mercoledì 11 luglio 2018

VAI A SALUTARLO

Quando giocavo a tennis vinsi una partita molto lottata in torneo , ero così sconvolto che dimenticai di salutare l’avvesrsario , quel giorno il babbo con un cenno me lo ricordò e repentinamente verso quel signore e gli strinsi la mano .
“ Hai vinto due volte oggi , si fa così bravo “ fu il commento del Babbo mentre rientravamo a casa , era più fiero di quel gesto di educazione che del risultato della partita .
Non ho mai dimenticato quell’insegnamento , al termine di ogni gara se ho l’occasione di imbattermi in qualcuno dei partecipanti lo saluto stringendogli la mano .
Talvolta un gesto del genere fa più clamore di una premio vinto , è un insegnamento raro che dovrebbe essere riscoperto al posto di atteggiamenti senza un costrutto basati sull’apparenza , se poi gli astanti notano tutto ciò il cerchio si chiude , vinci anche se arrivi ultimo.
Avevano ragione Claudio , Sandra e Cesare : il “nostro tracciato”  è una scuola di vita , lo capisci se lo affronti assieme agli altri centisti , grazie a loro diventi più malleabile e i musi lunghi sono sostituiti dai sorrisi .

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