mercoledì 18 luglio 2018

UN ALFIERE

Il racconto delle emozioni legato al quel tracciato spaventa perché è ricco di riflessioni sul lato umano e non prettamente sportivo , si tratta di una concatenazione perfetta dove non esistono errori .
I frutti si raccolgono anche a mesi di distanza dal giorno più bello , se l’eco di quanto avvenuto non si placa significa che è stato lasciato un segno indelebile .
Provo una grande gioia nell’apprendere che uno degli amici sia sul giornale relativamente al podismo , rappresenta una storia di speranza per chi insegue sogni talvolta impossibili , ma quando sei affiancato da amici meravigliosi anche la salita più dura si trasforma in fattibile .
Come direbbe Cesare “ se funziona la centralina ... “ , caro Andrea sei arrivato lontano molto più di quello che pensavi .
Era scritto che quel giorno di settembre del 2016 ti avessi strappato una promessa forse folle ma avevo coinvolto altri per i motivi conosciuti .
È il tuo momento , meriti la visibilità , sei un uomo perbene , un padre stupendo e un marito dolcissimo , i valori che possiedi sono in quel sorriso genuino ostentato nella foto sul giornale .
Non cambiare mai , sei un esempio adesso . Ti  voglio bene .

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