lunedì 17 giugno 2019

FINCHÉ MORTE NON LI SEPARI

Entrando in quel piazzale ho avuto la percezione di come una passione per vivere debba essere alimentata giornalmente .
Il Filadelfia rappresenta un luogo speciale , non ci sono dubbi , finalmente ho coronato un vecchio progetto nato più di 10 anni fa quando acquistai un libro proprio sugli “ Immortali” .
All’epoca avevo pure progettato un viaggio a Torino ma poi avevo lasciato perdere , oggi invece quei presupposti si sono prepotentemente tornati e quando ho imboccato il viale giusto il cuore ha iniziato a battere forte .
Scendendo dall’auto ho provato un senso di pace , sapevo qualsiasi cosa su quel luogo , poi salendo le scalette che conducono alla tribuna principale si è materializzato il sogno .
Il campo verde sembrava finto da quanta luce riflettesse , poi quel silenzio unito a una lunga serie di emozioni che si sovrapponevano incessantemente .
La stele in marmo dedicata a Don Aldo Rabino ha commissionato sacro e profano indissolubilmente , finchè morte non li separi .
Il sacerdote non ha potuto vedere il Fila che stava risorgendo , è deceduto nel 2015 ma il progetto di restituire al Torino la propria casa è andato avanti .
Ho chiamato l’amico Domenico Beccaria mentre stavo rientrando , gli ho detto che avevo onorato quella promessa e gli avevo spedito pure delle foto .
Lui aveva la voce rotta , so quanto si sia speso per il Fila , il pallone di oggi purtroppo è lontano da tutto ciò , i sentimenti sono stati asfaltati dal business più sfrenato e distruggono la memoria .
A Torino no per fortuna hanno creato un piccolo angolo di paradiso di passione , il colore principale è granata e vi pulsa un cuore immenso .
Grazie O mia Regina per aver capito tutto ciò , scusa se ti ho portato lì ma dovevo onorare un debito , da oggi posso affermare di aver visto anche quel luogo e per giungervi mi è toccato viaggiare tanto .

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