giovedì 27 febbraio 2020

LA 600 DEL MORELLINO

Sei il primo ultra di tutta la provincia di Firenze a giungere in quella terra sconosciuta , al secondo tentativo il muro lo hai sgretolato con la forza di volontà .
Quel ginocchio ti dava più dolori che gioie , il fisico chiedeva la tregua desiderata ma non lo ascoltavi, nel 2019 avevi concluso ben 65 gare , ogni sera ci sentivamo quando ti trovavi in Calabria , facevamo uno strano conto alla rovescia per esorcizzare quanto ti attendesse il mattino successivo .
Poi c’è stato Borgo San Lorenzo , Firenze , Pisa e Cecina ossia le gare che abbiamo corso assieme .
Bramavi per quella coccarda , poi è arrivato un bruttissimo segnale piu di un mese fa , a Grosseto il traguardo lo avevi conquistato con troppa sofferenza , eri giunto a 599 e a -1 dal sogno proibito .
Cercavo di tranquillizzarti , poi a Fusignano dopo 12 chilometri avevi mollato in preda al dolore .
Ero a Follonica quando sei riuscito a esorcizzare quel fantasma , avevi la faccia solcata dalle lacrime ,  non realizzavi quanto era accaduto , il muro era caduto in maniera fragorosa .
Da quel momento sono iniziati i festeggiamenti virtuali e materiali , il web si è svegliato il 10 febbraio con una notizia clamorosa proveniente da Fano : Massimiliano Morelli tocca quota 600 tra maratone e ultra in carriera .
Ci dovevamo vedere a quel punto , abbiamo atteso domenica 23 febbraio quando alla partenza della 50 km da San Gimignano a Siena ci siamo abbracciati in piazza duomo .
Eri in veste di ospite e non potevi correre , ma ci hai seguiti in tutto il percorso fermandoti in auto presso ogni ristoro .
A Monteriggioni hai preso la scena snocciolando la cifra infine è giunto il momento del trionfo in piazza del Campo a Siena .
Hai indossato la canotta delle 600 , ci siamo presi tutti per mano e abbiamo varcato la linea del traguardo , da lì in poi rimaneva da stappare quella bottiglia e poi dovevamo festeggiare .
Del rutilante mondo delle ultra in tanti sono venuti a omaggiarti prima della partenza ma dopo sei rimasto con noi amici che negli ultimi mesi ti incoraggiavamo a non mollare .
Complimenti Max , nel 2020 festeggerai ancora , ti attende sopratutto la Pistoia Abetone per la ventesima volta, è la gara di casa come dici sempre peró ovunque andrai sarai a tuo agio , in Italia sei conosciuto ovunque per il tuo entusiasmo e la tua allegria .
Sei uno splendido esempio per questo sport .
Fammi un favore se puoi : centellina le gare , ci tengo alla tua salute . Un abbraccio .

ARRIVA SEMPRE ANCHE PER ME ALESSANDRINO

Caro Lollo ,
Non so se leggerai queste parole ma prima della salita che porta al ristoro ti ho affiancato ancora una volta e quello che ci siamo detti con grande spontaneità è la riconoscenza che nutro nei tuoi confronti.
In quell’abbraccio tra i singhiozzi abbiamo capito come la sensibilità sia opportuna quando c’è necessità .
Giravo lo sguardo , in lontananza ti scorgevo immerso nei silenzi , ero la tua ombra , non volevo che ti ritirassi , quando abbiamo superato l’antiporto ho  capito che il mio compito si era concluso .
Saresti giunto al traguardo senza una esitazione , prima dei festeggiamenti per Max che era sceso direttamente a Siena ( è il primo ultramaratoneta della provincia di Firenze a toccare la quota di ben 600 gare lunghissime concluse )ti ho atteso dopo il tappeto dei sensori ho atteso che ti materializzassi.
Così è andata , hai ricevuto la medaglia e io sono venuto da te per abbracciarti ancora una volta .
Non ci siamo detti mezza parola perché sarebbe stato superfluo .
Rivivendo la scena di 5 anni fa a Buonconvento dove fosti uno dei primissimi ad accogliermi nel mondo del podismo senese ho capito che sarai sempre in ogni mio arrivo .
È una promessa soprattutto in ottica del Passatore quando prima che partissimo pronunciasti una delle frasi più belle mai udite .
La riconoscenza non necessita di parole ma di fatti , tu me lo hai insegnato in varie occasioni , vado a testa alta delle mie 29 lunghissime e spero che aumentino ad aprile .
E il resto della domenica ? Vive in momenti ricchi di emozioni festeggiate a pasticcini e spumante per le 600 lunghissime di uno splendido Max ( è infortunato ma tornerà ) , vive in una telefonata fatta a babbo , vive in un bacio ricevuto da Ilaria all’arrivo , vive nei grazie pronunciati da Marcella e Cristina , vive in un uomo ormai consapevole .
Arriverò anche per te , lo verrai a sapere , riderai e quando ci vedremo l’abbraccio sarà la risposta più corretta .
Giuro.

venerdì 14 febbraio 2020

ME LO HAI INSEGNATO TU

“ Vorrei partecipare ad una ultramaratona e mi piacerebbe qualche tuo consiglio in merito “.
Quando ho ricevuto un messaggio del genere si è materializzato il primo nitidissimo ricordo di 5 anni fa relativo alle origini di quei passi svolti con timidezza .
Poi giunse quel sabato mattina e la folgorazione ebbe effetti devastanti , non capii più alcunché , il destino si permise di disegnare in maniera repentina un arazzo del futuro .
Avvenne la svolta e andai controcorrente .
Tornando a oggi ho risposto alle domande che mi sono state poste , non ho parlato di tempi , di distanze o di altre amenità .
Ho riassunto nei minuti di telefonata le esperienze fatte usando la sobrietà e l’umiltà del caso .
Chiudendo la conversazione ho pensato all’amico Max che finalmente ha coronato il suo sogno delle 600 gare abbattendo un muro che sembrava invalicabile , ho pensato a Cesare e alla sua dolcezza come padre , ho rivisto il sorriso determinato di sua figlia Sandra che a Panicaglia mi dette la scossa decisiva per spedirmi a Faenza , ho ripensato alla gioia di Paolo che mi venne incontro a Errano incredulo ,ho ripensato al giardino delle rose dove con Ilaria ci siamo scattati la foto prima della piazza e infine  ho rivisto l’immagine di chi è proprietario della maglietta della svolta .
Sono andato lontano Laura come avevi preventivato trovando la serenità che agognavo da sempre.

venerdì 7 febbraio 2020

L’ABITO DI GALA

La realtà si staglia in una puntata ricca di contenuti non solo sportivi , prevale la cultura , conta la preparazione , quando giunge il momento della diretta butto giù il pedale dell’acceleratore e sfoggio quanto appreso .
La conduttrice della trasmissione rimane basita dal primo all’ultimo minuto , quando terminiamo si congratula , io annuisco consapevole di avere dato una grossa spallata , sto ritirando il giaccone ho un gesto quasi di rabbia e riesco a trattenermi .
Nel viaggio di ritorno avrei il desiderio di sbattere in faccia a certi personaggi la verità componendo il numero che ancora è memorizzato nella rubrica del telefono ma non ne vale la pena .
Ho costruito le conoscenze leggendo  in maniera quasi maniacale , talvolta ero irriso per questa passione come se fosse stata inutile .
Mai ho acquistato libri in autostrada , preferisco luoghi dove la scelta è ben più ampia , a voi tocca spesso usare google ma forse non lo sapete neppure usare .
Io ho imparato come si consultano i testi grazie a maestri importanti i quali hanno provveduto a insegnare la cultura senza annoiarsi .
La carta possiede fascino più del freddo ferro , su di essa è stampato il sapere , la gentilezza e la sobrietà .
E l’arroganza ? Fa rima con un altro termine amato da coloro i quali snobbano o dileggiano i laureati oppure li mettono in cattiva luce .