Non parlavo , attendevo quel cartello e avevo intenzione di cambiare passo , nonostante la dissenteria ero di nuovo risalito , galleggiavo in maniera costruttiva , il ritmo era più che accettabile , nessuna crisi , nessun dolore mi stava colpendo .
Realizzavo che il personale ormai datato sarebbe divenuto solo un feticcio .
Prima di entrare in centro a Firenze lancio il bacio , è il segnale che da inizio all’ultimo cambio di passo , quello decisivo , definitivo , è la firma .
“Quanto sei cresciuto in questo periodo “ è stato uno dei pensieri prima di varcare la linea del traguardo , negli ultimi metri ho messo referto teorema cullato a lungo . Fino all’ultimo metro non mi è mai saltato in mente di camminare , mi sono presentato sulla finish line con i passi veloci imparati a memoria .
Ma da lì in poi è scattata una nuova molla, ho realizzato che il cambiamento sia un dono prezioso e va gestito con cura . La consapevolezza che i margini ci sono rappresenta il punto focale , si punta in alto , all’assoluto . Da Firenze riparte il viaggio con un tempo dignitoso e senza il minimo dubbio circa il resto . Adesso vanno un po’ abbassati i giri poi vedremo.
Il fuoco arde , non è una civetta che si muove solo con l’oscurità , va oltre , analizza e infine mette in pratica .Da 4 ore 18 minuti e spiccioli serve una ulteriore accelerazione , l’ultima prima di godersi l’assoluto
È una molla hegeliana .
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