venerdì 6 marzo 2020

COME ARTIDORO BERTI

Se annulleranno le classiche alle quali parteciperò allora io andrò comunque a Faenza e poi all’Abetone , con lo zainetto in spalla mi dirigerò sulla una virtuale linea di partenza , all’ora prevista partirò per il mio viaggio senza alcuna esitazione .
Non si tratta di pubblicità ne di esibizionismo , fa parte della smodata passione che provo nei confronti di questo meraviglioso sport .
Farà caldo ? Non sarà un problema .
Le vesciche compariranno ? Non sarà un problema .
La notte digerirò male ? Non sarà un problema .
Avrò sonno ? Mi fermerò qualche minuto per dormire .
Sui tornanti  che portano all’Abetone patirò ? Ci sono abituato .
Avrò a disposizione rispettivamente 20 ore per giungere a Faenza e 9 per tagliare il traguardo virtuale posizionato in via Brennero attiguo alle Piramidi .
Sono rimasto affascinato dai racconti di tanti ultramaratoneti, ho visionato un filmato di 52 anni fa che racconta la scalata di Artidoro Berti verso l’Abetone passando lungo quella strada ricca di storia .
Non avrò come premio una medaglia ma una ulteriore iniezione di fiducia .
Si vive anche in questo modo , istinto e razionalità saranno unite nel nome di uno sport che ha scelto di donarmi una nuova chance nella vita .


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