giovedì 4 luglio 2024

50 VOLTE IN PLANCIA

 Ero in controllo totale di ogni emozione , mancava solo il finale , avrei posto la parola fine a 55 giorni duri , senza tregua . Pensavo ai sacrifici , alle rinunce , alle magliette sudate , a quel teorema che prende forma , diviene realtà e da inizio a qualcosa di nuovo . 
Sono nato per andare oltre , 50 volte rappresentano un numero enorme , ero partito con 12 minuti in salita 15 anni fa , il cerchio si chiude con 50 km è più di 7 ore in giro . Ho avuto la fortuna di non subire infortuni gravi , la gestione di un inconveniente è stata la chiave di lettura più corretta . 
A ogni chilometro della terza Pistoia Abetone ricordavo le gare lunghe a cui avevo partecipato , sopratutto mi sovvenivano in testa i luoghi , i momenti difficili e gli arrivi più sofferti . 
Ma oggi sto troppo bene , la centratura rasenta un livelll alto di perfezione , a Piazza giungo corricchiando sulle punte , alle Piastre mordo , sul piano di Pontepetri costruisco una base verso Maresca dove sferro un attacco micidiale , la discesa tra Gavinana e San Marcello è un esempio di tattica , giro a 30 km sotto le 4 ore , volutamente fino a Mammiano rifiato , al Cartello della Lima vado in fuga , corro lento senza camminare un metro , salgo con costanza , faccio leva su una condizione fisica strepitosa , al traguardo maratona giro sotto le 6 ore , mi sento una palla di cannone . L’adrenalina fa il suo dovere , ma capisco che non starò sotto le 7 ore , non importa , ho il comando emozionale , tiro un po’ i remi in barca verso Cecchetto , è l’ennesima finta , a 2000 metri dall’arrivo cambio passo , voglio che sia presente . Grazie ad esso la mia vita ha connotati migliori . 
Da alcuni minuti sono insieme a Giordano Chiappelli che ha portato in fondo tutte le edizioni della Pistoia Abetone , concordiamo di giungere assieme alle piramidi . Li mi attende Babbo Elvino Gennari assieme a Marco che purtroppo lo scoprirò in seguito si è ritirato causa crampi a soli 6 km dal traguardo . 
La discesina ci introduce all’arco del display , varchiamo e da lì in poi è Torcida . Corro da Elvino che si commuove, lo abbraccio , lui ha dato la spallata a vecchie abitudini usando il motto NO SACRIFICIO NO VITTORIA . 
È il trionfo , cade il muro , non smetto di sorridere , ritiro la medaglia e infine indosso la maglietta di Finisher . La gioia non si frena , penso alla soddisfazione che ho dato al capitano della Mens Sana , Pietro mi ha dato una fiducia che mai dimenticherò , a tutti gli altri amici della squadra che hanno partecipato e terminato questa gara . 
Barcellona è un pallido ricordo , le parole che udii  sono state cancellate oggi da un sublime dinamico . Questo è veramente uno tsunami , ghiaccio che travolge . Ha vinto il mio teorema , 4-0 in casa a Faenza e 3-0 a Pistoia . Quanto ci godo , mentre rientro in pullman indosso la maglietta della Maratona di Firenze , a novembre sarò lì , per la decima volta , per provare a stare sotto le 4 ore , per usare quella adrenalina da animale da ultra . Per dedicarla a babbo che ho sentito vicino ancora una volta , ho la sua  grinta in attacco e in difesa . 50 volte , finalmente riesco a sfogarmi dicendolo e scrivendolo , tengo gli occhi sulla rotta sull’asse Firenze Faenza Foiano Siena Montepulciano Pistoia Poggio Rosa , li ho tracciato il territorio . Sono a casa e tutto è partito dalle macerie .