giovedì 17 settembre 2015

PALLA A NIC DOPO IL 66

Credo che sia palese ora come la coperta difensiva viola sia corta , se poi ci si mette una entrata scriteriata senza alcun senso di Gonzalo con relativa esplusione e la botta presa in testa da Astori che è stato costretto ad uscire anzi tempo costringendo a un finale di partita con una coppia inedita di centrali , allora vuol dire che la partita prenderà una brutta piega .
Col Basilea è terminata con una sconfitta , ma quello di cui sono realmente preoccupato è l'assenza in cabina di regia di un giocatore con caratteristiche ben precise .
Borja Valero si adatta ma non ha i tempi di Pizarro , purtroppo il secondo tempo è lo specchio di come questa squadra stia viaggiando , infatti con lo scorrere dei minuti perdiamo lucidità e lentamente gli avversari ci schiacciano nei nostri 20 metri .
Allo stesso modo possiamo dire che non si diventa taglialegna dopo essere stati giocatori tecnici perché ognuno ha le proprie caratteristiche .
Pizarro non fa più parte della nostra rosa , non dobbiamo aggrapparci a scusanti di chissà quale tipo ma serve una sana autocritica perché in ben 2 occasioni passato il minuto 66 sembra che la spia rossa della benzina si accenda .
Tocca a Sousa risolvere questo problema , quando giocava il portoghese sapeva ordire e tramare sul terreno , possedeva quei tempi opportuni per far ripartire la squadra e per gestirla .
Un punto fisso però tra le fila viola esiste , il nostro centravanti Kalinic si dimostra ben calato nella parte ,  a tratti mi ricorda Graziani perché non si isola mai e vuole essere sempre nel vivo del gioco .
Ripartiamo da lui perché può aiutarci a salire , la palla lunga al centravanti è un vecchio modo per avanzare ma è utile se siamo schiacciati , se Kuba e Rossi poi avessero un minimo in più di condizione dopo i loro infortuni molti problemi li avremmo risolti .

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