairPlay ,  la medaglia è suggestiva , andrà a far compagnia alle altre e in contemporanea apparterrà alla mia terra . 
Solo un luogo come Reggello poteva essere il teatro di cotanta bellezza , uscendo verso Cascia infine spendo una preghiera . 
Il motivo è quello noto , cambiando vita il passo mette in risalto  altri connotati , quando vado forte sto troppo bene , talvolta mi pare di percepire proprio l’atarassia . 

domenica 29 ottobre 2023

SUBLIME A CONFRONTO

 “ Se vado troppo in avanti non percepiamo bene la velocità del passo “. 
“ No no vai , devi tenere il tuo passo “ .
“ Ma...”
“ Vai , fai come ti dico “
Avevo una piccola crisi strutturale dovuta ad un irrigidimento al collo , volevo stare da solo in silenzio , sapevo che presto o tardi sarebbe scomparsa , non potevo spingere come fino a quel momento .
Resta quella mezza girata sotto le due ore , i sali e i gel che non creano problemi intestinali , la favolosa barretta al miele , la velocità che prende la scena , l’assetto giusto .
Bisogna lavorare su alcuni errori , si antepone la sofferenza al compiacimento , come al solito , nel debriefing vengono a galla , a mente fredda l’analisi verte su quella crisi , si paga una prima parte di alto bordo . 
I segnali che si palesano hanno le sembianze degli ultimi 2 chilometri , la reazione è stata micidiale , si chiude con un finale a 5’24”, proprio come all’inizio.
Vien fuori nel suo sublime il lavoro estivo , si capitalizza anche nei momenti difficili , non tutto può essere perfetto , di fronte a questo uragano si staglia un piccolo uragano , anch’esso a livello estetico colpisce , spaventa e ne resti basito .
Ci unisci i numeri infine e i 30 km a distanza di meno di 28 giorni dall’ultima maratona dicono che la media finale è 5’45” , abbiamo fatto un balzo enorme Marco , adesso mancano pochi secondi da quel sogno , volevo stare da solo durante la crisi , me lo ha insegnato Cesare : “ A testa alta , concentrato , solo , guardati attorno “.
Si ho pensato a quella frase babbo Cesare , ti ho sentito vicino un istante come se fossimo alla NOSTRA 

domenica 22 ottobre 2023

LA QUINTA ONDULATA

 Cosa cambia tra 12 e 21 km ? 
C’e un abisso che spaventa , se ci aggiungi la solitudine , una serata piovosa e quella innata voglia di stupire allora il discorso diventa interessante .
Ci sono delle variabili che mettono in evidenza quanto accaduto : nel marsupio presenziano solo le chiavi di casa , un pacchetto di fazzoletti e il telefono , i gel restano nel mobiletto della cucina .
La logica va a farsi benedire , comandano le sensazioni , l’istinto , la tecnologia è lontana anni luce , è un ritorno prepotente all’era primitiva .
Il gusto di sorprendere è il protagonista di quasi 2 ore , infatti esiste anche un piccolo obiettivo : da agosto ad oggi questa è la quinta mezza maratona , va onorata stando sotto i 120 minuti .
Si sfoggia l’abito migliore , contano i cambi di ritmo e infine viene cancellato l’aspetto mentale : il rumore dei passi , delle auto e della pioggia fungono da protagonisti .
Possiamo considerarlo overtraining ? Non ci sono dubbi e me ne assumo ogni responsabilità .
“ Sto sotto “ mi ripeto nell’ultimo chilometro e tiro un sospiro di sollievo .
1h 59’ 04” in una mezza improvvisata e ondulata fa pari a con quanto accaduto 4 giorni prima , le coste ora le tocco bene .
Questo si chiama privilegio e merita un sorriso .



martedì 17 ottobre 2023

UN CAMBIO DOPO L’ALTRO



Questa va raccontata perché si vede una fetta di lavoro : ieri alla 21 km della Ecomaratona del Chianti un concorrente mi aveva superato nella salita dentro il bosco , dopo un po’ lo riprendo , ci sfidiamo a scatti . Nessuno dei due molla , all’ultimo ristoro mi supera sulla salitella prima della discesa che porta all’asfalto . Prova ad andare ma non va , il caldo lo pianta , lo richiappo dopo l’attraversamento sulla statale vicina a Castelnuovo , è un duello tra esimi . 

Cerca di avvicinarsi negli ultimi 2000 metri , stiamo per arrivare , si avvicina di nuovo e allora non ci vedo più , lo sento con il fiato sul collo , spendo le ultime energie , do uno strappo micidiale , non sento piu i suoi passi , con la coda dell’occhio noto che ha ceduto . Quanto valgono i cambi di passo provati tante volte in allenamento . È una storia di esimi ma è oro colato .
Ormai sta uscendo un nuovo lato , quella voglia di emergere spezza la routine . 
La concretezza fa la sua parte , straccia il passato , ho buone sensazioni seppure ci sia ancora molto da smussare . 

Ps : nel post gara ho ricostruito con i grafici del Garmin quegli ultimi metri , ero passato da 5’03” a 4’03” . 

martedì 10 ottobre 2023

PER TRE SECONDI IL PARADISO DELLA VELOCITA'

 Sono libero , guardo il mondo con occhi differenti , adesso posso finalmente togliere dalle spalle una qualcosa che era divenuto ingombrante . Questa estate è stata di insegnamento , in contemporanea la velocità ha fatto capolino con frequenza sempre più evidente .
L'ultimo miglio è racchiuso nelle ripetute , il 3x3000metri con recuperi di 500 metri rappresenta il test più  probane , non mi tiro indietro , la consapevolezza dei mezzi alimenta un motore che ruggisce .
Faccio poco riscaldamento poi inizia la danza , salgono velocemente le pulsazioni , a tratti sembra che sussista l'idea delle vertigini.
Attivo la respirazione imparata , è la chiave di volta unita al sorriso , giro forte a metà lavoro , bisogna stare sotto una certa soglia e sarà negative split .
L'ultima serie è micidiale , reggo l'urto , mi presento ai 10000 metri in 48'53'', poi vedo gli 11 sotto i 54', è il momento della verità , mancano 1000 metri , do lo strappo , cambio di nuovo il passo , spendo le risorse restanti stringendo i denti , è un momento che difficilmente dimenticherò , riassaporo gli istanti poi il cronometro suona : 12000 metri in 59'57'' e quei miseri 3 secondi hanno l'odore del paradiso .
Ma quanto lavoro è venuto fuori oggi ? 
Non sono un fashion runner , vesto abiti vecchi , consunti , niente colori sgargianti o stranezze podistiche , ho impresso nel dna il simbolo della fatica .
Stavolta lo posso brandire questo vessillo , i conservativi non saranno mai ideali se non ci aggiungi la qualità del lavoro , saggezza ed equilibrio vanno corroborati con dinamismo , brillantezza .
In caso contrario c'è il rischio di addormentare i muscoli , ormai ho questa certezza , non me lo tolgo dalla testa , nel debriefing colgo due errori : il riscaldamento e la parte finale vanno migliorate , debbono avere una durata diversa , più intensa .
Il tempo gioca a favore , si ritorna nel laboratorio , a Castelnuovo ci proverò in gara seppure mi renda conto della complessità , vanno bene anche 2 ore e 10 in una mezza collinare .
Non voglio mai più vedere quei numeri che mi davano un dolore ai piedi per buona parte della giornata.
Quell'uomo è morto in un giorno preciso , da allora si è palesato un altro essere , molto deciso , affamato non di cucina , ma di vita e ha una velocità importante .Finalmente .

martedì 3 ottobre 2023

SENZA LUNGHI E 43 VOLTE FINISHER

“Nessuna parola , nessun gesto strano , ho solo bisogno di aria e se perdo il senso della respirazione saranno dolori con questo caldo anomalo , ormai dopo la 103 della Valdorcia fallita 2 anni fa ho ghermito l’esperienza , voglio capitalizzare questa giornata , adesso farò così , mi muoverò secondo il canovaccio predisposto “.
Ho ragionato così per quasi sei ore a Montepulciano , gli atteggiamenti non lascivano trasparire alcunché , ma in cima alla salita finale , non ho più resistito .
Una donna in carrozzina che a malapena Muove le braccia in segno di saluto colpisce la mia attenzione , vado da lei , la abbraccio , le do un bacino tenero sulle guance e poi le dono una carezza .
Lei fatica a parlare e con grande sforzo dice : “ Grazie “ e sorride .
Poi c’e quell’attimo di vera gloria , varco correndo e dopo lancio il bacio al cielo , Marco mi attende con la medaglia , suggella la giornata con un gesto di amicizia onesto .
“ Ti aspettavo , sei stato bravo “ poi mi abbraccia , da lì in poi è un turbine di emozioni lo speaker vuole intervistarmi , io gli sussurro una frase che lui fatica a riportare poi lascia a Fulvio la parola prima di pronunciare quanto gli avevo detto.
“ Con Ale abbiamo un rapporto di vera amicizia , la nostra passione per la 100 km del Passatore è pari alla sua , poi ci ha raccontato dei 31 arrivi di Cesare e il legame si è ulteriormente saldato , da oggi può sentirsi a casa anche qui seppure lo fosse già da tempo , lo ringraziamo per la fiducia , ha speso parole importanti verso l’organizzazione della manifestazione e questo ha un grande valore “
A quel punto lo speaker da voce al mio pensiero : “ Ha lanciato quel bacio al cielo per suo padre e non vuole aggiungere altro , applauditelo per favore “.
I presenti capiscono ed eseguono , mi chiudo nei silenzi , abbraccio gli amici e mi dirigo con la medaglia verso il guardaroba .
Penso alla prossima , ritiro la borsa poi faccio gli allunghi nel parcheggio e mi lavo .
È l’unico modo che conosco per ottenere riscatto , con il lavoro duro si otterranno sempre i risultati .
Grazie Montepulciano per questa numero 43 . Tornerò presto , fidatevi , un abbraccio . 

lunedì 11 settembre 2023

QUELL’ORA DI VELOCITÀ

 Ormai é palese , il passo ha una connotazione diversa sotto ogni punto di vista , può calare a un certo punto , ma resta come viene costruito .
I secondi scippati hanno i connotati di una giornata limpidi con un leggero vento di scirocco .
L’unico connotato di imperfezione se proprio volessimo essere precisi è il luogo ma si vede che il destino ha scelto diversamente .
5 giri da 2 km o poco più  sotto i 50 minuti hanno un sapore unico e visti in prospettiva maratona possono essere un biglietto da visita dignitoso.
Il pensiero vola all’inizio dell’anno quando facevo appena il moribondo , stare sotto di pochissimi secondi era un successo , poi ho progredito e non me ne pento , percepisco pace interiore , nel momento più opportuno sono stati sfruttati i segnali , ora è diverso , ho più margine e mi piace questa proprietà .
Quante sciocchezze vengono fuori per così poco , poi sorrido con i lembi della bocca che giungono fino alle orecchie .
È tutto legato ai sacrifici, alle rinunce , al sudore , a quei piedi non più gonfi ma fieri .
Ho la MIA VELOCITÀ costruita con un criterio preciso e non riesco ad andare sotto un certo ritmo , corro per me stesso , ne sono felice perché ho pace .
Ogni ora è buona per allenarsi ma vanno usati al massimo 55 minuti , il resto serve per rifocillarsi e non inseguendo libellule su un prato . 

lunedì 4 settembre 2023

PER STUPIRSI

Mentre giungevo sul luogo della gara mi ripetevo pedissequamente quanto avrei svolto , avevo una idea precisa , dividendo il tracciato due trance ero convinto di sarebbe stato un altro banco di prova superato .
Prima dello start decido di togliere la bandana , il marsupio e indosso solo il cappellino , neppure lo smartphone mi porto dietro , voglio il minor peso possibile , quel desiderio di libertà si amplia con orizzonti legati alle origini , infatti quando iniziai non portavo oggetti del genere.
Il rituale è sempre identico , stavolta ci si aggiunge un comando , non parto fortissimo , ad ogni chilometro alzo l’intensità , verso la metà arriva una salita lunga e tosta , non la temo .
Salgo con un passo breve , di punte , costante , senza strappi , non cammino , il lavoro sulla forza esce prepotentemente , inizia la discesa e allora mi accendo come un razzo lunare .
Quanto amo questa nuova dimensione , è il mio spazio ideale , non patisco come in passato , in piano sono una furia , si vedono i frutti del lavoro svolto , li raccolgo con amore e gratitudine .
Il tratto finale si staglia in una progressione di ottima fattura , arrivo lanciando il bacio al cielo e apro le braccia , è un segno di come sto imparando il volo .
Non sono particolarmente stanco , ho la faccia felice e mostro i segni di un lavoro in cui credo fermamente.
Eseguo gli allunghi soliti , penso al prossimo passo , infine controllo i dati dove si staglia con gran piacere la frequenza cardiaca , con il sole a picco ho sviluppato una capacità di sopportazione alta e questo permette la gestione in maniera più accurata . 
Infine sono sceso ancora di peso , le tessere nel mosaico voglio porle correttamente , non si tralascia un particolare , ci aggiungo imagery ed è un attimo di bellezza sbalorditivo. Così significa stupirsi .

giovedì 17 agosto 2023

IL SOSTRATO DA AMPLIARE

 È l’alba di un nuovo giorno , i dubbi si diradano e si torna laddove i meriti possiedono un valore importante , poi inizia la fase successiva legata ad un nuovo obiettivo . 
Se ci penso mi tremano i polsi , eppure di tempo ne è passato da quando restai sotto le 2 ore in una mezza maratona , la prospettiva diviene ancora “più inquietante “ in ottica maratona . 
La risposta è il lavoro unito alla cura di tutti i particolari anche quelli più insignificanti . 
Bisogna calare ancora di peso , serve continuità nel lungo , un occhio alla alimentazione va dato ogni giorno , inoltre non bisogna avere fretta se mi sento imballato dopo gli scatti in salita . 
La base da cui si riparte sono i primi 15 km della mezza dove ho imposto un ritmo infernale . 
Quel sostrato deve essere ulteriormente ampliato , li poggerà almeno il 70% del teorema . 
Vai fuori , scendi in strada e stupisci te stesso , adesso sei di nuovo in possesso di quei mezzi a lungo tenuti in serbo , usali ogni giorno così come ha fatto in quasi 118 minuti . 
Hanno un valore importante rispetto a quello che sai . 
Non puoi più andare lento o perlomeno troppo sotto ritmo . Pensa anche a quei primi 10 km chiusi con due parti identiche . 
Non lo avresti mai pensato 8 mesi fa ? 
Sii onesto : volevi ma qualcosa ti fermava , ora sei diverso , alimenti inagery con la voglia di stupire . 
Vieni dal lavoro duro e senza una tregua, ammettilo che vuoi andare sotto le 4 ore in maratona e presentarti a Faenza ancora più degno di prima . 

lunedì 7 agosto 2023

LA PELLICOLA SUL PALATO

 Mi devo inventare qualcosa di nuovo perché ci tengo a dimostrare questo teorema perciò sono nervoso già dal primo giorno di vacanza , seppure in serata ci sarà molto da fare al ristorante .
Girello per la cucina al risveglio come una anima in pena , mi seggo bevo il the , mangio le solite cose per colazione , ascolto il tg del mattino ma non mi frulla alcunché in testa .
“Oggi non si corre , mi riposo” penso , esco , vado al supermercato , metto il carburante , rientro , mancano pochi minuti a mezzogiorno e si accende il led giusto .
Vedo la saliera accanto alla solita bottiglia dell’acqua , ci immergo un mignolo e alcuni granelli lì metto in bocca , il motore è carico all’istante , si va fuori ad allenarsi , non ci sono scusanti .
Mi cambio trepidante , bevo un sorso d’acqua e accendo il gps .
Non è allenamento ma una corrida , per la prima mezz’ora sono una furia poi calo , me ne rendo conto .
Ormai è abitudine andare forte , il vecchio abito mi infastidisce , questo nuovo accorgimento sortisce effetti piacevoli , crea una pellicola al palato e mi pare di trattenere la saliva .
Finisce il tempo a disposizione , faccio gli allunghi e poi mi dirigo in doccia .
Ho la certezza che La Lima abbia cambiato ulteriormente i connotati avuti fino a poco più di un mese fa .
Con questa novità mi accingo a fare altri esperimenti , non avrei mai creduto di giungere a questo punto .
Sorrido continuamente , adesso sono proprio consapevole , devo riuscirci , sto costruendo pezzo per pezzo il mosaico , niente mare o piscina , si lavora forte , alle vacanze ci penserò quando ne avrò voglia , non scadono , a 30 gradi si può correre , lo devi anche all’esperienza .

mercoledì 2 agosto 2023

NASCE TRA I PAESINI

 C’è un luogo che rappresenta per ciascuno di noi lo spartiacque della propria vita , da lì si ramifica qualcosa di nuovo , inaspettato  . 
Podisticamente ritengo che un piccolo paesino nella Val di Chiana possegga quelle caratteristiche . 
A Foiano ho riscoperto la serenità nel momento più duro ancora una volta. 
Mi hanno trattato come un figlio , quella “ ciaccia fritta “ è stata salvifica unita alle prontezza dei volontari che si sono subito attivati per capire se mi dovessero essere prestate le cure del caso . Scrollando la testa mangiando e bevendo qualcosa ho ripreso a pulsare come prima e anche meglio . 
Mi sentivo un “ pulcino bagnato “ , ero giunto ultimo e senza forza al traguardo ma è da quel preciso episodio che si snoda un altro tratto di vita . 
Mi sono irrobustito così tanto che non riesco più ad andare lento , un picco di forma così va analizzato in ogni singolo particolare poiché dovrà ripresentarsi prima o poi . 
A livello emotivo il controllo c’è altrimenti non ne parlerei in maniera lucida , non capisco sino in fondo cosa possegga Foiano . 
Focalizzo il concetto con una spiegazione letterale : per giungere a Faenza si passa da alcuni  paesini chiamati Sant’ Adrisno , San Cassiano Fognsno ed Errano , li ti giochi le carte più importanti affinché venga portata in fondo la 100 km del Passatore. 
Ma c’è di più : gli allenamenti li svolgo principalmente in un anello di 700 metri a Gracciano . 
Il cerchio si chiude : è tutto collegato a quel viaggio , podisticamente   vivo in funzione di quelle 20 ore a disposizione . 
La corazza viene costruita su paesini simili . 
In pochi capiranno ma lo trovo corretto : noi ultra parliamo una lingua differente . 

giovedì 27 luglio 2023

COME UNA GRAPPA BARRICATA

“Leo per favore stasera mi prepari un po’ più di pasta , domani vorrei fare un esperimento al mattino e non posso saltarlo “.
Scuote la testa il cuoco del ristorante , ha compreso seppure sia immerso nella stanchezza di una lunga serata , mi lascia sul tavolo del magazzino una ciotola piena di mezze maniche senza condimento come gli ho chiesto alcune ore prima, la trangugio poi torno a casa per riposare .
Mi alzo presto come al solito mi cambio infine esco , la tattica è quella di stare sotto i 5’ al km per almeno 7 giri , solo così potrò abbattere quel muro e da lì in avanti cambierà ogni prospettiva .
A metà percorso ho già un vantaggio sulla tabella di marcia , inizia la fase più dura e di progressione , adesso serve spinta , si va forte , le gambe girano , l’assetto rasenta o quasi la perfezione , la motivazione non si attenua, scompaiono tutti i timori .
Nel mio range di pulsazioni so che sta per cadere , negli ultimi 2000 metri bisogna reggere l’urto , poi arriva il giro finale , parto ancora più sparato e abbatto il muro graffiando .
48’38” è il tempo sui 10000 , il totale  è 49’20” .
Mi verrebbe voglia di urlare la rabbia repressa a lungo , invece spedisco semplicemente un bacio al cielo , chissà come se la ride vedendo tutto ciò .
I numeri sono limpidi e descrivono quell’attimo , ancora una volta di giovedì è avvenuto , sempre al mattino .
Mi sento un po’ come una grappa che nasce dagli scarti dell’uva , in fondo lo trovo un accostamento simpatico , serve un lungo lavoro per produrla e poi servirla in un tulipano, meglio se barricata , anche il legno è importante .

domenica 23 luglio 2023

CON 6 MARCE IN PIÙ

 “Non ne ho più , arrivo a 10 km di corsa continua in salita , poi cammino , posso accontentarmi “ questo pensavo su quei tornanti del Monte Amiata alla Salitredici, invece all’utimo ristoro cambio di nuovo idea e passo , vado via agile su quei tratti apparentemente pianeggianti , faccio un leggero scatto quando posso poi torno sulle punte .
Ne recupero alcuni e a 600 metri dalla fine metto nel mirino una coppia che lentamente sto avvicinando , uno di esssi si stacca. ,lo supero di slancio , si  vede che sfiancato , l’altro rallenta un po’ sta accusando e si rilassa per l’arrivo.
Decido a quel punto di tirare fuori dalla faretra l’ultima freccia ed è quella che amo di più , la mia preferita , tra lo stupore scatto furiosamente , le pulsazioni salgono come se fossi nelle prime fasi , quell’uomo si accorge tardi del mio piano , lo tengo dietro per un misero secondo .
Sono storie di esimi ,  non ci sono dubbi ma in virtù di quanto mi sbatto la considero una vittoria , porgo  la mano a quell’uomo  in segno di rispetto e da lì in avanti stringo forte i pugni .
Realizzo quanto accaduto , per la prima volta ho dato continuità ad una corsa in salita , questo è veramente un balzo importante alla luce degli allenamenti condotti .
In serata riavvolgo il nastro , rivivo quegli attimi , metto a fuoco dove si possa ancora migliorare , analizzo con cura gli sbagli ma questo fa parte del vissuto .
Il gioco del mosaico ormai è divenuto imprescindibile  , se vuoi salire un minimo bisogna ripartire da questo , la qualità sta prendendo forma .
Ho graffiato , infine mi sono sciolto , prima dell’ultimo scatto  ho lanciato quel  bacio al cielo e i motivi sono noti : volevo farti divertire per poi dirti ancora una volta grazie .
L’ho fatto di nuovo e se ci saranno i presupposti lo ripeterò , è il mio marchio di fabbrica .
Ha ragione una persona che apprezzo molto : ora hai ben 6 marce in più . 

giovedì 20 luglio 2023

NEL SUO ULTIMO MIGLIO DI VERITÀ

 Se mi sono fortemente avvicinato al giornalismo di inchiesta lo debbo esclusivamente ad Andrea Purgatori e alla sua ricerca infinita della verità .
Nel panorama italiano in pochi possono vantare un curriculum come il suo , ha affrontato temi scottanti scrivendo articoli , libri , sceneggiature , conducendo trasmissioni televisive , parlando sempre con costrutto e dando lezioni di come si conduce una inchiesta senza scadere nella retorica .
La vicenda di Ustica lo ha visto protagonista sin da quel maledetto 27 giugno 1980, Andrea è andato vicino a conoscere una verità inconfessabile che poi grazie a vari processi ha conosciuto un minimo di visibilità .
Marco Risi gli ha donato un cameo ne “Il muro di Gomma “ dove lo straordinario Corso Salani ricalca proprio la figura giornalistica di Andrea e ci mostra il loro oscuro di un paese senza scrupoli .
Purgatori se ne va nel giorno del 31º anniversario della strage di via d’Amelio , questo lo leggo come un segno del destino visto l’apprezzamento del giornalista verso la figura del giudice Borsellino .
Entrambi non si sono mai fermati di fronte alle difficoltà , volevano un paese migliore , agivano in nome della giustizia e della verità morale .
Non esisteranno più quel tipo di inchieste , in pochi come loro vanno in “ direzione ostinata e contraria “ ma è la consuetudine di chi vuole conservare lo stato delle cose .
Prima o poi l’Italia verrà svenduta se non lo è già , aveva ragione un noto politico quando fece una affermazione del genere .
Invece del caldo la gente farebbe bene ad aprire gli occhi , guardando il finale de “ Il muro di gomma “ ti poni quella domanda , ma in realtà è meglio una serata su Netflix con serie talvolta improbabili e ripetitive , sei contenta così cara Italietta ? 

martedì 18 luglio 2023

IMMERSO NEI MARGINI

 57 miseri secondi saranno il prossimo obiettivo per sbriciolare di nuovo quel muro e da lì in poi c’è il vero ritorno , agognato , voluto , cercato ottenuto . 
Serve altro lavoro , la risposta più corretta si staglia in 6 umili lettere che grondano sudore . 
Lo griderò con ogni forza residua il valore posseduto da un traguardo del genere , ho già in mente un piano , lo attuerò , voglio vivere quel brivido ancora perché rappresenta il trampolino di lancio verso il viaggio più lungo . 
Ormai ho la mente libera , serena , dormo , mangio regolare , sotto pressione so come si agisce e non mi spaventa . 
La falsariga di alcuni anni orsono la ripercorro piacevolmente , servirá in 42195 metri . Voglio arrivare in solitudine , caccerò fuori la rabbia a lungo covata , prenderò la medaglia , attenderò poi me ne andrò indossando le ciabatte .
Questo questo sarà il vero brivido , togliermi le scarpe , dare un segnale preciso per vivere sobriamente e senza tanti fronzoli . Proprio come Orazio descrive la sua vita nelle satire , immerso in quei margini . 

venerdì 14 luglio 2023

COME UNO SPARTANO ALLE TERMPOPILI

 I primi timidi segnali sono giunti a fine aprile durante l’ultimo lunghissimo di 50 km autogestito , al traguardo maratona con dislivello ci ero giunto con ben 15 minuti in meno rispetto alla ultima corsa a Carrara , poi c’è stata la garetta di Monteroni dove gli ultimi 3 km sono stati incoraggianti grazie a un ritmo più alto , a Pontepetri durante la Pistoia Abetone ho dovuto invece frenare l’entusiasmo onde evitare danni , infatti scendendo dalle Piastre avevo vergato un passo sorprendente , se avessi continuato a graffiare avrei intaccato troppo il serbatoio per salire fino alla vetta e alla Lima avrei pagato il fio .
Serviva un ulteriore prova affinché quel teorema potesse essere dimostrato a pieno , serviva il giorno perfetto ed è arrivato , il 13 luglio sono definitivamente tornato in me come podista , lo debbo solamente alla perseveranza nel lavoro , mi mancava troppo la qualità , volevo abbandonare quel lassismo conservativo , non serviva più .
Per un nuovo obiettivo si deve cambiare pelle , le gambe hanno bisogno di girare , le pulsazioni debbono salire , quegli attimi in cui sono andato vicino ai 50 minuti nei 10 km in allenamento sono indescrivibili , è un ritorno prepotente alle origini .
Quando il gps giunge alla cifra prevista allora sorrido , scrollo le spalle , alzo lo sguardo al cielo per lanciare un bacio , è la prova inattaccabile , un altro pezzo di quel muro cade .
Sono quasi in peso forma , viaggio più forte di prima , la motivazione è alta , voglio che si palesi sul display quella cifra ma in un lungo viaggio tipo la maratona .
Ho ripreso un discorso interrotto 6 anni fa , quando credevo di aver trovato i giusti presupposti invece è toccato ripartire da zero , debbo dire che ha il suo fascino questa nuova parte di vita , non ho bisogno di oggetti di grande valore , ormai mi sento come uno spartano alle Termopili , sono addestrato a patire e desideroso di emergere nel nome del padre . 


lunedì 3 luglio 2023

IL CATINO INFUOCATO DELLA VIGILIA

 Il flu game di Michael è stato lo spartiacque della mia motivazione , eppure anni fa non avrei nemmeno lontanamente pensato di andare così oltre le possibilità fisiche e mentali .; invece ho fatto quel balzo , enorme , sono andato ancora più avanti sfidando un limite . 
Se ripenso a come ci sono giunto ho i polsi che tremano , quando sei nel flusso sai perfettamente come muoverti , possiedi una tale consapevolezza e concentrazione che metti in disparte le eventuali conseguenze . 
Sai perfettamente che non avrai il giorno dopo il 100% delle energie , gareggerai con un serbatoio ridotto , scoprirai un altro livello e sarai degno di come ti muoversi . 
Faceva caldo a Riotorto , la temperatura superava i 30 gradi , mi scorgono i compagni di squadra , resta basito il responsabile , non ci crede , eppure sa che da lì a breve andrò a Pistoia per 50 km di salite . 
Scuote la testa Pietro , capisco che sta pensando : “ Dove le troverà queste energie lo sa solo lui “.
Hai ragione amico mio e ora posso parlarne : queste riserve vengono dal profondo , sono una specie di serbatoio di riserva usato solo per momenti speciali . 
Stavolta parto pure senza orologio , per la prima volta vado in gara a sensazione , seguo solo i segnali che mi spediti dal cuore e dal corpo . 
Parto guardingo , poi salgo con prepotenza degna di chi si è veramente allenato con metodo . 
Al primo giro viro bene poi decido di mettermi un po’ in pace , non sento il caldo , respiro lievemente senza forzare , infine do pure una mano a due concorrenti a giungere in fondo e spiego loro cosa farò il giorno successivo . 
Restano con me , quel passo leggero , felpato è un marchio indelebile , li porto al traguardo dopo 10 km in totale . La gara termina , loro mi ringraziano e io debbo andare a riposare , 50 km alla Pistoia Abetone saranno una scudisciata se non dormo . 
Ho sfoggiato il vestito buono per 60 km totali in meno di 24 ore , ho rispettato quanto mi ero imposto , hanno giocato un ruolo importante i tempi di recupero di quesì mesi e adesso raccolgo i frutti di 10 km giornalieri perché senza una preparazione precisa non si va da nessuna parte . 
Quando mi sono congedato da Pietro l’ho visto emozionato , felice , incredulo , con gli occhi mi ha detto un GRAZIE che vale un arrivo importante . 
Saranno state visionate le classifiche e le foto di quelle 24 ore micidiali tra Riotorto e Le Piramidi , ho dato un segnale specifico , forte , è la dimostrazione di come l’esperienza venga azzerata in ogni gara , serve altro rispetto all’essere conservativi , se hai una motivazione alta spendi allora bisogna affidarsi solo al destino , sono arrivato integro e sto perfettamente a distanza di giorni . Ha giovato quella preparazione micidiale e ricca di piccoli accorgimenti , la sorte mi ha accarezzato , son contento e sorrido . 
Grazie Marco , grazie Pietro , ho ripagato la fiducia data . 

mercoledì 28 giugno 2023

IL SALE DELLA LIMA

 E adesso che farai ? 
Non ci sono dubbi , hai alzato quella asticella su un tratto di 50 km come la Pistoia/Abetone , esiste un altra marcia e poi ne aggiungerai altre in relazione al lavoro svolto , sei sceso di 48 minuti rispetto allo scorso anno sullo stesso tracciato .
Inoltre hai spedito a quel mittente un messaggio di come la qualità sia fondamentale nel lavoro quotidiano, cosa vuoi di più ?
C’è un corollario al tuo teorema che prevede un nuovo balzo e sarebbe scioccante , puoi dimostrarlo ma servono altre variazioni al tema principale .
Alle Piramidi ci hai pensato seppure per pochissimi istanti , puoi dire la verità senza nasconderti e quegli allenamenti micidiali , ma dillo sottovoce , anteponi la sofferenza al compiacimento così come hai fatto in quelle 7 ore e 58 minuti per la tua lunga distanza numero 42 .
Se non hai fatto errori è merito della concentrazione , un pizzico di buona sorte ha giocato un ruolo importante e lo dovrà svolgere anche in meno di 4 ore con un margine di almeno 7 minuti .
Riparti ancora una volta , cambia il canovaccio , pensa positivo , sorridi , dimentica il resto , gli brandirai davanti quel passo degno di chi non ha bisogno di abitudini o luoghi comuni .
Tu vai , lo sai ormai , il ritorno alle origini è stata la manna che è scesa dal cielo come quel granello di sale dopo la Lima .
Sei un altro uomo , ancora più determinato e ti ha giovato la tua seconda Pistoia / Abetone .

domenica 11 giugno 2023

CAMBIO PASSO E VITA

 Ho una sola possibilità per capire il limite estremo di questi duri allenamenti a cui mi sono sottoposto , non gareggio poiché il tempo a disposizione è poco , bisogna spostare l’asticella in alto diversamente , mi do una oretta a completa disposizione , traccio un percorso ondulato e schizzo in strada .
Sin dai primi passi percepisco buone sensazioni , il ritmo si mantiene accettabile , le pulsazioni invece mi sorprendono .
Queste ultime sono sempre state un cruccio , mi rendo conto che ci sia altro margine ed esse non salgono come vorrei , abbandono la circospezione , anche in salita la gamba reagisce perfettamente , ormai non ci sono più dubbi : ho cambiato passo .
È stato costruito appositamente come un abito su misura , un pezzo unico e non replicabile .
Non esistono le abitudini , vengono spazzate via , inoltre il “coniglio bagnato “ della gara a Foiano è solo un pallido ricordo .
Al suo posto c’e un uomo nuovo , carico come una pila , determinato , affamato con il fosforo al posto dell’istinto , a Carrara gli avvertimenti c’erano stati oggi invece brillano come diamanti .
In conclusione dell’allenamento non esiste percezione della fatica , potrei andare avanti altre ore e senza batter ciglio .
“ Sei arrivato sereno , ne avresti ancora è vero ?” mi dissero a Carrara 
“ certo che sì , quel fuoco arde , ha un base solida , è stata costruita con tanto amore e tanto lavoro , mi porterà lontano . Io non mi accontento , non vivo di rendita ma di realtà , si vede ?
Così risponderei poi aggiungerei : ho cambiato passo , ritmo e vita .
Sono felice e sorrido . 

venerdì 2 giugno 2023

IL FUOCO CHE RINASCE

 É un dolore atroce quello che per alcuni giorni mi ha attanagliato , una cosa del genere ti segna , in contemporanea rifletti sugli errori fatti e infine realizzi , bisogna svegliarsi al mattino successivo e gettarsi a corpo morto sul lavoro .
Quasi quasi vorresti chiamare , invece capisci che non ci sono speranze , si chiude un lungo periodo bello ma anche ricco di sfaccettature poco chiare sulle quali è meglio stendere un velo di silenzio .
Resteranno i dubbi sugli ultimi mesi , l’archiviazione è l’unica strada percorribile , si spala tra le macerie per liberarsi , in poco più di un mese si alimenta il desiderio di rinascita .
Alcuni amici dicono che sia un uomo pieno di risorse , ne sono lusingato ma debbo essere motivato fortemente ,perciò il primo segnale arriva da 50 km notturni , poi mi metto in caccia di lavoro che puntualmente trovo e infine faccio segnare sul display un tempo che mi fa stropicciare gli occhi dalla felicità .
Sembra che l’orologio biologico si sia improvvisamente spostato indietro di sei anni , ho la velocità che tanto agognavo e quando premo il pulsante dello stop sul gps inizia la torcida .
È uscito il sole dopo alcune ore di pioggia , guardo il cielo , programmo la Pistoia -Abetone , la 100 km del Passatore è saltata giustamente dopo l’alluvione in Romagna , voglio arrivare alle Piramidi per una dedica ai faentini , alla gente che con il loro calore mi ha reso migliore .
Avrò con me il vessillo di quel viaggio e unito a 6 kg in meno rispetto a prima sono un segnale .
Torno a vivere a 300 km orari , non ci sono dubbi che amo volteggiare senza rete ma stavolta è differente ,ho ancora più volontà del solito , si chiama fame , l’alimento correndo , lavorando e sorridendo , tornerà il sole e chiosando una scritta che campeggiava al Filadelfia : EX IGNE FAX ARDET NOVA .
È proprio vero : non possiedo comfort zone , questa duttilità è il mio marchio di fabbrica e come al solito l’ho scoperta per puro caso anche annoiandomi dopo giorni difficili .

mercoledì 22 febbraio 2023

MARMO APUANO

 Parte la decina più dura adesso , si sale a -9 dalle 50 complessive grazie alla splendida prestazione di Carrara . 
È una gioia che a parole definisco male , sto bene , i dolori percepiti si assestano solo sui piedi ,adesso serve la calma . I facili entusiasmi vanno incanalati tra gli argini . Intanto mi godo la medaglia di marmo , sorrido e focalizzo quanto detto all’arrivo . 
Con due ulteriori lunghi in autonomia chiuderemo il cerchio per Faenza . Finalmente ho consapevolezza , mi serviva terribilmente e sono contento . Si lavora con qualità , un tocco di fantasia , infine ci aggiungo il tempo a disposizione . In 8 ore metterò a referto 50 kM , poi si vedrà .