lunedì 13 gennaio 2020

SAPER SORPRENDERE

In quell’abbraccio dopo aver ricevuto il premio è scritta una grande verità , la consapevolezza di avere accanto un padre si palesa .
Mi hai coccolato come poche altre volte capendo che esisto nonostante le difficoltà , sei venuta lì mentre parlavo , hai atteso il tuo turno infine ti sei lasciata andare .
Posso sbagliare , è umano ma i sentimenti non si vendono , hai imparato a esternarli e questo rappresenta un passo in avanti enorme rispetto a quando vivevamo assieme .
Hai imparato a conoscermi da poco , forse dovevamo annusarci prima, non facciamocene una colpa , siamo qui felici e nulla potrà scalfire quanto abbiamo costruito .
Mancherebbe l’ultimo tassello sebbene sia complicato , ho l’abitudine per l’attesa , non temo poi ti racconterò chi sia Cesare , assomiglia a nonno Mario e a nonno Dante , se a oggi sono arrivato 28 volte in fondo lo debbo a lui .
Ci sarebbe anche una altra storia da raccontare sulla riconoscenza , ho regalato la medaglia ricevuta alla cena ad un amico del quale ho grande considerazione .
Marco ha provato a scansarsi ma sono stato categorico , allora si è sciolto con un grande abbraccio e ha accettato il dono .
Ora si lavora per quel balzo sino all’Abetone dove verrà sfoderata ogni energia mentale .
Se l’ambiente è freddo io lo scaldo con i miei sorrisi e li dono a coloro i quali li meritano , gli altri avranno indifferenza , sul mio crono sta scritto un altro numero avente un valore enorme : la voglia di  sorprendere in ogni occasione fino a quando i tendini reggeranno . 

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