lunedì 28 settembre 2015

NEPPURE UNA CATENA

Alex Zanardi ha chiuso in condizioni eroiche la sua prima Maratona di Berlino: la sua handbike lo ha mollato a 9 Km dal traguardo, non si è arreso ed è arrivato in fondo con la sola determinazione e la forza delle braccia. "Volevo finire la maratona nella città dove sono nato una seconda volta" ha detto l'olimpionico ricordando il legame con la capitale tedesca, il luogo dove è stato soccorso dopo l'incidente del 2001 in Formula Uno.
Si è presentato alla gara non sulla consueta handbike, che lo ha portato ai grandi trionfi internazionali, ma con un nuovo modello mai provato prima in una competizione. A pochi chilometri dal traguardo il salto di catena, che avrebbe indotto chiunque al ritiro, ma non Zanardi, che ha iniziato a spingere le ruote posteriori sino ad arrivare alla fine. 

"Ho iniziato a correre su una handcycle e l'ho finita in carrozzina" ha commentato il campione su Twitter al termine della gara "Quando si è rotta la catena, non mi sono voluto ritirare. È stato un evento fantastico, con tantissime persone che ci incoraggiavano. Non vedo l'ora di tornare l'anno prossimo, quando attaccherò ancora".
Il tempo finale è stato 1h50’32”, ma non conta nulla davanti all'ennesima sfida vinta.

Fonte tgcom24.it 

Quest'uomo non si smentisce mai , regala emozioni gioia e speranza , è un esempio per il mondo dello sport e per chi non vuole mai arrendersi di fronte alle difficoltà .
Per lui la mente è tutto e vive in uno stato di grazia che gli permette di vincere ogni sfida.
Alex scala lentamente , ne è consapevole, sa che terminerà ogni gara dimostrandosi più forte delle avversità . 

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