martedì 5 novembre 2019

LA CONSAPEVOLEZZA SCOVATA

In quella valigetta sono custoditi alcuni oggetti importanti ai quali tengo gelosamente ma sul lago Maggiore li ho sfoggiati negli ultimi 3 chilometri con tanta umiltà .
Rappresentano l’esperienza unita ai consigli di Cesare e quando penso a lui capisco come sia stato sciocco iniziare così tardi .
È inutile che ci giri attorno : senza di essi sarei stato male , nel momento della verità avevo i nervi saldi , guardavo solo la strada e infine aiutavo alcuni maratoneti in difficoltà con i chilometri finali .
Non percepivo dolore , la pioggia leniva quegli attimi e con LEI accanto il resto era una formalità .
Al termine quei due sono venuti a ringraziarmi , ho scosso solo la testa vedendo le loro medaglie di finisher , io avevo tolto quella conquistata poiché il suo valore non avrebbe mai superato l’altra .
Infine mi sono ricordato che in quella valigetta Cesare aveva inserito un oggetto ancora più prezioso ,  l’amore per un lavoro ben svolto ha pochi eguali e gli errori ti fanno crescere se vuoi andare avanti .
Quelle 4 dite mostrate al traguardo sono per te , lo sai ma in esse sta nascosto altro , la miscela di dolcezza e determinazione fa da sfondo al vero viaggio .
Ho incontrato altre persone che sfoggiavano feticci provenienti da LA PIÙ BELLA , anche io li possiedo ma non li sventolo , sono preziosi come la valigetta.
In 100 chilometri percorsi a piedi impari il rispetto e quando ricevi fiducia la devi sempre ripagare , sopratutto se vai oltre .

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