domenica 26 maggio 2013

A perdifiato

Torno a scrivere dopo un bel po' a causa di viaggi estenuanti e ore di lavoro per portare a casa la pagnotta . Stavolta ho dato un senso alla domenica pomeriggio , ho scelto un percorso ondulato ricco di salite e ho chiuso con un tempo a dir poco straordinario . Premetto che era un bel po' che ci pensavo a questa uscita ma non avevo avuto l'occasione di tentare questa impresa . Con le nuove Vomero 7 ho rasentato i miei limiti e ho posto nuovi paletti alle mie sofferenze di corridore . Gli allenamenti iniziano a dare i frutti anche grazie alle salite che percorro . Durante il tragitto mi è venuto in mente Nibali e la sua vittoria al giro d'Italia con particolare riferimento alla vittoria di tappa di ieri sotto la neve , qualcosa veramente di altri tempi poiché é partito a 3 km dal traguardo scattando come uno stambecco in salita . Ho ripensato al grande Pantani e alla celebre vittoria che ottenne nel 99 al giro in una tappa con arrivo ad Oropa .
Mi piace infinitamente la salita , la amo alla follia , nella sofferenza esprimo il massimo e questo mi inorgoglisce . Quando mi alleno alla Cava é fin troppo semplice , solo l'ultimo tratto al ritorno sale e li ho spezzato un paio di volte il fiato a coloro che sono allenato con me per 12 km.
Amo la solitudine , amo alle armi senza punti di riferimento , viaggio senza il cardiofrequnzimetro e cedo alla fatica solo quando i dolori ai polpacci si fanno intensi .
Provavo le stesse sensazioni quando andavo a fare dei giri in moto , mi sentivo coeso con la natura che mi circondava .
Oggi ho chiuso il mio allenamento di 16 km in 80 minuti e mentre mi rifocillavo dopo la fatica ho come provato un senso di vertigine , ho 38 anni e 4 anni fa ero 96,2 kg . A modo mio so dove osano le aquile , lassù fa freddo ma il panorama è notevole .

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