giovedì 11 aprile 2013

La scoperta dell'attesa

Fino a qualche anno fa non ero un uomo paziente , anzi l'attesa mi infastidiva , poi a causa del lavoro che svolgo , mi sono dovuto adeguare e credo che allo stato attuale la pazienza è divenuto il mio caposaldo , una pietra angolare . Se mi guardo indietro non riesco a contar quanto abbia sbagliato a causa della troppa fretta . Persino nei rapporti interpersonali ho compiuto errori che mi auguro di non dover ripetere . Mi è mancato spesso non contare almeno fino a 1000 prima di agire . Probabilmente ho preso tanti usci nel viso e questo mi ha insegnato ad essere cauto come in una partita a scacchi dove ogni mossa ha il suo peso .
Ogni tanto però mi capita di causare di nuovo imbardate ma certamente molte meno rispetto al passato. Talune volte mi soffermo a pensare quanto sia piacevole preparare il caffè con la caffettiera e non con la macchinetta per l'espresso. È un rito che consta di molti passi e vanno saputi compiere. La vita va goduta come una buona tazza di caffè e quando deglutisci sai bene che se i passi che hai compiuto per preparare la bevanda corrispondono a certi canoni allora la soddisfazione sarà maggiore . Per correre 20 km devi fare i passi giusto , altrimenti ti bruceraie non ti piacerà più calzare le scarpe , prima o poi li percorrerai ma serve allenamento e molta pazienza . L'istantaneo non produce frutti ma solo guai .

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