giovedì 27 ottobre 2022

A -1

 “ Torna a casa sua , viene a Firenze , sta in cassaforte “ così pensavo dentro di me negli ultimi chilometri a Venezia e per la prima volta non consideravo il viaggio attuale ma quello successivo . 
Ho sorriso con la medaglia , le foto scattate con Ilaria posseggono un valore enorme , Lei ha portato in fondo la maratona con un solo lungo e questo deve essere un motivo di vanto , sopratutto da dimostrazione come la testa sia più importante del fisico . 
Ormai il teorema ha più corollari , fa paura in alcuni punti , è un fulmine che squarcia il silenzio della notte . Se dovessi indicare un momento complicato lo individuerei in un improvviso doloretto al gluteo destro giunto poco dopo metà gara e scomparso dopo 38 km. 
La giornata calda poteva mietere difficoltà , con spugnaggi frequenti ai ristori e con le flash dello zainetto la temperatura corporea ha subito un abbassamento . 
Ritirando la sacca al deposito ho compreso che il lavoro svolto è indirizzato a Firenze li dove potrò toccare la quota delle 40 volte complessive sulle lunghe . 
Rispetto al Mugello avró più di un mese di riposo e potrò godermi quell’attimo in maniera diversa . 
Avrei voglia di togliere la maschera al silenzio in cui ho scelto di vivere , mi sono accorto di una serie di ipocrisie ancora più indegne e provo ribrezzo quando vedo abusare della immagine . 
Forse qualche sassolino verrà fatto uscire dalle scarpe , volendo posso attendere e non sarebbe sbagliato . Resta comunque chiaro un concetto : lo sport va vissuto spesso senza secondi fini , altrimenti si trasforma in un’altra creatura . 
Sono contento della scelta fatta , pur andando controcorrente non ho vestito certi panni e Venezia ne è stata la riprova . 


martedì 4 ottobre 2022

LA FEBBRE DEI 38

Non amo vivere nella noia , cerco sempre la novità respingendo quello che è stantio . Nei primi momenti del nuovo modo di allenarsi avevo tanti dubbi , poi si è presentata l’occasione per fare sfoggio di questo modello . 
Alla maratona del Mugello seppure giungendo ultimo poiché sono stato il pacer delle 6 ore non ho patito . 
In quei paesaggi ho scorso la pace di un territorio che mi appartiene virtualmente . 
Dopo l’Abetone solo in una occasione avevo percorso 18 km , stavo ben nascosto dal resto e bramavo dal desiderio di poter dimostrare un nuovo teorema . 
Il lungo di 21 km di Ilaria al sabato aveva acceso il led  decisivo sul cruscotto , poi alla partenza ho premuto il pulsante e i dubbi sono scomparsi . 
Con Fede e Mariella abbiamo tenuto un ritmo costante , non si sono presentati problemi , il vantaggio di ben 21 minuti si è poi ridotto sul traguardo a 4 e questo la dice lunga sulla gestione . 
Ma negli ultimi 2000 metri arriva la sorpresa : la figlia di Cesare ci attende , Sandra indossa la MAGLIA DELLA NOSTRA , è emozionata e dagli occhi ci fa capire che è lì per un unico motivo . 
La maratona virtualmente finisce lì e mi trattengo . Non ho parole per dirle quel grazie che meriterebbe almeno un milione di volte . 
Indosso la maglietta della squadra , voliamo in piazza a Borgo San Lorenzo . 
Arriva la discesa , giriamo a sinistra poi imbocchiamo la piazza , Sandra vuole filmare l’arrivo , si stacca , giriamo a destra poi a sinistra poi di nuovo a sinistra , vediamo il traguardo a 50 metri . Luciano va avanti poi ci sono Fede e Mariella , io chiudo . 
Siamo finishers , ricevo la medaglia e poi il pensiero corre a Venezia . 
È la penultima spallata , a Firenze vedrò la quarta stella , sarà tutta per babbo Mario . Manterrò l’ennesima promessa , c’è una vescica da curare ma ci penserò . Per Faenza sarò pronto , se sei motivato e sorridente arrivi , in caso contrario resta a casa .