giovedì 20 luglio 2023

NEL SUO ULTIMO MIGLIO DI VERITÀ

 Se mi sono fortemente avvicinato al giornalismo di inchiesta lo debbo esclusivamente ad Andrea Purgatori e alla sua ricerca infinita della verità .
Nel panorama italiano in pochi possono vantare un curriculum come il suo , ha affrontato temi scottanti scrivendo articoli , libri , sceneggiature , conducendo trasmissioni televisive , parlando sempre con costrutto e dando lezioni di come si conduce una inchiesta senza scadere nella retorica .
La vicenda di Ustica lo ha visto protagonista sin da quel maledetto 27 giugno 1980, Andrea è andato vicino a conoscere una verità inconfessabile che poi grazie a vari processi ha conosciuto un minimo di visibilità .
Marco Risi gli ha donato un cameo ne “Il muro di Gomma “ dove lo straordinario Corso Salani ricalca proprio la figura giornalistica di Andrea e ci mostra il loro oscuro di un paese senza scrupoli .
Purgatori se ne va nel giorno del 31º anniversario della strage di via d’Amelio , questo lo leggo come un segno del destino visto l’apprezzamento del giornalista verso la figura del giudice Borsellino .
Entrambi non si sono mai fermati di fronte alle difficoltà , volevano un paese migliore , agivano in nome della giustizia e della verità morale .
Non esisteranno più quel tipo di inchieste , in pochi come loro vanno in “ direzione ostinata e contraria “ ma è la consuetudine di chi vuole conservare lo stato delle cose .
Prima o poi l’Italia verrà svenduta se non lo è già , aveva ragione un noto politico quando fece una affermazione del genere .
Invece del caldo la gente farebbe bene ad aprire gli occhi , guardando il finale de “ Il muro di gomma “ ti poni quella domanda , ma in realtà è meglio una serata su Netflix con serie talvolta improbabili e ripetitive , sei contenta così cara Italietta ? 

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