venerdì 5 dicembre 2025

CADE IL MURO DELLE 4 ORE

 È tutto vero , non appartiene più al mondo dei sogni , finalmente vado sotto le 4 ore in maratona dopo un lungo lavoro . 
Nella mia Firenze il real time di 3 ore 51 minuti e 36 secondi illumina la domenica .
Li dove inizia il percorso 11 anni fa il 30 novembre 2025 chiudo il cerchio . 
Ho condotto la gara in maniera perfetta , partendo con raziocinio poi mi sono permesso una progressione ricca di spunti . 
Pure il negative split mi riesce grazie a quella “ cattiveria agonistica “ ritrovata grazie ai sacrifici . 
Giacomo è riuscito nel suo intento , da luglio a oggi ha contribuito in maniera decisa ad un nuovo balzo . 
La velocità adesso fa parte del bagaglio che porto . 
Non è stato tutto pesche e crema , negli ultimi 30 giorni la gamba destra ha patito infortuni legati ad un problema che deriva dalla schiena . 
Grazie alle cure di un osteopata la situazione è volta al meglio , mi sono presentato in griglia all’apice della forma. 
Parto lento , giro alla mezza con 3 minuti di vantaggio sulle 2 ore , sul ponte di San Niccoló cambio passo , il flow prende la scena , ho costanza nel passo , picchio tra 5’09 e 5’22 , nessuna pietà . Ai 26 km tolgo il marsupio poiché ho l’impressione di avere peso in eccesso , sposto i gel restanti nelle tasche dei pantaloncini , al km. 34 getto anche i guanti . 
È la svolta , anticipo di poco l’ultimo gel , bevo ai 35 poi volo via come ho sempre sognato . 
Agile entro in città di nuovo , mi muovo controllando i sanpietrini , le asics conferiscono stabilità , sto sugli avanpiedi con una facilità allarmante . 
Al km . 38 capisco che starò sotto le 4 ore , guadagno minuti non secondi , all’ultimo ristoro bevo al volo poi mi preparo per lo sprint . 
Sovvengono alla mente i mesi passati ad allenarsi , avvistando poi piazza della Signoria  sento il rumore della mia Firenze , imbocco la via che ben conosco verso il Duomo , dopo l’ultima curva metto le mani dietro le orecchie per omaggiare la mistica . 
Varco forte per guadagnare altri secondi , da lì in poi è leggenda . 
Prima di farmi consegnare la medaglia saluto altri finishers , é un atto dovuto . 
Ringrazio il cielo indicandolo , babbo con Cesare mi ha protetto ancora una volta . 
Con la medaglia al collo mi incammino verso il deposito borse e godo . 
Ritiro lo zaino poi trovo dei messaggi e delle telefonate , Marco lo avverto di raggiungermi poiché è in piazza della Repubblica e si è perso l’arrivo , chiamo mamma e Giacomo , entrambi esultano felici . 
Dopo 5 minuti giunge Marco , ha un groppo in gola , mi abbraccia felice dandomi il benvenuto nel club delle 3 ore . 
Quanto ci siamo sbattuti per ottenere un risultato così , da Monteroni a Firenze son passati 30 mesi quasi . 
Marco sprizza gioia , sa che ho svoltato . 
Adesso si aprono nuovi scenari , posso pensare a ricostruirmi per dare un senso ai prossimi anni . 
Qualcuno e qualcuna masticherà amaro , magari non gli darà importanza , ma ho preso una rivincita enorme sulla vita . 
Spallate e sputi hanno subito uno smacco , ha vinto questa perseveranza . 
Valencia ? Dubai ? Venezia ? No , è Firenze la risposta , lì dove c’erano macerie sono nati fiori e un giorno ci porterò la donna giusta . 

giovedì 3 luglio 2025

ABETONE IN CASCINA .

La Pistoia Abetone regala a Marco il titolo di Ultramaratoneta , se lo merita tutto perché ha capito gli sbagli calandosi nella parte con i giusti crismi e così come il sottoscritto alla fine crolla , insieme andiamo al controllo medico senza un festeggiamento . 
È sufficiente uno sguardo di intesa , sappiamo di aver dato il 102% delle nostre energie . 
Lui poi se la dorme disteso , io resto sveglio incredulo , penso agli ultimi chilometri passati con Elvino e Pietro . 
È un altro regalo di questa domenica da ricordare a lungo . L’esperienza  maturata mi induce alla riflessione in merito alla dissenteria che poco prima di giungere a Maresca ha fatto capolino : i piccoli pezzi di banana , il the , l’acqua non fredda per bagnarsi rappresentano i rimedi imparati anni fa nel viaggio verso Faenza . 
Quelle pendenze unite al caldo danno l’idea di rispetto , se giungi a Cecchetto in condizioni dignitose allora vuol dire che puoi ambire al titolo . 
È un onore fregiarsi di questa medaglia , ci tengo dopo una 100 km , in essa sta racchiuso un attimo di bellezza da poter raccontare nel futuro . 
Riguardando i dati è evidente che senza problemi avrei fatto il personale , gli ultimi 9 km sono stati migliori dello scorso anno . 
La preparazione è stata corretta , adesso riposo e si guarda all’inverno . 
A proposito di numeri son a 55 volte complessive tra Maratone e Ultra terminate , a qualcuno/a andrebbe sbattuta la realtà in faccia ma lascio perdere , faccio fatica , godo di questa magrezza . 





giovedì 29 maggio 2025

FAENZA TRIONFA

 5 volte Finisher a Faenza con un pb abbassato di altri 38 minuti , il piatto nelle mani e un muretto dove sedersi sono gli ingredienti di questo Passatore . 
La mia rabbia agonistica è esplosa  , non ho avuto pietà durante questo viaggio poiché ci tenevo prepotentemente al balzo . 
Rannicchiato mi è venuto naturale che sfogassi tutta la tensione accumulata , ripenso a tutti i sacrifici , alle rinunce , al sudore , alla saldezza in un credo . 
Il cambio di passo è stato decisivo , per realizzarlo ho patito , non so quante correzioni siano state apportate , con Marco ne abbiamo parlato più volte , il fartlek collinare ha aggiustato il tiro . 
Sulle salite è nata tutta quella potenza del motore che dopo  Brisighella ha cantato e infine ad Errano l’ipoteca sul titolo diviene realtà . 
500 di corsa 500 di recupero per ore fanno capolino , gli sbatto davanti la cruda verità  , metto a segno il colpaccio e nei 3000 finali vado via liscio . 
A circa 300 metri dall’arrivo tiro fuori dallo zainetto la bandiera della squadra , è un chiaro omaggio . 
La fredda notte va in archivio , ma la gestione è perfetta , ben coperto sul tronco mi presento al traguardo . 
Il suono dei sensori certifica il piatto . 
Brandisco il pugno in tono di sfida vinta , ora voglio una vita diversa , graffierò ancora di più alimentando l’ambizione  . 
La sua Barcellona becca una manita dalla mia Faenza . 
È il trionfo . 
Adesso si torna a lavorare per altri obiettivi , questi ti aiutano a vivere , tengono alta l’attenzione . 
100 km in 15 ore e 46’ sono diversi da 32 km in 3 giorni . 





venerdì 4 aprile 2025

TRA FAENZA E RISTONCHIA

 “ Tornerai a casa vero ? Mica cederai il pettorale ? “
“ Era uno scherzo Fulvio , andró “.
In quegli attimi il pensiero vola lassù , ma si atterra poiché bisogna allenarsi . 
1000 5000 1000 prevede il programma , è veramente tosto , va fatto un tentativo per restare sotto i 5’ recuperi esclusi. 
Il fulcro sta nel tratto più lungo , in caso di progressione allora il finale sarà una staffilata . 
Seguo le sensazioni e recupero camminando , il 1000 che chiude la serata , fuga ogni dubbio . 
In contemporanea sconvolge , mi seggo prima della doccia , capisco che c’è in atto una nuova mutazione . 
A volte mi chiedo cosa ci sia dentro quella scatola , ho recuperato pienamente , non voglio che si fermi questa ondata . 
Sarà di sicuro l’ispirazione al più grande. 
La mattinata a Ristonchia , le parole su Faenza alimentano il desiderio di emergere . 
Ha ragione Marco : “ Ogni volta sorprendi , non so dove tu riesca a trovare motivazioni così profonde “. 
Invece conosco bene le origini di tutto ciò : la smodata voglia di arrivare , di emergere , di non accontentarsi , di dare una nuova spallata . 
Come il PIÙ GRANDE , da essi va preso sempre esempio, sapeva e te lo faceva pesare , dava l’esempio pur di performare . 
Si evolve , si deve , perché si può . 



venerdì 28 marzo 2025

CREDENDOCI PER 19”

 Quel 4000 traccia una linea importante e marca il territorio in maniera indelebile . 
Prima avevo fatto il riscaldamento poi un 4x500 con recupero di appena 60” che ho ripetuto alla fine . 
Ma quei 21’ e 39” ti segnano , non si può negare , ci lavori forte , i risultati arrivano perché vuoi terribilmente. 
Osi  andando oltre il dolore alla schiena dove ti sei massaggiato nelle ore precedenti con l’ arnica . 
Osi perché ci credi , osi per consapevolezza , osi perché osi perché non hai pietà , osi perché cerchi fortuna con fame atavica . 
Quel 4000 contiene la tua vera essenza , ormai hai stracciato le vecchie abitudini , sai quello che vuoi. 
E adesso che si fa ? 
La vita continua , ringrazia Dio e l’Universo di questo dono , attacca ancora , ma difendi anche quanto costruito . 
Metti i giusti mattoni per quel giorno , inizia già da ora , non dargli tregua . 
Se andrà a buon fine allora ci sarà altro da prendere , un passo alla volta e senza fretta deve essere la filosofia corretta , perseverando in una idea . 
Se lo sogna un tempo così , prima o poi invece di 40’ ci sarà più di un’ora di differenza con tanti saluti a Barcellona , che rispetto alla mia HOLLYWOOD è pallida come un monte innevato . 




lunedì 17 marzo 2025

QUEI PASSETTI DI REALTÁ

“ È uno degli ultimi tentativi che faccio poi mi acquieto , tanto in salita non vado , resterà sempre un cruccio come la Ronda o il pb sotto le 4 ore in maratona “. 
Così pensavo prima della garetta di ieri a Siena , 13 km di saliscendi con alcune pendenze importanti mi inducevano a varie riflessioni . 
Ma tutto scompare alla prima vera parete , penso a un consiglio ricevuto anni fa , lo avevo provato in gara una sola volta dopo La Lima con poca convinzione , invece in allenamento era divenuto familiare 
Va in scena lo slalom passando il peso da un piede all’altro , finalmente scalo , vado via con le movenze striscianti , in discesa e poi in piano esibisco marce alte . Lo scatto nel finale certifica qualcosa di migliore . 
Pagano il lavoro , la costanza , la perseveranza e la cocciutaggine delle idee . 
E poi ci sono quei 21 minuti rifilati a chi so , traccio il solco , prendo coscienza dei mezzi , ho fiducia . 
Dalle macerie ho ricostruito credibilità . 
Mancherebbe un lungo prima della partenza , intanto mi godo il lavoro , il sudore e la fatica . 
Si va con il defaticante poi vedremo . Ho un altro dardo da usare , forse mi rimetto in gioco ancora . 



lunedì 10 marzo 2025

RIPARTE LA STAGIONE DELLE ULTRA

 Questo arrivo alla 58 km della Strasimeno vale oro perché sin dal primo momento la nausea non mi ha abbandonato . Percepivo stanchezza , ma le gambe giravano e la testa possedeva il comando delle operazioni . 
Giro bene ai 10 km così come alla mezza , ai 34 il piano va a gonfie vele , ai 42 si entra nel mondo preferito . 
Mancano 16 km al traguardo , si sovrappongono i pensieri sulla gestione . Opto per l’alternamento corsa camminata a sensazione . Negli ultimi 8 km costruisco il capolavoro della domenica , seppure abbia indurimenti al polpaccio destro , risolvo pizzicandolo con i polpastrelli. 
Al traguardo scatto rabbiosamente , varco poi ho un gesto di stizza , lancio lontano cappello e occhiali . 
Ripenso ai sacrifici , alla fatica degli ultimi mesi , me ne sono accadute troppe ma ho reagito con determinazione . 
 Adesso mi attende un minimo di riposo , è meritato poiché bisogna riprendere fiato . 
La medaglia non mi dispiace ma il premio più bello arriva dalla radio durante il viaggio di rientro , Capital in una compilation della domenica pomeriggio passa due pezzi noti . Alzo il volume , mi godo quegli istanti . Si sale vorticosamente di umore e prima o poi giungeranno altri momenti piacevoli , serve pazienza . 
Ps : tutto senza assistenza o motivatori in 7 ore e 15’ . 
Se non ci riesci in 10 km a performare figurati oltre i 50 sopratutto se hai 9 ore di tempo limite .