mercoledì 1 maggio 2013

Orgoglio brasiliano

Sono 19 anni che associo la data del 1 maggio ad un grave lutto a cui ho assistito in diretta televisiva .
Ero un suo estimatore , non sfegatato come altri , quando parlava alla stampa era sempre consapevole di ogni parola che pronunciava , rideva raramente ma ho ancora nella mente quello straordinario gran premio di Montecarlo sotto un acquazzone biblico dove dette una lezione di guida memorabile , oppure la prima vittoria ad Interlagos quando guidò in preda ai crampi alle mani causa la scatola del cambio che faceva le bizze , l'urlo di liberazione gridato alla radio di bordo arrivò nelle case di tutti quel giorno .
Poi arrivò quel giorno maledetto anzi quel week end . Chi segue il circus della formula 1 conosce bene ogni dettaglio di quei 3 giorni , l'incidente accaduto a Barrichello il venerdì , poi la tragica scomparsa di Ratzenberger e infine le 14:18 della domenica .

Mi tremano le mani mentre scrivo perché Ayrton Senna era il simbolo di un paese in perenne affanno , era l'orgoglio di ogni brasiliano .
La fede in Dio era un pilastro della vita del pilota di San Paoloche una volta al termine di una gara dichiarò candidamente di aver visto Gesù sulla linea di arrivo .
Anche io sono credente, leggo spesso la Bibbia, vado a messa  e prego per le persone care , é un modo per sentirsi in pace con se stessi , oggi ho dedicato un pensiero ad Ayrton come ogni 1 maggio , perché era un uomo giusto , amava aiutare chi si trovava in difficoltà poiché anche dopo la sua scomparsa grazie alla fondazione che porta il suo nome molti bambini brasiliani possono permettersi di vivere dignitosamente . Ayrton era un esempio di pulizia e manca a molti.

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