lunedì 4 febbraio 2019

COSA C’E DOPO QUEL MARCIAPIEDE ?

Quando iniziai la mia avventura podistica ebbi la curiosità di pensare a cosa ci sarebbe stato al di là del percorso sul quale abitualmente mi “allenavo” nel periodo delle vacanze al mare di agosto .
Una sera rientrai prima dalla spiaggia , la noia si presentò come una cambiale da scontare , indossai le scarpette , la maglietta e i pantaloncini asciutti, uscì senza orologio e imboccai la solita strada , la scena che si presentò fu incantevole .
A quell’ora sul lungomare si cimentarono tanti podisti , mi sentii parte di qualcosa , poi in fondo all’isola pedonale feci alcuni passi in più , fui folgorato dalla bellezza di quei momenti , sognai a occhi aperti per la prima volta un viaggio .
Chissà cosa potrei raccontare oggi ai vicini di casa i quali vedendomi così felice quando rientravo si stupivano di tanta passione , sapevo quanto fossero curiosi , spero che leggano questo blog e sarei lieto di ascoltare le loro storie di vita per poi dire loro un avvenimento : dopo tanti anni ho percorso 100 km a piedi , ho trovato serenità grazie a un paio di scarpe .
Un giorno farò loro visita , porterò con me quella medaglia dal valore inestimabile , anzi il primo piatto de LA PIÙ BELLA DEL MONDO .
In fondo all’isola pedonale c’è una pineta , li ho mosso passi importanti , arrivando dentro Faenza da quella rotatoria ho pensato a quanta strada abbia percorso da quei giorni terribili, le campestri con tutto il rispetto non fanno per me , un viaggio ti arricchisce maggiormente .

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