martedì 5 dicembre 2023

IL METODO CHE DIVIENE REALTÀ

 Cara Milena , 
domenica ero letteralmente brasato davanti al tracking di Valencia , quel puntino che ti rappresentava si muoveva piano piano , controllavo i tempi , vedevo la linearità della azione e percepivo la tua serenità .
Quando mi hai videochiamato dopo 25 km il messaggio è stato limpido , con più di 20 minuti il cancello orario non è stato più un problema .
Mi hai ragguagliato su quanto cibo ci fosse ancora nel marsupio , annuendo e congedandomi sei tornata un puntino a migliaia di chilometri di distanza su quel piccolo schermo freddo .
Quella striscia pinzata sulla cintura fungeva da tabella  del passo che avevo studiato per te sapevo di essere lì almeno in spirito , in qualunque momento sarebbe potuto accadere l’imprevisto , mai hai superato i 22 km in allenamento , nutrendo fiducia mi sono chiuso nel silenzio e ho iniziato un ideale conto alla rovescia .
Nelle ore restanti il nastro è tornato indietro a quel giorno e a una frase indimenticabile 
“ Vuoi allenarmi ? “ mi chiedi con un gran sorriso durante una normale chiacchierata , ero scettico e non sapevo cosa risponderti , scrivendoti una tabella ci ho vergato la risposta e tu mi hai chiamato coach nonostante il mio dissenso , però quella responsabilità la sentivo .
Poi è giunto il momento di parlare di maratona e non hai esitato , ti ho iscritta a Valencia perché lo hai voluto fortemente , da lì in poi la pressione è ulteriormente salita .
Sei andata in Spagna con ogni accorgimento , con l’esperienza che ho maturato ti ho trasmesso ogni piccolo segreto conosciuto , hai imparato a mangiare sano , a bere da quella borraccia che è attaccata al dito da un anello di plastica , pure i calzini hai imparato ad usare quelli leggermente rinforzati sul tallone e sulle punte, per certi versi avevi pure imparato il cambio di passo seppure sia complicato nella prima volta in maratona .
Eppure ogni giorno ti sei allenata , hai metabolizzato come si deve stare in giro molto tempo , il messaggio base è passato , se avessi fallito non me lo sarei mai perdonato.
Poi è arrivato il km.39 , li hai tirato i remi in barca , la benzina è terminata ma non importa, quel fantomatico muro lo hai sbriciolato .
Quante volte ti avrò detto che i momenti di crisi vanno e vengono , bisogna stare concentrati e non bisogna abbassare lo sguardo , ebbene hai agito come da programma , ti sei conquistata il traguardo , infine hai potuto indossare al collo quella medaglia .
Mi hai infine videochiamato poco dopo discendo solamente : “ È per te “ e hai pianto .
Io ho alzato solo il pollice e quando ho chiuso il collegamento senza che mi vedessi ho tirato un gran sospiro di sollievo .
Ti sei allenata con criterio anche grazie al tuo personal trainer il quale è un vero coach , egli ha permesso ai tuoi muscoli dei essere tonica , grazie a lui hai preso cura ancora maggiore di te stessa .
 Cara Milena ti faccio tanti complimenti , questa medaglia rappresenta un passo avanti importante ti chiedo solo una cortesia : chiamami solo Ale .
A me è sufficiente saper che il metodo trasmesso ti abbia reso una finisher , sai da dove arriva e non aggiungo altro .
Pensa ai tuoi cari  che saranno fieri di te , codesto vale molto più del resto .
Ti apprezzo , pensa alla prossima con calma , i mezzi lì hai e non murerai . Mai. 
Con sincera amicizia , Ale 




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