sabato 17 maggio 2014

CREPUSCOLO DELLE FALSE PRIORITÀ .

C'è in un cassetto della mia memoria una battuta rilasciata da GIGI MERONI , la celebre ala destra del Torino deceduto nel 1967 , che è in linea con i tempi odierni.
Ebbene il calciatore artista fece capire che a lui non interessava quanto venisse valutato sul piano eminentemente finanziario , lui non avrebbe cambiato di una virgola il suo modo di vivere , semmai sarebbero stati gli altri ( i dirigenti delle società di calcio ndr) a preoccuparsi di dare una valutazione così alta alle prestazioni di un giocatore .
Messi è riuscito ad "adeguare " il suo contratto con il Barcellona da 15 a 20 milioni di euro annui netti il tutto condito da ulteriori bonus.
In questo modo il fuoriclasse dei blaugrana eguaglia la cifra che l'Anzhi versava ad Eto'o quando lo acquistò nel 2011.
È noto cosa sia successo alla squadra russa : nonostante gli investimenti, il proprietario della squadra del Daghestan Kerimov ha dovuto smantellare il progetto causa una grossa crisi finanziaria .
Sicuramente qualcosa delle genere non accadrà a Barcellona , ma dopo la vicenda Neymar il calcio spagnolo ha mostrato ulteriori crepe nel suo orto dorato dove le banche reggono l'intero architrave .
In Catalogna è già stato presentato il progetto del nuovo stadio dei Blaugrana ( costo stimato 600 milioni di Euro circa) , i quali continuano a puntare forte sul loro settore giovanile seppur qualcosa di oscuro si addensi sempre sulle loro teste .
Qualcosa non mi torna in tutto questo turbinio di denaro : nonostante sia una polisportiva al Barcellona  cosa accadrà in regime di FairPlay finanziario ? Già alcuni clubs europei sono stati sanzionati dalla UEFA poiché non rispettano i parametri , PSG e MANCHESTER CITY su tutti .
Ci sarà vigilanza da parte della UEFA in maniera capillare ?
Nutro seri dubbi poiché gli sponsors fanno la voce grossa e la visibilità conta come il parere delle tv .
Sempre più show e meno gioco il mondo del calcio nonostante si assistano talune volte a partite veramente appassionanti .
Qua in Italia invece siamo al crepuscolo a livello finanziario e non si vuole fare passi indietro per puntare di nuovo sulla base : il gioco e i settori giovanili .
Eppure basterebbe poco per ripartire ma le posizioni che contano sono occupate erroneamente , quando arriveremo veramente al collasso ci stracceremo le vesti , solo allora baderemo a cose ben più importanti che prendere come stereotipi degli uomini che corrono in mutande .
Il vero calcio vive altrove e non potrà mai essere la professione più bella come viene descritta , le priorità sono altre e non vanno nascoste dietro una tv che seppur a schermo piatto è polverosa come una vecchia cantina .


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