lunedì 4 marzo 2013

Il lunedì

Alcuni anni fa dedicavo il lunedì alla partita di calcetto con gli amici , poi cause di forza maggiore dal lunedì sono passato al giovedì , infine da ottobre scorso non ho più messo piede su un campo di calcetto per vari motivi . Nessun problema con coloro con i quali condivido questo gioco dal lontano 2004 , anzi grazie al calcetto ho sviluppato nuove amicizie e ho ripreso contatti con persone che non vedevo da tempo .
Purtroppo il primo amore non si scorda mai , era la fine dell'estate del 1982 quando ebbi i primi sentori che adoravo correre , tutto ovviamente accade per caso poiché un mio cugino di 2 anni più grande partecipava a una campestre di 5 km . Fui incuriosito da questo avvenimento e chiesi spiegazioni . Da allora seppur con alcuni intervalli non ho più smesso di solcare l'aria con le mie narici percorrendo km con le mie gambe . Ci ho pensato stasera mentre affrontavo la corsa del lunedì che non salto mai poiché mi dico sempre "Inziamo bene la settimana " soprattutto se percorro alcuni kilometri nella tarda serata dopo il lavoro . Correre il lunedì è come un rito di purificazione dopo la domenica magari passata a oziare ,questo aggiunge sprint alla settimana nuova e mi permette di avere una marcia in più anche sulla mia attività principale .
Ormai vivo la corsa come una introspezione che mi serve ogni tanto per fare un bilancio di come sto agendo , la mia mente in quei minuti si sgombra di vari pensieri torbidi e si riempie di altri molto più futili . In quasi 4 anni sono passato dal correre con l'iPod a senza cuffie per ascoltare ancora meglio il rumore dei passi e del cuore . É un tratto romantico lo so ma ormai sono affezionato alle mie uscite per qualche kilometro in libertà che non sento mai il bisogno di aperitivi , poiché non ho mai frequentato bar e non mai alzato il gomito , sono astemio completamente .
Ho tanti difetti ma quello più grosso é quando litigo con la persona che amo dicendole che faccio solo pochi minuti e poi come ieri sto fuori  quasi 1 ora e 20' per sentirmi libero con la tuta e le scarpe ai piedi . Lei mi guarda stranita e ha ragione , poi varco il cancelletto dopo aver sceso le scale immergendomi in un batticuore lungo più di un ora e sogno a occhi aperti .

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