sabato 3 agosto 2013

L'ARCIMATTO

La nostalgia talvolta mi attanaglia , soprattutto nei modi di agire e nei modi di parlare .
Come quasi ogni sera ieri stavo ascoltando il Pentasport su Radio Blu , quando Saverio Pestuggia ha citato un neologismo coniato tanti anni fa da Gianni Brera .
Ero appena rientrato dalla corsa serale e mi stavo rifocillando , la stanchezza mi é passata istantaneamente . Quella parolina pronunciata da Saverio ha messo in moto nella mia mente tante di quelle cose che non è facile descriverle.
Ho ripensato a quanto leggo e quanto mi informo , talune volte non smetterei mai di aprire libri giornali oppure navigare in internet purché di conoscere .
La lettura è un esercizio straordinario che ti permette di entrare in un mondo a parte .
Quando ero uno studente universitario in legge davo molta importanza alla ricerca delle fonti , passavo ore in biblioteca da mattina a sera purché di documentarmi .
Oggi con il mio lavoro raccolgo i frutti seppur non possa cimentarmi in ambito giornalistico poiché non ho la tessera .
Nella mia recita a soggetto giornaliera ripasso mentalmente varie cose che devo dire e come esprimerle.
Il linguaggio che aveva creato Brera in ambito calcistico era qualcosa di straordinario, un perfetto connubio con la letteratura .
Nella mia libreria ho alcuni scritti del Giuan , credo che mi metterò alla ricerca di altri suoi testi , non si smette mai di imparare e comprare un libro o un quotidiano sono soldi sempre ben spesi .

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