domenica 24 marzo 2013

Domenica a tavola

Come promesso , ho staccato per un paio di giorni ma domani lunedì 25 marzo si riparte con gli allenamenti , l'obiettivo dei 72 kg si sta lentamente avvicinando ma servono altri chilometri per raggiungere questo ambito traguardo che mi riporterebbe al 1991 , anno di grazia e allo stesso tempo spartiacque adolescenziale .
Non ci sentivamo da un pezzo e stamani con sommo piacere mi sono intrattenuto telefonicamente con un amico scrittore ,il quale mi ha spedito alcuni giorni fa il suo ultimo libro che ad aprile uscirà nelle librerie e che presenterà qui a Colle il 19 del prossimo mese .
L'ho messo a conoscenza del blog e mi ha promesso che leggerà le mie pagine tra una stesura e l'altra . L'amico scrittore ha messo mano a qualcosa di veramente originale piacevole e ricco di spunti , sono rimasto affascinato dalla facilità con cui usa la scrittura , credo proprio che sarà il suo futuro e questo mi riempe di felicità poiché é una persona di spessore sotto ogni punto di vista .

Era passato del tempo da quando non andavo a pranzo fuori la domenica e stavolta si é creata l'occasione . Ottimo il posto ottima la compagnia seppur non mi sia molto dato da fare nell'appreezare quanto mi sia stato offerto , ho saltato i primi e ho assaggiato solo un po' di pollo arrosto con piselli , poi hanno servito dell'ottima crostata di albicocche e frutti di bosco e li mi sono lasciato andar innaffiando tutto con un ottimo caffè finale . Per la cronaca i primi piatti erano rispettivamente ravioli al ragù di carne e risotto agli asparagi , ma non me la sono sentita di abbuffarmi seppur a malincuore .
Mentre addentavo il pollo stavo ripensando a quello che vorrei scrivere qua sopra e presto toccherò un argomento su cui sto lavorando da un bel po' . Vi regalo un anteprima : gli oligarchi russi.
È assai complesso parlarne ma prima di scrivere vorrei ancora raccogliere del materiale e attendere gli sviluppi dei non rapporti Pyongyang - Washington .
Nel frattempo ho letto qualcosa in merito alla morte di Berezovsky e ammetto che mi mette i brividi il solo pensare alla figura di Putin .
In questi momenti mi viene in mente una celebre frase contenuta in un libro di Saviano e sul ruolo che dobbiamo assumere nel raccontare gli accadimenti .
Mi chiarirò le idee correndo nella cava , dove trovo il giusto compromesso per riflettere sull'odierno.
Inizia la settimana di Pasqua e credo che Papa Francesco ci servirà una lezione preziosa . Ma di tempo per parlare di lui ne avremo .

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