domenica 28 ottobre 2018

INSIEME OLTRE

Sono diventato “maggiorenne “ in un luogo che non visitavo da un pezzo , da lontano lo scorgevo pensando a quei giorni , bisognava però ripartire ancora una volta e cancellare definitivamente le amarezze .
Avevo in mente i 50 km e fino a metà gara tutto precedeva a meraviglia , poi al chilometro 30 è arrivato l’imprevisto ossia grossi problemi al tallone sinistro , ho iniziato a ragionare con la teoria della sopravvivenza , niente poteva fermarmi ma il cronometro era il problema .
Ho fatto leva su tutta l’esperienza maturata sopportando dolori indicibili , alternavo la camminata sulle salite ad una corsa più morbida , stavo in silenzio assoluto .
In uno degli ultimi giri sono andato ad abbracciare un amico lacrimando come una vite tagliata , ho sfogato la sofferenza ripartendo con più tenacia , all’ultimo giro ho incrociato un altro amico , abbiam, scambiato due parole , lui con tono perentorio ha affermato : “ Sei un ultra e devi continuare anche se mancano pochi minuti al termine delle 6 ore “ .
A quel punto ho capito che era un “ordine” , al traguardo ho bevuto qualcosa , ho guardato il tabellone , ho visto lei e l’ho invitata a seguirmi ,  ci siamo presi mano nella mano , dopo circa 300 metri non ne avevo più , ci siamo seduti su una panchina abbraciandoci felici con un bacio tenero.
Sono finisher per la 18ª volta consecutiva , in quelle ore ero talmente concentrato sull’obiettivo che non mi scorrevano particolari pensieri in testa , ormai il dolore è parte di me , lo affronto con sagacia , tenacia e coraggio , quando ho portato a casa di mamma la medaglia sono stato accolto con un gran sorriso , purtroppo i miei genitori non erano sul tracciato per motivi personali ma li ho sentiti un paio di volte e mi hanno rincuorato con la loro dolcezza .
Sulle statistiche apparirà che sono un ultra per la settima volta ma io preferisco l’appellativo di finisher poiché ho percorso poco più di una maratona , tanto dovevo ad un amico, infatti  gli avevo promesso che mai mi sarei montato la testa e non avrei ostentato il titolo .
Sarebbe ingiusto nei confronti di chi ha percorso più di 50 km.
Anche questo significa andare oltre , il rispetto vale più di un titolo .
Ps: mi hanno anche premiato così come Tiffany che ha mostrato un gran sorriso quando ha ricevuto la coppa .

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