venerdì 26 ottobre 2018

NUOVO DI PACCA

Di quel giorno a Lucca ho ricordi nitidissimi di ogni attimo trascorso , ero così concentrato che tutto il resto mi sembrava inutile , non sapevo cosa sarebbe accaduto al ritorno a casa o meglio lo avevo immaginato .
Trovai indifferenza , ero sveglio da un ‘ora improponibile e nessuno mi chiese se fossi un po’ stanco dopo una giornata del genere , fu chiaro il concetto , non sarebbe durata a lungo la situazione .
Cosa restava di quell’uomo ricco di vitalità ?
La risposta è semplice : solo macerie .
Mi ero appigliato al podismo , lentamente era divenuto un’ancora di salvezza affinché venisse compensato l’amore perduto .
Guardavo quella medaglia come se fosse una donna bellissima, ma non aveva anima , era freddo metallo , volevo di più , reclamavo la normalità , gli abbracci , i baci , le carezze .
Quando ripresi l’autostrada avevo in testa idee chiarissime , il futuro da costruire sarebbe stato altrove , non so con chi o come , avevo solo il desiderio di fuggire .
Lucca però l’ho cucita addosso , su quelle mura ho trovato la consapevolezza , la terza medaglia di finisher mi ha aperto altre porte , non ho più smesso di correre e le apparenze si sono volatilizzate .
Ho tracciato quella riga , andando in contropiede e prendendo il toro per le corna ho corso oltre .

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