sabato 18 maggio 2019

COME DEJAN

Da oggi si riparte con più assiduità con la stesura del blog , è il 18 maggio ossia una data spartiacque per la mia vita , era sabato nel 1991 , scomparve mio nonno dopo una rapida malattia , per lunghi periodi non riuscì a ritrovare la tranquillità .
28 anni dopo sono di nuovo in bilico ma addosso ho la determinazione che ho scoperto correndo , mancano pochi giorni e proverò ad arrivare nuovamente a Faenza .
Non sento alcuna responsabilità , vivo l’attesa serenamente , il viaggio porta con se le immagini di giorni duri e contemporaneamente ricchi di novità .
È tornata la figlia più grande dalla Spagna , sul viso ha stampata la gioia della sua adolescenza , regala positività .
Questo ingrediente ormai è parte integrante della giornata , mi aiuta nei vari “teatrini” , mi toglie la timidezza e si alimenta con la sicurezza di un diesel .
È lontanissimo il periodo oscuro , la sfida che ho lanciato non ha confini , talvolta mi sembra di assomigliare a Savicevic , ricordo bene come fu complicato il suo arrivo in Italia , era discontinuo ma nei piedi possedeva seta .
Capello un giorno gli dette completa fiducia e il montenegrino dimostró il valore posseduto .
Agiva dietro le punte , non aveva un ruolo , inventava usando l’istinto .
Epica fu la rete segnata al Barcellona nel 1994 durante la finale di CL , esultò prima che la palla entrasse in porta , il Genio quella sera si vestì di tutto punto , i catalani annichilirono davanti a Dejan , fu una lezione da mandare a memoria .
È bellissimo vivere senza schemi , il sorriso delle mie figlie lenisce tutto e poi c’è il suo amore che ogni giorno luccica  come l’oro .


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